Blackjack
Il Blackjack è il fratello maggiore e più figo del Sette e mezzo.
Storia
Il Blackjack nacque nel '700, come variante del Baccarat. Inizialmente, il creatore del gioco non sapeva come chiamarlo, perciò optò per un fantasioso "Baccarat 2". Dopo un centinaio d'anni, però, il gioco approdò negli Stati Uniti come immigrato, e gli americani lo chiamarono "Blackjack", dato che nella prima versione, per vincere, bisognava avere i capelli neri e chiamarsi Jack. Dopo aver provocato il suicidio di circa 120 000 giocatori d'azzardo incalliti, alcuni anni fa il Blackjack decise di espandere i suoi domini, e colonizzò anche il mondo del web. Da allora, le notti degli internauti sono agitate da tremendi incubi in cui i loro portafogli vengono dilaniati da mostruose entità a forma di fante.
Scopo del gioco e regolamento
Lo scopo del gioco è quello di costituire una combinazione di carte il cui valore sia il più vicino possibile a 21, senza però superarlo, altrimenti il croupier è autorizzato a dare al giocatore una bacchettata sulle mani.
Il regolamento ufficiale, approvato dalla buon costume, è il seguente:
- Il croupier deve chiamare a 16, stare a 17 e mostrare il medio ai giocatori a 21.
- Se il croupier pareggia con un giocatore, vince la mano chi è più svelto a prendere le chips.
- Il numero di mazzi utilizzati dev'essere sempre composto da tre cifre.
- Se un giocatore ha due carte di egual valore, il casinò è obbligato ad offrirgli una banana split.
- Se un giocatore fa 21 con due sole carte, il croupier deve pagare 19,07 volte la puntata.
- L'Asso può assumere valore di 1 o 11, ma non di 34. 35 sì, ma solo se piove.
- Il giocatore può stare con qualunque punto, ma se il croupier sballa e perde contro un 2, il casinò è autorizzato a licenziarlo.
- Gli split di carte da 10 che, quando il banco ha fuori l'asso, portano al 21 da parte del croupier sono punibili con uno sparticulo a secco.
- Se un giocatore fa 21 con tre 7, ha diritto ad un bicchiere di Amaro Carocchio.