Fabio Quagliarella

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia che ci libera dal male.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Quagliarella oggi e in una figurina dell'album Panini 82-81 avanti Cristo.
Un magnifico esemplare di quagliarella.
« Io farò del mio meglio, ma ovviamente spetta al ct la decisione... »
(Quagliarella sulla propria convocazione in nazionale per i mondiali di calcio 2010)
« Volete dire che mi ha convocato sul serio?!?!? »
(Quagliarella si accinge a disdire la prenotazione per le vacanze estive alle Hawaii)
« FANCULO! Questa squadra che ho costruito è una merda, questo mondiale è andato in merda, e io con lui! A questo punto che me frega, lo faccio entrare! »
(Marcello Lippi prima di far entrare in campo colui che per poco non gli salvava la faccia)
« Mammà, m'piac' Quagliarell', chill'è tropp' bell'!!! »
(Tifoso del Napoli su Fabio Quagliarella)
« M'allanema e chitemmuort stu traditor!!!! »
( Stesso tifoso del Napoli su Fabio Quagliarella alla Rubentus)

Fabio Quagliarella era un calciatore del Napoli. In quanto tale, i tifosi di tale squadra lo consideravano un fenomeno, al pari di Baggio, Signori e Vieri, e si pensava che un giorno avrebbe riportato lo scudetto ai partenopei. Oggettivamente, è considerato un attaccante, il che è già qualcosa. Dopo l'esilio a Udine, per guai con la guardia di finanza che aveva scoperto la sua collezione di CD falsi di Nino D'Angelo, è tornato nella sua città[1] per giocare con la maglia "che rassumigl' a o ciel'" e farsi amare dai compatrioti così come si era fatto amare dai compatrioti emigrati in Friuli.

Recentemente la sua popolarità è schizzata dal livello nullo al livello "Non male" a seguito degli eventi della catastrofica spedizione azzurra ai mondiali sudafricani del 2010.

Ancora più recentemente la sua popolarità a Napoli e dintorni è precipitata al livello "All'anema e'mammt'!"[2] a causa del suo repentino passaggio all'odiato club rivale dei Gobbi.

Doti tecniche

Quagliarella scommette con un avversario che riuscirà a centrare la porta del campo di calcetto fuori lo stadio calciando direttamente da lì.

L'arma vincente di Quagliarella è il tiro, poiché è in grado di farlo partire da tutte le posizioni e le angolazioni possibili: da fuori area, da dentro l'area, da centrocampo, da Controcampo, da carpiato, da testa in giù, da petto in fuori, mentre si allaccia le scarpe, mentre mette il sugo sulla pasta...

Quandunque e comunque. Sempre e ovunque.

Nulla può fermarlo, né la pioggia, né il vento, né la neve, né la distanza, né gli avversari, né quelli che gli scippano il motorino fuori lo stadio, né i compagni che non gli alzano le stecche... E qualche volta ci azzecca, facendo uscire goal strepitosi! Ha cominciato da piccolo giocando giù al suo palazzo con gli amici col suo Super Santos (l'antesignano italico dello Jabulani), col quale spaccava finestre chiuse e centrava quelle aperte facendo poi goal nei vasi di fiori o nelle pentole con l'acqua della pasta a bollire.

Ogniqualvolta scocca il tiro, i suoi tifosi non possono far altro che mettersi le mani nei capelli, tirar fuori i cornetti e fare gli scongiuri per propiziarne la riuscita. Il suo cognome simpatico fa la gioia dei commentatori sportivi partenopei che in tal modo posso inventare squallidi giochi di parole come "Quagliarella oggi non quaglia!" per dire che ha di nuovo centrato un riflettore, o "Quagliarella ha quagliato!" per dire che ha piazzato uno strepitoso tiro spiovente all'incrocio dei pali.

Origini

Diplomatosi con un onorevole ottanta alla scuola calcio, e cresciuto nelle giovanili della Juventus (ma quella di Stabia che nessuno conosce), mosse i suoi primi passi nel calcio professionistico facendo gavetta tra vari importanti team della sua regione, come la Puteolana, il Torre del Greco United, il Gladiator di Santa Maria Capua Vetere e il Real Casapulla. Su Wikipedia, per rendere la sua biografia più interessante, tali team sono indicati con gli eclatanti nomi di Torino, Fiorentina, Ascoli e Sampdoria, ma sono tutti abbellimenti retorici. In realtà il primo team importante[3] in cui ha giocato è stata l'Udinese, a cui era approdato fuggendo dalla guardia di finanza per i motivi citati più sopra.

Rimane in questa squadra dal 2007 al 2009. Totò Di Natale, scoprendolo suo compatriota, si adopera per dare un posto in squadra allo scugnizzo stabiese parlandone con l'allenatore. E fu così che l'estremo nord della Serie A si ritrovò ad avere due prodi terroni come coppia d'attacco. I due segnano molto insieme e trascinano la squadra, anche se verso nulla visto che si tratta dell'Udinese, e si sa già che è una di quelle squadre che si impegnano si impegnano e non vincono mai un cazzo... un po' come il Parma o la S.S. Lazio.

A Napoli

La figlia di Fantozzi e Pino La Lavatrice, i nuovi amici di Quagliarella al Napoli.

Nell'anno domini 2009, Aurelio De Laurentiis riporta lo scugnizzo nella sua terra natale, acquistandolo dai friulani per qualche milioncino e un chilo di mozzarella di bufala[4].

Appena arrivato viene accolto benevolmente fino alla glorificazione dai nuovi tifosi, come d'altronde accade a tutti i nuovi acquisti prima di metà stagione, quando si rivelano tutti fondamentalmente dei bidoni.

Al Napoli trova come allenatore l'ex ct della nazionale fresco d'esonero Roberto Ducojoni[5], e come compagni tanti giocatori di qualità come Ernia Hoffer, Morgan De Sanctis, la figlia di Fantozzi e soprattutto l'argentino Lavezzi, controfigura di Pino La Lavatrice reinventata con successo come calciatore, destinato a formare con lui la coppia d'attacco più scadente del campionato.

Questo almeno fino alla cacciata di Ducojoni, lapidato con dei ferri di cavallo[6], e all'arrivo sulla panchina di Walter Mazzarri, in seguito santificato dal cardinale Sepe. Il nuovo tecnico, con comportamenti esemplari quali la sfida al freddo di San Siro in sola canottiera, e con nuovi metodi quali la proiezione dei film di Troisi nel dopopartita per rallegrare gli animi affranti, riesce a incoraggiare la squadra provocando un sensibile aumento di qualità nelle prestazioni di tutti, inclusa la piccola quaglia. Fu così che nel campionato più strambo degli ultimi cinquant'anni, in cui l'Inter vince, la Juventus fa schifo e il Milan si limita a far girare le palle ai suoi stessi tifosi, il team di ciuchi partenopei rischia seriamente di ritrovarsi in Champions League l'anno seguente. Purtroppo una squadra in cui a segnare sono i difensori o un centrocampista truzzo slovacco importato non può affidarsi in eterno alla fortuna o al calore meridionale, e le partite si giocano anche in trasferta, è la regola. A fine stagione il Napoli si qualifica alla Coppa Uefa, che ora si chiama Europa League per chissà quale inutile motivo, ma i napoletani e i giocatori fan festa lo stesso: si sa che loro han l'arte di arrangiarsi, e infatti ormai, pur di far risultato, si accontentano di tutto.

In tutto questo Quagliarella tira: un po' la butta in rete, un po' in faccia al pubblico, un po' nelle palle del portiere avversario, divenendo così artefice del ritorno in Europa del Napoli, da dove molti, leghisti in primis, si augurano non torni più.

Il mondiale sudafricano

Antefatto

Alla vigilia del mondiale, Marcello Lippi, tornato alla guida della nazionale perché la Federcalcio riteneva che chiunque, anche un pensionabile come lui, potesse andar bene dopo Ducojoni, si accingeva a completare la lista dei convocati. Gli restava ancora un posto vacante in attacco. Ecco le opzioni che esaminò attentamente sul divano di casa sua:

  • Cassano: meglio morto che convocarlo e dimostrare di essere umile e lungimirante.
  • Balotelli: non gli piace, come del resto non piace a nessun altro essere vivente.
  • Miccoli: finalmente un po' di fortuna, si rompe all'ultima giornata di campionato, così ha una scusa per non convocarlo.

Scartati i tre attaccanti più forti d'Italia, decide che l'ultimo posto dovrà accontentarsi di essere l'attaccante di riserva di riserva di riserva, l'equivalente in quel reparto del terzo portiere per intenderci. Visto che Borriello lo avrebbe menato se glielo avesse proposto, decide finalmente per Quagliarella: dopotutto un napoletano in più avrebbe di certo rallegrato l'ambiente, e così avrebbe anche avuto un interprete per capire quello che diceva Cannavaro.

Quagliarella - Slovacchia 3 a 0

Quagliarella, eliminato dai mondiali, si domanda quando gli ricapiterà mai che tre suoi tiri vadano tutti a segno.

Il mondiale africano si rivela una delle pagine più ingloriose della storia del calcio in assoluto, con un Lippi sempre più rimbambito che non sa far altro che rassicurare gli italiani che prima o poi la squadra si sbloccherà, mentre in realtà sta andando più a fondo della popolarità di Bush dopo la guerra in Iraq. Il culmine si ha con Italia-Slovacchia. Nella precedente partita se non altro avevano pareggiato contro un paese di cui almeno qualcuno sapeva l'esistenza... ora invece andavano a perdere contro gli scarti di cui la Repubblica Ceca si era liberata dopo il crollo del muro.

In tale dramma si inserisce la parentesi di Quagliarella, che fino a quel momento era rimasto a scaldare la panchina col proprio sedere e con essa la frittata di maccheroni avanzata dal giorno prima.

- Lippi: “FANCULO! Che razza di campioni del mondo siete? Lo capite o no che mi ci gioco la pensione?”
- Gattuso: “GRRRR! ARF!”
- Lippi: “Sti cazzi! Mi sarei dato una picconata sui testicoli piuttosto che convocarlo!”
- Buffon: “Meno male che mi sono fatto male o davano la colpa pure a me...”
- Lippi: “Basta disfattismi, stiamo solo perdendo... 2 a 0?!?!?!? Con la Slovacchia?!?!?!? FANCULO! Questa squadra è una merda! Questo mondiale è andato in merda, e io con lui! Tutto è perduto, l'onore incluso, mondo cane! L'unica cosa che mi resta da fare è mandare in campo quel brocco che tira da dove cazzo gli capita e siamo a posto! Oh, ma a questo punto che me ne frega? Lo faccio entrare! Fanculo...”

Quagliarella entra e da solo fa più lui che l'intera squadra da quando quel coglione del ct ha deciso di riesumarsi. Chiude la partita con 3 reti all'attivo, di cui una convalidata, rimpiangendo di essere stato l'unico giocatore con un po' di palle dell'intera squadra ed essersene accorto troppo tardi. Esce dal campo in lacrime, con Cannavaro che tenta di consolarlo cantandogli "O' surdat annammurat'" e, ma ormai, come disse il poeta, non ci resta che piangere. Cannavaro allora sentenzia:

« Non piangere, è solo grazie a te che ho creduto nella vittoria »
(Fabio Cannavaro, poco prima di ricevere una testata)

Dopopartita

- Lippi: “Forse avrei dovuto farlo giocare prima...”
- Galeazzi (e noi tutti): “A' LIPPI! MA BAFFANCULO VÀ!”
Tipico tifoso dell'Italia nel domandarsi chi cazzo sia questo Quagliarella e perché quel coglione del ct l'abbia fatto giocare solo ora.

Dopo il Mondiale

Tornato in patria viene accolto come l'unico che ha salvato la faccia, la sua o dell'Italia non si sa. Come tutti i giocatori che si sono distinti nel torneo, anche lui subito dopo la competizione ha ricevuto congrue offerte da club importanti. Tuttavia, se per quanto ottimi hai giocato soli trenta minuti, non puoi che accontentarti del Rubin Kazan, il club più importante della fredda tundra, laddove in tempi di magra i palloni se li mangiano e coi calciatori si fa legna per il fuoco. Decide così di restare all'ombra del Vesuvio, tra le gente che lo ama, ancora un altro po': per diventare un ricco calciatore nullafacente al soldo dei malvagi petrolricconi degli Evirati Arabi ci vorrà ancora un po' di tempo!

Juventus

La Juventus, sull'onda di celebrità dei Mondiali, lo acquista insieme al panchinaro Rinaudo per il nuovo anno. Attirandosi le ire e l'odio di tutti i tifosi napoletani, che i gli augurano un caloroso allanema e chitemmuort!

Note

  1. ^ In realtà non è di Napoli ma di Castellammare di Stabia, ma si sa che per i cronisti nazionali tutti i campani sono napoletani.
  2. ^ Spiacevole insulto dialettale
  3. ^ Si fa per dire...
  4. ^ Quella VERA!
  5. ^ Toccate ferro, ragazzi!
  6. ^ Per cacciare definitivamente i suoi malefici influssi


Questo gioco del ca...lcio
Grandi avvenimenti Champions LeagueCoppa del NonnoCoppa IntertotoCoppa ItaliaEuropa LigCoppa IntercontinentaleUEFA Europa Conference LeagueTrofeo Birra MorattiLa coppa benedettaTorneo parrocchialeMondialiEuropeiConfederescion CapMondiali 1930Mondiali del 1934 e 1938Mondiali 1950Mondiali 1954Mondiali 1958Mondiali 1962Mondiali 1966Mondiali 1970Mondiali 1974Mondiali 1978Mondiali 1982Mondiali 1986Mondiali 1990Mondiali 1994Mondiali 1998Europei 2000Mondiali 2002Europei 2004Mondiali 2006Mondiali 2010Mondiali 2014Coppa del Mondo della Terra di Mezzo FIFAPirlone d'OroSerie ASerie BLega ProPremier LeagueLa LigaBundesligaPeace CupCampionato d'agostoSupercoppa italianaSupercoppa europeaScudetto degli onestiBattaglia di SantiagoAssociation Sportive ADEMA Analamanga-Stade Olympique de l'Emyrne Antananarivo 149-0Partita del secoloZambia - Italia 4-05 maggio 2002Tragedia di SupergaJugoslavia-Zaire 9-0Clamoroso al CibaliMineirazoStrage dell'Heysel
Arbitri e istituzioni FIFAUEFAUFOFIGCMichel PlatiniJoseph BlatterArbitroGuardalineeQuarto uomoArbitro di portaCollinaItoMorenoTomboliniBomberismoDiscriminazione territorialeRivalità calcistica Italia-Germania
Ruoli PortiereDifensoreTerzinoStopperLiberoMedianoCentrocampistaAlaTrequartistaAttaccanteRegistaPrima puntaSeconda puntaPanchinaroEx giocatore dell'Inter
Giornalisti e programmi BagniBartolettiBergomiBiscardiCaressaCiottiCivoliCompagnoniCornooo!CriscitielloCrudeliStefano De Grandis da BordocampoFaillaGaleazziJacobelliMarianellaMauroMoscaMughiniOrdineParisPellegattiPiccininiPizzulRecalcatiSumaTosattiVarriale
Telecronista90°ControcacchioLa domenica sul divanoQuelli che... il ca...Qui Qualunquismo a Voi Capi UltràTutte le interruzioni minuto per minuto
Dirigenti AbramovichAgnelli IAgnelli IIBeckenbauerBerlusconiBettegaCairoDe LaurentiisDella ValleFranzaGallianiGaucciLotitoMarottaMatarrese IMatarrese IIMoggiMorattiPreziosiRaiolaRossiSeccoSensi ISensi IITavecchioZamparini
Allenatori Allenatore dell'U.S. Città di PalermoAncelottiBagnoliBaldiniBearzotBoskovCapelloCloughDelneriDomenechDonadoniFergusonGrazianiGuidolinGullitLeonardoLippiMalesaniManciniMazzarriMazzoneMihajlovicMourinhoRejaRanieriSacchiSimoniSpallettiTrapVenturaZaccheroniZemanZengaZolaMutande di Bendtner
Club Bisnes Clas: il BergamoSoccmelSalto CarpiatoChiavo VeronaHeavoniaFootball MaremmamaialaFrocinoneGenoa Per NoiInteLGiuveLazieFozza MilaNapulePaleeeemmmo'A MaggicaSampeiCazzuoloGranata al LimoneMandimandimandiPirlas Verona

Classe Economica: Olive F.C.AvellinobanfiU' BàarUccellacci bianchiCastedduC'è SenoComodinoScrotoneLatrina CalcioBoiadèTortellino PowerVecchiaraMelugiaRapugnetta'sPro VermicelliThe PesciarolsSpezzatinoThyssenKruppBlack and DeckerBOH Dal MicinChiava(to)riLinciano

Derelitti e sfigati misti: AlbinoCHE?Lu CataniaCentro Scommesse CremonaScatarraroLusulelumareluientuParmacotto FCScorregginaCozzballBora BoraSvarionese

Ministero degli esteri:

Albione: ScarsenalChel$ki AbramogradNevertonLiwhirlpoolMinaretochester United 2Ducato di Ferguson

Iberia: Solari BilbaoFC PorcellonaRepubblican Madrid

Gallia: Merz CalcioOlympique SimbaOmmmmmmmmmmParigi San MosconiGiacobini violetti

Crucchia: Baiern FrateBorussia DormiMusicanti VerdiForza PaninoBaier quell'altro

Continente: Ajax PavimentiDinamo BadantiBentopaI texaniI padaniMonte OlympiakosLe Panatine

Nazionali Carampano Continente: Andostà?SacherlandiaCavol(ett)i (di Bruxelles) RossiCraxiaLa leva calcistica del '92Fare le OreFrociarìaCrukkiaMacachi FCSpartaaai pionieriPOPOPOEminflexoniaAmaro MonteabbronzatoTulipaniaPolacchiaPortoGaioCecatiaROMlandiaUЯSSSan CulamoBanda delle CornamuseSerbi della Glebale Furie MosseSchfizeraFigoniaI kebabbariFamiglia ShevchenkoQuelli che erano invincibili

Suonatori di bonghi: Camerun da lettoUna massa di DrogbatiLe MummieGhana PadanoIl figlio di GheddafiLavavetri UnitedAgbonavbarèI Ricchi e PoveriOlympique Hammamet

Asia Argento e i mari del Sud: La Rabbia SubitaQuelli a capasottaCinciuèI dentistiByron MorenoAlfieri dell'Uomo del GiapponePersiaUSA 2Ka mate! Ka ora!I numeri ultimi

Sudditi della Casabbianca e Mangiacucujanji: MaradonidiJoga BollitoI CaimaniCileccail cartello di MedellinTosta PheecaRastamenArribarribarribaAcciuffainghippiQuelli che il "Soccer"...Urrà Gay

Boschetto della mia fantasia: PadaniaNazionale cantanti
Tecniche Colpo di testaCalcio rotanteRovesciataAutogolSimulazione di falloTestata SardaTrivelaPallonettoCucchiaioCatapulta infernaleCatenaccioContropiedeDoppie punteFalloFuorigiocoMarcaturaRigorePunizioneVuvuzela attacksSbagliare un calcio di rigoreTiki-taka
Videogiochi FIGAFIGA StreetFootball ManagerHattrickWinning Eleven + Patch - Potenza e superpotenza
I Calciattori
Portieri AbbiatiBorucButtChimentiDidaDoniDudekFioriKalacManningerMarchettiMattoliniMusleraNeuerPizzaballaRossiSovieroWarner
Difensori AronicaBagniBaresiBenettiBergomiBettariniBoumsongBurdissoCarrozzieriChielliniCirilloCocoDavid LuizFerriGreškoIulianoKaladzeLúcioMaiconMaldiniMellbergMolinaroMonteroNeqrouzOkanOnyewuRuganiSantonSenderosTerryZanettiZapataZé MariaZenoni
Centrocampisti AndradeBaBeckhamBiapirljiderBoatengBrocchiCaniggiaCapparellaCasertaDiegoDzemailiFelipe MeloFellainiFlaminiGheddafiGiaccheriniGnocchiHamsikLampardLedesmaManciniMontolivoMorfeoNakataNedvedNserekoQuaresmaPadoinPerdomoPlatiniPogbaPoulsenRenatoSeedorfSissokoStrootmanTedescoTiagoValderramaVerrattiVidalVolpi
Attaccanti AdrianoAguileraAltafiniAmauriAmorosoAmorusoBaggioBalotelliBatistutaBendtnerBestBettegaBorrielloBrienzaCalaiòCaraccioloCassanoCavaniChinagliaCorradiCrouchCruzDi NataleEijkelkampEto'oFindleyFlachiFrickGiovincoHuntelaarIbrahimovicInsigneIturbeJacobsenKakàLarriveyLavezziLendersMakinwaMarachellaMatriMessiMiccoliMilitoMoscardelliMutuNappiNeymarOliveiraOsvaldoPančevPandevPatoPazziniPeléPlasmatiPoggiQuagliarellaRecobaRivaRocchiRonaldinhoC. RonaldoRonaldoRooneyG. RossiP.RossiSchillaciShevchenkoSimoneSuazoTareTevezToffoliTorresTrezeguetVan NistelrooyVerpakovskisVieriVucinicZalayetaZampagnaZarateZidaneMutande di BendtnerJuan Manuel IturbeMartinez
Allenatori Allenatore dell'U.S. Città di PalermoAncelottiBagnoliBaldiniBearzotBeckenbauerBenettiBenitezBoskovCapelloCloughConteCoriniDi CanioDelneriDomenechDonadoniFergusonFerraraGarciaGascoigneGiordanoGrazianiGuidolinGullitHiddinkLeonardoLippiLöwManciniMaradonaMazzarriMihajlovicMourinhoPrandelliRanieriSacchiSimoniSpallettiTrapVenturaZaccheroniZemanZengaZola
Campioni del mondo 2006 1 Buffon • 2 Zaccardo • 3 Grosso • 4 De Rossi• 5 Cannavaro • 6 Barzagli • 7 Del Piero • 8 Gattuso • 9 Toni • 10 Totti • 11 Gilardino • 12 Peruzzi • 13 Nesta • 14 Amelia • 15 Iaquinta • 16 Camoranesi • 17 Barone • 18 Inzaghi • 19 Zambrotta • 20 Perrotta • 21 Pirlo • 22 Oddo • 23 Materazzi