Protocollo di Kyoto

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Alcuni scienziati mentre presentano nuove alternative al petrolio.
« ...pensano che il protocollo di Kyoto sia un film erotico GIAPPONESE! »
(Caparezza mentre balla in Puglia)
« Kyoto? Una formalità. »
(Gli Ska-P tra un trip e l'altro)

Il protocollo di Kyoto, approvato da più di N nazioni (dove N vale il numero di nazioni meno uno), è un trattato di salvaguardia del clima, atto alla non proliferazione nucleare, affinché le specie in via di estinzione non corrano rischi, avente come conseguenza che la crisi si stabilizzi, così che finalmente la vita media si allunghi, in modo tale che si trovi una cura per il cancro, fatto fondamentale per lo studio dell'universo, in modo che la criminalità cali. Insomma questo protocollo è la soluzione definitiva, al pari di una bella testata atomica, ma meno divertente.

Termini di stipulazione

Uno dei momenti della firma del trattato.

Secondo i ginecologi AOGOI, il nostro pianeta raggiungerà il punto di non ritorno il 32 dicembre 2029. Il trattato, stipulato nel 1997 con clausole di rescissione in caso di retrocessione, prevede la riduzione dei gas inquinanti dello 007% entro il 1 gennaio 2030.
In ogni caso la colpa sarà della Russia di Medvedev Putin, che da buon comunista piantagrane, pantegane e mangiabambini [1] vanificherà tutto il lavoro dei solerti USA, tra le prime nazioni a sostenere l'importanza di una regolamentazione televisiva per tutelare i minori.

Il 30 febbraio 2007 si è svolto il decimo anniversario della stipulazione del protocollo, con un buffet a base di tartine al dodo in salsa piccante e spiedini di dita di orso polare.

Dettagli

Fase distruttiva...

Entro il 2030, dunque, i Paesi aderenti si impegnano a limitare le emissioni di metano, butano, puttane, esafluoruro di zolfo (usato nella preparazione dei "Quattro salti in padella" della Findus), ossigeno, peti, sospiri di sollievo, sbadigli, idrofluorocarburi (componente principale della Diavolina per i barbecue) e rutti alla vodka alla pesca. Saranno invece consentiti i rutti alla vodka ad altri gusti.

Tra le alternative energetiche è stato proposto di bruciare i libri della tradizione islamica.

...e fase costruttiva

Contemporaneamente il protocollo incentiva lo studio di fonti di energia alternative come il frigo a pedali, il coitus interruptus, le nuovissime "barche a vela" che secondo gli ideatori non dovrebbero utilizzare motori, e ultimo ma non ultimo il rivoluzionario computer a neuroni. Il piccolo software acquistabile su Mediashopping a soli 99 euri impedirà l'accensione del suddetto ai bimbiminkia e ai noob. Pensate quanta energia elettrica si risparmierà, ma soprattutto quanta energia mentale risparmieranno i piccoli risparmiatori Nonciclopediani! Purtroppo è ancora in fase di studio un programma analogo rivolto a lamer e emofiliaci.

Paesi aderenti

Nella cartina sono indicati in rosso i paesi aderenti.

Com'era prevedibile, all'inizio la questione fu snobbata dalle grandi superpotenze mondiali (Etiopia, Nicaragua, Genova, Atlantide per fare alcuni esempi). Con l'entrata degli Stati Uniti di Merdica nella combriccola, tutti quanti decisero che valeva la pena di partecipare anche marginalmente a quella che prometterà essere la più grande orgia multirazziale di sempre.
Nel 2001 le nazioni inscritte erano 41, nel 2004 erano 44, e indovinate quante erano nel 2008?
No, non 48 ma 49, perché nel frattempo il Nepal ha ottenuto l'indipendenza dalla Cina con un pacifico referendum poco prima delle Olimpiadi. Minchione Menzione d'onore la merita l'Australia, che ha deciso di fare di più, riducendo del 30% anche le dimensioni degli incendi che ogni estate rallegrano turisti e abitanti del luogo con il fascino sempiterno che il fuoco esercita sull'uomo.

Paesi non aderenti

Questo grafico mostra qualcosa sull'effetto serra.

Ebbene sì, ci sono anche i birichini che non hanno voluto impegnarsi per la madre Terra.
Tra questi citiamo:

Collegamenti

Note

  1. ^ Per informazioni a sostegno di questa teoria si consiglia un ballo in Puglia