Hellraiser

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La locandina della serie.
« Esci da questo cubo, immonda creatura! »
(Padre Amorth esorcizzando il cubo nella maniera sbagliata)
« Come vuoi, vecchio. »
(Pinhead rivolgendosi all'esorcista)
« Non guardate me, io non c'entro stavolta. »
(MacGyver riguardo l'invenzione del cubo)
« Il mio papi mi ha regalato un gioco per Natale! »
(Figlio di papà che non sa cosa lo aspetta)
« Oh, scusate, è il cercapersone. »
(Pinhead mentre qualcuno sta risolvendo il cubo)


Hellraiser è un documentario a puntate di RiEducational Channel che narra la vera storia del Cubo di Rubik, un apparentemente innocuo gioco di logica e rompicapo, ma che in realtà nasconde una porta dimensionale per l'evocazione di malvagie ed infernali creature come La Russa, gli Slipknot e tua suocera.

La lunga e sanguinosa serie

L'ultima foto in nostro possesso che ritrae il regista e il produttore intenti a preparare gli effetti speciali per il loro prossimo capolavoro.

Il creatore e regista della serie, un incrocio fra un nerd giocatore di Doom e Marilyn Manson di cui non si conosce il nome, ha ben pensato di creare addirittura 8 episodi della saga, in modo da trattare esurientemente la complessa ed interessante storia del cubo. In realtà, ci spiega la zia in un'intervista a Lucignolo, suo nipote aveva ordinato qualche barattolo in più di vernice rosso sangue al supermercato sotto casa. In ogni modo, per quanto quella noiosa di Kiwipedia cerchi di presentarli come un'opera collegata, i singoli film hanno un'attinenza fra di loro pari a quella che potrebbero avere Barbie Raperonzolo con Full Metal Jacket. Spetta dunque allo spettatore il difficile lavoro di collegamento fra le varie storie; sempre che non abbia già saggiamente deciso di riportare i film dal blockbuster, richiedendo per giunta il rimborso.

Per quanto riguarda il finanziatore del film, invece, non si hanno più notizie di lui dal 2006, quando un gruppo di terroristi lo ha catturato mentre cercava ispirazione nel deserto afghano. Né l'Onu, né qualsiasi altra organizzazione umanitaria sono intenzionati a prendere provvedimenti a riguardo.

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Gli spoiler rendono il testo più aerodinamico aumentandone la velocità, quindi attenzione ai colpi d'aria.

Hellraiser: Non ci sono per nessuno

L'inizio della fine.

Il primo capitolo della serie vede un tale Franco Cotone, normale impiegato precario di giorno e ricercatore del piacere estremo di notte, protagonista delle simpatiche attenzioni dei Cenobiti. Desideroso infatti di maggiori piaceri, egli tenta di evocare Cristiano Malgioglio, ma fallisce, evocando invece i demonietti amanti del lattice. Iniziano così terrificanti torture per lui; comunque nulla a che vedere con ciò che gli avrebbe fatto Malgioglio.

Tempo dopo casa sua viene acquistata a prezzo stracciato del fratello, che si trasferisce assieme alla sua famiglia, composta di una moglie fedelissima e di una ragazza visionaria. Un giorno, durante le mestruazioni della moglie, un po' di sangue cade sul pavimento e risveglia il male che covava in quella casa. Male che si manifesta presto come un umanoide formato da sangue coagulato e liquidi vari (di cui non è fondamentale sapere la provenienza), che si aggira per la casa uccidendo come un folle. La ragazza, sopravvissuta al turbine di morte mestruale, decide di farsi coraggio e, armata di assorbenti, sconfigge definitivamente il mostro.

Hellraiser: Prigionieri della De Filippi

I cenobiti fanno il loro ingresso trionfale nella sede Merdaset. Notare la soddisfazione impressa sui loro volti.

Il secondo capitolo segue il primo, più per mancanza di idee che per voglia di approfondire la storia.

La ragazza che nel primo aveva sconfitto il male si ritrova in un ospedale psichiatrico di periferia, uno di quei brutti posti abbandonati da tutti, dove medici pazzi e infermieri fannulloni possono vivere alle spalle del sistema sanitario pubblico. Il caso della poveretta, tormentata da incubi e da visioni di un infernale Tonio Cartonio, diviene così famoso da attirare l'attenzione dei media e della De Filippi, che, affamata di nuovi ascolti come di un lupo della carne sanguinolenta, non esita ad invitare a C'è posta per te la sventurata giovane.

L'inizio della puntata è la solita storia strappalacrime dove, fra finti applausi e lacrime ancor più finte, la ragazza narra le sue incredibili vicende. Ovviamente nessuno le crede. Fino a quando, però, Mario decide di rivelare gli ospiti segreti della trasmissione: i cenobiti. Il pubblico, ormai abitutato a vedere di tutto, non reagisce più di tanto alla vista dei demoni, neanche quando questi cominciano a sbudellare e a tagliare arti manco fossero i Cannibal Corpse. A nulla vale il tentativo di Maurizio Costanzo, presente alla trasmissione, di calmare le acque:

« Boni, state bboni. »
(Costanzo ai cenobiti poco prima di essere trascinato da questi nel Labirinto.)

La ragazza riesce però a scappare nel putiferio, lasciando i cenobiti indecisi se portarsi con sé o no quei casi umani.

Conclusione: 87 morti, 13 mutilati, e 30 milioni di ascolti. Un successo per Mediaset.

Hellraiser: Inferno a Bassano del Grappa

Bassano del Grappa prima dell'arrivo dei Cenobiti.

All'inizio di questo capitolo Pinhead, per qualche strano motivo (si pensa ad una congiunzione astrale che vede Saturno in casa di Giove a causa dello sfratto), si ritrova imprigionato in una statua di vaselina, acquistata dal proprietario di un bordello della periferia di Bassano del Grappa, il quale si esalta con gli amici presentandola come un'opera di arte moderna del grande Andrea GuerraBuco. In realtà egli è sessualmente attratto dalla figura di Pinhead, che si sa, nella sua vita ha fatto cadere ai suoi piedi moltissime donne (come, è meglio non saperlo).

Bassano del Grappa dopo l'arrivo dei Cenobiti.

Nel frattempo una giovane esattrice delle tasse ambiziosa e spietata sta compiendo un'indagine su alcune evasioni della zona, fra cui rientra il bordello malefico, che a quanto pare non aveva dichiarato le entrate dalla vendita di vibratori in cobalto. Investigando viene a sapere del terribile segreto che si nasconde nel locale e che avrebbe a che fare con entità demoniache, lobbry ebraiche e le leggendarie scie chimiche. Seguendo pertanto la pista (di coca) che porta fino all'ufficio del proprietario, l'esattrice si trova davanti ad una scena raccapricciante: Pinhead si è liberato dal suo guscio di pietra e sta seminando morte e distruzione (nonché piantine di soia modificate geneticamente), il proprietario sta cercando inutilmente di invocare Cthulhu, mentre in un angolo Lucarelli chiede ansioso Paura, eh? ad un cenobita che sta per sventrarlo.

Approfittando però di un momento di distrazione, la giovane riesce, grazie alle sue conoscenze in parapsicologia, ad ipnotizzare Pinhead, entrando nel suo subconscio e scoprendo che dietro un'apparente anima nera come la pece si nasconde un attivista di Forza Nuova. Le due personalità cominciano così a lottare per la supremazia, e la nostra eroina ne approfitta per scappare in sella ad un frigo a pedali. Lo scontro titanico si conclude con la distruzione totale della città e un fuggi fuggi di piccioni.

Hellraiser: La scarpa maledetta

La componente fondamentale di ogni buona porta dimensionale che si rispetti. Il colore rosa fascion permetta l'apertura di un worm-hole in mezzo alle chiappe della femmina che le indossa.

Nel quarto capitolo il regista, senza alcun valido motivo, decide di spostare l'ambientazione del film nel futuro, precisamente nel 41esimo millennio, quello di Warhammer 40000, il simpatico universo abitato da strane creature, come alieni verdognoli, dugonghi impazziti e vampiri dai canini a sciabola. In questo modo, la pellicola, già giudicata di serie B, retrocede nella serie C, assieme alla Salernitana e all'Albinoleffe.

Gli addestratissimi marine della 4Kids si preparano ad uno scontro micidiale.

Il protagonista stavolta è il proproproecceccnipote del creatore del Cubo, ingegnere di una ditta produttrice di spremiagrumi, che viene trasferito su una stazione spaziale orbitante intorno ad una delle inutilissime lune di Saturno. Qui, chiuso nella sua stanzetta da nerd, decide di progettare l'arma finale da usare contro i cenobiti, colpevoli di aver ucciso tutta la sua famiglia e di avergli rigato la macchina. Armato di scarti di frigo a pedali, di cassette di Art attack, di libri di fisica quantistica-cosmologica-filogenetica di Stephen Hawking e di una scarpa benedetta da un monaco taoista, per diversi giorni si dedica incessantemente alla creazione del suo capolavoro, ogni tanto intervallata dalla visione di un buon porno. Nel frattempo decide di raccontare la sua incredibile storia al resto dell'equipaggio, il quale, molto giudiziosamente, decide di rinchiuderlo nella sua stanza e di buttare la chiave.

Alla fine la macchina viene ultimata: un prodigio della tecnica che farebbe invidia alle invenzioni di Archimede Pitagorico viene messo in moto. I cenobiti vengono dunque evocati e attirati nella trappola. Ma, prima, non manca qualche bel massacro ai danni dei poveri marine, come in tutti i pessimi film horror che vedono coinvolti dei militari. Fra pezzi di fegato che volano e cervella spiattellate sul muro, l'ingegnere riesce ad attivare il meccanismo finale, che spedisce una volta per tutte i demoni lontano, su un pianeta desolato.

La Terra.

Hellraiser: La vendetta dell'Ingegner Cane

L'Ingegnere intento a riflettere su come sia possibile far stare un'intera dimensione parallela in un piccolo giocattolo. Dietro si possono osservare i suoi accurati studi sul Cubo.

Il quinto episodio vede come protagonista un incorruttibile carabiniere calabrese il quale, invece che esplorare i molteplici significati della parola pigrizia come i suoi colleghi, è ben deciso a ripulire il suo amato paese dalla sporcizia, dalla corruzione e dalla prostituzione.

Ignaro delle inevitabili scarpe di cemento che riceverà presto in dono, l'agente indaga senza sosta su un commercio illegale di elenchi telefonici, a cui sembra fare capo un certo Ingegner Cane, un pericoloso individuo delirante che lavora per la mafia nella costruzione del Ponte sullo stretto. Un giorno, grazie ad una soffiata proveniente da uno spiffero nella finestra, Giuseppe (è questo il suo nome) riesce a raggiungere il covo dell'Ingegnere, il quale è intento a parlare al cellulare con un presunto complice:

« Gianni, sono ottimista! Sono finalmente riuscito a risolvere questo dannato rompicapo! Allegria! »
(Il Sig. Cane con in mano il Cubo.)

L'agente non può fare altro che rimanere attonito a guardare l'orrida fine dell'Ingegnere, il quale però non perde il suo stupido senso dell'umorismo (e il suo ottimismo), lanciandosi nelle sue ultime, stupidissime battute sull'amico Gianni.

La storia si conclude con la comprensione del verbo correre da parte dell'agente e con un bel regalo di Natale da fare al vicino odioso.

Hellraiser: Il pastore sanguinario

La causa di tutto.

Ancora una volta il regista decide di riprendere la storia dei primi due capitoli (se ve la siete già dimenticata, non preoccupatevi, non avete perso granché).

L'abile travestimento adottato dalla donna per scappare dal luogo dell'incidente.

La ragazza questa volta è cresciuta e si è felicemente sposata con un mediocre individuo, di quelli che trovi con l'aria triste sugli autobus. Così, mentre i due si stanno recando al Merdonald's per una sana cenetta al lume di candela, il marito esce all'improvviso di strada (probabilmente confuso da un cartello stradale ingannevole) e si schianta contro un gruppo di pecore di passaggio. Lui ne esce quasi illeso, mentre della moglie non vengono trovate tracce (si pensa che si sia travestita da pecora, o, più probabilmente, da pastore).

Il marito passa i giorni e i mesi successivi tormentato dal rimorso per il presunto omicidio, per le pressioni dell'assicurazione e per le minacce degli animalisti in merito all'uccisione di tre pecore. Sempre più depresso e sull'orlo del suicidio, un giorno scopre che la moglie non è realmente morta, ma ha fatto un patto con i cenobiti, scambiando la sua anima con quella del marito, assieme a tre pacchetti di Big babol e un accendino. Inaspettata però è la reazione del marito all'evento, il quale manifesta un certa felicità, dimostrando di preferire di gran lunga la compagnia dei cenobiti piuttosto che quella della moglie (e degli onnipresenti animalisti).

Hellraiser: Lo scontro decisivo

Loro sono chiaramente agenti dei Cenobiti.

La scena questa volta si sposta in una delle desolate città dell'Est europeo (dove precisamente non ci è dato saperlo, senza contare che non è importante, vista la rilevanza nulla di quelle città).

Se guardate bene in alto a sinistra potrete vedere la scritta Sex.

Qui un'acida e scontrosa eroina del CCSG viene inviata per indagare sui presunti messaggi subliminali presenti in un cartone animato di serie B (di quelli che vengono mandati in onda quando non c'è nient'altro di meglio, ma proprio nulla, neanche i quiz di Amadeus). La donna viene a scoprire che lo scopo finale di questi individui, chiaramente associati al Grande Complotto Internazionale, non è solo quello di diffondere messaggi di incitamento al sesso, alla violenza e all'acquisto di Kinder Pinguì, ma anche di conquistare il mondo. Gli scaltri complottisti hanno ben pensato di usare lo strano oggetto ritrovato in un sacchetto di patatine per aiutare i loro diabolici piani.

Chiaramente i complottisti non sono solo inesistenti, ma anche stupidi: l'uso sbagliato (ma anche l'uso e basta) del Cubo è sconsigliato caldamente da un medico su dieci. Ma ormai la frittata è fatta; e le uova sono pure marce. I cenobiti prendono a scorrazzare qua e là, mentre la donna salta come un'ossessa urlando Il Diavolo! Il Diavolo! Avevo ragione! Avevamo ragione! Non siamo pazzi!.

Nulla sembra fermare i cenobiti, presi dalla loro smania di distruzione. La Polizia, però, è decisamente più preoccupata per gli agenti del CCSG che non per i cenobiti, i quali hanno campo libero: i più affermati psicologi dicono infatti che l'uomo è ben più spaventato da un bigotto armato di teorie strampalate che da un demone vestito di lattice. Ed è per questo che, intelligentemente, anche i demoni stessi si uniscono alla lotta contro il Vero nemico.

Inizia così una nuova era di guerre.

Hellraiser: Viuleeenza!

La maggior parte degli spettatori non resiste sino all'ottavo capitolo.

Ai pochi sfortunati e volenterosi individui che hanno deciso di seguire fin qui l'intera saga il regista presenta un'opera che ripaga assai le fatiche patite e le ore perdute dietro le altre schifezze gli altri film. Almeno così afferma l'autorevole commento critico di Peppone il macellaio, conosciutissimo critico d'Arte e di Cinema in tutta Bergamo bassa. In realtà, la scarsa qualità degli episodi di Hellraiser è cumulativa, perciò, se avete di meglio da fare, come raggiungere il Nirvana o tradurre in sumero il libretto di istruzioni del microonde, fatelo senza indugi.

Per l'ultimo episodio non hanno lesinato sul cast.

Nell'ultimo episodio i protagonisti sono un gruppo di 5 ggiovani che, annoiati dalla vita quotidiana, decidono di andare ad un rave party di ultima categoria, di quelli che vanno al di là del semplice concetto di spaccarsi di bbrutto. Uno di quei postacci dove circolano sostanze di tutti i tipi, dalla vaselina al gusto pistacchio fino al blumele fosfoglicerato. In realtà essi sono invitati appositamente dall'organizzatore, un vecchiaccio desideroso di vendicarsi della porta del garage "taggata" dai 5 ragazzi. Il fatto è che, invece che scegliere una vendetta normale, tipo sciogliere nell'acido le loro barbie preferite o usarli come copritazza del cesso, egli decide di farli "sballare" così tanto da far confondere loro la realtà con la finzione. Essendo infatti egli un grande conoscitore dell'occulto, del satanico e del mondo dei cenobiti (nonché avido lettore dei libri di David Icke), crea un mondo artificiale e terrificante (simile a quello della Melevisione) per gettare i 5 in un vero incubo.

Così, come in una brutta copia di Matrix, essi vagano per questa dimensione onirica, dove uno ad uno vengono fatti a pezzi dagli orrori della loro stessa mente. Gli unici che si salvano, un ragazzo ed una ragazza (lui bello e atletico, lei figa, nel rispetto dell'originalità che contraddistingue i film horror), ci riescono accorgendosi del fatto che nel mondo fasullo la maionese è meno saporita. Svelato il mistero, non resta loro che scappare e lasciare il vecchio nelle mani esperte di Pinhead.

Il film si conclude maestosamente con un'apparizione di Abatantuono che, fra budella che volano e sangue dappertutto, non può fare altro che urlare al mondo il suo appello: Viuuleeenza!.

La trama è finita, leggete in pace.


I cenobiti

I cenobiti al completo. Pinhead è quello nella seconda fila a sinistra.
I cenobiti sono noti per realizzare lifting gratuiti.
« Tu hai aperto la scatola e noi siamo venuti. »
(Pinhead a Affari tuoi.)

I cenobiti sono un simpatico gruppetto di amici demoniaci che si divertono a torturare le loro vittime nei modi più disparati. Non si sa da dove vengano e quale sia la loro origine, ma alcuni ipotizzano che siano in realtà degli umani che hanno partecipato troppe volte al Maurizio Costanzo Show. Sono crudeli, spietati con le loro vittime, desiderosi solo di divertirsi con la loro carne per l'eternità; proprio come un professore di matematica.

Appaiono come degli individui pallidi e smunti, dalle brutte facce, vestiti di lattice scuro; a prima vista sembrano un misto fra dei darkettoni e un gruppo di feticisti sadomasochisti (impressione che non si allontana troppo dalla realtà). Possiedono poteri sovrannaturali, come quello di uscire dalle fottute pareti e quello di poter scagliare pesanti catene da neve sui malcapitati. Quindi se entrando nel garage non trovate più le vostre catene da neve per la macchina, sapete a chi dare la colpa.

Le torture che infliggono alle vittime sono molteplici: vanno dal semplice pestaggio con delle copie rilegate del Signore degli Anelli fino alle più atroci, come la visione forzata di 20 puntate di fila di Ballarò. Ma non possono mancare lo sparticulo multiplo o il famigerato gessetto sulla lavagna. Insomma, se solo ne avessero voglia potrebbero scrivere degli ottimi romanzi horror. Peccato. Per noi.

Pinhead, per gli amici Testa di chiodo

Pinhead secondo la ricostruzione di un sopravvissuto.
« Offertissima! Per soli 66,6 euro e la vostra anima, riceverete subito un set completo di chiodi! Vi verrà consegnato a casa vostra direttamente da uno dei nostri incaricati! E in omaggio per i più piccini un distruttivo gioco di logica! Telefonate subito! »
I bambini! Qualcuno pensi ai bambini!
« Non esiste il bene, non esiste il male, esiste solo la carne ed il piacere che ci procura. »
(Pinhead mangiando una bistecca e rispondendo ad un animalista rompicoglioni.)
« L'altra chiave apre la porta dei sogni, dei miracoli diabolici e delle oscure meraviglie. »
(Pinhead mentre scarica pornazzi da Emule.)

Pinhead è il capo dei cenobiti, il loro portavoce (gli altri si sono mozzati la lingua con una motosega per esplorare le profondità della carne; contenti loro) nonché la loro guida spirituale, religiosa e turistica. Fisicamente rappresenta l'incrocio fra un barbiere impazzito e una sparachiodi mal adoperata. Con le sue vittime è crudele almeno il triplo dei suoi seguaci; basti pensare che una volta tolse senza pietà ad un bambino le sue caramelle. Il suo obiettivo finale è quello di rendere l'intero pianeta un enorme mattatoio, anche se i più esperti hanno rivelato che basterebbe donargli la redazione di Studio Aperto per soddisfare le sue perversioni.

Il Cubo

   La stessa cosa ma di più: Cubo di Rubik.
Se lo vedete per strada, chiamate immediatamente il vostro esorcista di fiducia.

A discapito del suo aspetto innocuo, il Cubo è in realtà un passaggio per un altro mondo, una dimensione parallela di puro dolore ed agonia che i cenobiti chiamano Il Labirinto dell'agonia tormentosa che ti fa entrare la sabbia nei sandali e cammini e ti vengono i brividi e ti fa fastidiosissimo e poi e poi maaamma mia ufff tremendo, traducibile in lingua umana Mirabilandia.

Nel corso della sua storia il Cubo ha ucciso più persone dell'esercito degli Stati Uniti d'America, i quali stanno intelligentemente pensando di adottarlo come arma di distruzione di massa.

Versione tarocca del Cubo made in China. Diffidate delle imitazioni!
« Stiamo intavolando delle discussioni con gli attuali possessori del Cubo per un durevole rapporto di fiducia. »
« Non aspettavamo altro. »
(Pinhead leccandosi i baffi chiodi.)

Il Cubo nacque qualche secolo fa dalla mente geniale di un impiegato della Hasbro, tale Arcibaldo Rubik, il quale, disperato per i bassi stipendi della ditta, decise di mettersi in proprio, creando a casa sua giochi per tutti i gusti (anche se il suo preferito era il pistacchio). Nel frattempo si appassionò anche di demonologia comparata, di New Age e di politica estera, aprendo un campo di conoscenze perdute e malvagie tali da far invidia al Mago Otelma.

Sfruttando così queste nozioni, dopo mesi e mesi di duro lavoro arrivò a creare il temibile artefatto. Si dice che quando fu finito i lupi ulularono come forsennati, una tempesta scoppiò sopra la casa e i morti uscirono dalle tombe per vendicarsi dei loro carnefici. Appena resosi conto di ciò che aveva creato, Rubik non esitò a scappare più lontano possibile, cambiando nome e identità e diventando un mediocre regista.

Come fare conoscenza dei Cenobiti


Curiosità

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  • Pinhead ha intenzione di candidarsi alle prossime elezioni a capo del Partito dei Cenobiti. Il loro motto: Più cubi di rubik per tutti. La sinistra è già divisa su come risolvere il cubo in questione.
  • Pare che la prossima serie dell'Isola dei Famosi si chiamerà Il cubo dei famosi e si disputerà proprio all'interno del famigerato Cubo. I cenobiti promettono emozioni a non finire, soprattutto di dolore e di agonia.


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Questa è una voce in latrina, sgamata come una delle voci meno pallose evacuate dalla comunità.
È stata punita come tale il giorno 10 maggio 2009 con 100% di voti (su 7).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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