Riccardo Zampagna: differenze tra le versioni
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Nell'estate del [[1999]] Zampagna viene ceduto dalla Triestina all'[[Arezzo]] in cambio di un paio di infradito, sedici casse di [[olio di ricino]] e metà del cartellino di [[Rosa Russo Jervolino]]. Zampagna si trasferisce in Toscana dopo aver rifiutato proposte economiche ben più onerose e chiarendo subito che è sua intenzione terminare la sua carriera giocando nell'Arezzo.<br />[[File:Cavallo Pazzo.gif|right|thumb|250px|Riccardo Zampagna festeggia un goal realizzato con la maglia del Vicenza.]]Infatti nei sette anni successivi veste le maglie di [[Catania]], [[Perugia]], [[Siena]], Stato del [[Vaticano]], [[Arsenal]], Dinamo [[Bucarest]], [[Timisoara]], [[Albania]], [[Costa Rica]], [[Catanzaro]] e [[Messina]], mettendosi sempre in luce grazie alla sua abilità nelle rovesciate (perfezionate dopo anni e anni passati a picchiare in questo modo i [[Testimoni di Geova]]) e alle sue colorite bestemmie.<br />In particolare in [[Sicilia]] raggiunge l'apice della sua carriera quando, nel maldestro tentativo di festeggiare una marcatura, afferra i testicoli del massaggiatore e li strappa, suscitando il tripudio dell'intera curva avversaria. |
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Nel dicembre del [[2007]] Zampagna è vittima di un'incomprensione con il tecnico dell'Atalanta Luigi Del Neri, offesosi dopo che il giocatore lo aveva scherzosamente soprannominato "''brutto frocio strabico uscito dal culo di [[Paris Hilton]]''".<br />Del Neri mette addirittura fuori rosa Zampagna, il quale decide di scendere di categoria e di accasarsi a Vicenza per aiutare la formazione veneta a ottenere la salvezza e per avere carne fresca da sottoporre al gioco della [[saponetta]].<br />Passa poi al Sassuolo in cambio di una fornitura a vita di cappelletti in brodo. |
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== Vita privata == |
== Vita privata == |
Versione delle 17:19, 22 lug 2013
Innanzitutto bisogna sapere che Riccardo Zampagna è cattivo.
Molto cattivo.
La maggior parte delle cose contenute in questa voce potrebbero scatenare la sua ira, tuttavia non corriamo grandi rischi in quanto Zampagna è dichiaratamente analfabeta.
Infanzia e inizi
Riccardo Zampagna nasce a Terni il 15 novembre 1974, e già comincia a incazzarsi perché voleva nascere tre giorni dopo. Cresce sano e robusto e dimostra uno spiccato senso per gli affari, dedicandosi con esiti brillanti allo strozzinaggio. Il calcio inizialmente non lo attrae, almeno come sport: inteso invece come atto di violenza e crudeltà verso i più deboli riscuote un certo interesse nel giovane Riccardo, che a quei tempi è noto con il vezzeggiativo di "Pulcino", soprannome scelto in onore al suo cibo preferito.
La vita per Riccardo non è facile, e l'opulenta Terni (famosa in tutto il mondo per le sue acciaierie e per la conseguente purezza dell'aria) sembra non dare sbocchi per un ragazzo volenteroso e pluri-omicida. Invece il Fato, padrone beffardo delle nostre esistenze terrene, sceglie di dare una mano a Zampagna (dopo che quest'ultimo gli ha rapito il figlio a scopo cautelativo): un osservatore della Triestina nota Riccardo mentre azzanna in preda alla rabbia un cartellone pubblicitario, e subito lo mette sotto contratto con la formazione friulana.
Inizialmente fatica a imporsi: il mister si ostina a utilizzare Zampagna a centrocampo per di più costringendolo a giocare in giarrettiera, impedendo di fatto al giocatore di esprimersi al meglio delle sue possibilità.
Un'epidemia di vaiolo si abbatte tuttavia sulla città, decimando la popolazione e la rosa della squadra.
Zampagna stesso viene contagiato, ma il vaiolo è così terrorizzato da lui che preferisce scappare: unico ricordo della malattia sono le guance del giocatore rimaste irrimediabilmente sfregiate.
Schierato in attacco a causa del decesso dei titolari, Zampagna può finalmente dimostrare le sue doti di centravanti possente e di picchiatore sotto la cintola.
Nella prima mezz'ora della partita contro il Napoli segna cinque gol, mastica l'orecchio destro del capitano avversario e riga la macchina a tutti i tifosi partenopei. Al 40° minuto di gioco il Napoli si arrende, firma un trattato di pace e cede i territori di Pozzuoli e San Giorgio a Cremano. Alla fine del campionato Zampagna totalizza un bottino di 53 realizzazioni, 48 delle quali siglate in fuorigioco ma comunque convalidate per paura di ritorsioni, divenendo l'oggetto del desiderio da parte delle maggiori società italiane.
Carriera
Vita privata
Curiosità
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- Riesce a segnare con delle rovesciate strepitose nonostante sia più appesantito di Homer Simpson.
- Zampagna è soprannominato "bomber con la sciarpa" perché in passato ha fatto il modello per Dolce & Gabbana: solo loro infatti potrebbero abbinare un bomber con una sciarpa.
- Ha recentemente affermato che se non avesse fatto il calciatore avrebbe voluto gestire il racket della prostituzione di Terni.
- Una volta ha ingoiato per scommessa tredici mattoncini della Lego.
- Non crede in Dio nonostante quest'ultimo gli abbia più volte chiesto un autografo.
- Pensa che il meteorismo sia un fenomeno atmosferico.
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