Ente pubblico

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(Rimpallato da Ente inutile)
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Non tutti gli enti pubblici sono inutili.
« Ente pubblico: organismo creato secondo norme di diritto pubblico, attraverso il quale la pubblica amministrazione svolge la sua funzione amministrativa per il perseguimento di un interesse pubblico. »
(Definizione che dovrebbe giustificarne l'esistenza.)

Un ente pubblico è quindi costituito nell'interesse della collettività, per definizione.
...
...
(diamine s'è riletto più volte, c'è davvero scritto così... assurdo!)
Alla luce dei fatti, un ente pubblico (e chi ci lavora dentro) non può essere quindi etichettato come "sanguisuga" o "parassita", perché svolge un'attività di interesse sociale, o perlomeno di qualche società[1].

Finalità

...e poi dicono che noi meridionali siamo tirati... Abbondandis abbondandum!
« Gli organi direttivi dell'ente pubblico devono privilegiare i processi che creano valore per il cittadino, definiti processi primari, rispetto a quelli di supporto e a quelli burocratici. »
(Dove abbiamo sbagliato?!)

L'ente pubblico svolge dunque un servizio che "necessita al cittadino", è inutile lamentarsi delle troppe tasse, se serve qualcosa bisogna essere pronti a pagarla. Per guidare un'automobile serve la patente e quindi è indispensabile la questura che la rilascia, che poi è la stessa che controlla se ce l'hai... (forse non era l'esempio giusto)... Dobbiamo pagare le tasse per mantenere l'Agenzia delle Entrate, che controlla chi paga le tasse e lo sanziona se sbaglia i conti... (macché, nemmeno)... Paghiamo l'IMU per mantenere l'ufficio tecnico del comune, che è lo stesso che ci dice di "no" se vogliamo costruirci un box per l'auto nel nostro giardino... (puttana Eva, inizia a diventare una questione di principio)... Ecco! Paghiamo le accise sulla benzina affinché le strade su cui circoliamo siano mantenute in buono stato. (vedi che a cercare bene...) La burocrazia non deve ostacolare lo svolgimento del servizio, altrimenti rischia di diventare un fastidio per il cittadino. Se hai bisogno del tagliandino per parcheggiare dove ti pare, perché hai perso la gamba in una pressa mentre stavi lavorando, è semplicissimo: vai dai vigili urbani zompettando sull'unica che ti resta e te lo fai dare.
Purtroppo recentemente è cambiata la prassi, l'iter corretto è questo:

Per ottenere questo servono 4-5 enti pubblici.
  1. ritirare un foglio dall'ospedale che attesta ufficialmente la gamba in meno;
  2. fare domanda all'INPS per ottenere il riconoscimento dell'invalidità, allegando il foglio;
  3. aspettare (5-6 mesi) che l'INPS autorizzi la visita presso la ASL;
  4. recarsi presso la ASL "di persona" per prenotare la visita degli ispettori;
  5. aspettare (3-4 mesi) che giunga il giorno dell'appuntamento;
  6. recarsi all'appuntamento con tutta la documentazione, sia il foglio dell'ospedale che la domanda fatta all'INPS[2];
  7. passare la visita, sperando che i severi ispettori siano consapevoli che una gamba può ricrescere solo a Lizard, il nemico dell'Uomo Ragno;
  8. aspettare (2-3 mesi) che la ASL comunichi il parere positivo all'INPS;
  9. aspettare di ricevere dall'INPS la comunicazione di essere ufficialmente menomato (magari iniziavate a dubitare della cosa);
  10. tornare presso la ASL col foglio dell'INPS, per ottenere un foglio dalla ASL da portare ai vigili;
  11. recarsi dai vigili per richiedere il tagliando per invalidi;
  12. aspettare qualche giorno per la firma e la registrazione del prezioso foglietto plastificato;
  13. recarsi a ritirarlo.

Piccola postilla: in un punto a caso di questa catena di eventi, comunque sempre prima del passaggio finale, può verificarsi un evento definito "decesso dell' interessato", pertanto, subito dopo tale evento bisogna inserire i seguenti passaggi

  1. recarsi dal padre eterno e chiedere l' autorizzazione a risorgere in quanto non si è ancora terminato l' iter per l' invalidità;
  2. completare il processo di risurrezione;
  3. recarsi da un medico autorizzato che certifichi l' avvenuto ritorno in vita (i medici abilitati sono molto pochi e noti come TRAUMATURGHI o come FISIOESORCISTI);
  4. recarsi subito all' ASL col certificato di risurrezione e fare domanda per una valutazione resurreziologica presso la commissione medico-legale;
  5. la commissione medico-legale, verificata l' effettiva esistenza in vita dell' interessato e la congruità del certificato di risurrezione, rilascerà un idonea dichiarazione;

A questo punto si potrà riprendere la procedura da dove la si era interrotta. Ovvio che se un evento "decesso" dovesse verificarsi di nuovo, tutti i passaggi suddetti andrebbero ripetuti da capo.

Dopo qualche anno il tagliando scade, la gamba nel frattempo è ancora latitante ma non importa, bisogna tornare presso la ASL per ottenere un nuovo foglio, anche se su quello dell'INPS c'era scritto "non rivedibile"[3], ma ai vigili urbani quello non piace. Ovviamente ci dovrete andare di persona.

Caratteristiche

"Tengo a precisare che non tutti gli enti sono inutili, l'Istituto pugliese di ricerche economiche e sociali, tanto per citarne uno, ha trovato una soluzione alternativa del cubo di Rubik".

Gli enti pubblici possono avere una loro autonomia economica, che tradotto significa:

  • fregarsene dei vincoli di bilancio,
  • gonfiare a piacimento le spese,
  • potersi indebitare senza ritegno.

La legge Biagi gli consente[4], per alcuni tipi di contratto come le collaborazioni a progetto, di assegnare lavori (e relativi aumenti retributivi) senza concorso pubblico. Per fortuna, grazie alle indiscutibili virtù di onestà e rettitudine della nostra classe politica, nessuno ne approfitta, poco.
Il direttore dell'ente può addirittura stipulare dei mutui (garantiti col patrimonio dell'ente) per pagare spese di rappresentanza, di trasferta e collaborazioni. Per capirci, non solo può finire tutti i soldi che ha a disposizione, ma può anche lasciare un buco spaventoso per le generazioni a venire (INPS docet). Se un direttore fosse estremamente disonesto, potrebbe vendere gli immobili dell'ente ad un palazzinaro suo amico, e poi pagargli un affitto stratosferico lasciando la struttura operativa proprio lì dov'era. Questa geniale intuizione economica era venuta a Marco Tronchetti Provera quando governava la Telecom, per fortuna che in ambito pubblico queste "furbate" non succedono mai troppo spesso.
I tratti salienti di un ente pubblico sono:

  • Autoritatività: prevalenza nel rapporto con altri soggetti di diritto, per esempio con le persone fisiche, che non sono pertanto in dignità paritaria nei confronti dell'ente, perché in ogni statuto è presente un art.7 che sottolinea: "Perché l'Ente è l'Ente, e voi non siete un cazzo!"
  • Autarchia: in questo contesto è la capacità degli enti, diversi dallo Stato, di possedere delle potestà pubbliche, come la possibilità di agire con provvedimenti amministrativi con la stessa efficacia. In sostanza, ti possono pignorare il cane e non puoi dire: "E questi chi diavolo sono?"
  • Autotutela: possibilità di sindacare la validità dei propri atti, ossia il potere di revoca, sospensione, proroga, annullamento o convalida. In pratica possono richiederti lo stesso versamento anche 5-6 volte e poi, ogni volta che dimostri di avere la ricevuta, annullarlo e liquidarti con un: "Ci scusi, a volte il computer impazzisce". A tale affermazione si può reagire in due modi, mordere l'impiegato alla giugulare fino al dissanguamento, oppure fargli notare che un computer non è in grado di pensare e in conseguenza di impazzire, a meno di bojata umana. Ovviamente loro sperano che non troviate le ricevute, che sia deceduto il commercialista o che, in un momento di pazzia, lo stesso abbia acceso un fuoco con le pratiche, danzandoci selvaggiamente attorno nudo e cosparso di gelato al lampone.
  • Autonomia: capacità degli enti di emanare atti normativi, o provvedimenti, che hanno valore sul piano dell'ordinamento generale. Quindi vale una delle frasi più usate nei film western e dai vari Rambi: "Qui la legge sono io!"
  • Autostima: quella che ogni cittadino perde definitivamente dopo aver tentato di interfacciarsi con l' Ente Pubblico. La sensazione che infatti si prova è definita dagli specialisti "Megafrustrazione da autoconvincimento di non valere un assoluto megacazzo". E' proprio questa sensazione che fa stramazzare al suolo il cittadino e che gli fa sussurrare una famosa citazione di un famoso ragioniere: "sono una merdaccia!"
Per fortuna che la disoccupazione non è un problema.

Secondo i bene informati, gli enti pubblici sul libro paga del nostro paese raggiungeranno gli scarsantamila nel 2075. Considerando l'attuale trend economico, e gli afflussi dei barconi, per quella data ciascun contribuente avrà mezzo dirigente e una segretaria sul groppone, dovrà inoltre campare sei disoccupati, tre extracomunitari, due zingari ed invitare a cena un barbone il martedì.

Il sito governativo

Nel caso si voglia approfondire la conoscenza dello sconfinato universo delle P.A. il sito di riferimento è www.indicepa.gov.it. Grazie al motore di ricerca interno, venti volte più potente di quello di Google, basta digitare una sigla con 4 lettere a caso ed è probabile che si scopra l'esistenza di un ente pubblico. Quasi sempre inutile.

Enti inutili

Che ce ne fossero tanti era più di un sospetto, le lingue lunghe parlavano di 100-200 enti di cui si potrebbe fare a meno, roba da far storcere il naso anche ad un contadino abituato a spargere il letame. Invece grazie a Mario Monti, che ha provveduto a fare chiarezza, in elenco ne risultano quasi 500, per un costo annuo di almeno 10 miliardi di euro.
L'autore di questo articolo vorrebbe elencarli tutti, ma l'impresa lo porterebbe inevitabilmente a ridosso dell'età pensionabile, e proprio nel momento in cui dovrebbe parlare dell'INPS, quindi si rischierebbe un conflitto di interessi difficilmente risolvibile. La visione sarà quindi limitata ai "più strani", per via del nome o per le peculiari competenze.

Nome Ruolo Osservazioni
Accademia della Crusca
Accademia nazionale dei Lincei
La Crusca si è sempre distinta per l'impegno a mantenere "puro" l'itagliano originale, i Lincei sono invece rivolti allo sviluppo delle scienze. Siamo in un paese in cui la lingua veneta sta al siciliano come Augusto Minzolini all'informazione, quindi la battaglia della Crusca sembra persa in partenza. I Lincei stanno invece accusando il colpo dell'ennesima fuga di cervelli e, a quanto si vocifera, sembra che stiano pensando seriamente di eleggere come presidente il Mago Oronzo.
Agenzia Torino 2006 Ha curato l'organizzazione e lo svolgimento delle olimpiadi invernali Torino 2006 Risulta ancora allattata da un capezzolo dello Stato, forse l'abbondante nevicata (di soldi pubblici) del 2006 ancora non si è sciolta del tutto, o magari ci sono ancora bandierine da togliere dalle piste. A questo punto conviene mantenerlo aperto e fargli organizzare i festeggiamenti del decennale, altrimenti servirà un nuovo ente.
ANBSC: Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata Ha il compito di gestire i beni confiscati ai criminali. Gli immobili vengono venduti o destinati a finalità sociali, le attività produttive sono invece affidate a cooperative di lavoratori o, qualora necessario, a commissari ad acta. Il 90% delle aziende confiscate alla mafia falliscono in seguito al provvedimento. Viene a mancare la protezione dei clan, e quindi la possibilità di aggiudicarsi gli appalti. Strano perché stiamo parlando di appalti pubblici, quindi sicuramente al di fuori dell'orbita mafiosa. Gli immobili destinati a finalità sociali finiscono ad associazioni di volontariato, gestite dai mafiosi.
ANCI: Associazione Nazionale Comuni Italiani
IFEL: Istituto per la finanza e l'economia locale
UNCEM:Unione nazionale comuni comunità enti montani
Rappresentano i comuni d'Italia quando litigano con lo Stato per la gestione del gruzzolo. Alla guida dell'ANCI troviamo il politico di peso, si fa per dire, Piero Fassino. Per suo volere è stata fondata l'IFEL, con lo scopo di razionalizzare le imposte sugli immobili. Grazie all'azione combinata ANCI-IFEL abbiamo assistito ad una razionale presa per il culo con le varie ICI, IMU, TASI, TARI, MARI e monti. Via una tassa, dentro un'altra tassa, un truffaldino gioco delle tre carte in cui il "pollo" è il contribuente (come sempre). L'UNCEM doveva essere assorbito dall'ANCI nel 2011, ma si è arroccato sulle montagne come i partigiani e tiene duro.
ANEA: Associazione nazionale autorità e enti di ambito L'acronimo, alla nascita (11 maggio 2004), viene privato della "A" di "autorità" per evitare effetti cacofonici ("ANAEA"). Tale ente ha lo scopo di indirizzare e supportare l’azione degli Enti e Autorità di Ambito, promuovendo lo sviluppo sociale, culturale e tecnico degli Enti interessati su scala nazionale, un po' come se fosse antani. È un'idea geniale: un ente che indica agli altri enti le cose da fare, come farle e perché. Sta' a vedere che finalmente qualcuno sta davvero facendo qualcosa di concreto.
ANVUR: Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca
INVALSI: Istituto nazionale per la valutazione del sistema dell’istruzione
Grazie alle valutazioni fatte da questi enti è possibile stabilire il livello di istruzione raggiunto dagli studenti italiani.
(ci sarebbe anche il CUN: Consiglio Universitario Nazionale)
Lo Stato ha approfittato dell'offerta speciale 3x15, ossia 3 enti che fanno lo stesso lavoro, che non serve a nulla, e che costano 15 milioni all'anno cadauno. Dalle ultime prove Invalsi è emerso un generale abbassamento del livello, soprattutto in matematica. Quindi lo Stato ha deciso di tagliare altri fondi all'istruzione, tanto è chiaro che non serve a niente con questi capoccioni duri come le pigne verdi.
ARAN: Agenzia per la rappresentanza negoziale delle P.A. Rappresenta legalmente la pubblica amministrazione italiana nella contrattazione collettiva nazionale. Dato per scontato che anche i sindacati non servono ad una beata minchia, e che i contratti nazionali cambiano ogni morte di Papa, viene da chiedersi cosa diamine faranno in tutto questo tempo quel bel mucchietto di avvocati, a parte i loro comodi. Forse è un modo per diminuirne la quota presente in parlamento, perché il 78% inizia a dare nell'occhio.
ASSI: Agenzia per lo sviluppo del settore ippico Ha sostituito, nel 2011, la UNIRE (Unione nazionale incremento razze equine) istituita con regio decreto nel 1932. Si occupa del controllo degli allevamenti, delle scuderie e degli ippodromi, tiene il registro genealogico dei purosangue, pubblica i dati statistici delle corse. Ufficialmente l'ente è stato soppresso nel 2013, ma continua ancora oggi la sua gestione sotto il controllo del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Qualcuno si starà chiedendo il perché lo stato debba foraggiare tali galantuomini, la risposta è semplice, oltre alle attività citate hanno aggiunto l'ippoterapia, quindi la cosa è diventata di interesse sociale... dicono.
Autorità portuali
(ad oggi 23)
Gestiscono l'organizzazione di beni e servizi nel rispettivo ambito portuale, attività svolta precedentemente dalle Capitanerie di porto (che ovviamente continuano ad esserci). Definisce il piano regolatore portuale (previa intesa col comune). Definisce le aree adibite alla produzione industriale, ai cantieri e alle infrastrutture stradali e ferroviarie (dopo il vaglio del Consiglio superiore dei lavori pubblici). Gestisce la manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti comuni nell'ambito portuale (dopo il nullaosta del Ministero dei lavori pubblici). Insomma, le autorità portuali (volute fortemente nel 1994 da qualcuno che doveva ringraziare gli "amici" per i voti portati) non decidono una beata mazza, ma costano tanto. Davvero tanto.
Consorzi di bonifica
(circa 40)
Curano l'esercizio e la manutenzione delle opere pubbliche di bonifica, la sicurezza idraulica e la gestione delle acque destinate all'irrigazione. Purtroppo la malaria è una piaga ancora irrisolta del nostro paese, l'estensione delle paludi è in continuo aumento e il fiume di soldi che gira non può essere controllato semplicemente innalzando gli argini. Bisogna trovare il modo di spenderli, altrimenti un giorno potremmo trovarci con la cantina piena di banconote.
ENM: Ente Nazionale per il Microcredito Ha il compito di coordinare, promuovere, agevolare e monitorare, gli "strumenti microfinanziari" promossi dall’Unione Europea per favorire lo sviluppo economico. In quasi dieci anni di attività ha permesso a molti poveracci, schifati dalle banche, di avere un finanziamento per avviare un'impresa. Il caso di maggior successo è quello del ragusano Pietro Sganappa, che ha potuto finalmente acquistare una bicicletta per vendere grattachecca sul lungomare di Donnalucata.
EURAC: Accademia Europea per La Ricerca Applicata Ed Il Perfezionamento Professionale di Bolzano Riduzione della povertà nei paesi del sud del mondo, promozione di uno sviluppo più equo del pianeta, tutela delle minoranze linguistiche e culturali, progetti di educazione allo sviluppo, alla pace e alla mondialità sul territorio provinciale. Il nome è fuorviante, stando alle attività dovrebbe trattarsi di covo di ex Miss Italia, o di qualche avanzo del Ballo delle debuttanti. Hanno progetti in tutto il mondo e sembra un modo per farsi le vacanze a spese dei contribuenti, tuttavia, tra i paesi figurano anche Mali, Timor Est e Pakistan, posti in cui puoi andare solo se devi sistemare il karma perché in una vita precedente eri un massacratore di bambini.
FEC: Fondo edifici di culto Fondo immobiliare italiano, gestito dal Ministero dell'Interno, che si occupa del restauro di circa 750 chiese confiscate a fine ottocento al Vaticano. Sembra una cosa positiva, invece. La maggior parte degli edifici sono dati, in uso gratuito, all'autorità religiosa a fini di culto. Significa che quando c'è da rifare il tetto pagano i contribuenti, quando si vendono i santini e le statuette con l'acqua miracolosa incassa la Chiesa. Nel 2013 un'inchiesta della DDA di Napoli scoprì che oltre 10 milioni di euro, provenienti dal fondo, erano stati "messi da parte" nella banca Hottinger di Lugano. Seguì l'arresto del prefetto Francesco La Motta, gestore del fondo, perché sul conto trovarono qualche ragnatela e gli spicci per le sigarette.
FIGS: Federazione Italiana Giuoco Squash Federazione riconosciuta dal CONI, affiliata alla World Squash Federation (WSF), che governa lo sport dello squash. Lo squash non è riconosciuto tra le discipline olimpiche e, per quanto possa sembrare assurdo, ha meno estimatori del curling. Lo praticano solo pochi soggetti mentalmente instabili che, invece di giocare a tennis all'aperto respirando aria fresca, si chiudono in uno sgabuzzino ad annusare la puzza di sudore e peti dell'avversario. Serve questo ente? Dei matti non dovrebbe occuparsene la ASL?
IAO: Istituto agronomico per l'Oltremare Fondato nel 1904 per studiare le risorse naturali e le potenzialità di sfruttamento agricolo delle colonie italiane. In effetti le colonie ci sono ancora, forse non quelle africane, ma abbiamo quella per gli orfanelli delle Suore Abbandonate dalla Beata Speranza, quella per gli anziani del circolo Una botta di vita di Rimini e la colonia Vanity, al profumo di zagare, pistacchi e caciucco.
IISG: Istituto italiano di studi germanici Fu istituito nel 1931 con la finalità di promuovere un reciproco scambio di rapporti culturali e scientifici tra i due popoli. È stato trasformato in ente pubblico di ricerca nel 2006. Oggi studia Suor Germana e pubblica il suo libro di ricette per le torte alla panna con crauti.
Italia Lavoro Società per azioni che si occupa, per l'appunto, di lavoro in Italia. Il conflitto di interessi tra la natura di S.p.A. e la sua collocazione nell’ambito dell’ordinamento dello Stato e degli enti pubblici nazionali è stato sanato dalla Corte Costituzionale con una sentenza ad personam ad entem publicum. Dal momento della sua fondazione ha ampiamente raggiunto e mantiene elevati standard nel suo ambito di competenze: nel 2012 vi lavoravano ben 2813 dipendenti.
Laore Sardegna: Laore in sardo sta per seminato, per estensione grano. È l'agenzia per l’attuazione dei programmi regionali in campo agricolo e per lo sviluppo rurale della Regione Sardegna. Nato non si sa quando a insaputa dei contadini sardi, che nel frattempo hanno dovuto subire le ritorsioni dei pastori ai quali non era stato dedicato un ente per la tutela del casu marzu, stabilisce le norme per la produzione di farine e semolati in modo che il pane carasau sia sempre presente sulle mense degli isolani.
ONAOSI: Opera nazionale per l’assistenza agli orfani dei sanitari italiani Assistono gli orfani dei sanitari Dai registri dell'ente risultano i seguenti dati: 46% orfani del settore ospedaliero, 41% orfani del settore farmaceutico, 13% bambini a cui sono morti i genitori nel cesso.
Sub-Ato Monte Emilius Piana d’Aosta Dunque... praticamente... nella fattispecie... Purtroppo le notizie sull'ente sono frammentarie e prive di riscontri. C'è chi afferma che tuteli i palombari, o magari le persone di nome Emilio. Forse le montagne, pur strizzando un occhio alle pianure. Con tutta probabilità i soldi vanno a finire in Valle d'Aosta, oppure agli eredi della casata Savoia-Aosta, o magari all'Hotel Duca D'Aosta. Vallo a sapere!

A questo breve elenco (purtroppo assolutamente reale) si aggiungono fondazioni, musei, istituti nazionali di qualcosa e regionali di qualcos'altro, consorzi, autority, agenzie ed enti previdenziali a iosa. In attesa che sia fondato l'Ente nazionale di previdenza e assistenza di chi s'è veramente rotto i coglioni, e che ci tuteli un minimo, invitiamoli ad andare a Fanculo.

Note

  1. ^ ci sarà un modo per finire questa pagina senza beccarsi la galera?!
  2. ^ a logica dovrebbero essere certi che esiste, altrimenti l'INPS non avrebbe richiesto la visita, ma tant'è
  3. ^ perché non siete Lizard
  4. ^ mai termine fu più azzeccato

Voci correlate