Gensomaden Saiyuki

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(Rimpallato da Gensomaden saiyuki)
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« Se incontri un Buddha uccidilo, se incontri un tuo antenato uccidilo, se incontri una fungirl ricordati di farla soffrire prima di ucciderla »
(Un lettore normale sulle innumerevoli doujinshi yaoi di Saiyuki)

Gensomaden Saiyuki è il nome di una popolareggiante serie di Kazuya Minekura, una mangaka il cui nome è conosciuto ancora ai meno.

Trama

La storia narra di quattro Sudice Battone e/o Baldi Supereroi [il cui logo certificato è SB], costrette/i a uccidere un demone cornuto cattivo cattivo, morto ma in via di resurrezione.

Dovranno affrontare, nel loro odissiaco viaggio dalla Cina all'India:

  • I sicari di Kougaiji. Talmente forti e potenti da esser eliminati nei primi dieci secondi della puntata, dopodiché quest'ultima verrà dedicata a varie stronzate dal dubbio interesse popolare. Spesso la piega che prende la puntata è di alto livello culturale.
  • Lo sciopero dei mezzi di trasporto. Per questo i/le SB decideranno di rapire un innocuo draghetto che ha la grande abilità di trasformarsi in una jeep. Casualmente, il draghetto si chiama Jippu. Tutto ciò per evitare di pagare i diritti d'autore? .
  • L'aumento dei prezzi della benzina. Infatti, non solo le nostre/i nostri SB dimenticano di trovarsi in groppa ad un draghetto e che quindi per farlo camminare basterebbero una bistecca o due, ma soprattutto non riescono a spiegarsi come mai ogni volta che Hakkai tiri fuori la bocchetta della benzina, Jippu si trasformi subito nel drago bianco, coprendosi le chiappe con un'ala. C'è da dire che non sono mai riusciti a trovare la bocchetta dell'erogatore.
  • Il lato oscuro delle fungirls, che vedrebbero i/le SB impegnate/i in tutte le posizioni del sutra del cielo demoniaco con altrettanti personaggi cattivi cattivi, impegnati a ciucciare i calzini degli altri. Mai che usino tanga commestibili.

Protagonisti

Come mai avvenuto in un manga Indialo-giapponese, i personaggi usano dividersi in buoni e cattivi. Mai una simile divisione era stata azzardata all'interno di un fumetto. Pochi tentativi erano stati fatti nel campo della micro-biologenieria tedesca da coraggiosi pionieri come Vasco Rossi e Walt Disney.
Morirono nel tentativo. Pace all'anima loro.

Primo precetto buddista: un vero uomo dovrebbe lavare i piatti.
  • Genjo Sanzo
« Budda Porco! Buddha cane! Buddha troia! »
(Genjo Sanzo su preghierina a Buddha)

Uomo dalle mille identità.
Per i credenti Genjo Sanzo, per il venerabile Padre-che-si-è-preso-cura-di-lui Kouryu Della Corrente del Dio Po, per gli amici Pelato Sanzo, per il passato Konzen Douji, per Goku Sole, per la zia Nipotel DeStuprarel, per le sigarette Marlboro Man, ha passato tutta la sua vita nel grande monastero di Vergate sul Membro a coltivare la Via della Saggezza e della Illuminazione sotto la sapiente guida del venerabile Koumyo Sanzo, altrimenti conosciuto come Padre-che-si-è-preso-cura-di-lui. Koumyou gli insegnò tutto ciò che sapeva, compreso come avere delle acconciature effetto capelli a punta (come ricordato nelle memorie del saggio monaco Yu-gi-oh! detto The tallest monk of hairstylist) e come cominciare a bere, fumare, andare a donne ed essere, nonostante ciò, sempre più depresso. Il tutto al solo scopo di assomigliare il più possibile a Kurt Cobain.
Nei rari momenti in cui non è depresso, il simpaticissimo Sanzo esercita l’antica pratica buddista dell'opportunismo, che può essere riassunto nell'antico detto zen: "Non avere nulla e sfruttare le cose degli altri". Questo spiega perché indossi un pettorale di puro oro coniato con le statuette di Buddha portate al tempio da ingenui fedeli convinti di salvarsi l’anima, o perché faccia spese mediante una pratica carta di credito Mastercard golden platinum infinity, gentilmente messa a disposizione da tre dèi detti Sanbutsushin (花は桜木人は武士 San Tuzzo Shin, letteralmente Zio Santuzzo e la Compagnia del Merluzzo).
Per quanto riguarda il suo ruolo ufficiale e le sue mansioni, occorre dire che Sanzo è il custode del Sutra del cielo demoniaco, nonché l'arrapatore ufficiale delle fungirl, le quali passano intere giornate a scrivere funfiction yaoi che lo vedono protagonista in tutte le posizioni del Sutra del Cielo demoniaco con i personaggi maschili della serie comparsi per più di 0.5 fotogrammi, con coloro che sono già morti e con coloro che ancora devono nascere. Farsi vedere in giro accompagnato solo da Graziose Battone o Baldi Giovani e scegliere, tra tutte le armi disponibili in commercio, proprio una pistola lunga 8 cm e mezzo, non aiuta la sua causa.

  • Son Goku
« Sanzo, ho fame! Posso mangiare questo succulento porcello? »

Simpatico demone-scimmia, Son Goku è il discepolo/figlio adottivo/animale domestico/schiavo personale del venerabile Sanzo, nonché l’unico essere vivente che ancora lo sopporta.

Nonostante l’affiatamento tra il bonzo corrotto e la scimmia, l'idillio è destinato a incontrare molti ostacoli durante il suo cammino. Un esempio lampante è quella rottura di coglioni vivente che risponde al nome di Principe Homura che tenta di sedurre Son Goku con della deliziosa caponata per applicare sul piano pratico le scene estremamente illuminanti del Sutra del cielo Demoniaco. Questo ha creato molte fantasie oscene nella mente delle fungirl, complice anche l'arma che Son Goku si porta dietro, un bastone allungabile a dismisura, con due palle in oro fuso attaccate alle estremità.

Truzzosità, una coraggiosa scelta di vita.
  • Sha Gojyo
« Questa è l’ultima volta che porto a letto un uomo »
(Gojyo su la sbronza della sera prima)

Inizialmente era un semplice Kappa, poi il suo lato perverso prese il sopravvento e divenne un porco kappa, dedito all'alcool, al fumo, alle donne facili e al gioco d'azzardo. Traumatizzato dalla scoperta di essere il frutto di una relazione extraconiugale, il piccolo Gojyo capisce fin da subito di non essere un bambino come tanti. È destinato infatti a diventare il più grande Lapo Elkann della storia dei manga, famoso per il desiderio di accoppiarsi con tutto ciò che si muova, o anche solo respiri: allunga le mani su Sanzo, corrompe Son Goku a colpi di dolcetti imbottiti di afrodisiaco e intrattiene una relazione con Hakkai (c'è da chiedersi chi sia il sottomesso). Inoltre, quando ha tempo libero, si diverte a scrivere, sceneggiare e interpretare (anche grazie all'aiuto dei suoi impagabili compagni di viaggio) simpatici filmetti a luci rosse per conto di Lucignolo.

Per la gioia delle fungirl anche l’arma di Gojyo è lunga e rigida. È la Shakujo, un'asta di ferro lunga 2 metri e 15 centimetri dalla lama a padella per crêpes. Molti si sono chiesti cosa simboleggino quei 15 centimetri in più, ma Gojyo non si è mai pronunciato in merito. Tutto quello che sappiamo è che il suo strumento gli è stato molto utile in passato, anche nel campo della creperia dolce: tutti i suoi famosi video hanno come tema principale i dolci in tutte le salse.

  • Cho Hakkai
« Sono un demone! »
(Hakkai su se stesso)
« Sì sì, come no! »

Ovviamente non poteva mancare l'uomo dai sani valori di origine siciliana che, con la scusa di essere cresciuto in un orfanotrofio, decide di figliare con la propria sorella gemella, Kanna (di nome, di fatto e di strafatto).
La dolce sorellina, un bel giorno decide di volerlo fare strano e si lascia prender catturare da un demone-lombrico, dando la colpa alla povera tribù del suddetto, la quale viene brutalmente sterminata a colpi di lupara dallo stesso Cho Gono[1].
Kanna, distrutta dal dolore per essersi spezzata un'unghia durante il salvataggio, decide di togliersi la vita con un taglierino da disegno. Gono, sconvolto dal fatto che la gemella abbia avuto un taglierino dai genitori e lui no, viene colpito da una paralisi facciale che lo costringe a sorridere senza riposo alcuno. Il poveretto, resosi conto di non poter più andare in giro a chiedere il pizzo con quella faccia da culo, decide così di abbandonare la malavita e darsi alla latitanza, prendendo il nome di Cho Hakkai. Questo fatto tuttavia non sarà privo di conseguenze per il giovane picciotto, difatti da ora e per sempre soffrirà di schizofrenia cronica con sporadiche degenerazioni in follia vera e propria.
Celebre è la sua tendenza a strapparsi dal lobo dell'orecchio destro tre orecchini di metallo e a correre in tondo urlando "Sono un demone!" a ripetizione, o almeno fino a quando un'anima pia non decida di rimettergli gli orecchini fingendo di aver paura. L'arma di Cho Hakkai è il Ki, l'energia spirituale che può essere concentrata in una sola parte del corpo. Hakkai spesso la utilizza per la sua paralisi facciale, in modo da attenuare l'innaturale contrazione dei muscoli labiali.

Il tenero draghetto aspetta con ansia il ritorno del suo padrone.
  • Jipu/Hakuryu

Animaletto domestico di Hakkai, Jipu è un draghetto dalla vocetta stridula(e ad Hakkai piace molto...) e dalle capacità di articolazione delle parole molto limitate. Originariamente era di proprietà di Giovanni Muciaccia, che lo realizzò con l'ausilio di due bastoncini di liquirizia e un tubetto di colla vinilica, successivamente venne comprato da una divinità anonima che, non soddisfatta dalla tenuta di strada del draghetto, lo rifilò ai Baldi Giovani o Graziose Battone. Il piccoletto è quello che si fa più il culo là in mezzo, dovendo trasportare a destra e manca due fumatori incalliti che gli sporcano i sedili con la cenere, una scimmia che un giorno sì e uno no cerca di infilargli uno spiedo in gola e un tizio alla guida con la paralisi alle mani e la patente comprata dai falsari di Cosa Nostra.

Cattivi (si fa sempre per dire)

Demoni

  • Principe Kougaiji
« Voglio la mamma! »
(Kougaiji dopo essere stato pestato a sangue da Sanzo & co.)

Demone metrosessuale e inguaribilmente mammone, Kougaiji è il nemico fisso di turno della storia, figlio di quel demone-toro cornuto (colpa della moglie) tenuto in vita a forza dal Vaticano (tale Gyumaoh, un parente stretto del cardinale Ruini). La sue caratteristiche principali sono le figure di merda, sempre esilaranti e diverse. Ma non è colpa sua: il nostro caro nemico infatti soffre di amnesie a breve termine di grave entità, nonché manie di eccessiva autostima che lo spingono periodicamente ad andare a sfidare il gruppo di Sanzo convinto di battere tutti e quattro con uno sbadiglio, per poi tornare indietro ogni volta gonfio come una cornamusa. Questa fase psicopatica ha raggiunto l'apice quando si è aggiunto anche un istinto masochistico/suicida, palesatosi nell'episodio in cui, non contento che Goku ogni volta lo battesse risparmiandogli la vita, ha deciso di mettere in gioco la salvezza del bonzaccio corrotto al quale la scimmia tiene tanto. Idea che nemmeno un gruppo di psicoterapeuti specializzati in manie suicide è riuscita a tutt'oggi a spiegare. Il suo piano purtroppo non è andato a buon fine perché una buona stella ha deciso di risparmiarlo dalla morte e, dopo essere rimasto in coma vegetativo per qualche mese, è tornato con le stesse manie, ma pure rincoglionito. Nii, durante le cure, ha esagerato con la quantità di morfina.

Nonostante l'aria da duro che vuole mantenere, il nostro buon Kougaiji è un bravo bambino, e ogni sera dice le preghierine sotto una colonna in cima alla quale è posto un bassorilievo della Madonna che lui chiama amichevolmente "mamma". Le dice anche che la tirerà giù di lì. Anche i suoi amici si augurano che presto la signora scenda davvero da lì, ovvero che il pezzo di roccia si stacchi finendogli in faccia. Come molti notano, le sue apparizioni nella storia sono sempre molto distanti l'una dall'altra. Ciò è dovuto non solo ai tempi di ripresa tra una tamburata e l'altra, ma anche perché Kougaiji ci tiene molto al suo aspetto, e impiega metà della sua giornata nella manicure (con scarsi risultati), nella cura del corpo (diverse ore al giorno sul lettino abbronzante), nella cura dei capelli (la sua non è ruggine naturale), e nella scelta degli accessori (quali i suoi splendidi orecchini con tanto di fronzoli frou frou adeguati per il carnevale di Rio) e dell'abbigliamento (come dimenticare la giacca bianca D&G rubata a Seto Kaiba).

Minaccioso? Nah, tanto sta per ritorcerglisi contro.
  • Dokugakuji

Dokugakuji, nome d’arte irragionevolmente lungo dell’inutile demone Sha Jien, è il braccio destro e guardia del corpo di quel senza palle di Kougaiji. Oltre a ciò, è anche il fratello maggiore di Gojyo con il quale ha condiviso tanti momenti belli e brutti. I due fratellini si vogliono talmente bene che, ogniqualvolta si trovino insieme nello stesso posto per più di un petosecondo, tentano di uccidersi a vicenda. Succede anche nelle migliori famiglie.

  • Yaone

Demone-sicario-alchimista, nonché celeberrima tettona, Yaone è colei che ha il compito di arrapare i (pochissimi) funboy etero di questo classico della letteratura moderna. Premesso che si tratta dell'ennesimo personaggio inutile che non fa e non sa fare assolutamente nulla, quel fesso di Kougaiji ripone in lei la massima stima e fiducia. In effetti, nonostante Yaone non abbia mai[citazione necessaria] portato a termine nemmeno una missione, ha conservato intatto il suo posto di lavoro, probabilmente perché il principe dei demoni spera invano di trombarsela un bel giorno, ignorando che la sua bella sottoposta lo tradisce con Hakkai.

  • Lirin

Lirin è la sorella di Kougaiji, il che rende superfluo dire che presenta problemi mentali seri e irreversibili. Tuttavia, la ragazzina compensa il suo vistoso ritardo mentale con una sessualità che definire precoce sarebbe un eufemismo. Ne è una prova il fatto che, pur non avendo raggiunto l'età dello sviluppo, la piccola Lirin porti già l'ottava di reggiseno e che abbia già deciso con ferma determinazione di perdere la verginità grazie al fondamentale contributo di Sanzo. Ma, purtroppo per lei, il bonzo non sembra troppo interessato dell'allettante proposta, per la gioia delle fungirl scrittrici di doujinshi yaoi. Ciò che non sanno è che il Genjo nazionale sta solo aspettando che diventi maggiorenne.

  • Gyokumen Koshu
« Il mio personaggio preferito »
(Wanna Marchi su Gyokumen Koshu)

Gyokumen Koshu è la seconda moglie di Gyumaoh, madre di Lirin e matrigna di Kougaiji. È stata sua la brillante idea di voler risvegliare dal coma il suo compagno, dando inizio a questa enorme sega mentale che risponde al nome di Gensomaden Saiyuki. Il fatto che Lirin sia sua figlia spiega l'enorme attitudine di Gyokumen Koshu alla prostituzione: nel tempo libero la signora dei demoni intrattiene sollazzanti relazioni sessuali con tutti i maschietti che le capitano a tiro, dal dottor Nii al figliastro Kougaiji, mettendo in luce il suo enorme coraggio.

  • Dottor Nii e Professoressa Fan

Soprannominati la coppia degli orrori, questi due degenerati sono i medici che si occupano del risveglio di Gyumaoh, o che almeno dovrebbero se solo ne fossero capaci. In effetti, il dottor Nii è una sottospecie di stupratore pedofilo, che non si separa mai da un lurido coniglietto di peluche vinto al luna park quando era bambino. La dottoressa Fan invece è una zitellona acida, resa tale da un centiliardo di mesi di castità forzata, passati peraltro a sorbirsi i deliranti discorsi del suo instabile collega. Insomma, una bella coppia.

Dei sull’orlo di una crisi di nervi

  • Homura
« Allenati per sconfiggermi, Son Goku! »
(Homura su elezioni comunali)
« Cosa ne pensi, Son Goku? »
(Homura su l’ultima battaglia )
« Cosa ne pensi, Son Goku? »
(Homura sul suo nuovo taglio di capelli)
« Cosa ne pensi, Son Goku? »
(Homura su abbacchio con le patate)
« Cosa ne pensi, Son Goku? »
(Homura su scudetto dell’Inter)
« Diventa forte, Son Goku! »
(Homura su lavandino che perde)
« Che palle! »
(Son Goku su Homura)

Alter ego dell’ex fidanzato della Minekura, Homura è in assoluto il personaggio più scassaballe dell'intera serie. Ossessionato da Son Goku, è in continua competizione con Sanzo, che egli ritiene un poser, mentre lui sarebbe un true metaller. Lo dimostra il suo abbigliamento da rocker dannato, con tanto di catene mai oliate, jeans a tubo, canotta nera e mantello da prestigiatore sborone. A parte questo, non fa niente nel corso della trama, a parte ammorbare l’esistenza al povero Goku e ciarlare a non finire sulle sue presunte doti divine. Peccato che nessuno lo sopporti, nemmeno la fidanzata Rin Rei (ritratto della stessa Minekura), che ha preferito suicidarsi pur di non sentire più le sue chiacchiere a vanvera, o i suoi fedelissimi Shien e Zenon, che hanno già chiesto a Sanzo se sulla Campagnola c'è ancora posto.

  • Shien e Zenon

Coppia di divinità dementi (non per niente sono gli scagnozzi di Homura), Shien e Zenon non hanno un ruolo preciso nel susseguirsi della trama. Il loro unico scopo nella vita è quello di assecondare quel pazzo del loro capo, il quale si è messo in testa di creare un mondo perfetto fatto solo di metallari, dove si può bestemmiare e bere birra a volontà.

  • Nataku

Il piccolo e tenero Nataku era il Principe Dio della Guerra prima che quel raccomandato di Homura gli sfilasse la poltrona da sotto il culo. Allievo del Gran Maestro Marco Materazzi, Nataku era conosciuto nel Mondo Celeste come la bambola assassina, per la ferocia con cui massacrava gli eserciti nemici (specie se francesi). È stato lui, infatti, a gonfiare Gyumaoh e a spedirlo in coma per ben 500 anni.

  • Kanzeon Bosatsu

Sommo/a dio/dea dell'amore, Kanzeon Bosatsu è l'artefice del viaggio del quartetto di sfigati comandati da Genjo Sanzo. Divinità cinica e scazzata all'ennesima potenza, non fa nulla per aiutare i suoi protetti per il semplice motivo che non ne ha voglia. Suole farsi accompagnare da un assistente tuttofare, tale Jiroshin, il quale funge sporadicamente anche da trastullo sessuale del/la Bosatsu (ecco spiegata quell'aria stanca). Ad ogni modo, il fido Jiroshin sembra non soddisfare fino in fondo le aspettative della sua padrona. Per tal motivo tenta ripetutamente di stuprare Sanzo.

Le serie Ricarica

"Buone notizie, ragazzi: abbiamo avuto l'ok per altre quattro serie!"

In seguito alle insistenti (?) richieste dei fun, tormentati dall'atroce interrogativo "ma la pistola di Sanzo quanti colpi ha che non si scarica mai?", Kazuya Minekura ne ha entusiasticamente approfittato per spremere la macchina del successo fino all'ultimo pidocchioso centesimo cavalcare l'onda dell'ispirazione artistica, sfornando per la gioia e salvezza dell'umanità i due capitoli supplementari Saiyuki Ricarica e Saiyuki Tim Tribù, su gentile concessione dello sponsor. I 50 e passa episodi non saranno altro che una dettagliata ripresa in slow motion del gesto aggraziato e letale con cui il bonzo decaduto spinge e lascia penetrare i proiettili nella camera della sua amata pistola, in una subliminale e secondo la Minekura estremamente astuta allusione omoerotica alle pratiche cui i Saiyuki Boys sono così appassionatamente dediti.
Al solo scopo di giustificare il continuo bisogno di Sanzo di smanettare con la sua arma, sono stati introdotti un paio di personaggi fantoccio dalle interessantissime vicende personali e il commovente background psicologico e sociale. Oppure no.

  • Nocciola Lipstick

Altro grande esempio di religioso devoto e pio, Hazel Glosse è un nazistoide anglotedesco il cui unico scopo nella vita parrebbe essere sterminare la razza demoniaca di cui egli stesso fa parte - contraddizione questa che, comprensibilmente, gli procura più di uno scompenso ormonale, riducendolo per tre quarti della serie allo stato isterico di donna mestruata, e per il rimanente quarto a quello di emerita faccia da culo. Sua peculiarità è il rituale di corteggiamento a base di nenie in una lingua sconosciuta che pratica a più riprese nel tentativo di irretire Sanzo e portarlo dalla sua parte. Ferito dai continui rifiuti di quest'ultimo, si sfoga trapiantando le anime dei demoni sterminati dal suo fido tirapiedi in corpi a vari stadi di decomposizione che poi trasforma in burattini dalle svariate utilità. Piagnucola tutte le notti rimembrando l'amato Master scomparso, salvo realizzare in un momento d'illuminazione di essere stato lui stesso ad ucciderlo perché il vecchio barbone non voleva cedergli il suo scintillante medaglione fashion (che il povero Nocciola credeva essere almeno d'argento e contava di vendere al mercato nero per comprarsi la sua costosissima tintura per capelli color carta stagnola, e invece si è poi rivelato un inutile pezzo di bigiotteria, pure molto kitsch).

  • Gato

Un apache caduto in disgrazia a seguito di un'epidemia di colite che ha decimato la popolazione delle vacche nella sua prateria, e, per il perverso divertimento di qualche divinità random [2], si è ritrovato a fare da balia a quella pappetta lagnosa e nevrotica di Glosse. Essere morto e risorto un paio di volte ha avuto l'effetto di rendere il suo corpo ignifugo, indistruttibile, inattaccabile ed invincibile; in compenso gli si è cotto il cervello. L'unica volta che riesce ad infilare più di tre parole in riga non solo non viene cagato di striscio - scegliersi come interlocutore Sanzo non è una mossa saggia se si è alla ricerca di un briciolo di comprensione umana - ma crepa per lo sforzo. Va in giro con non una, ma ben due pistole [3]; voci di corridioio vorrebbero che il bonzo e co. si siano scrupolosamente premurati di fare fuori Gato proprio per prevenire l'eventualità che la Minekura decidesse di allungare il brodo integrare la serie con ulteriori stimolanti spin-off sulle armi dell'indiano.

Per contratto Zakuro ha dovuto reinventarsi spesso: qui alle prese con l'Amleto, uno dei suoi ruoli più riusciti.
  • Zakuro

Proto-acid-strobo-metal-punk con un contratto da comparsa che si fregia dell'altisonante e del tutto sproporzionato titolo di "demone dell'illusione", Zakuro si era conquistato le simpatie delle fungirls durante una prima apparizione all'inizio della serie, rinchiudendo i tre atletici ragazzoni del gruppo di Sanzo in una dimensione alternativa dove l'unico modo per restare in vita era togliersi i vestiti. Dopo averle inevitabilmente prese di santa ragione, aveva avuto la bella idea di precipitare giù da un burrone e andarsi a schiantare contro una parete rocciosa; e sarebbe rimasto a marcire beatamente negli inferi, non fosse stato per l'ennesimo piano geniale del dottor Nii che ha richiesto la sua impellente e totalmente ingiustificata resurrezione. Tale sovraesposizione mediatica ha però irrimediabilmente danneggiato l'immagine del povero Zakuro, che dopo esere stato sottoposto a svariate umiliazioni mondane quali strigliare il pelo del coniglietto di Nii e dare lo smalto azzurro elettrico alle unghie dei piedi di Hazel, è stato costretto al suicidio dalle lettere di protesta del pubblico, profondamente scoglionato dall'ulteriore rallentamento nella trama causato dal suo ritorno sulla scena.

Curiosità

  • Homura e i suoi scagnozzi hanno formato un gruppo metal quando erano ragazzi. Hanno provato ad andare al Gods of Metal, ma sono stati incatenati e cacciati fuori a calci in culo. Ora suonano all'Heineken Jammin Festival con Pino Scotto.
  • Hakuryu va ancora in giro nonostante non abbia mai passato la revisione in vita sua. Questo spiega perché si scassa di continuo.
  • Quando non si fa menare da Sanzo e compari, il Principe Kougaiji ama trascorrere le sue ferie ad Ibiza.
  • Attualmente Zakuro è tornato all'Actor Studio in attesa di essere ammesso ai casting per il remake del film Sid & Nancy, ma gli addetti ai lavori non sono convinti: dicono che con quelle orecchie potrà trovare al massimo una parte da elfo ne Lo Hobbit.
  • A dar retta a un abile cacciatore di spoiler, Gojyo dovrebbe lasciare la serie tra breve. Su rete quattro si è liberato un posto da protagonista in Renegade dato che Lorenzo Lamas è ormai troppo vecchio per fare questo lavoro.

Note

  1. ^ Un altro nome di Hakkai. È complicata la storia: questione di nomi, contronomi, soprannomi. Nei clan mafiosi si usa così.
  2. ^ L'universo di Saiyuki offre dèi degeneri e a diversi stadi di psicosi in quantità industriali.
  3. ^ entrambe eternamente cariche per l'assioma supremo di questa serie, dove nessuno ha mai bisogno di fermarsi a comprare proiettili.

Voci correlate

Collegamenti esterni