Flos Duellatorum: differenze tra le versioni

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Versione delle 15:42, 19 feb 2009

Il titolo di questa pagina non è il titolo di questa pagina perché siamo dei cretini. Il titolo corretto è Lo scatolone di sabbia del Potente Canc:Manuali:Giocare una partita di Warhammer 40.000.


L'Imperatore dell'Umanità in persona approva questo articolo.

Perciò permetterà all'autore di questo articolo di continuare a vivere nel suo Imperium, preservandolo dalle minacce aliene, eretiche e mutanti.

« Ciao bambino... Vuoi fare un gioco nuovo? »
(Negoziante ad un bambino ingenuo)
« Ehm... »
« Bene! Eccoti regolamento, miniature, pennelli, colori, valigia porta-miniature e tavolo da gioco. Mi devi 14.599,99 €, una notte con tua madre e la tua anima »
(Negoziante)

E così hai deciso di giocare una partita a Warhammer 40.000. Forse sei solo un fan di Dawn of War che ha deciso di darsi alle cose serie. O forse sei un giocatore di Warhammer Fantasy che vuole darsi alla fantascienza. Oppure un babbeo qualsiasi che non sapeva cosa fare. Non importa. Hai fatto il grande errore di voler giocare a Warhammer 40.000, e ora ne pagherai le conseguenze[1].

Occorrente

Per giocare a Wh40k[2], avrai bisogno di poche ma essenziali cose:

  • Tanti soldi
    • Ancora
    • Ancora
    • Di più
    • Ancora un po'
    • Ancora un milioncino...
    • Ci siamo quasi
    • Come non ne hai più? Rubali!
  • Molto tempo libero
  • Due palle enormi, che non si rompano mai[3]

Primo passo: I regolamenti

Una nuova edizione del Codex può spaventare anche uno Space Marine.

Come primo passo dovrete concentrarvi sui regolamenti. No, niente miniature per ora! Prima i regolamenti. Tanto per cominciare, prendete il conveniente regolamento da 50 €. Altrimenti, voci di corridoio affermano che, comprando la versione Deluxe[4], si diventi imbattibili.
Bene! Ora hai un bel tomo da 300 pagine, copertina in pelle umana ed un peso stimato intorno alle 80 tonnellate. Delle 300 pagine, 100 sono di regole. Vanno imparate a memoria. Adesso! Muoviti! Studia!
Ora che hai studiato, dedicati alle altre 200 pagine. Parlano del background, consigli per il modellismo e la pittura, e ci sono tante fantastiche immagini, così anche i babbei come te riescono a capire. Il backgrund non è fondamentale, ma si ritiene possa dare un vantaggio. Imparalo a memoria!
Ora che conosci il regolamento, puoi passare al Codex dell'esercito. Come? Credevi che bastasse il regolamento? Beh, mi spiace illuderti. Ora di devi studiare il Codex del tuo esercito, il regolamento specifico della tua armata. Ah, quasi dimenticavo. Fanno altri 25 €, prego. Ovviamente, se vuoi avere un vantaggio sugli avversari, comprati tutti i Codex. Meglio conoscere il nemico, no?
E ricordati di tenerti costantemente aggiornato: spesso e volentieri escono nuove edizioni dei Codex, per la gioia dei giocatori che altrimenti si annoierebbero, usando sempre le stesse regole.

Secondo passo: Le miniature

Dipingere le miniature è facile e divertente, parola di Space Marine!

Dopo aver studiato tutti i regolamenti, dovrai prendere le miniature.

Comprare le miniature

Secondo il regolamento, ti bastano due truppe e un comandante per giocare, per la modica spesa di 75 €. Beh, però anche quel reparto d'elitè ti farebbe comodo, vero? E probabilmente anche quelle armi d'appoggio. E anche i supporti pesanti. E quel carro armato. E qualche truppa in più. E un secondo comandante.
Ora che sei stato spennato per bene, ma hai tutte queste miniature, dovrai montarle.

Montare le miniature

Cosa ti aspettavi? Che fossero già assemblate? Illuso! Compra la colla per le miniature in plastica e quelle in piombo, con altri 10 €. Ora ricorda tutte quelle pose fighe per le miniature che avevi visto sul regolamento e sul Codex, e cerca di fare qualcosa di simile. Non riesci? Nessun problema. Compra lo stucco da modellismo e gli attrezzi per lavorarlo, è ovvio.

Dipingere le miniature

Ora che le hai montate, dovrai colorarle. Per 20 € potrai portarti a casa un favoloso manuale di pittura! E con 3 € a colore e 4 a pennello, ti procurerai un fantastico set da pittura. Oh, e come dimenticare il primer? I colori non fanno presa sulle miniature, quindi bisogna dare una passata di spray colorato, prima di dipingere. Tranquilli, il prezzo è alto come tutti gli altri.

Terzo passo: Organizzare l'armata

Ora che hai le miniature, montate in pose epiche e colorate superbamente, puoi dedicarti alla parte tattica. Trova un avversario e mettiti d'accordo su quanti punti giocare[5]. In genere si gioca sui 1.500 punti a testa[6]. Devi calcolare con massima precisione soldati ed equipaggiamenti. Ricorda di usare sempre le armi più adatte all'avversario che stai combattendo: è parecchio stupido lanciare sassi e legnetti contro dei corazzati, ed è uno spreco usare un cannone enorme per dare la caccia agli insetti. E no, metti via quella fionda. Quella non va affatto bene.

Note

Template:Legginote

  1. ^ Prima fra tutte, la lettura forzata di questo manuale.
  2. ^ È l'abbreviazione di Warhammer 40.000, babbeo. Imparatela subito, non ho voglia di scrivere sempre il nome completo. Non hai visto quant'è lungo?
  3. ^ Sei una donna e non hai le palle? Fuggi! I giocatori di Wh40k non vedono donne vere da anni, potrebbero farti del male!
  4. ^ Prezzo attualmente ignoto, ma in fase di crescita.
  5. ^ Ti stai chiedendo cosa sono i punti? Sono quelli che ti faranno in ospedale dopo quello ti avrò fatto! Ti avevo detto di leggere il regolamento, idiota!
  6. ^ Si, questo vuol dire che dovrai comprare ancora miniature, quelle che hai al momento non bastano.

Sindrome dell'indicazione fuorviante

- Affetto dalla sidrome: “Passa a trovarmi, domani pomeriggio”
- Amico ignaro: “Va bene. A che indirizzo?”
- Affetto: “Guarda, partendo dalla piazza vai avanti, giri alla terza a destra, superi il sottopassaggio e ci sei.”
- Amico: “Non ho capito, ma se mi dici via e numero a casa controllo su Google Earth.”
- Affetto: “Guarda, è semplicissimo: da casa tua parti, fai la rotonda, esci dove c'è il cartello per il quartiere fieristico, vai dritto fino al campo sportivo, poi giri a sinistra, arrivi in piazza, giri a destra, vai avanti, gira alla terza a destra, superi il sottopassaggio, dopo pochi metri c'è il panettiere, mi trovi di fronte.”
- Amico ormai confuso: “Panettiere... sottopassaggio sotto la piazza sopra la rotonda... Sì, sì, passerò a trovarti.”

La sindrome dell'indicazione fuorviante è una malattia che colpisce molte persone, le cui cause non sono molto chiare e la cui origine è ignota: questa sindrome non si sa se è di origine psicologica o è causa di agenti patogeni, ma fortunatamente sembra non essere infettiva[1]. Il numero di malati, seppur non precisamente conosciuto, aumenta esponenzialmente di anno in anno.

Sintomi

La malattia si manifesta solo a causa di sollecitazioni esterne, il più delle volte alla domanda "Dove?". Seppur manifestandosi in molte varianti, lo sfogo spesso comincia con un "Guarda, è facilissimo" e si conclude con un "Chiaro, no?". Inutile la seccata risposta "No", in alcuni casi addirittura controproducente, in quanto darà inizio ad una ricaduta della malattia. Spiegato in parole semplici, il malato, piuttosto che dare l'indirizzo a cui deve arrivare la persona con cui parla, si lancia in indicazioni via via più complesse.

Prima fase

Dopo la già citata introduzione "Guarda, è facilissimo", l'affetto dalla sindrome spiega come arrivare ad una determinata destinazione partendo da un punto di riferimento noto. Solitamente una via o una piazza importante, oppure un luogo comune sia al malato che al suo interlocutore, come la scuola che frequentano, l'ufficio dove lavorano o il bordello preferito. Segue una descrizione del percorso di lunghezza media, citando punti di riferimento relativamente noti ed evidenti, come negozi ed altri luoghi di pubblico interesse. Il percorso descritto presenta già una lunghezza superiore alla reale necessità, tuttavia, seguendo le istruzioni, è possibile arrivare a destinazione.

« Guarda, è facilissimo. Parti dal municipio, vai verso la chiesa, giri a sinistra, arrivi fino ad un edicola e sei arrivato. Chiaro, no? »
(Sintomi della malattia al primo stadio del proprio decorso.)

Seconda Fase

In questa fase la sindrome peggiora. Le indicazioni diventano più lunghe e complesse, mentre i punti di riferimento sempre meno noti. Il percorso da seguire è lungo circa il doppio di quello realmente necessario, tuttavia, prestando una buona attenzione ed aggiungendo un pizzico di immaginazione, è possibile districarsi dalle informazio di troppo ed arrivare dove si intendeva andare. Il malato parla con velocità ed enfasi superiori rispetto alla fase precedente.

« Guarda, parti dal bar di Gino, vicino al municipio, vai giù verso la casa gialla vicino alla chiesa, giri a sinistra quando vedi un campetto da calcio, continui per quel viale fino all'albero che hanno tagliato, prendi la rotonda, esci alla prima, passi davanti all'edicola, fai 50 metri e sei arrivato. Facile, no? »
(Secondo stadio della sindrome.)

Terza Fase

In questa fase la malattia comincia a diventare seriamente pericolosa. Attualmente alcune persone che si sono fidate delle indicazioni del malato risultano ancora disperse. Vengono introdotti punti di riferimento conosciuti solo al malato, come segnali temporanei, sassi particolari e feci canine. Inoltre vengono inserite alcune semplici misure di tempo.

Note

Template:Legginote

  1. ^ Ma non è ancora confermato. Se trovi un malato, non toccarlo!