Camionista

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« Hei! C'è una festa di camionisti in quel bar! Che stiamo aspettando? Questa sera facciamo il pieno! »
« Quasi quasi faccio una pausa... »
(Camionista su una superstrada in Ucraina)
« Barista, dammi quattro birre e fammi una frittata di cipolle con sedici uova...anzi no; metticene quindici che se no mi appesantisco »
(Camionista durante una pausa)
Camionista si esprime durante una conferenza di astrofisica nucleare.

Il camionista è una sottospecie di razza umana che ama molto viaggiare in autostrada per via di un hobby irrinunciabile, più contagioso delle sigarette. Sono molti i camionisti che si offrono di andare sui Balcani o in Russia. Essi sono contraddistinti da alcune caratteristiche principali:

  • Le buone maniere: i camionisti, per essere assunti, seguono un corso di buone maniere e devono superare un esame di galateo. Sono abili conversatori, detestano le persone sgarbate e violente, specialmente quelli che passano alle mani, non sia mai. Molto meglio una bella sbarra di ghisa.
  • Le buone frequentazioni: i camionisti si radunano in circoli culturali molto esclusivi tra i quali il Titty Twister e il postribolo di zia Poppea. La loro cerchia è recentemente stata estesa anche ad altri intellettuali come i motociclisti ed i campioni di bevute della Val Brembana. Amano inoltre corteggiare le dame con molto stilnovismo; le loro conquiste avvengono principalmente sul marciapiede dell'autostrada o nelle case chiuse.
  • L'interesse per l'anatomia: tutti i camionisti sono appassionati di anatomia, in particolare di ginecologia: basta dare uno sguardo ai calendari che appendono in cabina di guida o nelle autorimesse per capirlo. Tutte le foto dei suddetti calendari ritraggono donne nude con le gambe spalancate e la topa bene in vista, in modo che questi pacati studiosi amatoriali possano carpirne i segreti più reconditi.
  • L'abbigliamento ricercato: ogni camionista che si rispetti si veste in un certo modo e rispetta delle regole sistematiche in materia di igiene. Nel senso che si veste in un modo assimilabile ad uno zingaro di certo e che evita sistematicamente di lavarsi per 52 settimane di fila.
  • L'interesse per la musica: personaggi tanto eclettici non possono esimersi dall'avere raffinati gusti musicali. Solitamente viene ammesso l'Heavy Metal o il Death Metal a tutto volume; vanno bene anche altri generi purché contengano massicce dosi di metallo.

Storia

La pacata reazione di un camionista, dopo aver appreso dell'ennesimo rincaro della benzina.
La prima colazione del camionista.

I primi esemplari di camionisti erano già noti nell'antica Mesopotamia quando, con i loro carri, viaggiavano fino alla Russia cercando di avere un miliardo di relazioni nello stesso tempo. Un camionista dell'epoca Tradhitor Ficcanhcul racconta, nella sua opera Puttane, sesso e rock'n'roll, ora modernizzata e trasformata in un insulso film, di aver conosciuto nella città di Seksievskij una certa Galina Putanjevska (un'antenata di Paris Hilton), che gli regalò momenti estremamente felici a prezzi davvero modici.

I camionisti di oggi non sono tanto cambiati, ad eccezione del mezzo di trasporto: più veloce (quindi i capi pensano che sia stato fatto un viaggio senza soste eccetto per una volta all'Autogrill in un mese di viaggio) anche se si stava in viaggio solo un'ora al giorno. Il resto ve lo lasciamo immaginare. I camionisti italiani prediligono le donne di mezza età (mica siamo pedofili come loro, eh?) e le poppe grandi (minimo la diciottesima, reggiseno imbottito e IVA esclusi). Essi sono tra i principali abbordatori da strada.

Caratteristiche psico-morfo-deontologiche

Il regista Quenteen Tarantino è un appassionato di camionismo ed ha ricreato, nel suo film "Dal Tramonto all'Alba", uno spaccato di vita di questi eclettici intellettuali. Il film è molto realistico, ad eccezione dei capelli della ragazza (troppo biondi).

La dieta di un camionista è molto variegata: fagioli col sugo, hot dog, hamburger, patatine fritte nell'unto, birra (al posto della volgare acqua comune, in alternativa va bene anche il napalm), panini con salumi e salumi con panini. I medici infatti sconsigliano, a questa categoria di lavoratori, qualsiasi pietanza che contenga meno del 98,7% di grassi (possibilmente poliinsaturi).

Il tasso alcolico medio di un camionista è fuori scala anche rispetto ad un etilometro della polizia; dopo quattordici misurazioni il povero marchingegno esplode, inducendo i piedipiatti a rinunciare all'ardua impresa e permettendo al lavoratore di tornare alla guida del suo bestione motorizzato.

I camionisti sono soggetti ad antipatici colpi di sonno, causati dalla guida ininterrotta per 44 ore al giorno; questi buffi avvicendamenti li inducono talvolta a ribaltare il camion stesso, invadere la corsia opposta in autostrada, causare tamponamenti a catena con 256 vetture, schiacciare la FIAT-topolino di Nonna Pina e, nel caso di autocisterne, causare incendi di immani proporzioni (tanto meglio se all'interno di un traforo o in galleria). Inutile dire che i colpi di sonno sono degli inconvenienti piuttosto antipatici: possono causare decine di morti e mutilati in un colpo solo e, nei casi più gravi, disagi alla viabilità, code e rallentamenti, locali addensamenti con precipitazioni sui rilievi e mari poco mossi.

I camionisti percorrono brevi tratte di circa 6000 di KM senza altra compagnia della radio, del calendario di Mara Carfagna (ma solo per interesse ginecologico) e del pupazzetto della Winnie the Pooh. Occasionalmente raccattano qualche autostoppista purché GNOCCA o comunque maggiorata. Se si scopre che è un viados, è probabile che costui finisca nel serbatoio della benzina insieme al carburante, dato che i camionisti sono a favore delle fonti di energia rinnovabili.

Una frenata improvvisa, per evitare un autovelox.

I camionisti inoltre hanno la simpatica abitudine, durante impossibili manovre all'interno di spazi nei quali anche una Smart farebbe fatica ad uscirne, di colpire consapevolmente automobili parcheggiate colpevoli di trovarsi nel loro ristretto raggio d'azione. Ovviamente una volta avvenuto il contatto tra i mezzi il camionista si guarda bene dal dover scendere dal suo sedile e verificare l'entità del danno e tanto meno lasciare un foglio di carta con scritto il proprio numero di telefono. Questo dimostra che la suddetta specie è dedita alla correttezza ed è in grado di assumersi le proprie responsabilità senza batter ciglio (o eventualmente una portiera di una delle macchine sopracitate). Il danneggiato quando uscirà dal proprio posto di lavoro si ritroverà di fronte uno spettacolo talmente orribile che vedere Maurizio Costanzo nudo ricoperto di Nutella sarebbe uno spettacolo per gli occhi. Così la vittima di turno abbraccerà la Teologia e comincerà a recitare una serie di bestemmie innominabili che anche Germano Mosconi si vergognerebbe di pronunciare. Per questo motivo i camionisti sono stati riconosciuti dal Vaticano per i loro meriti ecclesiastici con il titolo di "Reverendi Erranti".

Nonostante un camion viaggi in media a 110 KM/h e pesi attorno alle 46 tonnellate, i camionisti riescono ad evitare qualsiasi autovelox decelerando del 98,66% in un petosecondo. Inoltre sono dotati di speciali nanomacchine acustiche, innestate direttamente nei timpani: grazie ad esse, che fungono da sonar, riescono a scovare ogni autovelox nel raggio di 15 KM ed ogni pattuglia della stradale alla distanza di 4 anni luce.

Il lavoro del camionista è pieno di soddisfazioni, se si eccettuano i turni di guida di 45 giorni al mese senza soste nemmeno per pisciare; fortunatamente i sindacati, di recente, hanno ottenuto la concessione di usare il catetere per fare la pipì restando alla guida. Le eccezioni riguardano anche il rischio di essere rapinati nelle piazzole di notte, le "mance" richieste dagli scaricatori delle merci che altrimenti non scaricano e fanno saltare la tabella di marcia, i piedipiatti che non disdegnano le suddette mance pena:

« lo scassamento di coglioni »

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