Macchina gialla

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Una macchina gialla da rally col cofano aperto e con di fianco un paraurti di ricambio: vale pugni.
« MACCHINA GIALLAAAA!!! »
(Un ragazzo subito prima di provocare al suo migliore amico una frattura scomposta all'omero.)
« MACCHINA GIALLA A TE, BASTARDO!! »
(L'ormai ex amico di quello di prima dopo essere uscito dall'ospedale, mentre lo aggredisce con una mazza chiodata.)

Macchina gialla è il modo migliore per far arricchire il proprio farmacista/spacciatore di pomate nonché una valida scusa per sformare di botte i propri amici e per cercare un minimo di contatto fisico con la propria cotta, che ne approfitterà invece per chiedere un'ordinanza restrittiva. Il gioco è inoltre il cugino di secondo grado dello schiaffo del soldato e di Schiaccia sette, ma non lo dice in giro perché se ne vergogna.

Storia

Transformer giallo! Vale come minimo un cazzotto in testa!

La primissima versione del gioco nasce troppimila anni fa, nella preistoria, quando gli australopitechi si sfondavano a vicenda di mazzate all'urlo di "macchina gialla!!"; il problema era che nella loro lingua "macchina gialla" si diceva "waaaaargh", che era anche la parola usata per indicare il cielo, i posacenere, le astronavi, il palazzo della questura, il sesso orale, la torri gemelle, la varicella, la peste e ogni altra cosa esistente e non. Di conseguenza gli australopitechi passavano il tempo a scannarsi di legnate, motivo per cui tempo 54 minuti si estinsero completamente.
Qualche tempo dopo, quando un cavernicolo particolarmente perspicace inventò gli elefanti, i primi uomini iniziarono a giocare a Elefante giallo, colpendosi forte in testa con la clava alla vista di elefanti di tale colore. Per fortuna gli unici elefanti gialli, è risaputo, vivono solo su Nettuno, per cui il gioco era noiosissimo ("un paio di palle!" secondo il celebre uomo primitivo Ot Dhog) e quindi questa volta chi lo praticava non si estinse.
Il gioco non venne più praticato fino ai tempi degli antichi romani. La versione da loro prediletta era chiamata Biga flava (Biga gialla) e consisteva nel pugnalare a morte l'imperatore al passaggio di una biga gialla.
Con la caduta dell'Impero romano il gioco cadde nel dimenticatoio, insieme alla moda dei pantaloni a zampa d'elefante. Fu solo diversomila tempo dopo che il malvagio William Henry "Harrison" Ford riportò in auge quest'empia pratica: oggi sappiamo per certo che Ford rese popolare l'automobile solo per poter scoperchiare di mazzate un suo amico che lo batteva sempre a Battaglia navale. Ridendo sadicamente mentre un fulmine squarciava il cielo, Ford ordinò infatti che le vetture prodotte dalla sua fabbrica dovessero essere esclusivamente gialle.
Piano piano si giunse a perfezionare le regole, ad esempio evitando di uccidere gli altri giocatori, ma limitandosi a mutilarli brutalmente. Fu così che si giunse all'odierno Macchina gialla, nel quale la cosa peggiore che si può fare all'avversario è fargli venire sul braccio un livido delle dimensioni del Taj Mahal.

Regolamento

I giocatori di Macchina gialla si preparano alla sfida al meglio. Occorrono anni di allenamento di kick boxing per poter sferrare l'attacco a sorpresa all'ignaro individuo che gli sta di fianco, occorre visionare tutte le puntate dei Simpson affinché il colore giallo diventi l'input per dare legnate in giro e soprattutto occorrono le macchine gialle e la preda, che poteva anche essere il migliore amico, la fidanzata o la nonna in carriola, ma che con la vicinanza di un autoveicolo color canarino diventa comunque un nemico.

Il preludio di una strage.

Il gioco prevede l'uso di un cannocchiale, di un paio di pugni nelle mani e di corde vocali ed è anche possibile attirare persone in un parcheggio di taxi. Alla vista di una vettura dorata, si deve colpire ripetutamente un passante al grido di «MACCHINA GIALLA» in modo tale che tutti i presenti possano godere della visione del pestaggio. È possibile rendere più divertente il gioco inserendo qualsiasi altro oggetto giallo, come i motorini e i cinesi.

Esiste inoltre una versione Macchina gialla per bulli:

« Macchina! »

POW!

Scopo del gioco

Lo scopo del gioco è fare più male possibile a chiunque, riempire di lividi i propri amici e diffondere il terrore nei marciapiedi. Migliaia di prostitute, per tal motivo, si sono spostate nelle rotonde.

Macchina gialla permette di sfogare la rabbia repressa in un modo diverso rispetto alle comuni bestemmie urlate ai call center di Poste Italiane, unendo l'utile (ricavato dal portafogli del primo che perde i sensi) al dilettevole, un aggettivo inventato in memoria della prima vittima di Macchina gialla: Diletta Ematoma.

Curiosità

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