Un giorno di ordinaria follia

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William Foster disapprova questo articolo ed il suo autore!

« Impara a scrivere stronzo! »
(William Foster all'autore di questo articolo.)
Un film che vi farà impazzire.
Letteralmente.
« Sto solo difendendo i miei diritti di cittadino americano! »
(William Foster poco prima di far saltare in aria mezza città.)
« Impara a sparare stronzo! »
(Sempre Foster mentre fa headshot a manetta su un server di Call of Duty 4.)
« Aaah, oggi che è l'ultimo giorno di lavoro e me la sgodazzerò alla grande! »
(Le illusioni del detective Prendergast.)
« Un tranquillante al giorno toglie la strage di torno! »
(Slogan subliminale presente nel film.)


Un giorno di ordinaria follia è un documentario del 1993 prodotto e diretto da un prestigioso gruppo di psichiatri e psicologi che illustra i nefasti effetti dovuti alla mancata assunzione della dose giornaliera di ansiolitici.

Trama

Un giorno come gli altri. O forse no

Traffico cittadino™: la tua dose quotidina di delirio.

È una tranquilla giornata quando William "ProvaciancoraBill" Foster esce dall'ufficio per tornare a casuccia a godersi il suo programma preferito: Forum. Così prende la sua macchina e si infila nel caotico traffico di Los Angeles. Ma le strade sono intasate causa lavori stradali: una lunga coda di 3 chilometri si snoda davanti al povero Bill. Che diamine succede? chiede stupito ad un manovale dalla faccia intontita dal caldo. Il sindaco ha perso le chiavi nelle fogne. Stiamo trivellando mezza città per ritrovarle. William non crede alle sue orecchie: Ma tutto ciò è assurdo! Oggi c'era il caso della Pinuccia contro il vicino per le spese condominiali; non posso perdermelo! Ma l'operaio sembra non ascoltarlo.
Il caldo, il traffico, un moscone di 2 chili che continua a ronzargli intorno, un pullman di mocciosi che continuano a prenderlo in giro per i suoi occhiali da nerd; l'atmosfera è pesante (anche per le sgradevoli flatulenze dei manovali) e William, esausto, decide di prendere la sua fedele valigetta e di abbandonare quel luogo malsano.

Le prime rotelle cominciano a partire

Il povero commerciante osserva impotente la distruzione del suo distributore automatico di frullati gusto vomito.

William entra così nel primo supermarket che trova, deciso a comprarsi una dissetante lattina di Coca Cola. Ne trova uno gestito da un coreano antipatico, che con fare sbrigativo gli dice no coca cola, solo pepsi. E qui Bill esplode. Ma che razza di supermarket è che vende pepsi e non coca-cola?! urla armeggiando una baguette con fare minaccioso. Io no so! Io venuto da Corea con gommone! ... No, i chupa chupa no! risponde il terrorizzato coreano mentre il sadico Bill lecca uno ad uno tutti i leccalecca del negozio. Dopo aver fatto strage di merendine, dopo aver rotto tutti gli specchi e saccheggiato i distributori di palline colorate, lo svitato uomo bianco esce soddisfatto dal locale.
Ma senza la Coca Cola.
E con una baguette. Brutta associazione.

Dimmi dove hai comprato quella cravatta orribile o ti apro come una mela!

In seguito William decide di farsi una bella passeggiata, tanto per sbollire la rabbia. Ma non in un bel parchetto o nel centro storico; eh no, la passeggiata se la fa nei quartieri bassi della città, quelli abitati da brutta gente come ispanici armati di coltellino svizzero, svizzeri armati di coltellini spagnoli e membri di Scientology. Ma questo se le va a cercare! penserà l'arguto spettatore, ed infatti tempo 5 secondi ed ecco spuntare due brutti ceffi che cominciano a minacciare il povero William agitando davanti alla sua faccia una lametta da barba senza filo. Ma lui non cede: toglietemi tutto, ma non la mia valigetta! urla spaccando la baguette sulla testa di uno dei due assalitori; la fuga disperata non tarda a venire.

Le maniere cortesi di William sono note in tutto il vicinato.

Ma l'ispanica disavventura non finisce qui. Poco dopo, mentre William sta cercando di telefonare a Porno Bambino per avvisare delle violenze poco prima ricevute, il gruppo di sudamericani torna alla carica: armati di sparachiodi e di pinzatrici automatiche, tentano di sforacchiare l'americano dalla loro auto, alla maniera di CJ di GTA. Ma nella vita reale le macchine non sono indistruttibili e per recuperare vita e armi non basta schiacciare tasti a caso, e così i malviventi si ritrovano subito dopo stampati sul muro di una casa. William li raggiunge con aria indifferente, fa spallucce e si frega tutte le loro armi.

Intanto si è fatta ora di pranzo. E anche gli psicopatici come William hanno fame. All'angolo della strada un ottimo fast food serve deliziosi McMerda con salsa al tartaro. Non ci ragiono più dalla fame! pensa William in coda. Viene il suo turno: lui chiede un McMerda con patatine e Coca Cola, ma la Coca Cola è finita. Eccheccazzo, ma è una persecuzione?! urla inviperito mentre minaccia la cassiera di pinzarla a morte. Abbiamo però dell'ottima pepsi aggiunge il direttore tentando di rimediare alla situazione.
Ed è subito strage. William, che odia la pepsi, comincia a sforacchiare a destra e manca, incurante delle grida di aiuto e del fatto che le sue patatine sono ormai pronte. Una volta terminato il macello, se ne esce tranquillo, non prima di aver dato un bel morso al McMerda. Che faceva schifo. E questo non gli va a genio.
La situazione si scalda sempre di più.

Il punto di non ritorno: sensi unici e altre amenità

L'affascinante mogliettina di Prendergast. Ora si capisce perché Prendergast preferì di gran lunga scegliere di dare la caccia ad uno psicopatico piuttosto che tornare a casa.

Ma le "imprese" di William non sono ovviamente passate inosservate: persino il più tonto fra i poliziotti si sarebbe accorto che quel giorno qualcosa non andava.
Fra questi spicca il detective Prendergast, poliziotto senza paura ma con qualche macchia (di caffè) di troppo. Desideroso di azione più che di tornare a casa dalla balena moglie, il detective comincia a dare la caccia a William. Collegando la faccenda del negozio coreano al genocidio del fast food, al chewing gum appiccicato sotto la sua scarpa e alla crisi economica dilagante, Prendergast intuisce che la prossima mossa di William sarà recarsi nel negozio di un neonazicomunista omofobo.
Eh! Così ci riescono tutti, Martin! gli fa notare un collega scoprendolo intento a leggere una recensione del film. Ma il detective ha ormai intuito tutto.

Il sempre arrabbiato negoziante nazista.

Intanto William si è appena recato nel sopracitato negozio del nazista: un buco puzzolente pieno di roba delle SS palesemente tarocca. Appena entrato, il negoziante, un omino brutto, piccolo e pelato gli punta il dito contro asserendo: Ma tu...tu non sarai mica quello della radio? Quello che va in giro facendo saltare per aria i fast food? No guardi, si sta confondendo con degli animalisti fanatici... risponde William tentando di salvarsi la faccia. Ma ormai il neonazicomunista l'ha beccato, e vuole condividere i suoi segreti con lui.
Lo porta di nascosto nel retro, dove tiene nascosta una vasta collezione di giornalacci hentai. Non sono una bellezza? chiede sbavando mentre sfoglia un giornaletto che parla delle disavventure di una giovane ragazza alle prese con un tubo dell'innaffiatoio dispettoso. William però non sembra gradire: lui preferisce fare affidamento sui contenuti della rete, da buon nerd qual è. Il negoziante allora s'infervora e con scatto rapace si avventa su una vecchia luger, intenzionato a far fuori chi lo contraddice; ma William è più veloce, e con un colpo secco di sparachiodi lo inchioda alla parete.
Una volta ucciso l'uomo William si rende conto di essere arrivato al famoso punto di non ritorno: la puntata di Forum è ormai finita e a lui non resta che proseguire sulla via del genocidio. E poi non ho finito i colpi aggiunge a sé stesso soppesando la luger da poco fregata.

La tragica fine

La scena finale che raffigura Prendergast (in alto), Foster (in basso) e la moglie (in centro) guardarsi dritti negli occhi prima che si consumi la tragedia.

Il film prosegue in un crescendo che non si vedeva dai tempi delle puntate speciali dei Puffi. William si avvicina sempre più a casa, mettendo in ansia la povera ex-moglie, con la quale si era separato tempo addietro a causa della sua scarsa attenzione verso la figlia per badare ai giochi online. Questa tenta di fuggire, ma William la insegue imperterrito, deciso a prendersi la sua vendetta. Bastarda! Dove scappi?! Te la farò pagare per tutte quelle volte che mi hai cambiato canale mettendo su Bruttiful! gli urla contro facendosi largo fra la folla come se fosse un'ambulanza a sirene spiegate. Lei si trova con le spalle al muro. E lì William si scatena, lanciando insulti contro lei, contro il lavoro, contro il mondo ma soprattutto contro la cacca di cane appena pestata. Dio benedica chi pesta la cacca di cane! urla disperato mentre la moglie lo osserva impaurita.
Ma ecco a quel punto spuntare il detective Prendergast:

Il Lato Oscuro di Masini era forte quel giorno. Ecco il perché di tutta quella violenza.
Sempre colpa sua! Linciamolo!
- Prendergast: “Fermo Foster! *minaccia puntando verso l'uomo le dite a mo' di pistola.* Non è il caso di proseguire oltre. Tutti abbiamo vissuto dei problemi, ma nulla può giustificare quello che hai fatto.”
- William: “Ma come no! Cazzo, queste erano scarpe nuove!”
- Prendergast: “Ormai è finita. Posa le armi e collabora.”
- William: “Tu non capisci cosa mi è successo, stupido sbirro! Io oggi ho perso più della mia vita; ho perso una puntata di Forum!”
- Prendergast: “No, io ti capisco...Anche io...anche io sono un fan di Santi Licheri! La sua voce mi ammalia. Ma non per questo arriverei ad uccidere. E poi oggi c'era solo una replica.”
- William: “Come un replica? COME UNA REPLICA?! NOOOOO! *preso dalla rabbia suicida si spara buttandosi in acqua*”

Il dramma è finalmente finito. I presenti tirano un sospiro di sollievo mentre osservano quel concentrato di stress galleggiare fra i liquami. Tutto è bene quel che finisce bene... conclude il detective aggiustandosi i pochi capelli mentre parla con la ex di William, ...ma, mi dica, signora Foster. Lei che fa stasera?

Personaggi principali

William "ProvaciancoraBill" Foster (interpretato da Maicon Douglas)

William Foster: un uomo distrutto con degli occhiali distrutti.
« Fosse venuto da me avremmo risolto tutto con 120 euro. E poi dicono che noi non serviamo a nulla. »

Un apparentemente tranquillo impiegato di 45 anni, con un prestigioso incarico di vice-aiuto-imbustatore alla sede locale del Ministero della Difesa. Ha una moglie (ex moglie! precisa acidamente lei) che non lo vuole vedere se non col cannocchiale e una figlia che non sa neanche che faccia abbia il padre; insomma, una situazione familiare da fare invidia ai casi umani della De Filippi.
È un uomo a cui la vita ha tolto tutto; anche l'orologio della Breil. Tutto sommato però non è cattivo: lui vuole solo vedere il suo programma preferito, ma il suo modo di fare alla Rambo sembra non essere gradito dalle persone che gli stanno intorno. Il modo in cui viene presentata la sua discesa nel delirio totale sembra inizialmente far pensare che lui sia dalla parte del giusto, ma le scene conducono alla fine lo spettatore all'unica conclusione possibile: che il voler vedere una semplice puntata di Forum non giustifica l'abuso di violenza e l'omicidio.
Al massimo se si fosse trattato della finale di Champions League.

Il detective Prendergast (interpretato da Robert Dupall)

Guardatelo: potrebbe essere vostro bisnonno, e invece combatte i cattivi per le strade di Los Angeles.
Oramai il LAPD (Los Angeles Police Department) accetta chiunque. Se fate in fretta potete trovare anche voi un posticino.
« Pronto? Sì cara...certo, certo...no, l'arrosto lo dovevi comprare tu...senti, c'è uno che mi sta minacciando con un lanciafiamme, posso richiamarti?...Massì che ti voglio bene...sì, sì... per favore, amore, questo tizio è alquanto fastidioso! Mapporc! Senta, signor psicopatico, potrebbe scusarmi un momento? »
(Lo stressato detective al telefono.)


Il detective Prendergast è un uomo tutto d'un pezzo; parrucchino escluso.
Addestrato nelle migliori scuole di Polizia a combattere il crimine con caffè e ciambelle, è cresciuto con la testa piena di buoni propositi verso la società, l'uomo e la sua intenzione di dimagrire. Dedito più alla parola che all'azione, si trova a suo agio in un confortevole ufficio a farsi venire le piaghe da decubito, ma risulta invece inadatto alla vita da vero poliziotto: furti, rapine, inseguimenti e truffe aggravate; per il detective tutti questi sono optional. Infatti il suo primo approccio con la pistola non è dei migliori:

« Come dici, John? La devo puntare verso il cattivo? Ecco, ho fatto e adesso? »
(Quel niubbo di Prendergast poco prima di sforacchiare per sbaglio un'intera famigliola.)
Prendergast mentre si getta nel pieno dell'azione.

Ciò nonostante ci mette tutto sé stesso nel compiere il suo lavoro.
Il che non è rassicurante.

Vive con una moglie ansiosa e paranoica, che vede pericoli ovunque, anche nel fondo della tazzina di caffè. Da essa ha avuto anche una bambina, che però si è suicidata appena venuta a scrivere quanto triste fosse il lavoro del padre.
Doveva andare in pensione il giorno stesso dell'episodio di Foster, ma, visto il coraggio e l'abilità dimostrati nel gestire la situazione, il suo incarico è stato prolungato per altri 20 anni.

« Quasi quasi impazzisco anche io... »
(Il detective facendo due calcoli.)
« Coraggio, Martin, prendi la vita con più Montana! »
(I colleghi sadici mentre ridacchiano di sottofondo.)

Curiosità

Vorresti sapere cosa c'è dentro, eh? E invece dovrai aspettare il sequel per sapere.
  • Gli aficionados del film si sono a lungo chiesti cosa contenesse la misteriosa valigetta che Bill si porta sempre dietro. C'è chi dice che contenga la dose giornaliera di tranquillanti di Bill; altri invece pensano che contenga una bomba, altro elemento del terrificante arsenale di Bill. Ma i più pensano che essa celi al suo interno il parrucchino di Prendergast, antico cimelio della sua famiglia.
  • L'attore che interpreta il coreano è realmente il proprietario di un supermercato. Lo stesso del film. E nessuno gli ha ancora pagato i danni.
  • Nonostante sia datato, è pur sempre un documento attuale: se scendete per strada potrete infatti vedere come il mondo abbisogni di molti, tanti ansiolitici. Chiedete al vostro medico di fiducia per maggiori informazioni su come evitare di far implodere il vicino di casa.

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