Cagliari Calcio: differenze tra le versioni

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Versione delle 23:35, 27 feb 2020

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|didascalia=Stemma della squadra impresso su una placca argentata situata nella sede della società.
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« Cagliaritano Merda! »
(Enrico Berlinguer su Gigi Riva)
« Ho scoperto mio malgrado che Larrivey non è un calciatore ma l' avatar di Carruezzo! Cazzo... »
(Massimo Cellino su Videolina)
« Di tutto mi sarei aspettato nella vita tranne che veder giocare Comunardo Niccolai in mondovisione. »
(Manlio Scopigno su Communardo Nicolai)

Il Cagliari Calcio è la piaga di ogni sardo del sud, che lo deve tifare. Invece i sardi del Nord essendo dei bimbiminkia tifano gobbentus.

Storia

Fondata molto tempo fa dallo scioglimento della Brigata Sassari, il Cagliari Calcio, è la squadra che più di tutte ha fatto girare i santissimi ai suoi tifosi.

Lo scudetto

Si fece perdonare nel 1970 con lo scudetto grazie a un certo Manlio Scopigno e un Gigi Riva in formato mondiale (gg rv Mondialeeeeee per i bimbominkia dell'epoca). Si ricordano anche dei bellissimi gol di Comunardo Niccolai, (provate a indovinare voi quale è il nome e quale il cognome), anche se nella porta sbagliata, che valsero la storica frase di Scopigno "Di tutto mi sarei aspettato dalla vita, tranne che vedere Comunardo Niccolai in mondovisione", in proposito alla convocazione ai mondiali. Lo scudetto al Cagliari è ancora un fatto inspiegabile, su cui la CIA sta tutt'ora indagando,è stato infatti rapito Scopigno e portato nell'Area 51, facendolo credere morto, per fare esperimenti sull'allenatore. È infatti matematicamente dimostrato che nel calcio moderno una città con meno di un milione di abitanti non possa vincere lo scudetto. Se poi la città in questione ha meno di 200.000 abitanti, e sconfigge la rubbentus, non resta che sospettare l'intervento alieno, perché tanto vale credere a babbo natale, e che il Piemonte sia una bella regione.

Ora in attesa che si faccia perdonare i 40 anni passati dallo scudetto i tifosi cagliaritani, passano la domenica allo stadio, o se vanno a qualche matrimonio, si ritrovano tutti fuori attaccati alla macchina più truzza, sposo compreso, sintonizzati su Radiolina ad ascoltare la radiocronaca in diretta di Vittorio Sanna, che urla al gol appena i giocatori del Cagliari escono fuori dalla propria area.

Il Cagliari oggi

Il Cagliari oggi è un'azienda a scopo di lucro, che compra degli sconosciuti giocatori in paesi del terzo mondo, mediante permuta di tre sacchi di farina da 50 kg tipo "00", o in alternativa fornitura di 1 mese di malloreddus "casa del grano", per poi rivenderli a 14 milioni di euro all'Inter di Moratti, il quale per sborsare tale somma, decurta lo stipendio dei dipendenti della SARAS, facendo ulteriormente incazzare i sardi. Dato che il presidente Massimo Cellino, era stufo di spendere quei buon 500 kg di farina per ogni campagna acquisti, ha deciso di aprire un "vivaio", ovvero il dopolavoro Semolerie Cellino. Cosi i ragazzi dopo 8 ore che scaricano farina e semola presso i silos di Massimo, possono andare a farsi una partitella presso il sito Ercole Cellino. Alla modica cifra di circa 5,00€ per ogni ora di utilizzo dei campi e 3,00 € per i pasti da detrarre dallo stipendio. Giocare la domenica nel campo grande pari costi invece 20,00€, e nel caso di trasferte devono pagarsi il biglietto aereo e l'hotel.

Il mar Cellino e gli allenatori

Purtroppo non è possibile fare un vivaio per gli allenatori, e questi vogliono essere addirittura pagati in euro senza neanche lavorare presso le semolerie. Questo è il motivo per cui non corre buon rapporto tra Massimo Cellino e gli allenatori. E, anzi, a volte capita che dopo aver portato alla salvezza una squadra di passanti, che si trovavano la fuori per caso, questi allenatori avanzino addirittura richieste di aumento. Chiedendo un aumento di 100 € ai 1200€ sindacali mensili. Facendo scattare su tutte le furie il povero Cellino che si vede i guadagni derivanti dall'attività Cagliari Calcio decurtati, non lasciandoli altra scelta che il licenziamento dell'allenatore.

Lo stadio

Il Sant'Elia ai tempi d'oro.

Al fine di ridurre l'annoso problema dello stadio Amsicora, ossia i muri troppo bassi, che tutti riuscivano a scavalcare, venne realizzato lo stadio Sant'Elia. Lo stadio Sant'Elia sorge ai limiti del quartiere omonimo. Venne scelta questa zona, per incanalare gli abitanti del quartiere, noti per le loro scarse doti di dialogo, a calmierare eventuali sommosse derivanti da tifosi non sardi. Semplificando cosi il lavoro della polizia dovendo semplicemente far finta di arrivare in ritardo. Provvidenziale furono in occasione di Italia '90, dove allo stadio del Sant'Elia, venne stranamente assegnata l'Inghilterra, che si portava al seguito i temutissimi hooligans. I primi giorni gli hooligans incontrarono dei problemi con le etnie locali. Nei bar tutti erano curiosi di conoscerli e di "toccarli", per come ne avevano sentito parlare. Se cercavano di approcciare qualche ragazza, e la ragazza si mostrava infastidita in quanto non capiva l'inglese, e per di più non quello impastato dell'hooligans ubriaco, il traffico si fermava, e arrivavano dei generosi ragazzi che gli traducevano in un linguaggio universale di stare a casa, fin quando la sbornia non fosse passata, o almeno fin quando il naso avesse smesso di sanguinare (questo è verissimo).

Ecco cosa accadde a un inglese, che mostrò la pillona alla ragazza sbagliata:

File:Cagliari - 300

Voci correlate