Seconda guerra mondiale
Quella che doveva essere una guerra lampo limitata all'Europa che invece sfuggì di mano in un secondo e divenne un conflitto su scala globale lunghissimo, bruttissimo e combattuto malissimo da tutti, in cui vinsero i meno peggio in termini di strategia militare ma non di crimini di guerra. Come al solito quindi. | |
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"Breve sintesi della seconda guerra mondiale" | |
Luogo: | Nel mondo, più o meno. |
Inizio: |
Era una notte buia e tempestosa... |
Fine: | |
Esito: |
La Svizzera vince a sorpresa con una de-neutralizzazione fulminante al 90° minuto. |
Casus belli: |
Incidente del sospensorio. |
Fazioni in guerra | |
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Comandanti | |
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Perdite | |
Ebrei |
Nessuno |
La seconda guerra mondiale è l'attesissimo sequel della prima guerra mondiale, un blockbuster che oggi continua a guadagnare fan e scienziati pazzi che vorrebbero costruire una macchina del tempo per avvisare Hitler di quanto fosse stato coglione. Essa viene ricordata per essere il conflitto con la più alta percentuale di morti nella storia ‒ subito dopo la guerra fra Caino e Abele, che portò allo sterminio del 25% della razza umana ‒ e vide Italia, Germania e Giappone contro il resto del globo terracqueo.
Premessa
Al termine del capitolo precedente l'Europa zoppicava alla ricerca di un po' di pace. Per evitare in futuro un massacro come la Grande Guerra, iniziarono i lavori di smantellamento della Germania, condotti principalmente dai francesi, popolo notoriamente poco rancoroso. Dopo Versailles le tensioni in Europa crebbero esponenzialmente fino al 1939, quando un italiano raccontò una brutta barzelletta a un francese, un tedesco e a un inglese nella trattoria di Viareggio, dando inizio alla Seconda guerra mondiale.
Trama
1939
La prima offensiva venne sferrata dalla Germania, che aveva già acconsentito a fare la parte del cattivo anche in questa guerra, ai danni della Polonia. La guerra venne condotta dai tedeschi con l'ausilio di carri armati, aerei bombardieri e di artiglieria pesante; la Polonia adoperò gli efficienti e per nulla anacronistici cavalli.
Questo suscitò subito lo sdegno delle associazioni animaliste e vegane polacche, che proposero all'esercito di utilizzare metodi di guerriglia più eco-friendly e, se possibile, di abbandonare l'uso delle armi da fuoco, dato il lungo periodo di decomposizione dei bossoli. Sfortunatamente, quando gli attivisti riuscirono ad organizzare una manifestazione, la Polonia aveva già capitolato da tre giorni e l'esercito tedesco aveva ottenuto tanta bresaola da bastargli per il resto del conflitto. I tedeschi vennero aiutati a cancellare la Polonia dalla cartina geografica da Stalin, che aveva visto nel bellicoso dittatore imperialista e anticomunista un valido e fedele alleato.
Pochi giorni dopo Stalin decise che era giunto il momento di conquistarsi una Polonia tutta sua, la nazione più adatta risultò essere la Finlandia, un paese dal clima ostile, sotto-popolato, senza risorse minerali o energetiche e privo di qualsivoglia importanza strategica: un bersaglio perfetto. Nonostante vi fossero più persone nella sola città di Leningrado che in tutta la Finlandia, le operazioni militari procedettero a rilento, a causa delle brillanti tattiche di guerriglia finlandesi, come invertire le indicazioni stradali, piazzare mine antiuomo nei bagni pubblici e mischiare le riserve di Vodka con l'antigelo. La guerra d'inverno fu tuttavia vinta dall'Armata Rossa grazie all'innovativa strategia di continuare a inviare uomini al fronte, fregandosene delle perdite colossali. Per aver vinto, l'URSS ottenne come bottino di guerra alcune zone di confine, principalmente note per la produzione di neve.
1940
Hitler osservò con interesse i fatti della guerra in Finlandia e, dopo avere scommesso un marco con Himmler che sarebbe riuscito ad occupare tutti i Paesi scandinavi rimanenti, invase la Danimarca e la Norvegia. Dopo tre quarti d'ora l'occupazione totale era terminata; fra i caduti della guerra in Norvegia si contano tre valorosi soldati tedeschi, di cui uno morto per cause naturali. Hitler tornò da Himmler a riscuotere la posta in palio, ma il capo delle SS fece notare al Führer di aver scordato la Svezia, di cui il capo del nazismo ignorava l'esistenza.
Intanto, nella parte interessante dell'Europa, Francia e Inghilterra dichiararono guerra alla Germania, una guerra condotta con l'ausilio delle più moderne tecniche tipografiche. Durante la cosiddetta guerra dei coriandoli, le principali potenze militari europee bombardarono le postazioni nemiche con temibilissimi volantini propagandistici, nella speranza che il nemico dichiarasse la resa incondizionata.
Sfortunatamente per i francesi, il 10 maggio 1940, le svariate tonnellate di volantini tedeschi fecero collassare la parte nord della linea Maginot, dando via libera ai nazisti. I francesi, troppo fiduciosi del loro sistema difensivo, avevano speso tutti i loro soldi per la costruzione della Linea, e i loro reparti corazzati, costruiti con carta stagnola e stecchini di ghiaccioli, non riuscirono ad opporsi alle potenti Panzerdivision germaniche.
Pochi minuti prima che le truppe del generale Heinz Guderian entrassero a Parigi, il Duce decise di sfruttare la già collaudata tattica di attaccarsi al carro del vincitore, dichiarando guerra alla Francia.
Le potenti truppe fasciste[citazione necessaria] attaccarono l'esercito francese con coraggio e valore, avanzando a testa alta sotto la pioggia incessante di colpi di artiglieria. Quando finalmente l'esercito italiano occupò le inespugnabili fortezze francesi, scoprì che l'avversario aveva già firmato la resa con la Germania da parecchie ore e che le basi appena conquistate erano disabitate da tempo e più tardi si venne a sapere che il bombardamento era soltanto fuoco amico dovuto all'impreparazione dell'esercito italiano. La vittoria fruttò all'Italia alcune zone di confine, principalmente note per la produzione di acqua.
Da quel giorno in poi la Francia adotto la bandiera bianca come sua nuova bandiera ufficiale in onore del "coraggio" mostrato in battaglia dalle truppe francesi (tuttavia alla fine della Guerra camufforono la bandiera applicando una striscia adesiva blu a sinistra e una rossa a destra perchè i cittadini di Parigi egocentrici come lo schifo si stavano incazzando per l' umiliazione subita). Negli stessi giorni, un russo ubriaco, in un bar di Tallin, dichiarò guerra ad Estonia, Lettonia e Lituania; gli stati baltici capitolarono poche ore dopo.
Non soddisfatto abbastanza, Mussolini decise di invadere la Grecia, prima che anche Hitler ci facesse un pensierino. I soldati, esausti dal continuo guerreggiare, pensarono che la spedizione in Grecia fosse una vacanza premio e partirono con entusiasmo dalle basi in Albania, spesso dimenticando il fucile in camera d'albergo. L'esercito venne colto di sorpresa dalla cavalleria greca che, non contenta affatto di ricevere visitatori che urlano in continuazione nei ristoranti, li hanno sfondato le chiappe armati di carta Uno cambio giro e i generali italiani, pieni di piscia nei pantaloni, adottarono innovative tattiche di vent'anni prima, trasformando la spedizione nella versione povera della Prima guerra mondiale.
L'alleato italiano dimostrò la sua utilità alla Germania non solo aprendo il fronte nei Balcani, ma anche quello Africano, dove si è rivelato in poco tempo incapace di fronteggiare le truppe inglesi nelle sue colonie da quattro soldi. Hitler fu così costretto a mandare in suo aiuto il generale Erwin Rommel, la volpe del deserto, che credeva di andare in vacanza alle Isole Mauritius e invece si trovò a dover combattere una guerra con 45 gradi all'ombra e squadre di italiani tanto incompetenti quanto indisciplinate buone soltanto a fare figure di merda davanti ai pro player tedeschi.
La battaglia d'Inghilterra
La battaglia di Francia si concluse con successo e Hitler era così di buon umore che decise di rimandare a casa tutti i soldati inglesi e francesi sopravvissuti ed imbottigliati a Dunkerque, nella speranza che il nobil gesto inducesse l'Impero Britannico a firmare la pace. Questa fu solo una delle tante avances di Hitler all'Inghirlanda, mai corrisposte. Adirato dal rifiuto, decise di conquistare anche quel maledetto arcipelago irragionevole.
I piani per la conquista del Regno Unito erano pronti da tempo, almeno da quando Hitler sedeva sulle Scalinate dell'Accademia delle Belle Arti a Vienna. La cosiddetta "Operazione Leone Marino" prevedeva uno sbarco in massa della Wehrmacht, dopo che gli u-boot e gli stuka avevano spianato la strada da pericoli. Purtroppo questo non è mai avvenuto, dato che i primi si limitavano ad abbattere convogli inoffensivi e i secondi a bombardare cose a caso senza alcun valore strategico. Lo sbarco fu più volte rimandato e alla fine annullato.
1941
Dato che la Luftwafer e la Kriegsmarine erano impegnate e la Wehrmacht si stava annoiando, Hitler decise di accettare la proposta di Matteo Salvini e aiutare i Rom a casa loro, tramite bombe e lanciafiamme. A marzo le truppe tedesche attaccarono la Zingaria, conquistandola in pochi giorni e, già che erano lì, decisero di aiutare gli italiani in Grecia.
Toltosi dalle scatole il fastidio di salvare i pizzaioli, Hitler decise di dare inizio all'Operazione Barbarossa ed il 22 giugno l'esercito tedesco invase l'URSS, con grandissima sorpresa di Stalin, sicurissimo dell'onestà di Hitler e della sua buona fede[1].
Sfruttando l'effetto sorpresa, le unità tedesche riuscirono a penetrare profondamente in territorio nemico, l'Armata Rossa non era in grado di contenerli, fino a raggiungere le porte di Mosca. Poco prima dell'assalto, i nuovi generali sovietici riuscirono a prendere le redini dell'esercito e organizzare le difese, distraendo Stalin con un paio di carri armati giocattolo, con i quali il dittatore sovietico si mise a giocare per il resto del conflitto.
Intanto, in Libia, i soldati italiani cercavano di difendersi dall'avanzata inglese. Sfortunatamente, le infiltrazioni di sabbia crearono qualche, trascurabile, problema ai carri armati italiani: quando il carrista premeva sull'acceleratore il corazzato esplodeva in un'incredibile colonna di fuoco. Circa venti minuti dopo l'arrivo a Tripoli, le unità italiane erano state completamente neutralizzate, senza aver avuto mai occasione di vedere il nemico; l'inaspettata esibizione pirotecnica finì per alzare il morale delle truppe britanniche.
Nel teatro pacifico il Giappone colpì a sorpresa la base statunitense di Pearl Harbor mentre i generali americani ed il presidente degli Stati Uniti erano bloccati in coda al Mc Donald.
1942
Sicuro della vittoria, Hitler diede ordine di sparpagliare le forze tedesche su mezzo continente Eurasiatico, invece di concentrare le forze su Mosca. Secondo la sua brillante mente strategica, la città fortificata di Stalingrado era uno degli obiettivi maggiori da conquistare, essendo la più grande produttrice di carne di bambino in tutta l'URSS. Secondo il Führer, una volta presa la città, l'Armata Rossa, rimasta senza scorte di cibo, sarebbe collassata. La sesta armata, comandata dal generale Von Paulus, ottenne grandi vittorie, occupando la città quasi interamente, per poi restare a girarsi i pollici.
Pochi minuti prima di firmare l'armistizio, i russi si ricordarono di avere ancora un esercito di circa otto milioni soldati. Utilizzando le tattiche già testate in Finlandia, i sovietici riuscirono a respingere il nemico e ad accerchiarlo.
Ad accompagnare i nazisti durante la scampagnata in Russia vennero invitati anche circa 230000 soldati italiani, ai quali venne detto, per convincerli, che sarebbero arrivati alle Hawaii, così si presentarono in costume da bagno e pinne da sub. Tornò a casa il 5%.
Nel Pacifico i Giapponesi conducevano operazioni di guerriglia anti-americana. I soldati giapponesi, noti per la loro umanità e misericordia, condussero una guerra pulita contro gli americani, spesso seppellendoli degnamente, però vivi. A segnare la fine della supremazia giapponese fu l'inaspettato intervento di Godzilla, che distrusse il grosso della marina nipponica al largo delle isole Midway. Gli USA si presero il merito della vittoria e confessarono la verità solo nel 2014, quando Godzilla rase al suolo San Francisco.
1943
Per quanto può valere, il 1943 fu un anno abbastanza monotono: il conflitto era diventato a senso unico, erano terminate le grandi battaglie, i bombardamenti continuavano e Miss Italia era ritornata nel futuro l'anno precedente. Sul fronte russo, l'ultima grande battaglia venne combattuta a Kursk, dove i panzer tedeschi vennero spazzati via dal potente Leninbot: un robot corazzato alto 58 metri, che sfortunatamente venne distrutto durante la battaglia.
Intanto nel Bel Paese gli alleati sbarcavano in Sicilia, dando la possibilità al Re Vittorio Emanuele III di saltare nuovamente sul carro del vincitore (aveva imparato dal migliore). I tedeschi, non troppo felici di una pugnalata alle spalle, occuparono tutta la penisola e crearono la liberissima Repubblica Sociale Italiana i cui soldati si impegnarono sempre per mantenere l'ordine pubblico, senza mai coinvolgere i civili nelle operazioni di guerra e difendendoli dai rivoltosi comunisti. Dall'altro lato i partigiani adottarono tattiche di guerriglia molto precise, senza mai lasciarsi andare a violenze non necessarie.
Ad ogni modo, tutti i tedeschi più furbi si stavano rendendo conto che la guerra era perduta e sarebbe stato un buon momento per negoziare una pace dignitosa. Hitler non è mai stato incluso tra i più furbi.
1944
A livello di avvenimenti spiegare, il 5° anno della Seconda Guerra Mondiale non è affatto complicato: basta guardare le imprese del Terzo Reich dal '39 al '42 e schiacciare .
Ma, volendo, si può approfondire qualcuna delle vicende più interessanti.
La macchina di morte tedesca, o quel che ne restava, forse giusto lo spinterogeno, aveva cominciato la sua inarrestabile corsa verso il baratro, peggio di un ippopotamo senza freni.
L'orda russa schiacciava senza pietà i capisaldi difensivi nazisti come tante bolle di pluriball, la situazione tedesca era talmente disperata che la ritirata si trasformò ben presto in una bolgia da saldi di fine stagione, solo con meno morti. Non c'era modo alcuno di contrastare la valanga rossa: l'artiglieria aveva esaurito le munizioni, le divisioni corazzate erano state ridotte a icona e le batterie anticarro erano completamente scariche[2].
A casa nostra l'operazione alleata Gatto che si aggrappa ai coglioni, che prevedeva di risalire lo stivale a unghie spiegate, s'infognò all'altezza dell'Acquafan di Riccione, che non accettava i dollari americani. Sul fronte francese un milione di acquamen aveva appena iniziato a grattugiare le difese krukke, ma Hitler nel frattempo pescò il jolly dal mazzo e ottenne un cospicuo rinforzo in termini d'armate, con il quale stabilizzò il fronte orientale per qualche altro turno e con il quale organizzò l'audace operazione Buon viso a cattivo gioco, talmente cattivo che se ci cascano è solo per una gigantesca botta di culo. Ma era solo un fuoco di paglia che venne soffocato, ironicamente, a gavettoni di napalm: il "drill" americano aveva ormai sferrato il touchdown definitivo, ormai nemmeno un miracolo di Klose avrebbe potuto risollevare l'esito dell'incontro...
Fu così che il 20 luglio venne organizzato un attentato a Hitler con la speranza di togliere dal comando un pazzo furioso[3] e trascinare così la Germania fuori dalla guerra. Mentre del colpo di stato fu l'ufficiale Claus Schenk von Stauffenberg, che pensò bene di costruire una bomba seguendo le istruzioni di Giovanni Muciaccia invece di quelle di MacGyver. Fu così che l'attentato fallì, i cospiratori impiccati e Hitler fu libero di portare la Germania alla distruzione totale.
1945 - THE END
Il divario di punti fra le squadre era incolmabile e l'ultimo quarto della partita stava mutando in una partitella tra amici: da un lato i russi seguitavano un'avanzata finale molto scialla, dall'altro le forze alleate stavano cominciando a sgomberare le proprie attrezzature e a dare una ripulita, dicendo che il viaggio di ritorno era lungo e che, prima fossero ripartiti, meglio sarebbe stato.
Per fortuna gli avvenimenti nel Pacifico furono più scoppiettanti: oramai certi dell'irrovesciabilità degli esiti, gli USA vomitarono tutto il disprezzo che avevano verso gli occhi a mandorla scaricando l'intera santabarbara militare sul suolo colonico e nazionale giapponese, impiegando persino bottiglie di Moretti da 66 agitate e miniciccioli sequestrati alle bande giovanili del paese. Il numero dei caduti giapponesi era ormai incalcolabile, eppure, pur di evitare l'umiliante resa, l'impero giapponese avrebbe lanciato in un attacco kamikaze persino il palazzo imperiale di Tokyo. Ma, si sa, quando gli americani si infilano il calzino arrotolato negli slip, è segno che la vittoria non gli basta: vogliono anche infierire. Tra il 6 e il 9 agosto furono annichilite le città di Hiroshima e Nagasaki utilizzando la Bomba atomica. Sarebbe un crimine di guerra, se non fosse stato eseguito dai vincitori.
Tornando un attimino in Europa: Stalin entrò trionfalmente a Berlino e si scopò le ceneri del Führer.
Conseguenze
- La Germania rinuncia a tentare di dominare il mondo, passando il testimone agli Stati Uniti.
- Gli Americani e gli inglesi concordano sul fatto che i comunisti puzzano, e devono essere eliminati il prima possibile.
- Il Giappone deve scegliere se rinunciare alla dignità o agli anime. Ovviamente scelgono di tenere questi ultimi.
- A furia di tirare, Russia e Stati Uniti, strappano in due la Germania.
- L'Italia si presenta alle trattative di pace fingendo di essere un paese vincitore, ma viene subito smascherata.
- Gli ebrei vengono gentilmente invitati, dal Regno Unito, ad andare a rompere i coglioni da qualche altra parte.
- In Italia tutti i fascisti si giustificano dicendo che erano sotto l'influsso della maledizione Imperius.
- I soldati nazisti dichiarano di avere soltanto eseguito gli ordini del Partito.
- Il Partito dichiara di avere soltanto eseguito gli ordini di Hitler.
- Hitler dichiara che l'Argentina è un bel Paese in cui passare il pensionamento.
- I sovietici e gli americani iniziano una gara di sguardo fisso lunga 44 anni. Nel 1991, finalmente, l'Unione Sovietica batterà le palpebre.
- Il 2 settembre 1945, per rispetto ai milioni di militari e civili morti, le nazioni del mondo decidono di rinunciare per sempre alla guerra.
- Il 3 settembre 1945, per rispetto ai milioni di militari e civili ancora vivi, le nazioni del mondo decidono di rinunciare per sempre alla pace.
Appunti per l'interrogazione di domani
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Storia alternativa
Deluso da come si è conclusa la seconda guerra mondiale? Pensi che i treni sarebbero arrivati in orario e che, dopo tutto, l'idea di eliminare gli zingari non era tanto male? Credi che se ci fosse stato LVI, o Baffetto, ora non saremmo attaccati dai terroristi islamici e l'Italia avrebbe avuto il posto che le spetta nel Mondo? Dai un'occhiata al nostro libro ucronico:
Voci correlate
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