Legend of Legaia

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Locandina che mostra il poligonale protagonista fare il gesto dell'ombrello al giocatore.
« Imbecilli! Stupidi! Ignoranti! Capre! Capre! Capre!!! »
(Tipico dialogo di Songi.)
« Voi non sapete cosa ha fatto con quella mano. Io... scusate, i ricordi, l'emozione... »
(Meta in lacrime durante un'intervista.)
« Vigliacchi di terün che non siete altro! La Nebbia fa bene al corpo e allo spirito, e rende l'uomo un padano libero, che ce l'ha sempre duro! »
(Il cattivo principale spiega le sue motivazioni malvagie al gruppo.)

Legend of Legaia, abbreviato in "LOL" è un videogame di ruolo creato dalla Sony come primo prototipo in attesa della venuta di un titolo migliore. Per contrastare le miriadi di concorrenti di altre case di produzione, i guerrieri Playstation provarono a cercare di essere innovativi infilando casualmente meccaniche di gameplay prese da Street Fighter e Mortal Kombat, e infatti il successo fu tale che questa tecnica di produzione è stata vietata dal Protocollo di Kyoto.

A insaputa degli stipulatori del blocco, qualche tempo dopo è stato creato un seguito anonimo, ma è conosciuto così poco da non essere disponibile nemmeno al mercato nero o sui siti di pirateria informatica.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Ti ricordi quella volta che per sbaglio hai toccato la vagina a tua madre? Ecco, se continui a leggere te ne pentirai allo stesso modo.

In una delle tante realtà alternative, quel gran burlone di Dio si era reso conto che creare l'umanità e lasciarla a marcire in giro per il mondo non era poi stata una grande idea. Per tentare di rimediare a ciò, la prima cosa che gli venne in mente fu di dare superpoteri a caso; ma a differenza dei classici e casuali incidenti di laboratorio, stavolta i mezzi furono delle cozze chiamate Seru, che davano ogni superpotere figo immaginabile.

"Per il potere di Grayskull!!! Ah no, aspetta, quella era un'altra cosa..."

Quando però qualcuno ne approfittò usando scarti della nebbia malvagia di Final Fantasy IX per far andare fuori di testa i Seru e distruggere l'umanità, Dio capì di aver fatto un'altra cazzata, e per evitare altri danni lasciò che l'umanità se la sbrigasse da sola. Conveniente.

Ma ora, tempo di entrare nella Biancavilla di questo gioco e al suo protagonista, uno sbarbatello di nome Vaan Vahn che per qualche strano motivo viene scelto come eletto da una delle cozze Seru non ancora impazzite, Meta; nonostante i piani del giovinotto di primo pelo fossero di crearsi su una famiglia con la gnocca del villaggio, il Ra-Seru ha altri piani per lui, nello specifico riattivare degli alberi in giro per il mondo con la forza degli orsetti del cuore. Con molta malavoglia, Vahn parte e il gioco può finalmente iniziare.

Oppure no. Difatti lo scenario si sposta in una grotta sperduta dove si trova Noa, una ragazzina di 12 anni incredibilmente precoce, alla faccia della pubertà, che ha campato solo di funghi per praticamente tutta la vita e ha imparato il linguaggio umano da una lupa parlante[1], senza contare i vestiti che indossa che si è ragionevolmente fabbricata da sola scuoiando le talpe che vivevano nella grotta. Ad ogni modo, la lupa in realtà è attaccata ad uno dei Ra-Seru, e dopo che Noa ha raggiunto un'età accettabile, sebbene ancora da identificare, anche lei va a riattivare un albero per poi unirsi con il Ra-Seru. Casualmente i due trovano Vahn e Meta e decidono che salvare il mondo insieme è più meglio, quindi ripartono cantando la canzoncina del sentiero dorato de Il mago di Oz mentre forse il gioco può decidersi finalmente a partire.

Fugace illusione, visto che manca ancora un membro nel gruppo, e la città successiva è il posto ideale: un monastero dove una delle prime persone incontrate chiede un Ra-Seru di avanzo, tale Songi. Naturalmente il giocatore è spinto a credere che sia lui il pezzo mancante, ma sfortunatamente i cattivi hanno fatto firmare per primi il contratto a tempo indeterminato al tipo, quindi per Vahn e Noa rimane un tedescone palestrato che si fa chiamare "Maestro" e la cui particolarità è che a causa di un trauma passato gli fanno schifo i Seru. Molto schifo.

« Oh sì, i Seru hanno ucciso la mia famiglia e il mio pesce rosso, non li perdonerò mai, e... Oh, un Ra-Seru. MI SOTTOMETTO, MI SOTTOMETTO!!! »
(Gala in una grande lezione di coerenza.)

Infatti circa un dungeon più tardi, Songi decide di passare al lato oscuro perché sì e quindi Gala si trova a sottomettersi ad assorbire anche lui un Ra-Seru per poi unirsi al gruppo. Finalmente si può partire con il gioco vero e proprio, e sopresa delle soprese, non c'è più molto da sapere.

Il trio Lescano degli eroi non fa altro infatti da quel momento che distruggere generatori a ripetizione e rianimare Alberi della Genesi come ossessi, oltre a picchiare Songi ogni volta che se ne presenta l'occasione e a parlare con gente dagli atteggiamenti altamente mutevoli a seconda del loro indice di gradimento dei Seru. A un certo punto però c'è la svolta: dopo un assurdo viaggio nel tempo che non ha concluso praticamente nulla e anzi, è servito a peggiorare la situazione[2], il cattivone di turno che si credeva morto e sepolto incredibilmente risorge per allungare la trama di qualche minuto ben saporito ed evoca il drago Shenron Juggernaut, un drago random che senza troppi complimenti si pappa la Biancavilla di Vahn con tanti saluti.

Ai tre poveri eroi tocca quindi una simpatica gitarella sul modello di Esplorando il corpo umano per ripescare la città, e dopo aver obliterato un Songi più attaccato di un gatto ai maroni, il boss finale sorpresa delle sorprese è lo stesso tizio ucciso circa un'ora di gioco prima. Con rassegnazione, Vahn, Noa e Gala lo spediscono a nanna al punto da farlo tornare poppante in modo che possa essere epurato dal lato oscuro con una buona dose di pane e catechismo.

Infine si viene informati che tutti i Seru moriranno nel giro di un anno; rimane da chiedersi perché nella sequenza finale si vedano comunque i possessori di Seru volanti o cosa manderà questa volta quel mattacchione di Dio per sopperire a ciò, ma sfortunatamente, con il budget finito, le risposte sono lasciate all'immaginazione viva del giocatore e non a quella pigra degli sceneggiatori. The End.

La trama è finita, leggete in pace.


Personaggi

Buoni per caso

Vahn usa le sue doti per preparare il fritto misto.
Vahn

Protagonista del gioco tecnicamente solo perché è il primo a far partire tutto il casino, ma di fatto principalmente perché gli altri dicono così. Fatta eccezione però per le bestemmie tirate in battaglia ad ogni colpo e le scelte multiple in alcuni dialoghi da far impallidire Mass Effect ed Alpha Protocol, il bimbetto non parla praticamente mai, lasciando agli altri due membri il compito di spiegare la maggior parte delle cose che stanno succedendo mentre lui si limita a fissare con lo sguardo perso nel vuoto.

Meta è il suo Ra-Seru, una specie di samurai color rosso proletario e che utilizza una classica spada grossa quanto lui per ogni possibile utilizzo, dal cucinare i nemici al riscaldare il caffé mattutino.
Noa

L'elemento femminile obbligatorio del gruppo, e come tale, stereotipato in diversi modi, prima fra tutti la bimbominkiaggine; Noa infatti per quasi tutto il gioco non fa altro che strillare e incitare le persone intorno a sé a fare quello che vuole e benché abbia 12 anni sulla carta, 18 fisicamente e 4 a livello di voce e ragionamento, molti giocatori sono impazziti per cercare di capire la sua età effettiva. Per aggiungere il danno alla beffa[3], Noa è anche quella con i parametri più bassi, quindi anche la prima solitamente a crepare in battaglia; chissà perché nessuno sembra dispiacersi quando accade ciò.

Terra è la sua Ra-Seru, un insettone gigante che fa scappare automaticamente tutti i nemici entomofobi e che con il tempo e la fatica cerca di abituarsi alla personalità della sua padrona. Molta fatica.
Gala

Direttamente dalla scuola di Hokuto, il personaggio più sgravato dell'intero gruppo; in toeria dovrebbe compensare questo con una velocità pari a quella di un regionale del XVI secolo, ma finché può fare cose come menare tutti i nemici contemporaneamente, lamentarsi del proprio Ra-Seru, urlare il nome del suo rivale per aggiungere tensione e sculacciare Noa ogni volta che parla allo stesso tempo nessun giocatore darà mai importanza a questo difettuccio. Ipocrisia iniziale a parte inoltre, Gala è anche un personaggio psicologicamente interessante: è anche vero però che se un'alternativa è un protagonista che non parla mai e l'altra è una bimbetta scassapalle, non c'è molta competizione.

Ozma è il suo Ra-Seru, un serpentone che col passare della trama gli si avvinghia sempre di più al braccio in modo particolarmente morboso e che se evocato regala ai nemici un allegro abbraccio alla 220.

Cattivi per caso

Songi
Songi mostra quanto male può fare usare un braccio solo per compiere svariate attività.

Questa versione più cazziuta e rossa di Vegeta, non solo è l'unico cattivo veramente figo in barba anche al boss finale, ma è l'unico personaggio del gioco con un minimo di vera e sana caratterizzazione curata. E il fatto che non sia controllabile la dice lunga sulla saggezza delle scelte dei produttori.

Inizialmente il povero Songi viveva una vita grama come rivale eterno di Gala e allievo incompreso che voleva solo un po' di attenzione, un biscotto e qualche coccola; poi, dopo arrivo di Vahn e Noa, aveva trovato la sua occasione nell'uso di un suo personale Ra-Seru, ma il fatto di avere sempre un'espressione imbronciata lo aveva reso per questo automaticamente cattivo, costringendo il poverino all'esilio. Dovendo accettare ed adattarsi a questa sua nuova condizione, Songi divenne simile a un bullo da che si divertiva a rendere la vita difficile tra insulti e pernacchie ogni volta che gli girava, senza contare la sua abilità di arrivare in campo completamente a caso uscendo dalle fottute pareti, per poi sparire di nuovo ed andare a fare i dispetti da un'altra parte.

Sfortunatamente il dover recitare una parte tanto grama, alla lunga non giovò per il fisico del palestrato, fino al punto in cui non poté più andare avanti venendone consumato: quello fu un triste giorno per la trama, che vide la scomparsa di uno dei suoi personaggi più fighi trattato malissimo per un'incomprensione degna da cliché.

Jedo è il suo Ra-Seru, un folletto così figo da non farsi mai vedere per tutto il gioco se non come classica evocazione supersbloccabile di quarto livello talmente incazzata che uccide solo guardando male il bersaglio.
Zeto e Dohati

Volevano e dovevano essere gli antagonisti principali, ma quando hanno scoperto che se fosse stato così il gioco sarebbe stato ancora più breve di un titolo per Atari 2600, questi membri falliti del Ku Klux Klan hanno deciso di farsi da parte, limitandosi a diventare esseri di vario genere come un parente del dottor Zoidberg o del draghetto Grisù, tutti sconfitti in qualche petosecondo dai protagonisti.

« Squadra Delias, in azione![citazione necessaria] »
Famiglia Delilas

Una vera e propria scopiazzatura più alta e più tamarra dei personaggi giocabili, e quindi fonte di molti sospiri per i giocatori. Prima di entrare in scena, da bravo trio di scalzacani imbranati recitano sempre l'obbligatorio stacchetto coreografo prima di essere crocchiati di botte. Sfortunatamente si affrontano una volta sola, ma almeno la loro morte non smentisce il loro lignaggio e li vede esplodere alla velocità della luce.

Zora

Primo zerbino a livello personale usato dal cattivo, inizialmente voleva infilarsi nei suoi pantaloni e per farlo era disposta a qualunque cosa: così lui la trasformò in un'arpia anoressica dalla voce spacca-timpani tipica di una portinaia bergamasca. Per fortuna ci ha pensato Songi a eliminarla dopo averle preso i timpani per riparare i suoi che si erano sciolti[4].

Jette

Leccapiedi personale del cattivo e suo secondo zerbino, non riesce quasi mai a prendere una sua qualche iniziativa per risaltare come personaggio se non per tentare di uccidere il trio protagonista. E ovviamente le prende fino a disintegrarsi, finendo nell'oltremondo dei personaggi con poco spessore.

Cort

Il supercattivo, boss finale e fratello di Noa. Come sia riuscito a costruire un generatore di Nebbia alto come un palazzo di dodici piani senza che quei volponi dei suoi genitori a Conkram sospettassero nulla rimane un mistero, ma in ogni caso, questo principino di ideali padani vuole usare il salubre vapore fresco per rendere felici e contenti tutti gli esseri viventi di Legaia. E anche per conquistarla, ma questo è un altro paio di maniche. Per qualche motivo sconsciuto diventa un infante quando sconfitto, dando a Noa oltre ai problemi che ha già quello di diventare una ragazza madre.

Altra gente a caso

Mei

Questa fidanzata non ha un ruolo preciso nel gioco e sembrerebbe buttata là tanto per fare numero e sviare i sospetti sulle attività sessuali di Vahn; peccato solo che il protagonista stesso si faccia i sacrosanti cazzi suoi per quasi tutta la durata del gioco. Si sospetta che nel frattempo a Rim Elm, Mei se la siano ripassata un po' tutti, specie durante l'atto finale della possessione di Juggernaut.

Cara e Grantes
Foto di repertorio di Cara, prima di incontrare Grantes.

Coppia che non scoppia esattamente: lui, da vittima di un bombardamento di seghe mentali è un poveraccio rammollito e alcolizzato che sta sempre rinchiuso in un bar. Lei invece per compensare ciò si atteggia a lesbica con capelli a caschetto e personalità dominante, anche se per fortuna non arriva mai a provarci con Noa[5].

Una volta riuniti i due però, la coppietta torna ad essere quanto di più generico possa venire offerto in puro stile Disney; quantomeno non si dovranno più sentire i lamenti di Grantes.

Luctes

Fratello di Grantes perennemente imbronciato, si tratta di un esponente della razza di angeli-indiani di Skypiea in One Piece, finiti per chissà quale motivo su Legaia. Per metà del gioco lui e la sua gente non fanno praticamente nulla, limitandosi a fare pernacchioni e altri gesti da persona matura a Grantes, e per l'altra metà svolazzano qua e là per far sembrare che stiano facendo qualcosa. Dopo la distruzione di Juggernaut per fortuna sono tornati tutti su Skypiea.

Gaza

Simpatico vecchino in armatura che passa le sue giornate a sterminare Seru su e giù per i piani di una torre; detto così suona noioso, e infatti chi pensa quel gran simpaticone di Songi a bilanciare la cosa scatenando il vecchietto contro il tre pistola giocabili, sfortunatamente senza molto effetto.

Dopo essere stato crocchiato di botte, Gaza si è ritirato in medio oriente per crearsi un posto dove vivere, lasciando la sua enorme spada/simbolo di compensazione a Vhan, nell'imbarazzo generale.

Lapis

Amichevole superboss di quartiere con la forma di un volatile incazzato nero: ogni volta che lo si trova infatti ha la spiacevole abitudine a triturare il gruppo con una singola zampa e poi a colorarli con le punte rosse delle sue penne. L'unico modo conosciuto per sconfiggerlo è usare un temperamatite[6].

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • Per controbattere l'acronimo da emoticon, la Microsoft voleva creare un suo GDR esclusivo per Xbox chiamato Rehash Of The Faked Legacy, in arte ROTFL; ancora oggi non si capisce come mai la cosa non sia riuscita ad andare in porto.
  • Non si sa bene per quale motivo, ma in mezzo al gioco c'è un easter egg di Alundra. Ancora oggi la stessa Sony si sta chiedendo perché è stato messo, vista la completa assenza di relazione tra gli sviluppatori.
  • Dare tutti gli incrementatori del parametro Saggezza a Noa non la farà diventare meno stupida.
  • La traduzione vocale dal giapponese all'americano è stata bloccata improvvisamente quando si è scoperto che quasi tutte le parole doppiate sono in realtà bestemmie e imprecazioni.
  • Su Legaia, la gente è così pigra da mandare a fare tutte le commissioni possibili ai tre poveri eroi anche quando non c'è nebbia in giro; e con tutte si intende anche cose come fare la spesa o dare lettere amorose ai vicini di casa.

Note

  1. ^ Senza ovviamente farsi alcun tipo di domanda in merito.
  2. ^ E per aggiungere la beffa al danno, i tre pistola avevano la possibilità di uccidere il boss finale e i suoi leccapiedi quando ancora erano delle larve, ma li hanno ignorati bellamente. Geni.
  3. ^ E completare nel frattempo gli stereotipi.
  4. ^ Altra dimostrazione della sua figaggine.
  5. ^ O purtroppo: punti di vista.
  6. ^ Oppure andare in modalità hardcore come questo tizio.


Originalità? Cos'è, qualcosa che si mangia?