Guerra d'inverno

Da Condiclodepia, l'onciclepadia disclesica.
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Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Guerra d'Inverno
« Questo sarà un attacco fulmineo! Lo chiamerò Blitzkrieg! »
(Stalin in una palese violazione di copyright.)
Guerra d'Inverno
Parte della seconda guerra mondiale

Marshmallows!
Luogo: Finlandia
Data:

L'inverno più freddo degli ultimi 90 anni

Esito:

Sconfitta dell'Unione Sovietica e vittoria dell'URSS

Casus belli:

Complesso di inferiorità dello zio Josif

Modifiche territoriali:

La Finlandia cede all'URSS un campo di calcetto e una piadineria

Fazioni in guerra

Unione Sovietica

Finlandia

Comandanti

Josif Stalin

Kliment Vorošilov

Vladimir Putin

Babbo Natale

Mika Hakkinen

Il generale Inverno (all'epoca in cattivi rapporti con i russi)

Forze in campo

Cinque milioni di uomini.

Settantordicimila carri armati.

Mezzo milione di cannoni

Quattrocentomila casse di Vodka.

Millanta aerei.

I baffi di Stalin

Qualsiasi finlandese non occupato a lavarsi i denti.

Una trentina di carri arrugginiti.

Dodici aeroplanini di carta

Un'intero battaglione di sci e racchette da neve.

Perdite

SEI milioni di uomini.

Tutti i carri che non si sono impantanati appena varcato il confine.

L'intera riserva di liquore dell'Armata Rossa.

Un'unghia spezzata e una penna caduta di punta

Per Guerra d'Inverno (in russo Великая Абсолютная Победа, "Grande Vittoria Assoluta", in finlandese Voitimme suuren sodan kuolleeksi, traduzione incomprensibile) si intende una delle peggiori figuracce della storia militare, quando qualche milione di soldati russi non riuscì ad avere la meglio su un pugno di finlandesi dai denti scintillanti. Ancora oggi c'è chi sostiene che i difensori concedettero la vittoria ai sovietici per pura compassione.

Antefatti

1939. Mezzo mondo sta avanzando pretese sull'altra metà; la Germania aveva prima annesso pacificamente Austria e Cecoslavonia, prendendosi poi una buona parte di Polonia (causando anche un piccolo incidente diplomatico); l'Italia aveva già preso in custodia l'importantissima e ricchissima[citazione necessaria] Albania, il Giappone controllava mezza Cina e persino la Namibia aveva invaso la Svervegia meridioanale. In mezzo a questo pout-pourrì di pretese territoriali il magnifico Padre della Patria non poteva certo permettere che la sua nazione -che copriva solo il 40% delle terre emerse- rimanesse a guardare. Quindi, non soddisfatto del regalo offertogli da Hitler come segno di amicizia (la parte di Polonia che non interessava ai tedeschi) decise di conquistarne uno tutto da solo, per dimostrare che anche l'Unione Sovietica era in grado di fare qualcosa, oltre che esportare vodka ed emigrati. Il bersaglio designato fu la Finlandia per ragioni ancora poco chiare, si dice che sia per via del fatto che lo spazio per i gulag in Siberia, Čita e Jacuzia[1] stesse per terminare, ma ad oggi l'ipotesi più accreditata è che Stalin l'avesse scelta da sbronzo durante un rave party al Cremlino.


Organizzata in fretta e furia un'armata e designato un generale con l'antico rituale della conta, si preparò l'attacco nel momento più opportuno per un'invasione di un gelido paese scandinavo: novembre[2].

Gli eventi

I dettagli del piano d'invasione
« Andate sempre dritti, poi quando arrivate al confine con la Svezia mandatemi a chiamare »
(Josif Stalin dá precisi ordini ai suoi uomini)

L'idea di fondo era semplice: avanzare il più rapidamente possibile travolgendo le patetiche linee finlandesi sfruttando tutta la terrificante potenza dell'Armata Rossa. Unico problema, i finlandesi erano più difesi dell'area 51 e l'Armata Rossa era ben organizzata tanto quanto la politica italiana. Ciò a causa di un capriccio del Baffone, che per sicurezza qualche anno prima aveva offerto una vacanza a vita nei magnifici resort siberiani a quasi tutti gli ufficiali di esercito, aviazione, marina e corpo dei boy scout; sostituendoli con uomini fedeli al regime, ma totalmente incompetenti. Con questo si ridusse notevolmente il rischio di un colpo di stato militare (anche se il Soviet era la migliore forma di governo appoggiata da tutto il popolo, sia chiaro), ma ne risentì l'efficienza delle forze armate, basti pensare che il primo ammiraglio della flotta del Mar Nero era il cugino del barbiere di Stalin. Comandante inziale fu un certo Kliment Vorošilov, pastore degli Urali che dentro una scatola di cereali trovò un biglietto con su scritto: "Complimenti! Hai vinto una promozione a gran generale dell'Armata Rossa!". Oltre a ciò l'addesteamento dei soldati consisteva solamente in una trentina di proiettili sparati contro bottiglie di vino[3], in qualche patata tirata dentro una finestra[4] e nella visione di un paio di puntate de L'Ultimo Sopravvissuto. Sfortunatamente le suddette puntate erano ambientate rispettivamente nel Sahara e nel Mojave, quindi del tutto inutili per i campi di battaglia scandinavi. Per queste ragioni, gli ufficiali e i sottoufficiali presero alla lettera gli ordini superiori, non sapendo cosa fare. Alla richiesta di "puntare dritto su Helsinki[5]" un battaglione si trovò in difficoltà a tracciare una linea retta in territorio finlandese, quando questa mancò un ponte di una ventina di metri, i soldati dovettero guadare il fiume per non essere fucilati per diserzione. Comunque, la fase iniziale dell'attacco andò come previsto, i russi riuscirono ad avanzare di ben trecento metri nell'entroterra prima di venire bloccati. Infatti i finandesi avevano preventivamente edificato una forte linea difensiva[6] sulla quale i sovietici andarono letteralmente a sbattere. Oltre a ciò, sebbene i russi disponessero di carri armati ed artiglieria in abbondanza, i finnici compensarono questo distacco con spietate tecniche di guerriglia, come sabotaggi, raid, imboscate: arrivarono perfino a sostituire le razioni di vodka con dell'analcolica acqua. Non che i soldati sovietici rendessero il compito difficile; erano soliti marciare cantando a squarciagola inni dell'Armata Rossa[7], il che permetteva ai finlandesi di preparare le imboscate con largo anticipo. I soldati scandinavi erano anche maestri della mimetizzazione: nella neve erano praticamente invisibili, e grazie ai denti candidi, potevano sorridere senza timore, mantenendo alto il morale; al contrario, se un russo esibiva la nerissima dentatura da carne essiccata e tabacco, rischiava di essere centrato da un cecchino anche da grande distanza. Per ciò i russi non ridevano mai, cadendo spesso in depressione. Va anche aggiunto che l'inverno finlandese tocca punte di -40 C°, quindi al di sotto del punto di congelamento della vodka: il non poter bere era devastante per i soldati, i tremori impedivano loro anche di imbracciare un fucile, arrivarono persino ad usare il gasolio dei carri per scongelare il liquore, lasciandoli quindi senza carburante per combattere. Dopo la disatrosa battaglia di Suomussalmi Vorošilov[8] trovò sulla scrivania l'invito al resort "Vorkuta" per lui, la sua famiglia, i cugini di quinto grado, il medico di famiglia, il cane e anche quel bambino che gli aveva venduto la limonata. Una volta sostituito da qualcuno di

Un Vorošilov stanco e distrutto che varca le Alpi, non avendo capito le indicazioni per Helsinki.

(evidentemente) più competente, non successe più niente di interessante per qualche tempo.

Soldato finlandese travestito da pupazzo di neve. Da notare il fucile camuffato da scopa.
Pupazzo di neve finlandese travestito da soldato. Da notare la cura nei dettagli.

Tipico dialogo tra ufficiali russi

Tenente : Attraversiamo quella radura!
Sergente : Compagno tenente, siamo completamente scoperti, è un rischio troppo grande!
Tenente : BANG!
Tenente : Qualcun altro ha suggerimenti?
Tenente : Benissimo, andiamo! Ah, Ivan, sei appena stato promosso a sergente.

Questo ed altri episodi sono un chiaro esempio della ferrea logica dell'Armata Rossa. Inutile dire che il plotone sopra citato venne completamente sterminato, eccetto un tizio che era andato un momento a pisciare. Un altro fortissimo handicap incontrato dai russi fu l'orientamento: in mancanza di mappe aggiornate furono costretti a chiedere informazioni ai locali, che risposero ovviamente in finlandese, e nemmeno gli interpreti russi erano sicuri di capire. Le direzioni da prendere erano sempre casuali, si narra di una squadra sovietica che ancora vaga nella tundra alla ricerca del nemico. Dopo due mesi di combattimenti i russi erano avanzati di una quarantina di chilometri sì e no[9], quando i finlandesi decisero di accontentarli cedendogli quel poco che erano riusciti a prendersi e siglando così la pace.

Le reazioni internazionali

« Ah-Ah! »
(Chiunque su disfatta sovietica)

Regno Unito

All'epoca alla guida della Gran Bretagna era un bulldog fascista[10] alcolizzato di nome Winston, che tutti ricordano solo per la battuta sulla donna brutta e il tipo ubriaco. Comunque, si da il caso che tale bulldog avesse sviluppato in tenera età una naturale repulsione per qualsiasi cosa sia vagamente vicina al comunismo[11]. Quindi, non c'è da stupirsi se sin da subito si impegnò a fornire alla Finlandia armi ed equipaggiamento:

  • Un milione di fucili
  • Un milione di carri armati
  • L'intero reggimento di guardie reali
  • 200 caccia interstellari X-Wing
  • Una nave carica di bustine di tè

Sfortunatamente la sua proposta fu bocciata al parlamento che sosteneva di non disporre di tanti fondi. Allora mandarono giusto qualche uomo, peccato che arrivarono quando la pace era già stata firmata.

Francia

La Francia era in guerra con la Germania, anche se in due mesi si erano limitati a guardarsi male dai loro bunker sul confine. Tuttavia, decisero che potevano mettere a disposizione una parte della loro forza militare alla Finlandia. Certo, come se l'esercito francese potesse permettersi di sottrarre forze alla difesa della madrepatria. Non c'è da meravigliarsi se i tedeschi gli aprirono il culo in due settimane[12].

Italia

Avendo il caro Benny poca simpatia nei confronti dei comunisti, decise di fornire ai Finlandesi una trentina di caccia Fiat e fucili di fabbricazione italiana in abbondanza. Secondo alcuni storici furono questi approvigionamenti a segnare la sconfitta della Finlandia.

Germania

« Non ci vedo nulla di male nell'attacco sovietico »
(Hitler saggiamente non fa la figura dell'ipocrita)

Con tutti gli staterelli invasi dal III Reich fino a quel momento, non poteva certo provare compassione per la Finlandia. Per tutta la guerra la Germania si limitò ad assistere allo spettacolo dell'Armata Rossa fatta a pezzi da boscaioli su ciaspole. E poi viene da chiedersi cosa abbia spinto Hitler ad invadere l'Unione Sovietica.

Svezia

La Svezia volle dare tutto l'aiuto possibile al vicino pur rimanendo neutralissima, e quindi spedì in Finlandia[13] centinaia di carri, cannoni e seimila uomini dell'IKEA, tutti impacchettati e pronti per essere assemblati a destinazione.

Stati Uniti

Agli Stati Uniti non poteva fregar di meno di una stupida guerriciola dall'altra parte del mondo combattuta da stati semisconosciuti, almeno finché qualcuno non andava a provocarlo direttamente, allora sì che diventava una questione personale.

Congo

Al Congo stette molto a cuore la questione finlandese, ma non aveva i soldi per comprare l'acqua, figuriamoci per supportare una guerra a migliaia di chilometri di distanza.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • I sovietici avevano gli aerei ma non li sapevano usare, altrimenti non si spiegherebbe la media di 5 abbattimenti per i piloti finlandesi.
  • Il Vaticano desiderava ragionevolmente supportare la Finlandia contro i comunisti, ma per non mettere in pericolo le guardie svizzere, sembra si sia limitato a benedire i finlandesi e a scomunicare Stalin.
  • Francia e Gran Bretagna hanno inviato aiuti ad un paese in guerra con un loro futuro alleato, che per via di tali aiuti non ha potuto ottenere una vittoria significativa, il che ha spinto il nemico dei primi due paesi a dichiarare guerra anche a quest'ultimo, alleandosi quindi con il paese aggredito, che essendo alleato con il nemico dei suoi benefattori, ha dichiarato guerra a chi un tempo l'aveva supportato pur di perpetuare il conflitto contro l'aggressore originario, questa volta da una posizione di vantaggio. Chiaro, no?
  • L'intera guerra è riportata sui manuali bellici sotto la voce "Cose assolutamente da non fare"[14].

Pagine scorrelate

Note

  1. ^ Appena conquistate con alcune armate rosse
  2. ^ Fine novembre, per essere precisi
  3. ^ A volte piene
  4. ^ Le granate costano
  5. ^ La capitale della Finlandia, ndr
  6. ^ Che geni, che geni!
  7. ^ Come dimenticare l'adorabile inno dell'Unione Sovietica? [1] ^_^
  8. ^ Quello di prima
  9. ^ Questo è vero.
  10. ^ È vero, l'ho letto qui [2]
  11. ^ Un po' come i tori
  12. ^ Mica inetti come i russi
  13. ^ Tramite UPS
  14. ^ Questo è vero