Legge Biagi
La legge Biagi non è la legge di Biagi. Biagi infatti era crepato da un pezzo quando fu fatta la legge Biagi.
Tuttavia si chiama legge Biagi. Ma dal circuito di Bristol Biagi - che è arrivato solo 9° - fa sapere che la legge approvata non fu quella da lui proposta.
Gli inizi
Biagi era un capoccione che ne sapeva a pacchi. Ne sapeva così tanto che sia la destra che la sinistra e soprattutto Amadeus andavano da lui a fargli domande trabocchetto. Ma lui era sempre pronto a dar la risposta esatta, senza l'aiuto del pubblico.
Questo accrebbe una sorta di stima bipartisan, soprattutto quando si seppe che alla domanda trabocchetto proposta dal vice-presidente della camera Calderoli:
il dottor Biagi non si fece trarre in inganno e argomentò che il gallo non fa uova; quando si seppe ciò si profuse un boato di ammirazione in ogni deputato di destra e di sinistra. Nessuno prima di lui infatti aveva saputo scovare il tranello.
E alla prima volta tra l'altro!
La legge
Berlusconi quindi si presentò da lui e mollando tre scoregge gli chiese se poteva fare una legge sul lavoro.
Biagi si mise all'opera e cominciò a scrivere: metà della legge prevedeva delle agevolazioni per i datori di lavoro, l'altra metà prevedeva garanzie per i lavoratori.
Finito il lavoro Biagi diede la legge a Berlusconi che a sua volta la diede a Maroni.
Sostanzialmente questo era il regalo di Berlusconi fatto a Maroni in occasione della sua 1500esima puntata di porta a porta. Un piccolo presente da parte di silvio che voleva premiare il merito del leghista che in 1500 presenze televisive era riuscito a non dire assolutamente niente o al più solo grandi vaccate
Morte
Nel frattempo il gabibbo si occupa di ammazzare Biagi.
Le telecamere di sicurezza non riuscirono a riprenderlo perché aveva sviluppato un vestito da Gabibbo Stealth.
Maroni
Maroni prese in mano la legge dell'ormai defunto professore e decise di mettere sul fuoco la metà della legge che prevedeva garanzie per i lavoratori, perché queste leggiucole pretestuose avrebbero rotto i maroni alla direzione e tenne solo l'altra metà. In questa occasione disse:
Silvio
Entra dunque in campo Silvio Berlusconi che ebbe l'idea geniale: al posto di chiamarla "legge Maroni" come sarebbe la prassi, o con il suo numero, chiamiamola "Legge Biagi" in questa maniera faremo bella figura con la folla che crederà:
- Che l'abbiamo fatta onorando le volontà di Biagi.
- Che siamo persone oneste perché onoriamo la morte del morto mettendo il suo nome alla legge.
- Che la legge Biagi l'ha fatta Biagi (ma tanto lui è morto mica può protestare più).
- Se qualcuno criticherà la legge perché l'abbiamo modificata e fatta divenire una. porcata diremo che vuole insultare la memoria di Biagi, il quale morì ammazzato, e per questo potremo dire che costui che critica è un terrorista.
- Se uno è stato ammazzato dalle Brigate Rosse senz'altro stava facendo del bene. all'umanità. È per questo che quei terroristi delle Brigate Rosse l'hanno ammazzato.
Maroni fu un po' seccato dal fatto che gli fu rubato il nome alla legge, ma alla fine obbedì sotto consiglio di un suo amico.