Muʿammar Gheddafi

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Il fiore all'occhiello della politica interna di Gheddafi: i trasporti pubblici.
« Sic transit gloria mundi. A proposito, chi è questa Gloria Mundi, è mai stata da me ad Arcore? »
(Berlusconi commenta la morte di Gheddafi)
« Gheddafi? Un dittatore senza scrupoli, un nemico dell'occidente, un odioso sfruttatore del suo popolo. Uno stronzo, insomma. Lo ammiro tantissimo! »
(Bettino Craxi sulle affinità elettive)
« Deve avvenire una rivoluzione mondiale che metta fine a tutte le condizioni materialistiche che intralciano le donne nell'eseguire il loro naturale ruolo nella vita, e che le portino ad adempiere agli stessi doveri degli uomini in modo da avere uguali diritti. »
(Muammar Gheddafi su come convincere la propria moglie a portar fuori la spazzatura)
« Ecco cosa un uomo alto bello e abbronzato riesce a fare seguendo i miei preziosi consigli. »
(Berlusconi dopo aver scambiato Gheddafi per Obama)
« Ustica? Non è quel posto dove qualche anno fa abbiamo organizzato la gara di tiro al piattello? »
(Gheddafi su Ustica)
« Mi chiedo se Reagan non abbia fatto bene a bombardarli nel 1986. »
(Qualcuno dopo aver visto Berlusconi baciare la mano a Gheddafi)
« Zanga Zanga. »
(Divertente rap inventato dal Rais)


Muammar Saddam Osama Alì Agca Hecham Abduh Gheddafi è stato un politico libico, e anche un rinominato stilista. Famoso in tutto il mondo per i suoi metodi di governo pacifici e per il suo sfrenato amore verso l'Italia, Gheddafi era il

presidente della Libia, incarico che manteneva fin dal 1969: da allora è sempre stato riconfermato all'unanimità mediante regolari elezioni di stampo fascista. Fino alla sua morte, quando per ovvi motivi non ha potuto più essere eletto, anche se i suoi sostenitori lo avrebbero voluto come capo di stato anche se morto[citazione necessaria]

La carriera militare e l'ascesa al potere

Le truppe leali a Gheddafi mentre attaccano un mezzo dei Ribelli.

Muammar Gheddafi nacque da una famiglia di beduini nomadi del deserto. Fin dall'infanzia maturò un odio viscerale nei confronti dell'Italia. Questo odio affonda le sue radici in un dramma personale: un suo cugino morì investito da una Panda 4x4 di chiare origini italiane. Stessa sorte toccò poi a sette sue mogli, ma per esse Gheddafi accettò il risarcimento di 12 accendini, a riprova della visione islamica fondata sulla parità tra uomo e donna.
Raggiunta la maggiore età si arruolò finalmente nell'esercito, con un ardente desiderio di rompere le palle alla numerosa popolazione italiana stanziata in Libia [1]. Dopo un breve ma soddisfacente addestramento, consistito principalmente nell'infilzare con la baionetta dei fantocci colorati col tricolore italiano e nell'imparare a minacciare di bombardare chicchessia, Muammar Gheddafi venne riconosciuto come migliore del suo corso ed eletto quindi colonnello.
Successivamente, stanco del modo di governare del rammollito re Idris, insorse con le sue truppe e il 26 agosto del 1969 portò a compimento un colpo di stato. Gheddafi, dopo essersi autonominato Colonnello dello Scatolone di Sabbia, si mise a capo della Libia giurando di governarla in modo democratico e tollerante: la sua prima mossa fu infatti quella di rimandare a casa a calci in culo tutti gli italiani, che avevano infestato le città libiche di pizzerie "Bella Napule".
Anche l'ex-sovrano Idris venne esiliato, e da allora si riciclò come giornalista sportivo e concorrente dell'Isola dei famosi.

Il governo

Muammar Gheddafi fuma una sigaretta di certo rubata a qualche italiano, da notare gli splendidi occhiali della nuova linea di Lady Gaga.

La linea politica adottata da Gheddafi si poteva definire una sorta di fusione fra comunismo e capitalismo, in quanto dal primo copiò il modo di trattare gli oppositori e dal secondo come sfruttare fino all'osso i lavoratori.
Appena "eletto", Muammar Gheddafi instaurò una nuova Costituzione, basata sul rispetto di alcuni pilastri fondamentali della cultura islamica come la legge del taglione, il burqa e la lapidazione per le donne adultere. Si inimicò ulteriormente l'Occidente negli anni '80, quando per una curiosa coincidenza di eventi alcune bombe, casualmente posizionate da attentatori libici, scoppiarono [2] in Scozia e Sicilia.
Questi eventi, uniti al goliardico passatempo di Gheddafi di puntare dei missili sull'Italia dicendo poi di volerli lanciare, portarono ben presto la Libia a venir odiata da tutti gli stati confinanti e non e a venir ribattezzata "Stato canaglia" [3].
Nel corso degli anni Gheddafi si è via via divertito a sostenere i peggiori terroristi e tiranni di tutto il globo terracqueo [4] per il semplice gusto di far incazzare la NATO, la quale non può neppure toccarlo perché la Libia fornisce petrolio a mezza Europa.
Gheddafi prestava tantissima attenzione al bene del suo popolo ed in particolare è ossessionato dal desiderio di fornire alla Libia nuovi mezzi di trasporto e ottime strade che uniscono il niente al nulla. Per potenziare queste strutture Gheddafi aveva recentemente adottato una scaltra strategia che prende il nome di "Accusiamo l'Italia di qualcosa alla cazzo e verremo risarciti". Grazie infatti alla brillante richiesta di risarcimento per i danni coloniali e al fatto che ci sono simpatici personaggi sotto il metro e dieci che gli danno retta, il colonnello riuscì a gettare le basi per il suo megalomane piano: trasformare entro 10 anni la Libia in un unico immenso parcheggio dell'Esselunga.

Il recente patto con l'Italia

Di notte popstar di fama internazionale, di giorno irreprensibile statista: la doppia vita di Gheddafi.

A partire dagli anni '90, forse a causa di una botta in testa[5] o dopo essersi reso conto che continuando così rischiava seriamente di venir bombardato dagli Usa, Gheddafi attuò un cambio drastico alla politica estera della Libia e si riavvicinò agli Stati Uniti: da allora i loro rapporti sono ottimi [6], tanto che le due nazioni sono state viste più volte prendere il thè insieme e scrivere sui muri con le bombolette: "Abbasso l'Iraq!".
Nel settembre del 2008 Gheddafi ha inoltre stipulato con Sua Altezza un accordo che permette all'Italia un accesso più libero alle risorse petrolifere libiche: in cambio il sagace governo italiano ha dovuto semplicemente pagare un indennizzo di 50 miliardi di dollari del Monopoli, scusarsi ufficialmente per la colonizzazione degli anni '30, le Crociate, l'Olocausto e il buco dell'ozono, togliere i crocifissi dalle scuole italiane, convertire tutte le chiese in moschee, cedere il titolo di Campioni del Mondo alla Libia e infine dedicare la piazza di Ustica a Gheddafi.
Il governo libico a sua volta si è impegnato a rispedire in Italia all'istante ogni clandestino che veniva rimpatriato, a fornire a chiunque volesse raggiungere i sacri lidi italici un comodo mezzo di trasporto e a spedire ad Arcore tutte le nipoti minorenni del dittatore presidente.

La ribellione e la caduta

NonNews

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Curiosità

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  • Il figlio terzogenito di Gheddafi, Al-Sa'adi Gheddafi, è un calciatore di indubbia classe e qualità cristallina. La sua carriera è costellata di trionfi, e ciò ha dato adito a voci di corridoio secondo le quali Al-Sa'adi non sarebbe mai riuscito a diventare un calciatore se il padre non l'avesse agevolato con le sue conoscenze altolocate: ogni esperto di calcio sa però che queste sono solo malignità infondate.
  • Esistono 37 modi diversi di scrivere e pronunciare in arabo il nome "Muammar Gheddafi": tutti però significano "Stronzo di cammello del deserto".
  • Gheddafi ha intrapreso con successo un piano di parificazione ed emancipazione delle donne libiche, che principalmente consiste nel sostituire le sue guardie del corpo con gnocche da lui accuratamente selezionate.
  • Secondo le ultime ipotesi sulla sua fine, pare che Gheddafi sia morto durante l’uccisione.

Note

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  1. ^ e bisogna ammettere che ci riuscirà
  2. ^ in modo del tutto involontario
  3. ^ il peggior insulto possibile, superato solo da "Stato finocchio" che però viene usato esclusivamente per parlare della Francia)
  4. ^ che sostenessero la causa libica o islamica era di secondaria importanza, l'importante era che facessero tanti bei fuochi d'artificio
  5. ^ o più probabilmente nel portafoglio in Svizzera
  6. ^ e soprattutto protetti