Andrea Agnelli

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Il presidente Agnelli intervistato mostra di avere le idee chiare circa le strategie societarie della Juve.
« L'obiettivo della Juventus di questa stagione è chiaramente lo scudetto! »
(Andrea Agnelli sulla revoca dello scudetto 2005-2006 all'Inter.)
« Com'è la moglie? »
(Andrea Agnelli quando gli propongono un nuovo dirigente o giocatore)

Andrea Monociglio Agnelli è l'attuale Padrino (travestito da presidente) della Juventus, acclamato da Tuttosport e dal popolo bianconero come l'uomo che avrebbe riportato la Vecchia Signora ai vertici del calcio mondiale.

Formazione

Il destino crudele volle che Andrea Agnelli nascesse a Torino durante la stagione 1975-1976, nella quale la Juventus si classificò seconda alle spalle del Torino F.C., che vinse il campionato dopo quasi trent'anni di digiuno. A causa di una congiunzione astrale il piccolo Andrea venne alla luce nella notte del 6 dicembre: il giorno dopo i granata avrebbero vinto per 2-0 il Derby della Mole coi rivali bianconeri. Da subito fu evidente come Andrea Agnelli fosse predestinato a raccogliere l'eredità del padre Umberto Agnelli alla guida del club di famiglia.

Cresciuto nel panorama calcistico della Torino di fine anni '70 e inizio anni '80, ammirando da vicino le gesta di campioni come Platini, Scirea e Paolo Rossi e assistendo alla vittoria dell'Italia ai Mondiali dell'82; Andrea Agnelli, volendo emulare le gesta di questi grandi campioni, tesserò Motta, Martìnez e Luca Toni.

Presidente della Juventus

Accortosi dopo appena quattro anni dell'incompetenza della dirigenza juventina, l'azionista di maggioranza del club bianconero John Elkann decise di affidare al cugino Andrea Agnelli l'incarico di presidente. Fin dalla sua presentazione ufficiale il neo-presidente volle distinguersi dai fallimentari predecessori per grinta, ambizione ma soprattutto per il caratteristico monociglio e per l'espressione da beota del suo volto, divenuti poi i suoi principali segni di riconoscimento.

Non passò molto tempo che Andrea Agnelli divenne l'idolo della tifoseria, facendosi portatore dei sogni di riscatto della Vecchia Signora con l'ingaggio di tecnici di spessore internazionale come Luigi Delneri. La presidenza di Andrea Agnelli sarà ricordata soprattutto perché è un discreto golfista.

Divenuto presidente con il proposito di vincere subito scudetto, Coppa Italia, Champions League, Mondiale per club, Trofeo TIM e Coppa Konami e resosi conto poco tempo dopo di aver centrato solo uno di questi obiettivi, Agnelli decise di cambiare strategia, impegnando tutto sé stesso nel cercare di far revocare il controverso scudetto assegnato a tavolino all'Inter nel 2006.

Negatagli anche questa soddisfazione dalla decisione della FIGC, Andrea Agnelli ha trovato consolazione nella partecipazione ai festini a base di coca e trans organizzati dal cugino Lapo.

Curiosità

  • Ha giurato che, in caso di revoca dello scudetto di cartone all'Inter, si depilerà personalmente le sopracciglia.
  • Mentre giurava incrociava le dita.

Voci correlate