Nintendo

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Template:Nintendo/Stile shigeru

Ogni dipendente della Nintendo ha l'obbligo di genuflettersi dinanzi a costui e cantilenare per tre volte di fila l'overworld di Super Mario Bros..

La Nintendo Corporation UnLimited è un'associazione nipponica atta allo spaccio di videogiochi e relative console nel mondo intero, nonché uno degli strumenti mediante i quali i giapponesi, con l'aiuto dei loro sostenitori e di un centinaio di robottoni, prenderanno possesso dei nostri soldi, delle nostre vite e delle nostre città. Come vedete, almeno la prima parte del piano è riuscita alla perfezione.

Oggi la Nintendo è la più grande azienda di console al mondo con i suoi titoli sempre più rivoluzionari (Wii Music) e adulti (Nintendogs).

Cenni storici, geografici e matematici

Conseguenze di eccessiva esposizione ai raggi Nintendo possono portare a questo.

Voci secondo le quali la Nintendo, prima di occuparsi di videogiochi, si guadagnava da vivere vendendo carte da gioco, sono in realtà false. Già nel 1940, infatti, durante gli anni della seconda guerra mondiale, i nipponici erano soliti distribuire dei Gamecube tra i soldati in trincea, ma poiché nessuno aveva il televisore in trincea tali cubici oggetti erano utilizzati come ordigni dalle milizie giapponesi, oppure al loro interno erano nascosti messaggi denigratori per i nemici.

Tredici anni dopo, un giovane e infante Shigeru Miyamoto già gattonava di casa in casa vendendo a prezzo scontato dei telecomandi Wii. Tuttavia il Wii non era ancora stato inventato; ma questo non era un problema per il Nostro, che riusciva comunque a piazzare tali prodotti convincendo le casalinghe che:

« L'indeterminazione è ciò che rende l'essere umano tanto staordinario. Ci pensi: agli animali è preclusa ogni aspirazione a una vita diversa da quella che svolgono, perché il lor destino è già scritto. Ma il fato dell'Uomo è un libro intonso che si può riempire come lo si vuole: un umano può diventare idraulico, schiavista, space hunter, pluri-miliardario o disoccupato, perché è lui che decide la sua vita!
E perciò la forza di questo telecomando candido e fallico sta proprio nel fatto di non servire a nulla, perché lo si può usare come lo si vuole! »

Insomma, il novello Prometeo del Sol Levante riuscì a convincere centinaia di casalinghe a usare dei wiimotes come bambole, nani da giardino, spazzole o termometri (ma non ciò che pensate voi zozzoni, perché la rivoluzione sessuale era ancora ben lontana).

Con i soldi guadagnati i Nostri poterono finalmente cominciare a produrre qualcosa di meno machiavellico: uno scimmione che gioca a scaricabarile e due stagnini che picchiano innocue testuggini spianarono la strada alla successiva conquista del mondo.

Console casalinghe

Il NES e la sua identità segreta

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"This game is ASSSSSS!"

Nel 1983 Nintendo diede alla luce per parto cesareo il Family Computer, detto Famicon perché il 1984 era alle porte e i Nostri volevano far pratica di neolingua. In Europa e Nuova Europa il Famicon fu conosciuto come Nintendo Ertentainment System, perché si pensava che la sigla NES fosse più figa e invogliasse i bianchi a comprare la console. La sigla NES era stata rubata a Pro Evolution Soccer, che sarebbe uscito nel 2001.

Il NES pesava quando un piccolo di bue particolarmente in carne, ma il proliferarsi di giochi come Super Mario Bros., The Legend of Zelda e Metroid ne sancì il successo e la morte fisica degli avversari. Trascorsero qualcosa come vent'anni prima che Nintendo riuscisse a sviluppare ben tre nuove serie di videogames contemporaneamente: il risultato fu la trilogia Nintendogs-Cooking Mama-Giulia Passione, di cui verrà disquisito qui sotto.

Nel 1990 fu rilasciato il Super Famicon, o Super Nintendo che dir si voglia. I giapponesi, attenti osservatori come sempre, si erano accorti della scarsa abilità degli occidentali a distinguere le identità segrete: in particolare, la lettura di Topolino e la scoperta di SuperPippo aprirono loro le porte di un mondo dove l'attributo super può creare una nuova identità di ferro.

Per farla breve, misero un pigiama sgualcito e un mantello al NES e lo mutarono in SNES, e a chi obiettava che le due console si assomigliavano, Nintendo affermava che effettivamente lo SNES è "il migliore amico" del NES. I soldini giunsero come palle di neve durante una valanga grazie soprattutto a Super Mario World, dove Mario, novello cavaliere, si destreggiava tra lande desolate in sella al suo prode destriero, un dinosauro asessuato. Diede il suo porco contributo anche The Legend of Zelda: A Link to the Past, grazie al quale tutti coloro che non erano stati mutati in idraulici baffoni divennero biondi Hylian effemminati.

Miyamoto continuò a sfornare dal suo grembo migliaia e migliaia e migliaia di altri videogiochi lasciando comunque al centro dell'attenzione i suoi due amici Mario e Luigi (che nel frattempo erano stati assistiti da personale qualificato).

Gli anni bui e spigolosi

Maneggiare con cura per evitare effetti collaterali.

Nel 1996 nacque il Nintendo 64, che spalancò le porte alle tre dimensioni prendendo un bel raffreddore per colpa dei compaesani della Sony, che rilasciarono poco dopo la Playstation. La PS vendette circa il quintuplo del N64 in quanto la grigia figliastra sonara era facilmente piratabile, a differenza di quel bigottone del 64 che pretendeva solo cibi originali; inoltre, il che è ancora peggio, la PS installò nelle menti dei bimbetti di tutto il mondo un chip che faceva loro negare l'eterosessualità delle console Nintendo, notoriamente "console de panza e de sostanza": in futuro migliaia di poveri nintendari avrebbero perso la voce a furia di urlare ai passanti "IL Wii, non LA Wii", passando per psicopatici.

Per rispondere agli attacchi della console di facili costumi di casa Sony, Nintendo, memore delle sue attività durante la seconda guerra mondiale, ricreò il Gamecube, buttandoci ancora dentro Mario, Zelda e compagnia cantante. Ma ancora una volta il Cubo vendette meno dei suoi cugini, quale la Playstation 2 e la neonata Xbox di Bill Gates, che poteva contare su una grande vastità di giochi come Halo, Halo 2, Halo 3 e Hello Spank.

Il Wii

Una delle funzionalità più apprezzate del Nintendo Wii.

Fu solo nel 2006 che i Nostri vennero incontro alle esigenze di tutti quei cari bambini e di quelle dolci bambine che avevano snobbato la casa di Kyoto perché Mario era grasso, Zelda non era tettuta, Kirby era satanista e Metroid misconosciuto: crearono così il Nintendo Wii, e con esso una serie di indiscussi capolavori come Wii Sports e Wii Music, sebbene affiancati da giochicchi di più bassa qualità e aventi un più ristretto gameplay come The Legend of Zelda: Twilight Princess e Super Mario Galaxy. Ciò che rese il Wii celebre a livello internipponico fu proprio quel telecomando Wii ideato da Shigeru cinquantatré anni addietro e da lui conservato in un cassetto polveroso per tutti questi anni.

Grazie al Wii, Nintendo ha potuto dimostrare al mondo intero che è possibile creare una console con caratteristiche hardware pari a quelle di un telefonino da cinquanta euri, che dà il suo meglio sulla vecchia TV monocromatica della nonna, e avere comunque la meglio su avversarie con la potenza di calcolo di un supercomputer della NASA. Tuttavia la prossima uscita del Kinect e del rivoluzionario Playstation Move fa ipotizzare una pronta uscita di un Wii 2, che, secondo indiscrezioni, segnerà notevoli sviluppi rispetto al predecessore: sarà infatti disponibile in rosa schocking, viola e azzurro, e con un piccolo sovrapprezzo potrà avere una stampa di Hello Kitty o dei Gormiti su di esso.

Console emancipate

GameBoy e figli

È risaputo che, se bene assemblato, un GameBoy può prendere vita.

Dopo gli esperimenti dei Game & Watch, nel 1989 la N. rilasciò il Gameboy, da non confondere né con il Gamecube, né con il Virtual Boy, né con i Gem Boy, né tantomeno con About a Boy o Boy George. Il GB era grosso come la zampa di un cavallo di razza e presentava uno schermo poco più grande di un pene giapponese, che andava posto in locali alquanto illuminati (come la corona solare o una fiamma ossidrica) per godere appieno della visione dei bei pixel del sistema.

Il Gameboy fu responsabile dell'invasione di un gruppo nutrito di scherzi della natura che divennero la ragione di vita di tutti gli undicenni del tempo; in seguito il colpo di grazia alle menti plagiate dei poveri bimbetti seguaci di Ash Ketchum sarebbe stato dato dall'anime ispirato alle creature e alle carte da gioco grazie alle quali Nintendo ebbe un danaroso tuffo nel passato.

Il dispositivo andò incontro a millemila riedizioni e versioni, ciascuna delle quali era ottenibile cambiando a piacere la forma dell'involucro o la disposizione dei tasti, tant'è che nel frattempo fiorì un mercato nero di versioni innovative e taroccate della piccola console nipponica, costruite da genitori maldestri nel tentativo di riparare le ferite inflitte al GB dal figlioletto (dopo la cinquantesima morte di fila in Super Mario Land), o elaborate dai soliti nerd il cui intelletto, pur capace di costruire acceleratori di particelle partendo da un orologio dei cinesi, non arriva a comprendere che, talvolta, è meglio cercarsi una ragazza.

Dopo l'avvento del Gameboy Color, che è (ma và?) a colori, nacque il GameBoy Advance, in seguito ridisegnato in GameBoy Advance SP avente batteria ricaricabile e schermo retroilluminato: due cose che avrebbero potuto essere aggiunte nel primo GBA, ma la tentazione di farvi spendere due volte per la stessa console era forte. E anzi, per mettere alla prova il grande pubblico fu infine rilasciato il GameBoy Micro: più piccolo, più scomodo, non retrocompatibile e soprattutto uscito in contemporanea con il Nintendo DS, pare che il fortunato acquirente del Micro, una volta acceso il gioiello, sia accolto da un sonoro sberleffo.

Il Nintendo DS

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Per qualche ignota ragione, il modello "Nintendo D$" non è stato ancora rilasciato in Occidente.

Il fratello maggiore e nano del Wii, il DS ha due schermi, dei quali uno può essere palpato con un pennino. Ciò permette di interagire con i personaggi presenti sullo schermo e di seviziarli in ogni modo immaginabile senza l'ausilio dei tasti; esempio chiaro e lampante fu Nintendogs, dove bambine di otto anni possono sfogare le proprie ire represse umiliando dei cagnolini pucciosi vestendoli in maniera indecente. Sempre a tali danarose bambine è rivolto Giulia Passione, altro capolavoro dei tempi nostri, nonché Cooking Mama, l'unico modo per sentirsi dei cuochi affermati per aver messo lo zucchero sul ciambellone.

Memore della lezione inflittale dalla Playstation, Nintendo fece del DS un gigolò piratabile anche con un aborto di computer e una scheda SD (che, casualmente, è il contrario di DS. coincidenze?). Si adoperò anche nei restyling della console, giusto per arrotondare i guadagni: nacque così il DS Lite, ossia un DS dopo una dieta ferrea sotto la supervisione del sergente Hartman; seguì il DSi, conseguente alla moda della "i" inutile adoperata da Apple, e la sua controparte allungata con metodi di tortura medievale: il DSi XL, con uno schermo grande quanto una TV che permette di godere appieno della grafica del dispositivo, fluida e scorrevole al punto da essere composta non più da cubi, bensì da esaedri regolari.

Le serie (e le frivole)

Le serie

"Acchiappali tutti!"
Ecco il cast completo di Super Smash Bros. Mel... ehi, piantala di fissare Peach in quel modo!
  • Super Mario: le avventure di un idraulico che, pur di salvare una donna, non esita ad attraversare decine di mondi popolati da creature ostili e minacciose e rischiare la vita affrontando una creatura mostruosa che tiene in ostaggio la pulzella. Una volta espletato il salvataggio, tutti alle Olimpiadi.
  • The Legend of Zelda: le avventure di un Hylian che, pur di salvare una donna, non esita ad attraversare decine di mondi popolate da creature ostili e minacciose e rischiare la vita affrontando una creatura mostruosa che tiene in ostaggio la pulzella. Una volta espletato il salvataggio, tutti a nanna.
  • Pokémon: apoteosi dello schiavismo e della violenza sugli animali. In Pokémon lo scopo della vita è infatti quello di trovare, ridurre in coma e poi catturare ogni animaletto presente nei paraggi, per poi esporne gloriosamente i corpi imbalsamati agli amici. È permessa perfino la zoofilia: tutto purché i bambini continuino a vendere i propri familiari pur di pagare.
  • Metroid: basta salvare donnicciole, qui si è una donna. Samus Aran è probabilmente il personaggio femminile meglio dotato dell'universo nintendoso, il che potrebbe plagiare i bambini: così si risolve tutto mettendo addosso a Samus una tuta da 100 kg e la si manda a spiattellare alieni. Senza pietà, senza l'allegra compagnia di un Toad o di un Navi.
  • Kirby: una specie di sacchetto della spesa rosa che vola sospinto dalle correnti d'aria, inghiotte tutto ciò che gli si para davanti e lo risputa ricoperto di bava acida, la sua vera arma segreta.
  • Donkey Kong: un gorilla possente, incazzato ed arrapato, ma soprattutto confuso tra Bene e Male. Nonostante la sua mole viene rapito con una certa frequenza, dato che non tutti i rapitori professionisti hanno il buon gusto di Bowser, e salvato da dei bimbetti grandi poco più del suo avambraccio. Ha anche intrapreso una carriera musicale facendosi chiamare Donkey Konga, per cui, sì, è davvero confuso.
  • Super Smash Bros.: il periodico raduno di tutti i barboni sopracitati, ove i Nostri disquisiscono di esistenzialismo post-moderno, si scambiano opinioni di politica estera, e soprattutto si prendono a mazzate. Ma tanto, eh.

Le frivole

?!...
  • Serie Wii: hai mai sognato di coinvolgere i tuoi parenti ottuagenari nelle tue serate davanti a una TV senza dover essere costrett a guardare Jessica Fletcher o Forum? Non ti resta che coinvolgerli in liti familiari scaturite durante una partita a Wii Sports, in seguito a un volo accidentale del wiimote sul naso di tua suocera, oppure a liberare il black metaller che c'è in te in Wii Music. Se invece vuoi spendere 50€ per giochi che trovi legalmente gratis su qualunque sito web, non ti resta che acquistare Wii scacchi o Wii Play!
  • Nintendogs: è una grande perdita di tempo, ma visto che i cagnolini sono carini questo è un aspetto secondario. L'acquirente del gioco potrà, a seconda del proprio carattere, pucciare ed umiliare le proprie bestiole vestendole come Bratz in calore oppure maltrattarle sadicamente per il solo gusto di leggere "fame: altissima" e "pelo: lunghissimo" nella scheda di descrizione dello sciacallino- Lo scopo ultimo del gioco, comunque, è guadagnare fior di soldini virtuali impiegando i cani in gare di abilità: qualora non riescano a distinguere i comandi gridati dai bambini sputacchianti nel microfono, le creaturine verranno abbandonate comunque.
  • Cooking Mama: un'amorevole genitrice dall'aspetto di una bimba di dieci anni che si prende cura di te e della tua cucina, consigliandoti a che temperatura settare il forno a microonde o come inzuppare il biscotto nel caffellatte. La cosa particolare è che questa donna si diverte a darti quaranta secondi per fare tutto, lanciandoti le uova da sbattere o piazzando bombe nel forno se sbagli temperatura. Ha la capacità, quando le cose vanno male, di darsi fuoco agli occhi.
  • Giulia Passione: ...no, seriamente, non stavamo parlando di videogiochi?

Hall of shame

Tutte le opere della N di cui non potreste mai fare a meno.

Voci scorrelate

"La pagina è finita, andate in pace"
"Rendiamo grazie a Miya".

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