Battaglia di Santiago

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Il logo dei mondiali cileni del 1962.

Battaglia di Santiago (in cileno Batalla de Santiago, in italiano "prendiamolo vivo") è il soprannome dato all'incontro tra la Nazionale di calcio dell'Italia e quella del Cile giocato il 2 giugno 1962 allo Stadio Nazionale di Santiago del Cile, durante la Coppa del Mondo del 1962.
L'incontro fu un "tantinello" condizionato dall'arbitro inglese Ken Aston, che diresse la gara nel pieno rispetto del suo ideale sportivo: favorire la squadra di casa per tornare in Inghilterra vivo.
Aston conservò il primato di "Arbitro più bastardo della storia" fino alla sua morte, avvenuta ad ottobre 2001. Il titolo è rimasto vacante per pochi mesi poiché, al suo posto, è stato prontamente eletto Byron Moreno nel 2002.

Antefatti

Nel 1960 il Cile fu colpito dal più forte terremoto del XX secolo.

All'indomani dei Mondiali del 1958, il Cile fu designato ad ospitare quelli del 1962. Questa scelta, vista la carenza degli impianti sportivi del paese, apparve subito come una colossale stronzata[eufemismo necessario].

« Poteva andar peggio? »

Poteva piov "Certo che si!" Nel 1960 si abbattè sul Cile il più forte terremoto del ventesimo secolo. La distruzione fu totale e gettò la popolazione nella cupa disperazione e miseria. Era opinione diffusa che, in quegli anni, era meglio nascere negro in Alabama che cileno. Il governo del paese vedeva nei mondiali di calcio l'occasione per risollevare, almeno moralmente, la gente.

Il confortevole stadio di Santiago (settore risparmiato dal terremoto).

Questo forse spiega in parte quello che avvenne dopo.
Il sorteggio era stato a dir poco implacabile, calò sulla squadra di casa come la mannaia del boia. Nel Gruppo 2, il Cile si trovò in compagnia dell'Italia, la Svizzera e la Germania Ovest. Considerando che "non c'è due senza tre", dopo terremoto e sorteggio sfigato, i cileni si aspettavano che Dio li punisse ulteriormente con un nuovo Diluvio universale, però di merda.
A peggiorare le cose, poco prima dell'inizio dei Mondiali, due giornalisti italiani descrissero con parole poco gentili la situazione del Cile.

Santiago, i confini del mondo.

La capitale cilena è il simbolo triste di uno dei paesi sottosviluppati del mondo,
afflitto da tutti i mali possibili: denutrizione, analfabbetismo, alcolismo, miseria
e, come se tutto ciò non bastasse, le prostitute hanno prezzi altissimi.


Antonio Ghirelli - Il Resto del Carlino


Il Cile, sul piano del sottosviluppo, non si può mettere al pari di tanti paesi dell'Asia e dell'Africa, è molto peggio.
Gli abitanti di quei continenti sono dei non progrediti, questi sono dei regrediti.
Il degrado morale è ai massimi livelli, alcuni arrivano a lucrare sulla ricostruzione.

Corrado Pizzinelli - Corriere della Sega


Gli articoli provocarono un clima di indignazione, vibranti proteste diplomatiche e un "rodimento di culo" ai massimi livelli. A pochi giorni dall'inizio della competizione, i media cileni si scatenarono:

  • La Revista Estadio scrisse: "Noi abbiamo visto la povertà nel sud Italia, però preferiamo parlare delle meraviglie di Venezia e Firenze.
  • El Mercurio fu giustamente polemico: "Siete delle facce da culo! Eppure avete Bari Vecchia!"
  • Il quotidiano El Clarín intitolò "Guerra mondiale", inasprendo la già incandescente atmosfera di acredine nei confronti degli italiani.
  • In un editoriale su El Balon Blanco (settimanale di sport ariano) si poteva leggere: "Sono pieni di oriundi, Omar Sivori e Humberto Maschio sono ebrei (e argentini), José Altafini viene dalle favelas, va a finire che prima o poi si troveranno in squadra pure un negro!"

La vigilia

Tre protagonisti della partita. Quello in mezzo con la faccia da "angioletto" è il pestifero Leonel Sanchez, gli altri sono le sue vittime.

Nelle rispettive partite d'esordio, il Cile riuscì a battere miracolosamente la Svizzera 3-1, mentre Italia e Germania Ovest pareggiarono 0-0. L'Italia contava di vincere sia col Cile che con la Svizzera. Dando per scontata la qualificazione, per risparmiare le forze a qualche campione, fu attuato un turnover spropositato, sostituendo ben sei giocatori su undici. Il portiere Lorenzo Buffon, i difensori Giacomo Losi, Cesare Maldini e Gigi Radice nonché gli attaccanti Gianni Rivera e Omar Sívori; furono sostituiti da Carlo Mattrel, Mario David, Paride Tumburus, Francesco Janich, Bruno Mora e Humberto Maschio. Furono esclusi, nella seduta di rifinitura, il nipotino di Altafini di 14 anni e un suo coetaneo (aggregati come mascotte) per non urtare la sensibilità degli avversari snobbandoli troppo.

L'arbitro Aston il giorno della partita e dopo la fortunata vacanza a Lourdes.

L'arbitro designato per l'incontro fu l'inglese Ken Aston, che aveva già arbitrato il Cile nella vittoriosa partita d'esordio. La circostanza che uno stesso arbitro diriga la squadra organizzatrice, nelle prime due partite di un mondiale, è rimasto un caso unico nella storia della Coppa del mondo di calcio. Anche alla magistratura sportiva non risultavano altri precedenti. Va detto, tuttavia, che inizialmente era stato designato l'arbitro spagnolo Ortiz De Mendibil, ma fu ricusato dalla nazionale italiana perché di lingua spagnola, come i cileni.

« Ripensandoci fu una leggerezza imperdonabile, almeno avremmo avuto in campo due giocatori che capivano l'arbitro, invece con l'inglese non si capiva una mazza! »
(Ferrari e Mazza, allenatori della nazionale di allora, intervistati nel 1980 da un giovane Alessandro Sallusti.)

L'occasione era ghiotta, Mauricio Acuña (Ministro del Tesoro cileno) si rivolse ai bookmakers di Las Vegas e puntò tutto il PIL sulla vittoria... dell'Italia. In conseguenza, gli allibratori rivolsero le loro attenzioni alla famiglia dell'arbitro.
Aston era uno dei direttori di gara più celebri e abili dell'epoca, fu l'ideatore della bandierina gialla per i guardalinee e dei cartellini giallo e rosso usati tuttora, un vero e proprio genio, tuttavia fragile psicologicamente.
Bastò una telefonata anonima, la sera prima della gara, che lo avvisava che il suo primogenito aveva già due dita di meno, per gettarlo in confusione. Nonostante non avesse figli. Il suo arbitraggio fu definito a posteriori "poco sereno", in realtà era assolutamente lucido e determinato a "mettercelo sotto la coda".

La partita

Coscienti che la partita sarebbe stata dura a causa della tensione causata dai media, i giocatori italiani entrano in campo lanciando mazzi di garofani bianchi ai 66.000 spettatori presenti allo stadio. Per tutta risposta, il pubblicò cileno tira in campo di tutto: pietre, uova, pitali, ortaggi, panini, una decina di mogli, bottiglie, tre nani e una culla, fortunatamente vuota.
Fischio d'inizio.

I momenti salienti della sfida Cile-Italia ai Mondiali di Calcio 1962.

Primo tempo

  • 7' : Il roccioso mediano cileno Honorino Landa interviene da tergo su Ferrini, l'azzurro abbozza una reazione e lo vede l'arbitro, prima espulsione. Durante la discussione che ne segue, l'azzurro Humberto Maschio viene colpito con un pugno da Leonel Sanchez; Aston, voltato a discutere con Ferrini, non si accorge di nulla. L'italo-argentino cade a terra con il naso fratturato e rimane in campo completamente stordito per tutta la gara (le sostituzioni non erano ancora ammesse).
  • 9' : Sedata la rissa, grazie ai reparti anti-sommossa dei Carabineros cileni, Ferrini viene scortato verso lo spogliatoio, dove rimedia svariate manganellate, vasti ematomi e due costole rotte. Ovviamente nel verbale fu scritto che li aveva ricavati durante i disordini in campo.
  • 23' : Eyzaguirre estirpa una rotula a Robotti e la aggiunge alla sua cospicua collezione. Aston era intento a legarsi uno scarpino.
  • 29' : Rojas, nel tentativo di liberare l'area, calcia le palle di Altafini direttamente in tribuna. Aston si stava aggiustando i calzettoni.
  • 38' : Leonel Sánchez finsce a terra su un regolare contrasto di Mario David, il guardalinee messicano Fernando Buergo non segnala alcun fallo, il cileno trattiene la palla a terra, David tenta di recuperarla e tocca nuovamente l'avversario. Grosso errore! Leonel è figlio dell'ex campione di pugilato Juan Sánchez, dal padre, oltre al ciuffo alla Little Tony, ha ereditato anche il gancio sinistro. David viene colpito allo zigomo e stramazza a terra, il guardalinee sbandiera ma Aston "fraintende" e concede la punizione in favore del Cile.
  • 42' : David si vendica, calcio rotante a girare in perfetto stile Savate, il colpo manca l'obiettivo di staccare la capoccia al cileno e finisce sulla spalla. Aston aveva il fischietto in bocca da qualche minuto e non aspettava altro, seconda espulsione. Segue altra rissa e nuovo intervento della Gestapo cilena, che colpisce con forti manganellate tutto ciò che è azzurro e si muove ancora.
  • 45' : Si va al riposo, per i poliziotti "sudatissimo".
Leonel Sánchez conquista il titolo WBA (categoria Welter) durante l'incontro Cile-Italia del '62.

Secondo round tempo

  • 52' : Mora da una pacca sulla spalla ad Altafini, per consolarlo di un gol mancato, viene ammonito da Aston.
  • 53' : Altafini tenta di spiegare che era un gesto affettuoso e becca anche lui l'ammonizione.
  • 54' : Leonel Sánchez, dà un pugno ad Altafini e uno a Mora, per meglio spiegare le ragioni dell'arbitro.
  • 58' : Leonel Sánchez, stizzito per un gol fallito, da un pugno ad un fotografo.
  • 63' : Leonel Sánchez colpisce ripetutamente se stesso con dei pugni, perché da qualche minuto gli azzurri si tengono a prudenziale distanza.
  • 68' : Fouilloux falcia in area Maschio che rovina sul proprio naso fratturato, la bestemmia si sente fino alle alture di Puma Punku al confine con la Bolivia. Il religiosissimo arbitro Aston lo prende per un orecchio e lo mette in castigo dietro la porta per dieci minuti.
  • 74' : Con gli azzurri ridotti temporaneamente in otto, il Cile passa in vantaggio con Ramírez 1-0. Durante i festeggiamenti Leonel Sánchez, in preda all'euforia, dà un pugno a Ramírez.
  • 82' : Il gioco viene interrotto per dar tempo all'arbitro di contare i secondi a Menichelli, finito a terra a seguito del montante destro del solito Sánchez.
  • 88' : Una verticalizzazione di Contreras mette Toro solo davanti a Mattrel, il portiere azzurro viene battuto per la seconda volta 2-0 per il Cile.
  • 90' : Fischio finale e festosa invasione di campo, Sánchez non aspettava altro e colpisce "alla cieca" nella mischia, ne fanno le spese anche donne e bambini.

Effetti successivi

Lo sciopero del personale dell'Ospedale Nuestra Señora de la policía di Santiago, a seguito delle disumane condizioni lavorative sostenute durante l'incontro.

La partita fu fin dall'inizio considerata come una delle più violente nella storia del calcio. Il commentatore inglese David Coleman presentando la telecronaca registrata della partita (i satelliti ancora non esistevano), disse testualmente:

« Buon pomeriggio. L'incontro a cui state per assistere è l'esibizione di calcio più stupida, spaventosa, sgradevole e vergognosa, possibilmente, nella storia di questo sport. »

Nell'ospedale nei pressi dello stadio furono ricoverati nove giocatori che avevano partecipato all'incontro, di cui sette italiani. Inoltre, altre 130 persone dovettero ricorrere ai medici della struttura, perché venute troppo a contatto con Leonel Sánchez.
A Milano i carabinieri dovettero sorvegliare il consolato cileno per vari giorni. A Roma la polizia, utilizzando un blindato, aiutò i tifosi a sfondare la porta dell'ambasciata del Cile.
L'arbitro inglese Aston fu criticato da tutta l'opinione pubblica internazionale per gli errori durante l'incontro. Il figlio di Aston può contare sulle dita fino a otto.

Voci correlate