Grover Cleveland: differenze tra le versioni

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La guerra comunque fu anche un'opportunità per lui, infatti la coscrizione gli diede il modo di cambiare nome e di far perdere le sue traccie; per prima cosa americanizzò il suo nome in Stephen, poi modificò il suo sprannome Groviera, nel più americaneggiante Grover e in fine sostituì i suoi altisonanti cognomi con il nome della prima città americana su cui aveva messo piede, cioè Cleveland, anche per sottolineare il suo taglio con il passato. E così il genovese Stefano Garibbo Schiappacasse Doria detto "Groviera" divenne l'americano Stephen Grover Cleveland.
La guerra comunque fu anche un'opportunità per lui, infatti la coscrizione gli diede il modo di cambiare nome e di far perdere le sue traccie; per prima cosa americanizzò il suo nome in Stephen, poi modificò il suo sprannome Groviera, nel più americaneggiante Grover e in fine sostituì i suoi altisonanti cognomi con il nome della prima città americana su cui aveva messo piede, cioè Cleveland, anche per sottolineare il suo taglio con il passato. E così il genovese Stefano Garibbo Schiappacasse Doria detto "Groviera" divenne l'americano Stephen Grover Cleveland.


Il cambio di nome gli portò pure fortuna: infatti venne nominato capo magazziniere dell'esercito; questo ruolo gli permise di evitare le battaglie in campo aperto e dunque di tenersi la pelle ben attaccata al corpo, oltretutto sfruttò la sua carica per arrotondare lo stipendio, vendendo illegalmente alcune provvigioni all'esterno della base (un metodo questo utilizzato da altri presidenti americani, come [[Chester Arthur]] e [[James A. Garfield]]). In seguito, però, venne nominato comandante di divisione, questo perché la guerra si stava portando all'[[inferno]] tanto i soldati quanto gli ufficiali; Grover si dimostrò un abile comandante, anche se il suo carattere dispotico lo portava spesso a degli eccessi nei confronti della truppa; pretendeva sempre che i [[soldati]] lo salutassero con un perfetto saluto militare quando passava, persino quando stavano cagando alle latrine (che ereno ancora a cielo aperto), esigeva anche che gli facessero da muro umano quando era lui a usare i servizi igienici, oltrettutto era solito dare nomignoli cattivi ai suoi sottoposti come ad esempio: ''"Palla di Lardo", "Letamaio del Texas", "Grifone spennato"<ref>Con evidente riferimento all'odiato Genoa.</ref>, e "Poty Poty"''. Persino l'allora sergente [[William McKinley]] non sfuggì alle brutte abitudini di Grover, che era solito chiamarlo ''"Sergente Deficiente"'', pensando che la cosa potesse risultare in qualche modo ilare per i presenti, sollevando il loro morale; inutile dire che ebbe solo effetti deprimenti.
Il cambio di nome gli portò pure fortuna: infatti venne nominato capo magazziniere dell'esercito; questo ruolo gli permise di evitare le battaglie in campo aperto e dunque di tenersi la pelle ben attaccata al corpo, oltretutto sfruttò la sua carica per arrotondare lo stipendio, vendendo illegalmente alcune provvigioni all'esterno della base (un metodo questo utilizzato da altri presidenti americani, come [[Chester Arthur]] e [[James A. Garfield]]). In seguito, però, venne nominato comandante di divisione, questo perché la guerra si stava portando all'[[inferno]] tanto i soldati quanto gli ufficiali; Grover si dimostrò un abile comandante, anche se il suo carattere dispotico lo portava spesso a degli eccessi nei confronti della truppa; pretendeva sempre che i [[soldati]] lo salutassero con un perfetto saluto militare quando passava, persino quando stavano cagando alle latrine (che ereno ancora a cielo aperto), esigeva anche che gli facessero da muro umano quando era lui a usare i servizi igienici, oltrettutto era solito dare nomignoli cattivi ai suoi sottoposti come ad esempio: ''"Palla di Lardo", "Letamaio del Texas", "Grifone spennato"<ref>Con evidente riferimento all'odiato Genoa.</ref>, e "Poty Poty"<ref>'Sto sopranome lo diede ad un soldato che amava tormentare pizzicandogli le guancie.</ref>''. Persino l'allora sergente [[William McKinley]] non sfuggì alle brutte abitudini di Grover, che era solito chiamarlo ''"Sergente Deficiente"'', pensando che la cosa potesse risultare in qualche modo ilare per i presenti, sollevando il loro morale; inutile dire che ebbe solo effetti ancora più deprimenti.

Finita la guerra Cleveland sfrutto i suoi successi militari per farsi eleggere sindaco della città di "Buffalo", scelse proprio questo posto perché era una vita che voleva assaggiare la famosa "mozzarella di Buffalo" e la "fiorentina di Buffalo", equivocando evidentemente sulla pronuncia del nome della città; quando se ne rese conto pensò tra sè e sè:
{{quote|Ah, si pronuncia B'''A'''ffalo, con la A. Beh, Baffalo richiama i miei baffi, va bene comunque.}}
Immaginatevi un genovese [[mafioso]] ad amministrare un città americana abitata da rozzi pescatori lagunari, ecco, infatti, un anno dopo Grover cercò di





Versione delle 21:05, 15 ott 2013

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« I miei baffi non si discutono! »
(Grover Cleveland mette il punto su un problema che non è stato sollevato da nessuno.)
« Dai, che quest'anno lo vince la Sampdoria lo scudetto. »
(Grover Cleveland annuncia eventi che non si avvereranno mai.)
« Stefano Garibbo? Mai sentito nominare. »
(Grover Cleveland mentre dice una bugia.)


Stephen Grover Cleveland al secolo Stefano Garibbo Schiappacasse Doria (Genova, 18 marzo 1837Princeton, 24 giugno 1908) fu un uomo politico italiano naturalizzato statunitense, 22º e 24º presidente degli Stati Uniti d'America, l'unico, in tutta la storia degli USA e getta, ad essere eletto per due mandati non consecutivi, la prima volta nel quadriennio dal 1885 al 1889, la seconda dal 1893 al 1897; questo è anche l'unico motivo per cui gli americani si ricordano di lui.


Il Presidente italiano

Stefano Garibbo nasce a Genova il 18 marzo 1837 come quinto di nove figli, da Riccardo Garibbo Doria e Anna Schiappacasse; il padre faceva il pastore di pecore, mentre la madre vendeva la lana e i formaggi che ricavavano dal gregge, occupandosi nel contempo dei quattro figli piu giovani. Alla morte del padre, avvenuta nel 1854 a causa di un morso di agnello, Stefano dovette pagarsi gli studi da avvocato[1] con il sudore della fronte, svolgendo ogni genere di lavoro: lustra scarpe, pescivendolo, bambinaia, misuratore di testicoli equini, segnalatore spartitraffico e dulcis in fundo, quando tornava a casa doveva badare a quelle pesti dei suoi fratelli minori e fare da mangiare a quelli maggiori.

La vita di Stefano non fu dunque rosa e fiori, i fratelli piu giovani lo facevano dannare, mentre quelli maggiori (che erano dei criminali) lo picchiavano e lo insultavano in continuazione, alla fine esasperato mandò a cagare tutti quanti e scappò di casa giurando vendetta. Solo e senza un tetto sulla testa, andò in cerca di lavoro dalle parti di Marassi, riuscendo a farsi assumere come muratore a tempo determinato nella costruzione di uno stadio di calcio; fu proprio quì che il futuro Presidente degli Stati Uniti maturò la sua passione per lo sport, diventando un accanito tifoso della squadra locale: la Sampdoria.

In poco tempo Stefano Garibbo divenne uno dei volti noti del quartiere Marassi, lui stesso per rendersi ancora piu riconoscibile si fece crescere un paio di folti baffi, che sfoggiava fiero per le vie di Genova con la sua camminata tronfia e inesorabile. Completata la costruzione dello stadio, il futuro Presidente continuò a lavorare nell'edilizia, svolgendo lavori saltuari per le varie ditte del capoluogo Ligure, mettendo insieme un bel gruzzoletto, con il quale iniziò a svolgere delle attività molto meno oneste, ma decisamente piu renumerative: come la prostituzione e lo spaccio di oppio; dopo pochi anni Stefano Garibbo divenne un piccolo boss malavitoso conosciuto con il nome di "Groviera", per la sua abitudine di scaricare un intero caricatore di Kalasnjikov su tutti quelli che gli creavano problemi.

Nel 1856 Giuseppe Garibaldi venne in visita a Genova, il Generale voleva trovare fondi, uomini e altri appoggi per un possibile tentativo di conquista del meridione; fu proprio in questa occasione che Garibbo ebbe modo di conoscerlo. Garibaldi organizzò un incontro con i vari boss della città per valutare possibili accordi strategici; l'idea era quella di far amministrare le città del sud ai boss, permettendogli nel contempo di legalizzare le loro attività per rinforzare ulteriormente un futuro Stato Italiano. Ma Garibbo invece che sfruttare l'opportunità datagli da Generale, preferì informare di nascosto le guardie papali, sperando che queste ultime lo eliminassero insieme a tutti i suoi concorrenti; fortunatamente il complotto non andò a buon fine: Garibaldi riuscì a scappare gettandosi da una finestra e atterrando su una nave carica di rifiuti che proprio in quel momento stava partendo per Roma, minacciando a gran voce il traditore e promettendogli vendetta.

Groviera non si fece intimidire e come ricompensa ottenne dal Papa il titolo di Sceriffo di Genova, con il quale riuscì a far diventare il suo piccolo impero un rullo compressore capace di macinare soldi su soldi; arrivando pure a vendicarsi di tutti i suoi fratelli e ad allacciare accordi con alcune famiglie malavitose in seno alla famiglia Borbone.


Dall'Italia all' America

Il periodo di strapotere di Stefano "Groviera" Garibbo iniziò a vacillare nel 1860, quando Garibaldi sbarcò in Sicilia aprendo il culo ai Borbone e mandando a puttane gli accordi che aveva siglato con loro. Garibbo sperava ancora nell'aiuto di Roma e del Papa, ma quando Garibaldi nel 1862 entrò di prepotenza nella capitale della Santa Sede, il mafioso si sentì il cappio del boia intorno al collo, così saltò sulla prima caravella che gli capitò a tiro ed emigrò nel paese più lontano conosciuto in quel momento: l'America.

La nave però non arrivò direttamente negli States, attraccò in Canada, da lì Stefano entrò illegalmente da nord, su un carro bestiame pieno di maiali (di cui ne sbranò uno), arrivando nella città di Cleveland in Ohio; purtroppo per lui, proprio in quel momento era in atto la Guerra di secessione, non fece in tempo a scendere dal carro e fare dieci metri che i reclutatori lo presero di forza, gli sequestrarono i suoi averi e lo spedirono sul fronte occidentale a combattere contro della gente per un motivo a lui del tutto ignoto.

La guerra comunque fu anche un'opportunità per lui, infatti la coscrizione gli diede il modo di cambiare nome e di far perdere le sue traccie; per prima cosa americanizzò il suo nome in Stephen, poi modificò il suo sprannome Groviera, nel più americaneggiante Grover e in fine sostituì i suoi altisonanti cognomi con il nome della prima città americana su cui aveva messo piede, cioè Cleveland, anche per sottolineare il suo taglio con il passato. E così il genovese Stefano Garibbo Schiappacasse Doria detto "Groviera" divenne l'americano Stephen Grover Cleveland.

Il cambio di nome gli portò pure fortuna: infatti venne nominato capo magazziniere dell'esercito; questo ruolo gli permise di evitare le battaglie in campo aperto e dunque di tenersi la pelle ben attaccata al corpo, oltretutto sfruttò la sua carica per arrotondare lo stipendio, vendendo illegalmente alcune provvigioni all'esterno della base (un metodo questo utilizzato da altri presidenti americani, come Chester Arthur e James A. Garfield). In seguito, però, venne nominato comandante di divisione, questo perché la guerra si stava portando all'inferno tanto i soldati quanto gli ufficiali; Grover si dimostrò un abile comandante, anche se il suo carattere dispotico lo portava spesso a degli eccessi nei confronti della truppa; pretendeva sempre che i soldati lo salutassero con un perfetto saluto militare quando passava, persino quando stavano cagando alle latrine (che ereno ancora a cielo aperto), esigeva anche che gli facessero da muro umano quando era lui a usare i servizi igienici, oltrettutto era solito dare nomignoli cattivi ai suoi sottoposti come ad esempio: "Palla di Lardo", "Letamaio del Texas", "Grifone spennato"[2], e "Poty Poty"[3]. Persino l'allora sergente William McKinley non sfuggì alle brutte abitudini di Grover, che era solito chiamarlo "Sergente Deficiente", pensando che la cosa potesse risultare in qualche modo ilare per i presenti, sollevando il loro morale; inutile dire che ebbe solo effetti ancora più deprimenti.

Finita la guerra Cleveland sfrutto i suoi successi militari per farsi eleggere sindaco della città di "Buffalo", scelse proprio questo posto perché era una vita che voleva assaggiare la famosa "mozzarella di Buffalo" e la "fiorentina di Buffalo", equivocando evidentemente sulla pronuncia del nome della città; quando se ne rese conto pensò tra sè e sè:

« Ah, si pronuncia BAffalo, con la A. Beh, Baffalo richiama i miei baffi, va bene comunque. »

Immaginatevi un genovese mafioso ad amministrare un città americana abitata da rozzi pescatori lagunari, ecco, infatti, un anno dopo Grover cercò di




Tra l'altro la guerra finì dopo neanche un anno che era entrato negli Stati Uniti,   ltra foruna sfacciata del futuro presidente 




Gli anni della guerra e la carriera politica

1861-1864scessione 1862-roma

1881-sindaco di buffalo









[4]


Preceduto da:
Arthur Pendragon 1853 - 1857
e
Benjamin Harrison 1889 - 1893
Grover Cleveland
Presidente non consecutivo degli Stati Uniti
1885 - 1889 e 1893 - 1897
Succeduto da:
Quello di prima 1889 - 1893
e
McDevastatore 1897 - 1901

Note

Template:Legginote

  1. ^ Oh, non c'è ne uno che non abbia fatto l'avvocato
  2. ^ Con evidente riferimento all'odiato Genoa.
  3. ^ 'Sto sopranome lo diede ad un soldato che amava tormentare pizzicandogli le guancie.
  4. ^ "Testo"


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