Elezioni

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Disambiguazione – Vorresti essere altrove? C'è anche Erezioni, vedi Erezione.
Un politico anonimo mentre vota Prodi alle elezioni.
« Abbiamo vintooooo!!! »
(Tutti i partiti sui risultati delle medesime elezioni)
« In mio paese noi avele milioni di elezioni »
(Un cinese)
« È l'eletto!!! »
(Morpheus su vincitore delle elezioni)
« Cribbio non è possibile, i sondaggi mi davano in vantaggio, ricontiamo i voti!!! »
(Berlusconi sulle elezioni di Miss Italia)
« Cribbio è impossibile, hanno sicuramente fatto dei brogli!!!!!! »
(Berlusconi dopo ogni elezione)
« Con il mio voto posso confermare o ribaltare completamente la situazione »
(Alessandro Borghese su elezioni)
Niubbo intento a imbucare la sua prima scheda vandalizzata.

Con il termine elezioni si intendono procedimenti decisionali democratici per cui un gruppo più o meno esteso di soggetti sceglie una o più persone per assolvere a un incarico o ricoprire un ruolo ed è un baluardo del progresso sociale raggiunto nella galassia M31. Le elezioni sulla Terra, e in particolare in Italia, invece sono il più grande spettacolo di magia e cabarettismo circense noto nell'universo conosciuto. Esse si basano su un complesso sistema in cui gli elettori, qualora dovessero malauguratamente capire le regole di voto, possono tentare di esprimere la loro preferenza nei confronti di una o più persone con logiche di alternanza e cambiamento, affinché democraticamente tutti gli eleggibili possano dire di aver vinto e soprattutto, qualunque sia il risultato finale, tutto resti fondamentalmente invariato e nessuno ci capisca più un cazzo.

Tipico luogo adibito a seggio elettorale. All'interno vi è anche un prestigiatore che è in grado di moltiplicare le schede o smaterializzarle.

Origini

Una coppia di elettori d'altri tempi che cercava di chiarirsi le idee prima del voto

Il concetto di elezione si perde nei tempi e da sempre è ben nota la sua esistenza, anche se nessuno in tempi remoti sapesse cosa fosse con certezza, fatta eccezione per i cinesi. Capire cosa fossero queste elezioni rappresentò una delle più grandi sfide della storia che coinvolse la società a tutti i livelli: patrizi, plebei, vassalli, servi della gleba, prelati, re, regine, alfieri, cavalli, fanti, faraoni, faraone, polli, tonni, cani, gatti, triceratopi e i Flinstones, e tutti conoscevano questa parola senza sapere però a cosa associarla. A risollevare le sorti di tutti gli esseri bipedi e quadrupedi provvide un giorno un tale Giangiacomo Russo (nonostante il cognome nacque in Svizzera e morì in Francia), che, da bravo sborone, ispirandosi a un tizio che in passato aveva scatenato un diluvio universale, lanciò l'idea di una calamità naturale ancora peggiore: il suffragio universale. Questa colorita espressione, probabilmente derivante dalla crasi tra le parole supplizio-nubifragio e universo-anale altro non è che il principio per cui tutti, a parte i bimbiminkia, hanno diritto di esprimere il loro voto inutilmente, ingiuriare i candidati eleggibili, strappare schede, allegare provocatoriamente fette di salame nelle urne.

Evoluzione storica

Dalla fine del XVIII secolo il diritto/dovere di recarsi alle urne nell'unica giornata di sole della stagione si estese prima agli uomini colti e di censo elevato, poi a quelli con gradi di istruzione inferiori, e di seguito ai meno abbienti, alle donne, ai rosiconi, agli emo, ai niubbi, ma mai ai bimbiminkia. Non tutti i Paesi tuttavia seguirono le stesse tempistiche, tanto che in Nuova Zelanda le donne votarono per la prima volta nel 1893, in Italia invece nel 1946, anno in cui in Germania acquistarono il diritto di recarsi alle urne anche le rane pescatrici, mentre in Portogallo le prime elettrici apparvero nel 1974, proprio quando in Australia era stato appena collaudato il sistema di tele-trasporto alle urne e in Finlandia anche i parameci esprimevano le proprie preferenze tramite voto telepatico.

Simpatico e persuasivo Presidente di seggio che invita mantenere il segreto elettorale sul voto espresso.

Sistemi elettorali

   La stessa cosa ma di più: Legge elettorale.

Il voto fondamentalmente si può manifestare in modo plateale o non segreto. Di fatto il voto segreto non esiste. Dalle elezioni il metodo per capire come hanno fatto a vincere tutti contemporaneamente si basa su due sistemi:

Tipico elettore confuso che cerca di imbucare le scheda elettorale in un semaforo.
  • Maggioritario: tramite tale sistema, attraverso un suddivisione collegiale, viene designato un vincitore per ogni collegio che non è colui che ha la maggioranza assoluta dei voti, bensì colui che prende un voto più degli altri che, sommato al logaritmo su base x-2 del totale assoluto di tutti i voti conteggiati, diviso per la lunghezza della circonferenza terrestre, più la costante aritmetica dell'ampiezza dell'onda sonora media del rutto secondo il Sistema Internazionale, attribuisce la inconfutabile vittoria nel fortunato caso che non ci sia qualche errore di calcolo o conteggio.
  • Proporzionale: Attraverso una suddivisione circoscrizionale ampia, in ogni circoscrizione vengono eletti più candidati. Ogni partito propone una o più liste di candidati e da ciascuna lista viene eletto un numero di candidati proporzionale al numero di voti ottenuti dalla lista con il minor numero di candidati per la media di persone che hanno votato meno il numero di matite copiative perse diviso la somma del numero di capelli degli aventi diritto al voto.
  • Sistemi Misti: sono un compromesso tra i due sopraccitati con qualche conseguente complicazione in più. Detto ciò l'unica cosa degna di nota è che il Consiglio Mondiale dei Diritti Umani ne considera l'applicazione un'aberrazione nei confronti dell'umanità e dell'ecosistema planetario.

Procedure elettorali particolari

  • Giuria: gruppo di persone designate ad assolvere le funzioni di Luca Giurato che, balbettando frasi dislessiche intelligibili dalle sole concorrenti di Miss Italia, esercitano il diritto di voto tramite palette numerate usate alternativamente come armi per sterminare gli altri giurati o come oggetti da lancio per colpire il candidato prescelto come euforistica manifestazione di stima verso l'atto lapidatorio.
  • Conclave: procedura elettorale a porte chiuse, dove 120 pragmatici cardinali, travolti dallo sballo di messe, preghiere, sermoni e votazioni a ripetizione, optano per la soluzione del ballottaggio a due solo al 35° scrutinio, ovvero dopo che per 34 volte i 2/3 dell'assemblea non vota uniformemente e tenta di appiccare altrettanti incendi visibili all'esterno tramite fumate nere, garantendo così anche un corretto smaltimento dei rifiuti. Alla volta buona viene emessa una fumata bianca, ma è meglio non chiedersi cosa venga bruciato in quel caso (voci di corridoio dicono che venga arso vivo il papa precedente).
  • Televoto: sistema elettorale che sancisce la volontà suprema e incontrovertibile di telecomandi e cellulari su questioni delicatissime tipo l'esclusione di personaggi dai reality shows.
  • Alzata di mano: Tecnica elettorale la cui funzione fondamentale è quella di svolgere una campagna preventiva volta a dissuadere le persone a perseverare incessantemente in attività che possono portare alla cecità.

Curiosità

NonNews

NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Elezioni.

  • Le elezioni fanno girare l'economia e creano occupazione risolvendo il problema del precariato per ben 48 ore.
  • Quando nessuno dichiara di votare un partito (perché si vergognano), vuol dire che esso vincerà le elezioni.
  • Mario Giordano tra una trentina d'anni perderà il diritto di voto in quanto raggiungerà lo stadio di minorenne.
  • Per rendere più vivaci le giornate degli scrutatori di seggio, affinché non si annoino, è sufficiente portarsi accidentalmente a casa una matita copiativa. Se sono abbastanza sgamati, gli scrutatori spezzeranno in due la matita rimasta e la tempereranno in modo da ottenerne due minuscole (con cui molti elettori sbaglieranno a votare perché non riusciranno a tenerla bene in mano), ma tenendo conto del fatto che tali scrutatori sono raramente dotati di pollice opponibile raramente arriveranno a un così alto livello di problem solving.

Voci correlate

Il famoso voto utile.