Prometeo

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- Cameriere: “Il solito?”
- Prometeo: “No, oggi Fuoco Greco doppio”
« Dai monta! Guarda che c'ho pure montato le cinture della Sparco! »
(Ercole a Prometeo scettico davanti all Grande Punto Coupé giallo canarino)

Rapida citazione sulla Teogonia

Prometeo che si diverte dopo aver rubato il fuoco agli Dei

Tutto cominciò dal padre che compra un topolino e dopo varie vicende (esplicate nella celeberrima canzone "La Fiera dell'Est" che avrebbe potuto facilmente vincere il festival di Sanremo se non fosse per il fatto che è priva di autore nel senso che è talmente vecchia che esisteva già alla creazione del mondo) portarono al Fuoco (che bruciò il bastone, che picchiò il cane, che...). Così dall'unione di Fuoco e Gas (elemento purtroppamente non presente nella citata canzone) naque Bic il famigferato Dio Greco che creò tutto il resto della combricola dei divini.

Festini Olimpici

Lassù sul monte Olimpo si tenevano sempre simpatici simposi ai quali partecipava tutta l'elite celeste. Il Dio Bic invitava tutti i vari dei ( Zippo, Smoking, etc...) così si divertivano, oltre che a fare le varie cose che si fanno ai festini (peraltro lecite), a darsi fuoco a vicenda fino a non finire il gas (che alcuni chiamano energie) al loro interno (che veniva puntualmente ricaricato alla fine di ogni festa...).

Prometeo gran figlio di meretrice

Questo continuò fino a che in seguito a l'unione tra Zippo e un donna di malaffare che passava per caso di lì naque il gigante Prometeo.


Infanzia e Gioventù di Prometeo

Prometeo: "OPS!"

Prometeo ebbe fin da piccolo (difetto genetico) fraternità con il fuoco... già nella culla si divertiva a carbonizzare tutti i ciucci e i biberon che gli venivano proposti; da adolescente, per dimostrare il suo amore a una ragazza le diede fuoco ai capelli e rimase sfigurata in volto tanto che ora si fa chiamare Lex Luthor... quando all'età di 32 anni si decise a conseguire il diploma di maturità, in un Perito Piromane, decise di costruire un marchingenio (aiuitato da Archimede Pitagorico) che permetteva di creare dal nulla una fiamma: lo chiamò (in onore del nonno) Bic. I mortali lo chiamano accendino credendo che la scritta "Bic" non sia altro che una marca... (poveri idioti...).


L'ira degli Dei

Così Prometeo regalò per misericordia a quei poveri sfigati degli uomini il "Bic". Questi in poco tempo si accorsero che estraendo le spore di un erba, che scoprì la celebre fanciulla "Maria Giovanna" (che prestò gentilmente il suo nome per quell'erba che negli anni assunse la forma sincopata di marijuana) portando a pascolo le pecore, si ottenevava una sostanza, che dopo essere stata lasciata essicare al sole sotto una pietra, poteva essere cremata con l'ausilio di Bic per aggiungerla come additivo al tabacco, questa caccoletta color cioccolato si chiama hashish perché il primo che ne aspirò i vaporì starnutì con un suono simile al nome del magico intruglio. Quando il Dio Bic si accorse che gli uomini ormai erano più fatti di loro addossò tutta la colpa a Prometeo.

Reazione e Sofferenze di Prometeo

La scoperta si è ormai diffusa e anche personaggi importanti ne fanno largo uso

Il povero Prometeo non seppe difendersi dalle accuse del Dio e, preso dalla sconsolazione e immerso nei debiti si diede all'alcool. Dopo 10 anni di questa terribile vita fu colto da una terribile cirrosi epatica sul monte caucaso dove cercava un nuovo cocktail più forte degli altri. Di lì a poco la melattia si fece molto grave mangiandogli il fegato e nonostante i deliri della febbre trovò questo nuovo potentissimo cocktail che chiamò Fuoco Greco.

Salvezza

Dopo 30 anni giunse la notizia di questo nuovo cocktail inventato da Prometeo. Così Ercole un giovane alcoolizzato sentendo parlare di questo mitico drink prese la sua nuova Grande Punto Coupé Gialla canarino, prese per Gravellona in direzione di Busto Arsizio e in sole 36 ore arrivò in cima alla catena del Caucaso dove caricò Prometeo in preda agli spasmi e lo portò dopo essersi fatto spiegare la composizione in un centro di alcolisti anonimi dove il povero vecchio tirò le cuoia.

P.S. I Greci tuttavia raccontano che non fu una malattia a mangiargli il fegato ma piuttosto un aquila sadica che amava quell'organo (specialmente alla veneziana). Comunque le fonti sono attendibili (me lo ha detto l'uccellino di Del Piero) e quindi la storia dell'aquila è una cazzata.