Gensomaden Saiyuki: differenze tra le versioni

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{{citazione| Se incontri un Buddha uccidilo, se incontri un tuo antenato uccidilo, se incontri una fungirl ricordati di farla soffrire prima di ucciderla | Qualcuno| un lettore normale| gli innumerevoli doujinshi yaoi di Saiyuki}}
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[[Immagine:Sanzoandfriends.JPG|right|thumb|250px|Avete qualcosa da ridire su questo anime?]]


'''Gensomaden Saiyuki''' è il nome di una popolareggiante serie di ''Kazuya Minekura'', una [[mangaka]] il cui nome è conosciuto ancora ai meno.
'''Gensomaden Saiyuki''' è il nome di una popolareggiante serie di ''Kazuya Minekura'', una [[mangaka]] il cui nome è conosciuto ancora ai meno.

Versione delle 22:41, 8 ago 2008

«  Se incontri un Buddha uccidilo, se incontri un tuo antenato uccidilo, se incontri una fungirl ricordati di farla soffrire prima di ucciderla  »
( Qualcuno)
File:Sanzoandfriends.JPG
Avete qualcosa da ridire su questo anime?

Gensomaden Saiyuki è il nome di una popolareggiante serie di Kazuya Minekura, una mangaka il cui nome è conosciuto ancora ai meno.

Trama

La storia narra di quattro baldi giovani, costretti dalla volontà divina a fare i pendolari dalla Cina all’India, avendo vinto un concorso per quattro posti da supereroe al quale si erano presentati solo loro. Nel corso del viaggio dovranno affrontare millemila peripezie, tra cui la fame, l’emergenza caldo, l’emergenza freddo, l’emergenza clandestini, la castità forzata e i ripetuti e costanti tentativi da parte delle fungirl di far accoppiare tra di loro gli sventurati protagonisti. Comunque sia, a nessuno importa di ciò, data l’importanza vitale della missione da compiere: andare a staccare la spina ad un improponibile demone-toro, in coma da 500 anni ed ancora attaccato ai respiratori per volere del Vaticano, il quale sostiene che l’eutanasia è peccato. Va’a capire. I perfidi membri della C.H.I.E.S.A., infatti, cercheranno in tutti i modi di ostacolare i nostri eroi, sguinzagliando migliaia di ciellini, organizzando guerre di religione, o, più modestamente, mastodontici scioperi dei mezzi di trasporto, che costringeranno il geniale Sanzo e la sua crew a spostarsi a bordo di una sgangheratissima Fiat Campagnola verde oliva, al cui confronto la Uno Rap appare la macchina più ganza dell’universo.


Protagonisti

Buoni (si fa per dire)

  • Genjo Sanzo Oshi
«  Portanna la Bosatsu! »
( Portanna)
«  Mi passate un sutra? Devo andare in bagno »
( Genjo Sanzo)

Prestante monaco buddista dall’attitudine grunge Genjo Sanzo, al secolo Kouryu Della Corrente del Dio Po, ha passato tutta la sua vita nel grande monastero di Vergate sul Membro a coltivare la Via della Saggezza e della Illuminazione sotto la sapiente guida del venerabile Koumyo Sanzo. Il grande capo spirituale, noto per l’ascetismo e per il frequente ricorso a scorciatoie per la beatitudine, ha molto spinto il suo pupillo a ricercare il Nirvana. Purtroppo qualcosa è andato storto, e tutto ciò che il piccolo Kouryu è riuscito a trovare è stato un vecchio lp dei Nirvana, che lo ha indotto a smettere di pettinarsi (come ricordato nelle memorie del saggio monaco Yugi oh! detto The king of hairstylist ) e a cominciare a bere, fumare, andare a donne ed essere nonostante ciò sempre più depresso. Il tutto al solo scopo di assomigliare il più possibile a Kurt Cobain. Nei rari momenti in cui non è depresso, il simpaticissimo Sanzo esercita l’antica pratica buddista dell’opportunismo, ovvero dello scrocco vero e proprio, che può essere riassunto nell’antico detto zen Non avere nulla ma sfrutta le cose degli altri. Questo spiega perché indossi un pettorale di puro oro coniato con le statuette di Buddha portate al tempio da ingenui fedeli convinti di salvarsi l’anima, o perché faccia spese mediante una pratica carta di credito Mastelcard golden platinum infinity , gentilmente messa a disposizione da tre dèi detti Sanbutsushin (i quali, peraltro, se ne sono già pentiti da tempo). Per quanto riguarda il suo ruolo ufficiale e le sue mansioni, occorre dire che Sanzo è il custode del Sutra del cielo demoniaco, nonché la guida spirituale (ah ah ah) di tre sperduti demoni e l’arrapatore ufficiale delle fungirl, le quali passano intere giornate a scrivere funfiction yaoi che lo vedono protagonista in mille modi diversi, in tutte le posizioni del kamasutra con tutti i personaggi maschili della serie comparsi per più di di 0.5 fotogrammi. Certo, so bene che le bimbominkia esagerano, però farsi vedere in giro accompagnato solo da nerboruti giovanotti e scegliere, tra tutte le armi disponibili in commercio, proprio una pistola lunga 8 cm e mezzo, non aiuta la sua causa.

  • Son Goku
«  Sanzo, ho fame! Posso mangiare questo succulento porcello? »
( Son Goku)

Simpatico demone-scimmia, Son Goku è il discepolo/figlio adottivo/ animale domestico/schiavo personale del venerabile Sanzo, nonché l’unico essere vivente che ancora lo sopporta. Questo bel rapporto padre/figlio, così forte e profondo da far dubitare molte fungirl della sua vera natura, inizia il bel giorno in cui l’ iracondo monaco decide di lasciare il suo monastero e il suo paese per andare a cercare le ceneri di Kurt Cobain. Fallendo nel suo tentativo, si accontenta di portarsi a casa uno scimmiotto rimasto al gabbio per 500 anni, allo scopo di addestrarlo ad uccidere chiunque sostenga che i Nirvana erano poser. Purtroppo per lui, però, il piccolo Goku non è molto incline all’omicidio, preferendo di gran lunga gare di abbuffate contro i suoi nemici storici Giuliano Ferrara e Platinette. Nonostante l’affiatamento tra il bonzo corrotto e la scimmia, però, l’idillio è destinato a incontrare molti ostacoli sul suo cammino. Un esempio lampante è quella rottura di maroni vivente che risponde al nome di Principe Homura, che vuole Son Goku per non si sa bene quale motivo e che sembra persino un po’geloso del monaco Sanzo. Questo ha creato molte fantasie oscene nella mente delle fungirl, complice anche l’arma che Son Goku si porta appresso, un bastone allungabile a dismisura, con due palle attaccate alle estremità. Proprio così.

  • Cho Hakkai
«  Sono un demone! »
( Cho Hakkai)
«  Sì sì come no! »
( pazzo)

Ovviamente non poteva mancare l'uomo dai sani valori di origine siciliana, che con la scusa di essere cresciuto in un orfanotrofio, decide di figliare con la propria sorella gemella, Kanna (di nome e di fatto, a quanto pare. Perché? Continuate a leggere…). La dolce sorellina, un bel giorno decide di volerlo fare strano e si lascia prender...catturare da un demone-lombrico, dando la colpa alla povera tribù del suddetto, la quale viene brutalmente sterminata a colpi di lupara dallo stesso Cho Gono (ma non si chiamava Hakkai? Sì ma è complicata la storia, è un a questione di nomi, contronomi, soprannomi, nei clan mafiosi si usa così. E ora, continuate a leggere e non rompete, stronzi!). Dicevamo che Kanna, distrutta dal dolore per essersi spezzata un'unghia durante il salvataggio, decide di togliersi la vita con un taglierino da disegno. Gono, sconvolto dal fatto che la gemella abbia avuto un taglierino dai genitori e lui no, viene colpito da una paralisi facciale che lo costringe a sorridere senza riposo alcuno. Il poveretto, resosi conto di non poter più andare in giro a chiedere il pizzo con quella faccia di culo, decide così di abbandonare la malavita e darsi alla latitanza, prendendo il nome di Cho Hakkai. Questo fatto, tuttavia, non sarà privo di conseguenze per il giovane picciotto, che da ora e per sempre soffrirà di schizofrenia cronica, con sporadiche degenerazioni in follia vera e propria. Celebre è, infatti, la sua tendenza a strapparsi dal lobo dell'orecchio destro tre orecchini di metallo e a correre in tondo urlando Sono un demone! a ripetizione, o almeno fino a quando un'anima pia non decida di rimettergli gli orecchini fingendo di aver paura. L'arma di Cho Hakkai è il Ki, l'energia spirituale che può essere concentrata in una sola parte del corpo. Hakkai spesso la utilizza per la sua paralisi facciale, in modo da attenuare un poco l'innaturale contrazione dei muscoli labiali.

  • Sha Gojyo
«  Questa è l’ultima volta che porto a letto un uomo  »
( Sha Gojyo)

Essere per metà demone e per metà porco, Sha Gojyo era, prima di conoscere Sanzo, un parassita sociale dedito all’alcol, al fumo, alle donne facili e al gioco d’azzardo. Traumatizzato dal fatto di essere il frutto di una relazione extraconiugale, il piccolo Gojyo capisce fin da subito di non essere un bambino come tanti. È destinato, infatti, a diventare il più grande pervertito della storia del mondo. Perciò non solo si comporta da grandissimo morto di figa, ma si spinge ben oltre: allunga le mani su Sanzo, corrompe Son Goku a colpi di dolcetti imbottiti di afrodisiaco e ha una relazione con Hakkai in cui c'è da chiedersi chi sia il sottomesso. Inoltre, quando ha ancora un minuto di tempo libero, si diverte a scrivere, sceneggiare ed interpretare (anche grazie all’aiuto dei suoi impagabili compagni di viaggio) simpatici filmetti a luci rosse che gli sono valsi l’invidia di Rocco Siffredi, John Holmes e Lucignolo. Per la gioia delle fungirl, poi, anche l’arma di Gojyo è lunga e rigida (è ufficiale: alla Minekura serve urgentemente un uomo). Sto parlando della Shakujo, un’asta di ferro lunga 2 metri e 15 centimetri dalla lama a padella per crêpes. Molti si sono chiesti cosa simboleggino quei 15 centimetri in più, ma Gojyo non si è mai pronunciato in merito. Tutto quello che sappiamo è che il suo strumento gli è stato molto utile, in passato, anche nel campo della crêperia dolce: tutti i suoi famosi video, infatti, hanno come tema principale i dolci in tutte le salse.

  • Jipu/Hakuryu
Il tenero draghetto aspetta con ansia il ritorno del suo padrone

Animaletto domestico di Hakkai, Jipu è un tenerissimo draghetto bianco dalla voce stridula che, qualora le circostanze lo richiedano, è in grado di trasformarsi in una fiammante Fiat Campagnola modello base. Sfottuto da tutto il resto del gruppo per essere un veicolo da sfigati spiantati troppo poveri anche per comprarsi la Dacia Logan, il piccoletto è quello che si fa più il culo là in mezzo, dovendo trasportare a destra e manca due fumatori incalliti che gli sporcano i sedili con la cenere, una scimmia che un giorno sì e uno no cerca di infilargli uno spiedo in gola e un tizio alla guida con la paralisi alle mani e la patente comprata dai falsari di Cosa Nostra, a giudicare dalle volte in cui il draghetto si è ritrovato a stretto contatto con il tronco di un albero.

Cattivi (si fa sempre per dire)

Demoni

  • Principe Kougaiji
«  Voglio la mamma! »
( Kougaiji)

Demone truzzo, metrosessuale ed inguaribilmente mammone, Kogaiji è il nemico fisso di turno della storia, figlio di quel demone-toro tenuto in vita a forza dal Vaticano (tale Gyumaoh, un parente stretto del Cardinal Ruini). La sua caratteristica principale è che ogni volta che appare riesce sempre a fare una figura di merda diversa. Ma non è colpa sua: il nostro caro nemico, infatti, soffre di amnesie a breve termine di grave entità, nonché manie di eccessiva autostima, che lo spingono periodicamente ad andare a sfidare il gruppo di Sanzo, convinto di battere tutti e quattro con uno sbadiglio, per poi tornare indietro ogni volta gonfio come una cornamusa. Questa fase delle sue psicopatie ha avuto l'apice quando si è aggiunto anche un istinto masochistico/suicida (detta anche sindrome dell’Emo), palesatosi nell'episodio in cui, non contento che Goku ogni volta lo battesse risparmiandogli la vita, ha deciso di mettere in gioco la salvezza del bonzaccio corrotto a cui la scimmia tiene tanto. Idea che nemmeno un gruppo di psicoterapeuti specializzati in manie suicide è riuscita a tutt'oggi a spiegare. Il suo piano, purtroppo, non è andato a buon fine, perché una buona stella ha deciso di risparmiarlo dalla morte, e dopo essere rimasto in coma vegetativo per qualche mese, è tornato con le stesse manie, ma pure rincoglionito, questo perché Nii, durante le cure, ha esagerato con la quantità di morfina rendendolo più rintronato del solito. Nonostante l'aria da duro che vuole mantenere, il nostro buon Kogaiji è un bravo bambino, e ogni sera dice le preghierine sotto una colonna in cima alla quale è posto un bassorilievo della Madonna che lui chiama amichevolmente "mamma", dicendole anche tutti i giorni che la tirerà giù di lì. I suoi amici, che non possono più vederlo in quello stato, si augurano presto che davvero la signora scenda di lì: ovvero che il pezzo di roccia si stacchi finendogli in faccia e ponendo fine alle sue sofferenze. Come molti notano, le sue apparizioni nella storia sono sempre molto distanti l'una dall'altra, e questo è dovuto non solo ai tempi di ripresa tra una tamburata e l'altra, ma anche perché il nostro caro Kogaiji ci tiene molto al suo aspetto, e impiega metà della sua giornata nella manicure (con scarsi risultati), nella cura del corpo (diverse ore al giorno sul lettino abbronzante), nella cura dei capelli (dai! chi c'ha mai creduto che è rosso ruggine naturale!), e nella scelta degli accessori (quali i suoi splendidi orecchini con tanto di fronzoli fru fru che non ho mai visto nemmeno al carnevale di Rio) e dell'abbigliamento (come dimenticare la giacca bianca D&G rubata a Seto Kaiba!).

  • Dokukakuji

Dokukakuji, nome d’arte dell’inutile demone Sha Jien, è il braccio destro e guardia del corpo di quel senza palle di Kogaiji. Oltre a ciò è anche il fratello maggiore di Gojyo, con il quale ha condiviso tanti momenti belli e brutti. I due fratellini si vogliono talmente bene che, ogniqualvolta si trovino insieme nello stesso posto per più di un petosecondo, fanno di tutto per cercare di uccidersi a vicenda. Succede anche nelle migliori famiglie.

  • Yaone

Demone-sicario- alchimista, nonché celeberrima tettona, Yaone è colei che ha il compito di arrapare i (pochissimi) funboy etero di questo classico della letteratura moderna. Premesso che si tratta dell’ennesimo personaggio inutile che non fa e non sa fare assolutamente nulla, quel fesso di Kogaiji ripone in lei la massima stima e fiducia. In effetti, nonostante Yaone non abbia mai portato a termine nemmeno una missione, ha conservato intatto il suo posto di lavoro, questo perché il principe dei demoni spera invano di trombarsela un bel giorno, ignorando che la sua bella sottoposta lo tradisce con Hakkai già da molto tempo.

  • Lirin
«  è una bambina intelligente, e farà molta strada »
( nessuno)

Lirin è la sorella di Kogaiji, il che rende superfluo dire che presenta problemi mentali seri ed irreversibili. Tuttavia, la ragazzina compensa il suo vistoso ritardo mentale con una sessualità che definire precoce sarebbe un eufemismo. Ne è una prova il fatto che, pur non avendo raggiunto l’età dello sviluppo, la piccola Lirin porti già l’ottava di reggiseno, e che abbia già deciso con ferma determinazione di perdere la verginità grazie al fondamentale contributo di Sanzo. Ma purtroppo per lei il bonzo non sembra troppo interessato all’allettante proposta, per la gioia delle fungirl scrittrici di doujinshi yaoi. Però chissà, magari il Genjo nazionale sta solo aspettando che la signorina diventi maggiorenne!

  • Gyokumen Koshu
«  il mio personaggio preferito »
( Wanna Marchi)

Gyokumen Koshu è la seconda moglie di Gyumaoh, madre di Lirin e matrigna di Kogaiji. È stata sua la brillante idea di voler risvegliare dal coma il suo compagno, dando inizio a questa enorme sega mentale che risponde al nome di Gensomaden Saiyuki. Il fatto che Lirin sia sua figlia spiega l’enorme attitudine di Gyokumen Koshu alla prostituzione: nel tempo libero, infatti, la signora dei demoni intrattiene sollazzose relazioni sessuali con tutti i maschietti che le capitano a tiro, dal dottor Nii al figliastro Kogaiji (e ci vuole coraggio).

  • Dottor Nii e Professoressa Fan

Soprannominati la coppia degli orrori, questi due degenerati sono i medici che si occupano del risveglio di Gyumaoh o che almeno dovrebbero, se solo ne fossero capaci. In effetti, il dottor Nii è una sottospecie di maniaco stupratore e pedofilo, che non si separa mai da un lurido coniglietto di peluche vinto al luna park quando era bambino. La dottoressa Fan, invece, è una zitellona acida resa tale da millemila mesi di castità forzata, passati peraltro a sorbirsi i deliranti discorsi del suo instabile collega. Insomma, gente da cui stare alla larga.

Dei sull’orlo di una crisi di nervi

  • Homura
«  cosa ne pensi, Son Goku? »
( Homura)
«  allenati per sconfiggermi, Son Goku!  »
( Homura)
«  cosa ne pensi, Son Goku?  »
( Homura)
«  cosa ne pensi, Son Goku?  »
( Homura)
«  Son Goku! »
( Homura)
«  cosa ne pensi, Son Goku? »
( Homura)
«  diventa forte, Son Goku! »
( Homura)
«  che palle! »
( Son Goku)

Alter ego dell’ex fidanzato della Minekura, Homura è in assoluto il personaggio più scassaballe dell’intera serie. Ossessionato da Son Goku, è in continua competizione con Sanzo, che egli ritiene un poser, mentre lui sarebbe un true metaller. Lo dimostra il suo abbigliamento da rocker dannato, con tanto di catene luride e mai oliate, jeans a tubo, canotta nera e mantello da prestigiatore sborone. A parte questo non fa niente nel corso della trama, a parte ammorbare l’esistenza al povero Goku e ciarlare a non finire sulle sue presunte doti da dio (avete presente, no? Quanto sono figo, quanto sono forte, quanto sono cattivo quanto sono metallaro…). Peccato che nessuno lo sopporti, nemmeno la fidanzata Rin Rei (ritratto della stessa Minekura), che ha preferito suicidarsi pur di non sentire più le sue chiacchiere a vanvera, o i suoi fedelissimi Shien e Zenon, che hanno già chiesto a Sanzo se sulla Campagnola c’è ancora posto.

  • Shien e Zenon
«  Chi? »
( Homura)

Coppia di divinità dementi (infatti sono gli scagnozzi di Homura), Shien e Zenon non hanno un ruolo preciso nel susseguirsi della trama. In effetti, il loro unico scopo nella vita è quello di assecondare quel pazzodel loro capo, il quale si è messo in testa di creare un mondo perfetto fatto solo di metallari, dove si può bestemmiare e bere birra a volontà e dove non esistono truzzi come Gojyo, emo come Hakkai o poser come Sanzo.

  • Nataku

Il piccolo e tenero Nataku, all’apparenza un semplice bimbominkia, in realtà era il Principe Dio della Guerra prima che quel raccomandato di Homura gli sfilasse le poltrona da sotto il culo. Allievo del Gran Maestro Marco Materazzi, Nataku era conosciuto nel Mondo Celeste come la bambola assassina, per la ferocia con cui massacrava gli eserciti nemici (specie se francesi). È stato lui, infatti, a gonfiare Gyumaoh e a spedirlo in coma per ben 500 anni.

  • Kanzeon Bosatsu

Sommo/a dio/dea dell’amore, Kanzeon Bosatsu è l’artefice del viaggio del quartetto di sfigati comandati da Genjo Sanzo. Divinità cinica e scazzata all’ennesima potenza, non fa nulla per aiutare i suoi protetti per il semplice motivo che non ne ha voglia. Suole farsi accompagnare da un assistente tuttofare, tale Jiroshin, il quale funge sporadicamente anche da trastullo sessuale del/la Bosatsu (ecco perché sembra sempre così stanco!). Ad ogni modo, il fido Jiroshin sembra non soddisfare fino in fondo le aspettative della sua padrona. Questo spiega i ripetuti tentativi di stupro di Kanzeon Bosatsu ai danni di Sanzo.

Curiosità

  • Hakuryu va ancora in giro nonostante non abbia mai passato la revisione in vita sua. Questo spiega perché si scassa di continuo.
  • Quando non si fa menare da Sanzo e compari, il Principe Kogaiji ama trascorrere le sue ferie ad Ibiza, da bravo truzzo qual è.

Voci Correlate

Collegamenti esterni