Utente:Eeeeee/Sandbox: differenze tra le versioni

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Versione delle 01:56, 29 gen 2009

Il titolo di questa pagina non è il titolo di questa pagina perché così ci tirava il culo. Il titolo corretto è eeeeeebox.
Salve
Questa è la Sandbox di eeeeee, il luogo dove egli incamera le idee rubate agli altri.
Se sei qui per rubargli l'idea sappi che la responsabilità per il furto iniziale passerà a te. Eventuali proteste qui.


Utente:Eeeeee/Aceclippy

File:Roflcoptersapocalypse.gif
Una delle drammatiche scene del film. Rofl.
« L'orrore. L'orrore! »
(Il Colonnello Kurtz guardando la televisione italiana.)
« A condurre la guerra era un gruppo di clown con quattro stelle che avrebbero finito per dar via tutto il circo. »
(Citazione del film assai attuale.)
« Il mio film non è sul Vietnam... il mio film è il Vietnam. »
(Il regista mentre fa una leggera confusione fra la definizione di film e quella di Nazione.)

Apocalypse Now è un film del 1979 diretto da Francis Ford Coppola, liberamente copiato dal ispirato al famoso (?) romanzo di Joseph Conrad Cuore di tenebra. Il film è considerato uno dei migliori film di guerra della storia del cinema, secondo solo a La Passione di Cristo 2 - Crucifiggi questo e Un nuovo amico del Fantabosco; è stato inoltre vincitore della Palma d'Oro al Festival di Cannes del 1979, della Betulla d'Argento al Festival di Brno del 1980 e del Baobab di vaselina al Festival di Bassano del Grappa del 2012.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Ti ricordi quella volta che per sbaglio hai toccato la vagina a tua madre? Ecco, se continui a leggere te ne pentirai allo stesso modo.

Vietnam. Terzo anno di guerra.

La trama è finita, leggete in pace.



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Altre idee che non importano a nessuno

  • Il senso della vita (film)
  • Alan Ford (fumetto)
  • Un giorno di ordinaria follia



Attention, please!

Questo articolo fa uso di typical english humour. Pertanto, se non vieni dalla nobile e gloriosa isola europea, potresti non comprendere le battute ivi contenute. You fool!
La locandina del film. Da notare i riferimenti religiosi che abbondano: dalla lapide che ricorda le tavolette di cerume di Mosé al fulmine di Zeus, per non parlare della scritta in alto, chiaro rimando al circo di Moira Orfei.
« In paradiso è Natale tutti i giorni. »
(Hostess del Paradiso.)
« Cavolo! »
(Babbo Natale pensando al lavoro da fare riguardo la precedente affermazione.)
« Sono due ore che guardo questo film e non ho ancora capito il senso della vita. »
(Spettatore confuso.)
« Ahahahahahahaha! »
(Spettatore che fa finta di ridere vantandosi di capire l'umorismo inglese.)

Il senso della vita è un celeberrimo documentario cultural-social-filosofico che descrive con sguardo profondamente serio e critico la condizione umana in tutti i suoi aspetti: dalla nascita alla morte, dalla guerra alla mezz'età, dal trapianto di organi all'acquisto di catamarani in granito. Il tutto realizzato da un'equipe di noti filosofi e critici letterari appartenenti alla modernissima corrente filosofica del post-pseudo-intro-esistenzialismo cartesiano: i Monty Python. I filosofi continuano tutt'ora la loro attività di riflessione sul mondo a bordo del loro famoso Circo volante.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Ti ricordi quella volta che per sbaglio hai toccato la vagina a tua madre? Ecco, se continui a leggere te ne pentirai allo stesso modo.

Prima del vero film: The Crimson Permanent Assurance

File:Vecchio-paz-zo.jpg
Questi vecchi si fanno beffe della società finanziaria moderna.

Questo cortometraggio precede il vero e proprio film, rivelando come i Monty Python non sapessero proprio come riempire gli spazi vuoti della pellicola. Alcune voci di corridoio affermano come questo pezzo di 16 minuti rappresenti il prequel dell'attesissimo 2001:Odissea nell'ospizio, ma Stanley Rubik non sembra essersi pronunciato a riguardo.
In ogni caso, l'inutile cortometraggio descrive le avventure di un gruppo mal assortito di vecchi bavosi che, presi da un eccesso di euforia dovuto alla mancata dose mattutina di tranquillante, fuggono una soleggiata dall'ospizio di Castel Ventoso nella Val Brembana e si danno alla pazza gioia in gira per le città. Armati di acuminati fermacarte e di pericolose pinzatrici, imperversano per le strade derubando banche, rompendo vetrine e borseggiando i giovinastri. L'entità dei loro danni è tale da ripercuotersi sull'economia mondiale, innalzando i prezzi di tutti i beni di ultima necessità, rovinando i petrolieri sauditi e mandando in crisi il fiorente mercato degli aquiloni di granito.

File:La macchina che fa ping Magic.jpg
La macchina che fa "ping!" è il pezzo forte di ogni buon mazzo di Magic che si rispetti.

Questo fino a che il Nuovo ordine mondiale non decide di sbarazzarsene, gettandoli giù dai confini della Terra, che non è tonda, come Loro cercano di farvi credere.

Adesso si comincia sul serio: Il miracolo della nascita

Nel primo sketch sulla nascita una donna in travaglio viene portata da un gruppo di medici professionisti in sala parto. Qui riceve tutte le cure del caso, e il suo parto viene seguito con interessa sia dal personale, che da passanti vari che da un'equipe di Mi Manda RaiTre. Le vengono anche mostrati i costosissimi e malfunzionanti macchinari dell'ospedale (comprati con chissà quali soldi), inclusa la leggendaria macchina che fa ping!. Una volta partorito il bambino (o bambina?), la donna viene, con amorevole cura da parte dello staff medico, separata da suo figlio e rispedita a casa.


Nel secondo sketch di questa prima parte, una nutrita famiglia di cinesi cattolici delle vaste campagne pechinesi è alle prese con i problemi della vita moderna, dovuti in gran parte all'abnorme numero di bambini da loro posseduti. Essendo infatti proibito per loro l'uso dei contraccettivi, padre e madre sono costretti a subire parti su parti, con conseguenti pianti, richieste maggiori di cibo e di vestiti ed un generale rigonfiamento di genitali.

Lui è un dono del Signore. Perciò smettila di lamentarti e cambiagli il pannolino.

Ma essendo ogni figlio un dono del Benevolo Signore, essi lo devono accettare con gioia, gloriandosi delle nuove bellezze del Creato. Così decidono, tutti insieme, come una vera famiglia, di uscire fuori di casa, danzando, cantando e celebrando un giorno di festa:

« Ogni spelmatozoo è saclo.

Ogni spelmatozoo è glande.
Se uno spelmatozoo va pelso,

Dio si allabbia un po'. »
(La gioiosa canzoncina, vincitrice di tre Glammy Awalds.)

L'allegria generale (che aveva contagiato anche il vicinato) termina quando la polizia seda nel sangue la manifestazione, incarcerando i genitori e spedendo tutti i bambini in posti dove il loro numero potrà rendersi utile a qualcosa: in un laboratorio scientifico. O in una taverna per comunisti.
Dall'altra parte della strada, una coppia di atei osserva con un misto di disprezzo e di divertimento la scena, godendo della loro possibilità di comprare preservativi al gusto cocco o vaniglia. Possibilità non sfruttata, dato che la moglie dell'ateo è attraente quanto un uruk-hai dei romanzi di Tolkien; ma ogni occasione è buona per farsi beffe dei credenti.

La crescita e l'apprendimento

Ma in fondo, che cos'è la vita umana in confronto ad un cormorano?

In questa seconda parte vengono illustrati i passaggi che porteranno i giuovini a diventare adulti seri e maturi, proprio come loro.

Il primo sketch si ambienta in una chiesa, durante una messa: il Rettore informa gli studenti che è vietato torturare, cospargere di vaselina e compiere atti immondi sul cormorano della Facoltà, simbolo di prestigio e di gloria per la scuola. Questo cormorano, continua il Rettore, ci è stato donato dalla Corporazione degli Animalisti incazzati di Sudbury, ed è pertanto buona e saggia cosa tenerlo in vita il più possibile.
Dopo aver parlato della notizia principale del giorno, il Rettore passa alle notizie più marginali: la famiglia di uno degli studenti è stata massacrata da un'orda di barbari famelici.
Ma non vi preoccupate, il cormorano sta bene dice il Rettore sfoggiando un gran sorriso, mentre lo studente a cui è morta la famiglia si sta strappando i capelli e minacciando di suicidarsi.


Il secondo sketch è invece decisamente più allegro e gradevole. Un insegnante di educazione sessuale decide di dare una dimostrazione pratica davanti ai suoi studenti. Così invita sua moglie a prendere posto sulla scrivania, e lì la conosce biblicamente, più e più volte. Gli studenti, interessati all'argomento, prendono appunti senza perdersi una sola penetrazione.
Come hanno rivelato i Monty Python stessi, questa scenetta è priva di senso al di fuori del semplice dar fastidio ai censori, come rivelano di sfuggita ai giornalisti mentre scappano dagli agenti di Pornobambino.


La trama è finita, leggete in pace.