Anatema

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Papa Benedetto XVI sorpreso dal fotografo mentre di dedica allo studio delle prove dell'esistenza di Dio prima che fosse anatemizzato da S.Germano Mosconi.

L'Anatema, è l'arma letale indispensabile per risolvere controversie religiose, solitamente accompagnata da rutti, peti, loffe, pernacchie, fischi e gesti osceni.
Anatema, letteralmente, significa, tema anale, cioè una tesi esposta per dimostrare l'improponibilità sodomitica dell'avversario. Ha un potere devastante e malefico, e venne usata nel passato per affermare dogmi relativi soprattutto alla verginità (anteriore e ad-tergum) dei vari Papi che la utilizzarono.

Storia

Papa Silvio I da Arcore mentre prega durante la cerimonia di santificazione di S.Germano Mosconi

La forma più crudele di anatema si ebbe quando il Papato era scisso e vi erano, conteporaneamente addirittura tre Papi: a Roma papava Callisto XVIII, ad Avignone Certusio IV, e ad Arcore Silvio I, eletto Papa nel Conclave di Forza Italia grazie all'appoggio del Cardinale Marcello Dell'Utri e dei suoi "amici" siciliani.

Il conflitto teologico

Non riconoscendo agli avversari il titolo di Papa, ciascuno di essi non nominava mai per nome gli altri: il Papa di Roma chiamava quello di Avignone "er puttano francese", quello di Avignone chiamava quello di Roma "er callato" e tutti e due chiamavano quello di Arcore "er tappo pelato". Questa confusione, per la quale neppure Dio ci capiva più nulla e non sapeva chi fosse il suo Vicario sulla Terra, fu risolta, appunto, a colpi di anatema.
La ragione del dissidio era che ognuno di loro era tifoso di una delle Persone della Santissima Trinità, perciò a Roma divinava il Padre, ad Avignone il Figlio e ad Arcore lo Spirito Santo, che, per adeguarsi al Papa che lo sosteneva, invece di presentarsi sotto forma di colomba prese l'aspetto di un avvoltoio. Dio, nel frattempo, si sentiva tirare da tutte le parti e non sapeva che pani e che pesci pigliare e disse "Vedetevela voi!".

Il duello teologico

Allora si scatenaroro gli anatemi: il Papa di Roma scomunicò gli altri due e gli altri fecero lo stesso, ma poi si accorsero che non c'erano più Papi, essendo tutti scomunicati. Fu allora chiamato il Santo Monaco Fra' Salmastro da Varcaturo, affinché giudicasse chi dei tre possedeva l'anatema più efficace.
Il Papa di Arcore, però, si ritirò in attesa della liberazione da carcere del Cardinale Cesare Previti, e attese diversi secoli per la rivincita. Vinse allora il Papa di Roma, che disponeva di Cardinali più robusti e che ruttavano e scoreggiavano più forte. Egli profferì un anatema, rimasto poi nella storia, così terribile da schiantare il suo avversario. Disse: "Scurnacchiato!".

Anatema moderno

S.Germano Mosconi

Nei tempi moderni l'anatema fu ripristinato da S. Germano Mosconi e utilizzato per difendere Mons. Milingo, che puttaneggiava tranquillamente dalla Corea fino a Roma. "Ma perché" - disse il Mosconi - "i prelati debbono vivere solo di onanismo?", e anatemizzò il Papa Benedetto XVI, candidandosi al suo posto. L'esistenza di due Papi, però, richiamò il terzo, Silvio I, che, fattosi ricrescere i capelli, pose anch'egli la sua candidatura al Papato "e che è?" - disse Silvio I - "dovete papare solo voi?!?".

In attesa dello scontro

Siamo in attesa dei prossimi anatemi, quindi sospediamo la voce in attesa che si scateni la prossima battaglia, come sempre accompagnata da rutti, pernacchie, loffe, peti, fischi e gesti osceni. Tuttavia già adesso sembra prevalere Papa Silvio I perché, avendo passato un periodo di preghiera a Palazzo Chigi, di rutti, loffe, ecc. se ne è guadagnate parecchie. Comunque, siccome apertamente tifiamo per Lui, invitiamo i lettori a inviare altri rutti, loffe,ecc. (ma soprattutto pernacchie) a Papa Silvio I, per sostenerlo contro gli avversi anatemi.

Voci correlate