Paraculata

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« Centro, destra o sinistra,
basta che se magna! »
« Il paraculo è un uomo intelligente che ha paura di essere considerato un imbecille. »
« La furberia è una qualità italiana potente, però ci ha rovinato. Sarà meglio diventare scaltri, che è una cosina un pochino più nobile. »

La paraculata, conosciuta anche come furberia o furbata, è l'azione propria del paraculo. Il termine è di origine squisitamente romanesca e infatti, dopo averlo pronunciato, resta in bocca un retrogusto di rigatoni con la pajata.
Si distingue dalla genialata per il fatto che implica necessariamente una leggera dose di ironia, senza però mai sfociare nella bastardaggine. La paraculata, per essere tale, deve generare (anche in chi la subisce) un moto di ammirazione, con pensieri che spaziano da "Anvedi 'sto paraculo!", a "Certo che sei proprio un gran paraculo!". Se invece suscita qualcosa come: "Ma te guarda 'sto fijo de na mignotta!" è bene allontanarsi in fretta, perché finisce a scapaccioni.

Etimologia

Sul termine è facile fare confusione.

Paraculo (pa-ra-cù-lo)
s.m. e agg. (f. -la)
region., volg. : Che è opportunista e agisce per il proprio tornaconto, per lo più senza dare nell'occhio
composto di para- (radice di parare nel senso di proteggere, salvaguardare) e culo (nel senso di slurp!)
L'unico sinonimo conosciuto è paravento, e non stiamo parlando dell'oggetto nello studio del dottore dietro cui ci si spoglia prima di farsi tromb visitare, anche se l'immagine appena proposta meriterebbe una ulteriore riflessione.
Il termine divide accademici crucchi e italiani, non tanto sull'assodato luogo di origine, quanto sul contesto sociale e il tempo in cui si è sviluppato. La disputa è tra il professor Edgar von Radtke, docente di Linguistica romanzata alla buona all'università Franz Beckenbauer di Baden-Würstel, e il suo antagonista Eunulfo Lorenzini Bottai[1], ricercatore di Motti e sfottò assai volgari all'Accademia della Segale. Nel corso di un loro incontro, avvenuto al convegno Fonetica e suoni gutturali degli scafisti albanesi, si cimentarono in una accesa discussione, finita sulle principali riviste letterarie, tra le quali L'Illuminista e Scambismo mese.

Anche in questo caso siamo fuori strada. Lui è un paraculo per altre questioni.
Radtke : Foi italiani: mafia, spaketti, mandolino e parakulo drogato anni '60
Bottai : Eh?
Bottai : Caro collega lei è in errore! Il sostantivo è presente da almeno 170 anni nella Capitale, inizialmente col significato di sodomita passivo, per poi trasformarsi in seguito nell'attuale sinonimo di furbo.
Radtke : mafia... pizza... mandolino... Pasolini

Il tedesco, citando Pasolini, intendeva confermare l'origine del termine negli ambienti della prostituzione e delle borgate romane del dopoguerra, sottolineando ulteriormente che, in quell'ambito, tra "paraculo" e "fijo de 'na mignotta" non c'è grande differenza (a parte il reddito della madre). Il buon Bottai replicò mostrandogli un manoscritto del 1883, rinvenuto nell'ala Moana Pozzi di Palazzo Farnese, in cui appariva chiaro che l'autore la sapeva lunga sull'argomento, ma era quasi analfabeta e scriveva veramente malissimo. Comunque si capiva. Abbastanza.

Il punto di vista matematico

Teorema del sottoinsieme paraculo.

Nella teoria degli insiemi, l'intettezione (simbolo Ѿ) dei due insiemi Nemici e Amici genera il sottoinsieme infido Paraculi. Come confermato dal Diagramma di Eulero-Venn, non riportato per mera ignoranza, questa congiunzione rende difficile l'estrapolazione delle tematiche logiche aumentando il divario boleano, e mi fermo qui altrimenti rischio di dire qualche cazzata. Lo stesso Eulero aveva già ampiamente documentato tale problematica, ma poi andò al mercato per comperare la cena e col foglio ci incartò un sarago. Resta comunque valido il teorema enunciato in seguito dal matematico islandese Ólafur Örn Böðvarsson:

« Dato un paraculo, e due idioti convergenti, finisce a schifìo. »
(Ólafur Örn Böðvarsson, Dinamiche vettoriali delle zuffe in taverna, Seyðisfjörður 1964, Ed. La Fiocina.)

Descrizione

Se non siete dotati di paraculaggine potete sempre ricorrere alla medicina.

La paraculata può essere attuata per varie ragioni, riassumibili nell'avvantaggiarsi di qualcosa o pararsi il culo da un problema. L'unica cosa che coglie di sorpresa il paraculo è l'imprevisto ma, grazie al sapiente uso dello scaricabarile, diventa subito un problema di qualcun altro. Di norma la paraculata fa conseguire uno (o più) dei seguenti benefici:

  • si ottiene un vantaggio personale,
  • si fa incolpare il primo che capita per un proprio errore,
  • si rende edotti gli altri di essere dei cretini per non averci pensato.

Quest'ultima cosa è forse il principale motore che anima il paraculo, che ricorre spesso alla furbata per aumentare la propria autostima. In seguito ai recenti studi, svolti da alcune menti eccelse del panorama scientifico internazionale, è stato possibile tracciare l'identikit del perfetto paraculo.

Alcuni esempi di paraculata applicata al marketing.
  1. Capacità di "girare la frittata". Riesce a farti credere che sta facendo quella cosa nel tuo interesse quando invece ci guadagna per primo. Ci viene in mente uno con le orecchie a parabola che ha detto: "Per rilanciare l'economia dobbiamo sbloccare i grandi appalti pubblici".
  2. Grazie alla sua faccia di bronzo, è capace di fare l'amico dicendoti: "Però stai attento, qualcuno potrebbe fregarti l'idea". Dopo 10 minuti ti fotte l'idea e se ne prende il merito. Dopo altri 5 minuti torna a dirti: "Accidenti, mi spiace! E pensare che ti avevo pure avvisato, pare che me lo sentivo!"
  3. Sa distogliere l'attenzione delle vittime per colpire indisturbato. Pensiamo ai politici quando, poco prima di stangarti con mezza quintalata di nuove tasse (che faticano non poco a trovargli un acronimo), ti regalano un bonus di 80 euro in busta paga.
  4. Con un sapiente uso del voltagabbanismo è in grado di stare sempre sul carro del vincitore, questo comporta spesso l'azzeramento della salivazione.
  5. Si trova sempre nel posto giusto al momento giusto. Se il posto non c'è, lo costruisce in due mesi lavorando di notte e, nel caso non sia arrivato il momento propizio, sposta le lancette dell'orologio.
  6. Sceglie con cura i suoi amici, basandosi sulla possibilità di dover ricorrere al loro aiuto. Se serve, lo fa diventare senatore.

Uso etico della paraculata

Nonciclopedia, consapevole della responsabilità educativa che tutto il mondo gli riconosce[da verificare], condanna senza alcun tentennamento il ricorso alla paraculata, perché rappresenta una palese mancanza di rispetto nei confronti degli altri. Tuttavia, esistono delle eccezioni.

  • Eccezione 1:
  • Eccezione 2:
  • Eccezione 3:
    • sei in tempo di guerra, sei stanco, affamato e circondato dal nemico,
    • trovi una loro divisa della tua misura e ti mescoli nei loro ranghi mentre vanno a mensa,
    • parli la loro lingua e, mentre mangi e bevi, racconti barzellette che perculano i tuoi ex commilitoni.

Note

  1. ^ del ramo senese dei Fraschetta-Tinello Bottai

Voci correlate