Calcio di rigore

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Filippo Inzaghi esulta dopo essersi procurato un rigore con la media record di 9.7
« Calcio di rigore per la Juventus! Al 93'! Clamoroso! »
(Fabio Caressa nel 2006, commentando una partita qualsiasi)
« Calcio di rigore per l'Inter! Al 93'! Clamoroso! »
(Fabio Caressa nel 2009, commentando una partita qualsiasi)
« Calcio di rigore per il Milan! Al 93'! Clamoroso! »
(Fabio Caressa durante un attacco di mal d'area di Filippo Inzaghi)
« Secondo me non c'era, Fabio, era un normale contrasto di gioco »
(Beppe Bergomi, in tutti i casi tranne che per i rigori a favore dell'inter)

Il calcio di rigore è il riconoscimento più ambito dai tuffatori, ed è persino anteposto alla medaglia olimpica o la vittoria del mondiale di tuffi. Se il tuffo riceve una media voto complessiva superiore all'8.0, l'arbitro premia l'atleta con il prestigioso calcio di rigore, in caso contrario questi verrà inesorabilmente punito con un cartellino giallo o ignorato. Questo è uno dei motivi per il quale la pratica del tuffo in area viene lasciata solo ai giocatori più esperti e navigati, come Filippo Inzaghi, il fratello Simone Inzaghi o Luca Vigiani. A volte si cimentano altri giocatori non professionisti, come Ezequiel Lavezzi o Franco Brienza, ma non raggiungono mai il voto richiesto. Più raramente il rigore può essere assegnato per un fallo commesso da un giocatore all'interno della propria area, ma questo non succede quasi mai. Esso consiste in una variante del calcio di punizione, solo che si tira da una distanza ravvicinata e con il portiere avversario come unico ostacolo. Caratteristica dei calci di rigore è che un giocatore che fallisce questa tecnica verrà pesantemente insultato da tifosi, compagni di squadra e allenatore, anche se tale giocatore aveva appena realizzato una tripletta da fare invidia a Diego Armando Maradona. Al contrario, un portiere che riesca a parare un rigore verrà acclamato come un eroe nazionale, anche se aveva fatto cinque papere incredibili in precedenza e l'attaccante aveva tirato debole e centrale.

Criteri per l'assegnazione di un rigore

Non sempre al decesso di un giocatore nell'area di rigore avversaria è attribuibile un calcio di rigore. Al contrario, ci sono alcuni precisi criteri da rispettare. Per ottenere l'assegnazione di un tiro dal dischetto, deve esserci almeno una di queste eventualità:

L'attaccante ha le strisce nere sulla maglia, perciò è rigore.
  • La media del tuffatore deve superare l'8.0
  • Il tuffatore deve appartenere a una squadra la cui maglia includa delle strisce verticali nere, ed essere tra le prime cinque del campionato
  • L'arbitro deve avere al polso un Rolex donatogli da un ammiratore
  • Gli scarpini del tuffatore devono essere in tinta con la maglia, ma non se questa è blu, fuxia o verde a pois.
  • Il tuffatore faccia almeno un avvitamento
  • Nel caso sia una tuffatrice, questa può elargire all'arbitro favori sessuali in cambio del trofeo
  • L'attaccante che debba poi tirarlo non sia una pippa
  • Nello stadio ci siano almeno N tifosi, dove N è direttamente proporzionale all'importanza del risultato.
  • Il Papa deve aver espiato i peccati del tuffatore prima della partita
  • Il MOIGE approvi l'assegnazione del premio[1]


Segnare un rigore

Per segnare un rigore occorre mandare la palla tra quei tre pezzi di ferro bianco senza farla bloccare prima dal tizio coi guanti che prova a impedircelo. Per farlo basta colpirla con il piede destro, o sinistro se siete mancini.

Segnare un rigore comporta innumerevoli vantaggi, quali:

NON ERA RIGORE!
  • Aiutare la propria squadra a vincere la partita
  • Rubare gol per la classifica marcatori
  • Fa figo
  • Tre punti extra al fantacalcio a rigore segnato
  • I compagni di squadra ti offrono da bere a fine partita
  • I tifosi ti amano
  • L'ho già detto che fa figo?
  • Nonostante come calciatore tu non valga niente, avrai comunque 10 gol in classifica marcatori[2]
  • Farai credere al presidente della tua squadra di meritarti 12 milioni di euro di stipendio
  • Cioè, fa terribilmente figo. Dire in giro "Oh, io sono il rigorista della Scafatese" fa proprio figo

Sbagliare un rigore

Trezeguet sbaglia un rigore ai Mondiali di calcio del 2006. Sappiamo tutti che fine ha fatto.

Per sbagliare un rigore basta mandare la palla, anziché tra i pezzi di metallo bianchi, da qualche altra parte. Alcuni tifosi sostengono che sbagliare un rigore sia più difficile che risolvere il cubo di Kubrick, e in effetti è vero. Inoltre, sbagliare un rigore può portare a spiacevoli inconvenienti, come:

  • Pestaggio da parte dei compagni di squadra
  • Pestaggio da parte dei tifosi
  • Figuraccia in mondovisione
  • Perdita della stima dei migliori amici
  • Perdita di fedeltà della moglie
  • In casi particolarmente importanti, come quello in figura, morte.
  • Cosa più importante, tre punti in meno al fantacalcio.


Parare un rigore

Parare un rigore non è affatto facile, ma con grandi dosi di intuito, reazione e soprattutto culo, è possibile riuscirci. Parare un rigore porta al successo, alla fama ma soprattutto alla Gloria. O meglio, sarà la Gloria a chiederti un'appuntamento. Tra gli altri vantaggi, citiamo:

Pres... Ahia, l'artrosi!
  • Impedire alla propria squadra di subire gol
  • Fare bella figura in mondovisione
  • Potersi tranquillamente paragonare a Dio fino al prossimo gol subito[3]
  • E per questo venire venerato dal 78% dei tifosi
  • E non esistere per il restante 22%[4]
  • Fare bella figura in mondovisione
  • Poter ripetutamente sfottere l'attaccante che si è fatto parare il rigore
  • Tre punti al fantacalcio
  • Soprattutto, probabilmente qualche tifoso ti offrirà il caffè, e risparmierai 1 €
  • Ah, già, fare bella figura in mondovisione


Relazione tra rigori e legge di Murphy

Anche lui deve sottostare alla Legge di Murphy.

La ben nota legge di Murphy afferma che se qualcosa può andar male, lo farà.

Pertanto, per l'attaccante è ovvio che il rigore non potrà entrare in porta. Per il portiere, invece, lo stesso rigore sarà impossibile da parare. Da questa deduzione risulta palese che tutto quello che ho scritto fin'ora è una emerita cazzata. Ovviamente, l'unica ipotesi accettabile e che i rigori vadano tutti a finire sul palo. In effetti, ciò rende assolutamente inutile il lavoro dei tuffatori, degli arbitri, e dell'autore di questo articolo. Esistono però delle eccezioni a questa legge[5].

Per ipotesi:

  1. L'attaccante non può segnare, perché implicherebbe che le cose possono andare bene
  2. Il portiere non può parare, per lo stesso motivo
  3. La palla non può finire sul palo perché io non voglio

Tutto questo è vero A MENO CHE il rigore sia del tutto ininfluente ai fini del risultato finale. Infatti un rigore che conduca al risultato di 47-0 è assolutamente inutile, e poco importa se verrà segnato o meno. Ovvio, no? Anche in questo caso, il lavoro dell'arbitro è del tutto superfluo. Ma non si può giocare senza?

Curiosità

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  • Il calcio di rigore fu inventato dalla FIFA per rimediare al fatto che Marco Materazzi avesse esordito in Serie A, e impedirgli di uccidere ogni attaccante in procinto di segnare
  • Tale regola fu introdotta in seguito alle proteste di numerosi becchini
  • Nel caso l'arbitro non voglia assegnare il calcio di rigore, può ammonire il giocatore colpito con l'accusa di simulazione di fallo, regola introdotta da Byron Moreno nei mondiali di Giappocina 2002 e applicata dallo stesso con grande successo
  • Tra l'altro, lo stesso Byron Moreno è l'arbitro che meglio premia le esibizioni sui tuffi, come abbiamo visto sia nella stessa partita, che in occasione delle Olimpiadi di Pechino 2008, durante l'esibizione di Tania Cagnotto
  • Il record di rigori assegnati a una squadra durante il campionato di Serie A appartiene alla Reggina Calcio, che nella stagione 2007/2008 ha avuto addirittura e + 2[6] tiri dal dischetto a disposizione
  • L'unica partita nella quale non può essere realizzato un rigore, neanche se a porta para Dida è: Udinese - Reggina come è stato dimostrato il 12 aprile 2009

Voci correlate

Note

  1. ^ In fondo le partite sono trasmesse in TV in orario pomeridiano, no?
  2. ^ Come, per esempio, Bernardo Corradi
  3. ^ In genere pochi minuti dopo
  4. ^ Dati sparati a casaccio
  5. ^ Perché non mi va che questo articolo sia assolutamente inutile, con tutta la fatica che ho fatto per scriverlo
  6. ^ Sarebbe 1, ma detto in modo più fescion

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