Scacchi

Da Nonciclopedia, cioè, 'sti cazzi.
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« Gli scacchi sono il gioco più crudele del mondo... all'asilo mi rubavano sempre le caramelle mentre ci giocavo »
« Se le guerre si combattessero con partite a scacchi... ben presto inventeremmo gli scacchi armati »
(George Bush su possibile pax perpetua)
« Il gioco degli scacchi è lo sport più violento che esista. »
(Garry Kasparov cintura nera di scacchi)
- Luca Nervi: “Come si muove il pedone?”
- Paolo Bitta: “Sulle strisce!”
« Non si può mangiare il re alla prima mossa; almeno prima fatti un aperitivo e un antipasto! »
(Oscar Farinetti pensa solo a magna')

Il giuoco degli scacchi (in inglese: Cess, in bimbominkiese: Skakki) sarebbe dovuto essere stato ideato in Persia, ma siccome la Persia era un paese povero come un piatto di riso senza riso esso è stato ideato in Europa nel 322,3 a.C..

Un Gran Maestro che esegue un gambetto. Questa particolare forma è nota come il gambetto del gamberetto.

Funzionamento

Gli scacchi sono un giuoco che richiede dai due giocatori in su, nel senso che i primi due giocatori muovono i pezzi e tutti gli altri guardano, suggeriscono e tritano i coglioni con frasi del tipo: eeeh, ma non dovevi muovere così...!. Chi ha i bianchi è avvantaggiato per la possibilità di avere la prima mossa, chi ha i neri invece è avvantaggiato per ovvi motivi di natura fisica.
Gli scacchi sono un giuoco rilassante, almeno finché vincete. Poi no.
Gli scacchi si giuocano su una consolle detta "scacchiera" di 8 caselle x 8, bianche e nere. Il gioco è come la dama, ma un po' più complicato, infatti non si possono sovrapporre 2 pezzi tra di loro a meno che sotto non stia la regina.

  • I pedoni: possono camminare solo in avanti e attaccare solo in diagonale. Da ciò si deduce che abbiano problemi di dislessia. Loro scopo è raggiungere la fine del campo avversario e gridare meta!.
  • I cavalli: si muovono solo secondo la regola della L; sono i pezzi più stronzi perché non è possibile interporre nulla tra loro e la casella su cui stanno per andare, poiché hanno il potere del volo. I giocatori più stupidi li mandano avanti in avanscoperta, fino al campo avversario, per scoprire poi che non sanno cosa farsene.
  • Gli alfieri: partono sempre per la tangente. Si tratta di pezzi che la maggior parte dei giocatori non sa usare, e continua a chiedersi a cosa diavolo servano. Di solito vengono utilizzati come pedoni giganti.
  • Le torri: non si muovono perché hanno le fondamenta. Solitamente sono i primi pezzi a morire quando il giocatore è particolarmente stupido. Nello straordinario caso in cui si riesca a smuoverle, si scopre che per farle fare due caselle in diagonale si sprecheranno almeno dieci mosse.
  • La regina: è quella che si muove di più, sempre smaniosa di movida e nuove emozioni, dato che il re è vecchio, lento e ha il pistolino che non gli funziona più. Scopo della regina è portarsi a letto il re avversario, nella speranza che almeno lui le dia qualche piacere.
  • Il Re: vecchio, ritardato e lento. Ma ne sa una più del diavolo e conosce a menadito botole e uscite di sicurezza pur di non schiodarsi da quella cazzo di poltrona.

Mosse particolari

Il nero, in difficoltà, attacca il bianco con una forchetta
  • Arrocco: quando il re si sta cagando in mano fa l'arrocco, ossia si fa costruire un muro abusivo davanti casa. L'arrocco è anche la classica mossa che si fa quando non si sa cosa fare ed è l'unico caso in cui si possono muovere due pezzi contemporaneamente, a parte quando si sta barando.
  • Presa al passo: è la tecnica che la maggior parte dei giocatori scarsi non conosce o fa finta di non conoscere non appena la subisce. Nooooo, ma che cos'è questa mossa? io non la conoscevo!. Sono 30 anni che gliela fanno e continua a dire sempre la stessa cosa.
  • Promozione: quando un pedone raggiunge il lato opposto della scacchiera viene promosso, e si trasforma in un altro pezzo, di solito in una regina. Quindi da come si evince i pedoni passano all'altra sponda in tutti i sensi.
  • Forchetta: quando non avete più speranze di vincere la partita e anche uno stallo è ormai fuori dalla vostra portata non vi resta che far ricorso a quest'estrema mossa: cacciare fuori una forchetta ed invitare il vostro rivale ad abbandonare la partita per una spaghettata. Nel caso accetti avrete vinto l'incontro per abbandono dello sfidante. Tecnica da usare senza riserve con gli amanti della buona tavola.
Una partita può anche terminare in parità, qui vediamo una patta del bianco.

Storia

Narra la leggenda che un Re perse il figlio in una battaglia che vinse; sconsolato non trovò pace fino a che un contadino non gli mostrò un giuoco di sua invenzione, gli scacchi appunto (che pensavate? Lo yo-yo?). Imparando a giocare il Re capì che non avrebbe potuto vincere quella battaglia senza perdere il figlio. Così mise alla ruota quell'imbecillotto di contadino che gli ricordava la sua tragedia.

Dopo 20 anni tirò fuori il contadino che ormai era lungo come i lavori sulla A-14 e gli chiese cosa voleva in cambio della paternità di quel giuoco. Il contadino disse che voleva solo del grano: 1 chicco nella prima casella, 2 chicchi nella seconda, 4 chicchi nella terza e così via a raddoppiare fino alla 64esima. Il Re fece due conti e lo rimise alla ruota allungandolo 1 cm il primo giorno, 2 cm il secondo, 4 cm il terzo fino a che non si fosse allungato una ventordicina di metri.

Scacchi alla spartana

Gli scacchi alla spartana sono una variante estrema del giuoco degli scacchi. Essa consiste nel giocare contro un avversario che supera di almeno tre volte il tuo numero di pedine. Di solito questo gioco viene accompagnato da grida del tipo:

« Questo è scaccoooooooooooooo! »
« Pedoni! Preparate la colazione e mangiate tanto, perché stasera cenerete nell'Ade! »

Eroi scaccosi

Gli scacchi vedevano i propri grandi maestri in Russia; poi arrivò Fischer e fece casino, annullò partite, finse psoriasi, vomitò bile finché non vinse 6-0, 6-0 contro Spasskij. Purtroppo era una partita di tennis, ma Fischer si prese egualmente la vittoria e non diede più la rivincita. Anzi, per esser sicuro non giuocò mai più a scacchi finché non decise di tramandare il suo genio al nipotino di 8 anni affinché non andasse perduta la sua famosa apertura che consisteva nell'insultare la madre dell'avversario fino a che quello non gli tirava dietro la scacchiera dandogli vinta la partita.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

Sant'Alessandro rovescia il tavolo durante una partita a scacchi con papa Clemente VIII.
  • Gli scacchi sono l'unico giuoco che si nomina al plurale come del resto è l'ultimo giuoco che si può nominare con la U in "giUoco", e questa la dice lunga su quanto sia snob ‘sto sport del cazzo.
  • Lo scacco matto è stato recentemente ricoverato presso il reparto di neuropsichiatria dell'ospedale Sant'Anna di Como.
  • Attenzione: non utilizzare impropriamente i pezzi da giuoco. Gli scacchi non sono supposte. Gli scacchi non si possono ingerire, nemmeno se si sta perdendo. Gli scacchi non si riproducono. Gli scacchi non hanno effetti allucinogeni se leccati.
  • Se stai giocando contro un vegetariano manda avanti i cavalli, approfittando delle sue debolezze.

Citazioni sugli scacchi

« Era lo stupido modo in cui i pedoni partivano e si massacravano con i pedoni opposti, mentre i re se ne stavano a passeggiare senza fare niente, che gli aveva sempre dato sui nervi; se solo i pedoni si fossero alleati, e magari si fossero coalizzati con le torri, l'intera scacchiera sarebbe potuta diventare una repubblica in una dozzina di mosse. »
« Quel gioco ha perso per sempre il suo fascino da quando dei terroristi hanno mangiato torri con aerei. »
Durante un torneo i giudici di gara effettuano le notazioni algebriche.

Scacchisti famosi