Dario Argento: differenze tra le versioni

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*La discografia dei [[Finley]]
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*Le forbici dalla punta arrotondata
*Le forbici dalla punta arrotondata
*Tutte le hit alternativ progressiv black techno-metal di [[Maurizio Nichetti]].


Per la gioia dei [[bimbiminkia]] le budella del malcapitato si riversano a terra in un tripudio di sangue e organi interni.
Per la gioia dei [[bimbiminkia]] le budella del malcapitato si riversano a terra in un tripudio di sangue e organi interni.

Versione delle 21:23, 3 mag 2010

AAAAAAAAAARGH!!!

Questo utente è in realtà un MOSTRO ORRENDO!!!
PRESTO!! SCAPPA A GAMBE LEVATE!!
Il tenero Dario Argento all'età di 5 anni.
« Bene... Anche per oggi la mia bastardata l'ho fatta... »
(Dio dopo aver messo al mondo Dario Argento)
« Nessuno è perfetto... Ma a tutto c'è un limite! »
(Pier Paolo Pasolini su Dario Argento)
« Dai... In fondo non è così brutto... »
(Cieca su Dario Argento)
« Siamo sicuri che Asia Argento sia veramente sua figlia? »
(Qualcuno su genetica.)

Dario Argento (pseudonimo di Dario Bronzo cugino di Tiziano Ferro) è un noto regista e produttore italiano di film horror, noto soprattutto per la sua accecante bellezza. Si, infatti, dopo averlo visto, viene voglia di accecarsi cavandosi gli occhi.


Gli inizi

File:Forchetta, coltello e cucchiaio.jpg
Dario e la sua famiglia. Lui ovviamente è il coltello...

Dario Argento nacque male, molto male, in un cimitero da padre becchino necrofilo e da madre morta, nell'anno 1671 d.c. (dopo colazione). La vita per Dario non fu facile. All'età di 8 anni dovette ritirarsi da scuola, dopo che un altro bambino morì dopo averlo visto nudo nello spogliatoio durante educazione fisica. Così fu iniziato al lavoro di becchino dal padre, ma fece fallire la ditta funebre perché i morti, dopo averlo visto, resuscitavano e scappavano via. Un giorno, conobbe però la donna dei suoi sogni, un altro mostro, Moira Orfei, che si trovava lì in tour con il suo circo. Ma dopo che ebbero una figlia, Asia Argento, lei lo piantò lasciandogli fra le mani la piccola. Così, per mantenere la famiglia (se così la vogliamo chiamare) fu costretto a cercarsi millemila lavori, tra cui:

  • spaventapasseri, ma fu licenziato perché spaventava anche i camionisti, che finivano nei fossi con tutto il camion;
  • testimonial per la campagna sugli effetti delle radiazioni;
  • il gabibbo, ma solamente per un breve periodo, fino a che non gli si strappò il vestito in diretta e milioni di telespettatori furono colti da crisi epilettiche;
  • sacco di segatura per pulire il vomito;
  • asciugamano per asciugare il culo di Platinette;
  • controfigura nei film di Frankenstein, e fu grazie a questo lavoro che cominciò a interessarsi ai film horror e a iniziare la sua vera carriera.

La carriera

Dopo aver lavorato come controfigura nei film di Frankeinstein, affascinato dal genere horror cominciò la sua carriera di regista. Chiese un prestito alla banca Mediolanum, e non gli fu negato perché il banchiere ebbe pietà di lui.
Così cominciò a girare i suoi film. Tra i più famosi ricordiamo:

  • Profondo rosso
    Dariuccio ti sta sorridendo... Vuol dire che gli piaci!
  • Profondo verde (per i daltonici)
  • Sprofondo in un fosso (con Giuliano Ferrara)
  • Il gatto a nove code
  • Il cane a nove cazzi
  • Le cinque giornate di Milano
  • Le cinque giornate sul cesso
  • NonHoSonno
  • NonHoSoldi
  • NonHoUnCazzo
Dario Argento vestito per carnevale.
  • Il cartaio
  • Il cartolaio (molto simile al cartaio, con la differenza che l'assassino vendeva le sue vittime in allegato con Il Corriere della sera)
  • La terza madre (un film sull'incesto)
  • 100 colpi di accetta prima di andare a dormire
  • Se scappi t'impalo
  • Quattro cazzi di ebano nero con Freaks of Cock
  • Chiedimi se sono morto
  • 3 uomini e un cadavere
  • Muccino horror
  • 7 morti per sette necrofili
  • La morte è bella
  • Balla coi morti
  • Ritorno al cimitero
  • Mamma ho perso la testa
  • Qualcuno volò sopra il tuo culo
  • Qualcuno volò sopra il suo culo

Svolgimento di un tipico film di Dario Argento

Forse non tutti se ne sono accorti, ma Dario Argento fa sempre lo stesso film, utilizzando le stesse inquadrature per ogni scena, la stessa canzone dei Goblin, e la stessa sceneggiatura. Prima cambiava alcuni attori, ma da quando ha prodotto la figlia Asia non fa più nemmeno quello.

Recentemente, un gruppo di emeriti cinofili ha postulato una legge empirica che riassume i sette passaggi fondamentali di ogni film del Maestro.

Prima parte: qualcuno muore prima dei titoli di testa

La prima vittima dei film di Dario Argento

In queste tre-quattro scene viene presentato un personaggio, di solito una prostituta formosa o una casalinga lussuriosa, che si trova, isolata, in una casa nella brughiera torinese o nella sua fattoria di Vergate sul Membro. La donna o ha appena finito di fare sesso con un erotomane che ora è svenuto, o si sta facendo una doccia. In ogni caso, ha le tette di fuori. Mentre si carezza i seni, sente un rumore sinistro provenire dal giardino (o dal pianerottolo se questa vive in un condominio). Senza rivestirsi la donna - che, per inciso, non è proprio Rita Levi Montalciuini - esce nella fredda notte a controllare. Di solito a provocare il rumore è stato il varano komodo domestico, per cui la donna si tranquillizza.

Ma non è finita qui, perché rientrata in casa, sempre in topless, la procace casalinga sente di nuovo il rumore sinistro di prima. Sorridendo, dice "Alùra Fuffi, hai finito o no di scassare i maroni?" e va a controllare di novo.

A questo punto urge una precisazione: per quanto forte una vittima possa urlare, in un film di Dario Argento nessuno riuscirà a sentirla e a soccorrerla, anche se l'assassino la squarta nel cesso di un aerobus dell'Alitalia.

Tornata in giardino, la donna scopre che Fuffi è stato squartato.

Grida.

Nota l'assassino/demone infernale in un angolo che la saluta.

Grida ma non scappa.

Primo piano sulle tette.

La donna corre in casa e tenta di difendersi afferrando una molletta.

L'assassino/demone infernale la fa a pezzi.

Primo piano sulle tette.

Primo piano sul sangue che sgorga.

Dissolvenza in nero.

Seconda parte: le indagini del Rompipalle

In questa seconda parte, Dario Argento introduce il protagonista del film. Questo personaggio è il Rompipalle, oppure la Rompipalle, a seconda del sesso. Noi comunque lo chiameremo sempre IL perché siamo orgogliosamente maschilisti. Il Rompipalle, così chiamato perché è sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato e, soprattutto, prova una soddisfazione quasi sessuale nell'interferire con le indagini della polizia, spesso corrompendole, o è un parente della prima vittima o è uno che passava di lì per caso e ha visto tutto.

Il Rompipalle chiama la polizia (è ancora notte).

La polizia arriva sulla scena del crimine (è mattino e tutti i poliziotti hanno un bicchierino di caffè in mano e mangiucchiano un cornetto alla marmellata).

La polizia pesta il Rompipalle credendolo un vagabondo (Dario Argento è notoriamente comunista e lo sono anche tutti i suoi protagnonisti, quindi, per l'uguaglianza comunista = zozzone che non si lava, il Rompipalle viene scambiato per un barbone.)

La polizia interroga il Rompipalle e lo deride puntualmente perché suona il violino/ha il pisello piccolo/da piccolo sua madre è stata stuprata.

Il Rompipalle riferisce alla polizia che ha visto qualcosa durante il primo omicido, ma non ricorda che cosa. Nessuno gli crede e tutti lo prendono per il culo.

L'unica persona a credere che il Rompipalle non sia un comunistello (e quindi drogato) alla ricerca di un po' di notorietà è una donna che ha la particolarità di:

  • Essere un fisico nucleare
  • Essere gnocca
  • Essere ninfomane
  • Essere goffa
  • Essere lo zimbello della Polizia di Stato perché goffa e soprattutto donna

I Ris interviengono sulla scena del crimine. E scambiano una macchia di vernice (bianca) per una traccia di sangue. Il Rompipalle capisce che forse è meglio fare da soli.

Dissolvenza in nero.

Terza parte: qualcuno scopre qualcosa e poi muore

Nella terza parte del film le cose cominciano a farsi un po' più splatter. Qualcuno, completamente estraneo alla vicenda dell'omicidio, viene interrogato dal Rompipalle a proposito del torbido segreto che coinvolgeva la prima vittima.

Quella che oramai tutti hanno capito essere la seconda vittima caccia via in malo modo il Rompipalle e la Gnocca.

In seguito si pente e lascia un messaggio sulla segreteria telefonica del Rompipalle. Ovviamente non gli dirà qual è il suo segreto, che può condurre all'identità dell'assassino, ma qualcosa del tipo: "Vediamoci al bordello della Sora Lella lunedì alle due e quarantacinque".

Le tende del salotto su muovono.

La seconda vittima non si accorge di nulla.

Qualcuno lo fissa da fuori la finestra.

La seconda vittima non si accorge di nulla.

Qualcuno, al cinema, reprime il desiderio di gridare: "Coglione, è dietro di te!"

Ormai è troppo tardi. L'assassino raggiunge il pover'uomo e lo uccide barbaramente con strumenti di tortura quali:

  • Un machete
  • Un rotolo di filo spinato
  • Un'alabarda spaziale
  • La discografia dei Finley
  • Le forbici dalla punta arrotondata
  • Tutte le hit alternativ progressiv black techno-metal di Maurizio Nichetti.

Per la gioia dei bimbiminkia le budella del malcapitato si riversano a terra in un tripudio di sangue e organi interni.

La vittima, prima di morire, tenterà di rivelare il nome dell'assassino. Ma non scriverà nel suo sangue: "Ciro", bensì l'intera locuzione:"L'assassino è..." morendo immancabilmente a metà della stessa.

Dissolvenza in rosso.

Quarta parte: ripetizione del punto precedente

Il numero delle vittime varia a seconda del numero di attori nel cast.

Quinta parte: l'assassino tenta di uccidere il Rompipalle

In questa parte del film avviene più o meno ciò che succede per le altre vittime, se non che la Gnocca, armata solo dei suoi tacchi a spillo, salverà il culo al Rompipalle.

Prima di scappare nella notte (nei film di Dario Argento gli omicidi avvengono SEMPRE di notte), l'assassino riuscirà a ferire il Rompipalle. Ma non è importante, perché la ferità sarà totalmente guarita tra una o due scene.

La Gnocca dice qualcosa del tipo: "Oh, Calogero, temevo di averi perduto per sempre". Poi lo bacia.

Dissolvenza in fuscia.

Sesta parte: finalmente sesso!

Il Rompipalle e la Gnocca fanno sesso. Senza un particolare motivo, solo perché non si vedeva un paio di tette dall'inizio del film e l'attenzione stava cominciando a scemare.

Se il protagonista è una donna la scena di sesso sarà lesbo.

Se il protagonista è Asia Argento la scena di sesso sarà con un cane o un cavallo.

Dissolvenza in beige.

Settima parte: non c'è più nessuno da uccidere

Avendo sterminato tutto il cast, Dario Argento è costretto a girare la scena in cui il Rompipalle scopre l'identità dell'assassino. Di solito ciò avviene in una casa isolata a Scampia o nella grotta naturale nei sotterranei di una palazzina del Settecento.

Il Rompipalle si chiude in una stanza con l'assassino (che ancora non sa essere tale) e la Gnocca allo scopo di proteggersi dall'assassino che li sta seguendo.

Il Rompipalle ha un flashback della sera del primo omidicio e finalmente ricorda quella cosa che proprio non riusciva a farsi tornare in mente dall'inizio del film.

Il rompipalle esclama: "Allora sei tu il seriel killer!". E indica la Gnocca.

Il pubblico mormora: "Che coglione", e comincia a lasciare il cinema.

La Gnocca tenta di difendersi, ma il vero assassino la colpisce in testa con un ramo di palisandro (oggetto di cui abbondano le scene finali dei film di Dario Argento) e la mette k.o.

Qusta non è una vittima dell'assassino. È uno spettatore arrivato quasi alla fine del film.

Il Rompipalle è contento che si sia risolto tutto nel migliore dei modi, soprattutto perché la cosa con la Gnocca si stava facendo seria e lui non sapeva come lasciarla, il fatto che sia un'assassina gli risolve molti problemi.

Il vero assassino fa una risata diabolica.

Il Rompipalle (ma anche Rincoglionito) esclama: "Allora sei tu il seriel killer!".

Il vero assassino è quasi commosso dall'intuizione precedente, e lo è anche ciò che rimane del pubblico. Ma, nonostante tutto tenterà lo stesso di uccidere il Rompipalle.

Il Rompipalle temporeggia chiedendo: "Ma perché l'hai fatto?"

L'assassino dice: "Ma davvero non l'hai capito?" (domanda totalmente superflua, visto che il QI del protagonista fa invidia a Paris Hilton), poi parte un flashback della sia infanzia difficile.

L'assassino tenta di uccidere il Rompipalle, quasi ce la fa, ma poi la Gnocca riprende i sensi e gli spara/lo colpisce con un'ascia/lo butta giù dalla finestra/gli pratica del fisting con una mazza chiodata.

In ritardo, arrivano i rinforzi.

In ritardo, arrivano i titoli di coda.

Dissolvenza in giallo canarino.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Una volta Dario Argento ha vinto il primo premio a una festa in maschera come travestimento più impressionante. Peccato che non si fosse mascherato.
  • Se è vero che se rompi uno specchio hai 7 anni di sfiga, Dario Argento ne avrà per millenni. Infatti solamente specchiandosi ha rotto fino a oggi più 8000 specchi.
  • I gatti neri non passano dove cammina Dario Argento.
  • Dario Argento può compiere il miracolo di curare un cieco solo con l'imposizione delle mani. Purtroppo appena il cieco apre gli occhi e lo vede, ritorna subito cieco.
  • Ultimamente sta intentando una causa contro Studio Aperto per plagio.
  • Quando il Babau va a letto, ha paura che Dario Argento possa uscire dall'armadio.
  • Il sale non cade dove cammina Dario Argento.