Commercialista
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Al ragionier Fantozzi, matricola 1001/bis dell'Ufficio Sinistri, Firmato: Ugo Fantozzi
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Il commercialista, meglio conosciuto come "quellocheticompilaladichiarazionedeiredditiperchénonseicapacedifareneancheduepiùdue", è un individuo predisposto per natura a farsi gli affari seri degli altri, soprattutto in questioni finanziarie, lavorative e di management. Per tutto il resto c'è Barbara d'Urso, con la differenza che lei non può fregiarsi del titolo di dottoressa. I suoi migliori amici sono i numeri e i soldi, ma anche la guardia di finanza.
Semanticamente parlando è colui che commercia le liste (ho studiato io, cosa credi?):
- La lista della spesa.
- La lista delle testate nucleari possedute dai paesi sottosviluppati.
- La lista di Schindler.
- La lista di emoticon che si possono usare su facebook.
- La lista di nozze.
- La lista dei desideri.
- etc...
Storia
Fin dagli albori della storia umana, si avvertì la necessità di annotare fatti d'interesse commerciale e finanziario per evadere le tasse. Per partenogenesi nacque anche la figura professionale atta ad aiutare i comuni mortali a pagarle, a pagarne il meno possibile o, nella migliore delle ipotesi, non pagarle affatto. Le prime dichiarazioni dei redditi risalgono ai Sumeri: incise su tavolette di argilla, arrivavano a pesare fino a cinque kg l'una. Il problema non era la trascrizione, bensì la consegna: il 107% delle dichiarazioni andava perso per strada per la pessima conduzione del mezzo di trasporto (notoriamente i commercialisti erano pessimi guidatori). I primi ad applicare l'evasione sistematica furono i professionisti napoletani che inventarono la partita doppia: su un foglio scrivevano il reddito effettivo, su un altro quello da presentare all'ufficio delle entrate. Per non avere noie in caso di controlli la sede amministrativa risultava essere sempre Scampia.
Resti di commercialisti sono stati trovati presso insediamenti Inca e nelle piramidi egiziane.
Il consulente fiscale era presente anche nella Roma antica: in quel periodo i tributi non venivano pagati dalle persone più vicine al potere politico, ma solo dalle classi sociali più povere e dagli sfigati conquistati durante le numerose guerre. In caso di errori nella compilazione non era prevista alcuna multa, anzi. Per l'occasione veniva organizzato un banchetto in onore del nostro protagonista con un gran finale: spettacolo al Colosseo e combattimento con il leone più feroce. Contro il consulente.
Nel medioevo nascono le tasse, con una caratteristica che le accomuna alle attuali: sono tante. Inoltre, non essendosi ancora ben affermata la moneta come forma di pagamento, i contribuenti ricorrono spesso a versamenti di beni in loro possesso. Questo spiega l'abnorme aumento di capanni affittati dai commercialisti pieni di cellulari, televisori al plasma e suocere.
Durante la seconda guerra mondiale, Hitler ne assunse uno per dimostrare alla comunità internazionale di avere il massimo rispetto per le razze inferiori alla sua. Il compito dell'analista era quello di verificare che il numero di ebrei in ingresso nei campi di sterminio accoglienza non fosse superiore al numero dei posti a sedere, come prevede la normativa SIAE. Per oscuri motivi i conti non tornavano mai...
Ovviamente fu fucilato licenziato.
Il commercialista oggi
Nel ventunesimo secolo, grazie all'informatizzazione, semplificazione e un educazione civica consolidata negli anni, possiamo affermare con certezza che la professione di commercialista non ha motivo di esistere.
Difatti esiste solo in Italia.
Questo perché, nel belpaese, c'è una tassa per ogni giorno dell'anno. Anche di più forse...e il nostro dottore commercialista deve fare i conti non solo con il tuo conto corrente, ma anche con la tua "ansia da pagamento". Per bypassare quest'ultima patologia l'approccio con il cliente deve essere particolarmente delicato e comprensivo.
Razionalità e buonsenso lo devono accompagnare 24 ore al giorno, anche in famiglia. Classica dimostrazione la possiamo verificare nel comportamento del dott. Guido Di Rado che, stufo di viziare la propria figlia Irap con continui regali e regalini elargiti all'uscita da scuola, prende la decisione di adottare la paghetta fissa settimanale.
I risultati non tardarono ad arrivare: niente più figurine di Violetta o gommini cinesi cancerogeni per fare braccialetti ma comparsa di ecstasy e spinelli nello zaino.
Insomma, fare il commercialista dà soddisfazioni. Garantisce un buon reddito, tiene costantemente il cervello impegnato e consente numerose relazioni interpersonali... anche extraconiugali... il che non guasta. Certo, mettere la sveglia tutte le mattine alle 7:30 e chiamare la prole Iva o Ires, se femmina, o Unico, se maschio, potrebbe far sorgere dubbi a qualcuno, ma l'associazione "Somatizzati dal lavoro" ha prontamente smentito.
Dopo la mafia e gli spaghetti questa figura professionale è diventata fondamentale nella vita di tutti noi: anche se non sei un idraulico, imprenditore o politico, il commercialista lo devi avere perché fa figo.
Come si diventa commercialisti
Tutti possono diventare commercialisti, anche tu! Basta seguire il seguente percorso:
- Asilo nido
- Asilo
- Scuola elementare
- Scuola media
- Scuola superiore (una qualsiasi, anche privata a pagamento).
- Diploma di ragioneria.
- Laurea in economia e commercio et similia.
- Laurea in Scienze geografiche e paradisi fiscali.
- Ammissione all'ordine teurgico di Elios del mago Otelma.
- Praticantato sottopagato, o volontariato, di almeno diciotto mesi presso un professionista abilitato.
- Esame di stato per l'esercizio della professione, consistente in:
- Prima prova scritta, seconda prova scritta, terza prova scritta (però pratica, non teorica), orale, secondo orale, colloquio motivazionale e combattimento finale a squadre - con armi bianche - tra i superstiti.
Inoltre dimostrare di saper pilotare un sottomarino nucleare e di preparare correttamente il pesto alla genovese rappresentano un valore aggiunto che può finalmente spalancare le porte per l'ammissione nel mitico Albo dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (edizione Panini ®).