Mangaka

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia liberamente ispirata all'Osservatore Romano.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Solo grazie a quest'articolo Akira Toriyama è diventato il mangaka più famoso del mondo!

Il Mangaka è colui che disegna fumetti manga nato prevalentemente tra il Giappone e la Cina. Se vuoi diventare un Mangaka e non sei un asiatico non farai successo, questo è poco ma sicuro. Quindi mettiti l'anima in pace, chiudi il manuale "Come diventare un Mangaka in sessanta semplici mosse" e leggi questo articolo, tanto peggio di così non poteva andare.

Il Mangaka

Il Mangaka è il volto oscuro che si cela dietro ad ogni fumetto che si legge al contrario sul tuo scaffale, che ti ha fatto passare gioie, paure ed emozioni, con i suoi racconti (ma anche no, la maggior parte della gente legge un manga solo per poi ricopiare le immagini per vedere quanto è brava) e che passa tutta la sua vita sul tavolo da disegno, senza secondi impieghi, infatti è noto che hanno tutti la scoliosi, per via della sedia su cui sono seduti mattina, pomeriggio e sera. Anche la notte. Eh sì, loro non dormono, disegnano sempre, SEMPRE!

Il vecchio Fugushi Fugushufugushi ora. Notare l'aria da vecchio saggio e le dita raggrinzite, opera degli insegnamenti dei suoi manga, e dei decenni passati a disegnare.

Il primo Mangaka sulla faccia del globo fu Fugushi Fugushufugushi, nato ovviamente in Giappone, che ha preso un pezzo di carta e un mozzicone di matita dopo essersi scolato quattro litri di birra. Il suo intento era di disegnare la cameriera del bar in cui si era scolato le birrozze, ma per effetto degli alcolici gli sono venuti gli occhi grandi più del viso, il naso grande quanto un puntino e due bocce grosse come due palle da beuling. Molto casualmente un disegnatore di successo passava nei paraggi, e notando lo schizzo di merd, lo schizzo su carta, del signor Fugushi Fugushufugushi ne è rimasto molto colpito, e lo ha portato nella sua casa editrice. Anche lì sono rimasti un po' straniti per le bocce giganti, ma gli hanno offerto un posto e lo hanno schiavizzato.

1 yen in cambio di quindici storie al giorno. Ovviamente Fugushi Fugushufugushi ha accettato (e come rifiutare un'offerta del genere?), e i suoi fumetti sono apparsi in tutte le edicole; da lì uno dei tanti giapponesi lo notò, lo fece vedere ad un suo amico, ed iniziò un passaparola infinito, fino a spopolare in tutto il mondo.

All'inizio il fumetto era sproporzionato, con capelli come i cespugli, culi grandi come Giuliano Ferrara, e il naso simile ad una mosca schiacciata, ma poi col tempo diminuirono la grandezza delle bocce (ma non sempre), fecero capelli complicati come il sudoku e abolirono la legge Giuliano Ferrara pro culi.

Ah, sì. E chiamò il suo stile: "Manga". Nessuno sa perché lo ha fatto, molto probabilmente perché la cameriera si chiamava così, o perché non aveva nient'altro da fare.

Il primo fumetto Manga di Fugushi Fugushfugushi

Fugushi Fugushfugushi fa uscire il suo primo manga circa millemila anni fa, e forse una copia è ancora in vendita, dall'edicolante sotto casa tua (quando hai tempo dacci un'occhiata). Il suo primo manga era esageratamente sproporzionato, con disegni che uscivano fuori dalle pagine, umorismo scarso, e storie di merd, di un'unicità incredibile!

Ma tanto i musi gialli dovevano far qualcosa per distrarsi dai bombardamenti degli Americani nel 40', e quindi si ficcavano sotto a qualche condotto suburbano con i fumetti scarsi in mano a passare dal 1936 fino al 1944 a leggere. Per quello alla fine tutti i giapponesi erano bravissimi con lo stile: lo avevano letto così tante volte che non potevano sbagliare! Peccato che poi gli Americani hanno sganciato la bomba atomica, ma questo è un altro discorso.

Il primo fumetto Manga di Fugushi fu la storia di un giovane acchiappone, in un'era fantasy, che doveva recuperare una principessa in un castello incantato. La cosa forte è che siccome Fugushi non voleva il solito finale (ma anche per l'effetto di un'altra tonnellata di Gingseng alcolico) fa crepare il principe alla seconda pagina, e la principessa alla terza. E poi finisce il Manga. Spiritoso, vero?

Il Mangaka oggi

Il Mangaka™ è oggi una figura (sempre asiatica, sì) che rimane nel suo studio ventiquattr'ore su ventiquattro, senza nessuna vita sociale, senza un po' di figa per tutta la vita. La passa seduto a disegnare in compagnia dei suoi amici "schizzi" (non quelli, dannati pervertiti) e le sue bozze, e fumetti. Il Mangaka odierno è di carattere schizzinoso, irascibile e pignolo e (non chiedetemi perché) non rilascia mai interviste, né foto, se non per stampare la sua faccia da cazz... la sua faccia da artista sul suo fumetto. Alcuni pensano che per disegnare utilizzi degli abiti assurdi, vestendosi come il suo eroe manga preferito, oppure si metta in mutande (questa cosa è vera!). A giudicare da quanto dicono i mangaka stessi ne loro commenti a metà manga, in realtà, effettivamente, non curano molto il loro aspetto quando sono sotto scadenza.

Due famosi Mangaka in una normale uscita di cosplay vestiti come i loro personaggi. Notare quello a sinistra.O mio dio...

I Mangaka sono anche affermati cosplayer: infatti quando hanno del tempo libero (ma quando mai?) si dedicano alle uscite con gli amici (ammesso che li abbiano) e per la gioia delle folle mostrano i loro nuovi, sfolgoranti vestiti.

Apprendista Mangaka

Prima di diventare un vero e proprio Mangaka, tutti i ragazzini, bimbiminkia e quindicenni made in GiappoCina usano fare una sorta di apprendistato dai Mangaka affermati. Quindi venendo schiavizzati, ed utilizzati per incollare francobolli, prepargli il pranzo e ogni tanto, ma giusto se vedono Cristo che li saluta per strada, disegnare un capello di uno dei loro schizzi (non di merda, ricordiamocelo).

Ovviamente poi deve partecipare attivamente alla vita del suo superiore (il Mangaka), elogiandolo e omaggiandolo ovunque fosse necessario, per fargli salire l'autostima e anche per fare il lecchino.

Diventare un Mangaka

Come già detto in precedenza, non potete diventare Mangaka se siete occidentali. Nono! Ma ovviamente se seguite i miei consigli diventerete Mangaka in dieci minuti, anche se non sapete come si tiene una matita in mano e a che cosa serve un foglio.

Uno che di manga non se ne intende affatto.
  • Trovarsi un foglio e una matita, vanno bene tutte. Se non sapete cosa sono parlatene con il cartolaio, non ho mica tempo da sprecare, io!
  • Impugnare la Matita e porla sopra al foglio. Mi raccomando, sopra.
  • Ora leggetevi qualche Manga o guardatevi Gigi la Trottola in televisione. Non c'è Gigi la Trottola? Vabbe', sparatevi un pornazzo Hentai.
  • Ora copiate ciò che vedete! No, saltate la scena di sesso. Saltate anche l'altra. No, quella col tentacolo gigante fa schifo! Ho capito, andatevi a noleggiare Gigi la Trottola, o aspettate le sette, che su Super 3 lo danno di sicuro.
  • Bene, avete disegnato? Be', se fa schifo è normale. Ci vuole impegno! Appena troverete risultati soddisfacenti passate al punto successivo in basso.

Crea il tuo Manga!

Ok, ora che avete fatto due scarabocchi su carta e ne siete abbastanza soddisfatti andate sempre nella stessa cartolibreria davanti casa, comprati l'arsenale di penneli, tempere, matite e portamine, e tutte le altre cazzate che vi servono. Dunque. Ora che avete tutta la schiera di cavolate che servono, prendete altri fogli, disegnateci per bene sopra, rileggete il tutto e siatene soddisfatti!

Bene, il tuo manga è uno scopiazzo fatto male del culo di Akira Toriyama. Devi sapere che per avere il minimo di una copia venduta nel mondo, deve essere almeno leggermente differente da Dragon Ball, Death Note e altri manga che conosce pure la sorella della cognata del bis-zio di tua cugina di ventritreesimo grado. Dunque:

  • Scordati che esistono altri fumetti manga.
  • Pure i polpi che escono dal sushi non esistono
  • Per attirare anche ragazze a leggere il tuo manga evita poppe enormi e culi al vento in ogni pagina.
  • Basta con duelli alla Ken Shiro.

Bene. Segui questi punti e molto probabilmente il tuo manga non durerà soltanto un episodio di tre pagine, in ogni vignetta non si massacreranno di botte, i sushi saranno limitati, e noi maschi non penseremo sempre alle poppe della fidanzata del protagonista.

Trova l'editore, piccolo mangaka!

E qui c'è il cruccio per tutti coloro che non hanno una casa editrice, sono in mezzo alla strada con la copia in mano, che scivola via per il vento. Il vostro manga può essere anche cosmicamente figo, ben disegnato, innovativo, cosa che davvero Fugushi Fugushfugushi vi fa una pippa, ma tanto l'editore non lo troverete quasi mai. Perché? Perché oramai gli editori scelgono il manga da pubblicare soltanto perché lo ha scritto quello al posto dell'altro, e lo venderanno a tutta birra a cani e porci. L'unica cosa da provare è entrare in una casa editrice con un fucile in mano e minacciare di ucciderli se non pubblicano il Manga, oppure essere raccomandato da qualche Mangaka giapponese (armatevi di elenco telefonico e pistola). Scherzi a parte. Se avete fatto un buon lavoro lo noteranno! (e la marmotta confeziona la cioccolata.)