Salvate il soldato Ryan

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La locandina americana del film.
« Moriremo tutti! »
(Frase promozionale del film)
« Più uomini uccido e più mi sento lontano da casa! »
(Capitano Miller su disastrose vacanze a Cesenatico)
« Meritatelo, Ryan! »
(Capitano Miller su mangiare l'ultimo pasticcino)
« Una parte di me pensa che dovremmo lasciare qui Ryan, ma l'altra dice che tra qualche anno potremmo ripensare e dire "salvare il soldato Ryan è stata una delle cose migliori che ho fatto"... poi di solito inizio a mangiarmi i capelli e gli infermieri mi iniettano un calmante! »
(Capitano Miller su doppia personalità)
( Steven Spielberg apprezza il film di un regista di cui è leale concorrente)

Salvate il soldato Ryan è un film comico del 1998 girato dal noto cineasta statunitense Steven Spielberg, già apprezzato regista di capolavori come A cena dalla suocera e Lo scarico incrostato.

La pellicola ha riscosso un enorme successo in tutto il mondo, aggiudicandosi tra l'altro numerosi riconoscimenti tra i quali spiccano il prestigioso Premio Strega e ben quattro Premi Oscar (rispettivamente per il miglior regista, la migliore sceneggiatura, il miglior labbro leporino e per essere l'unico film al mondo completamente privo di figa).

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Ti ricordi quella volta che per sbaglio hai toccato la vagina a tua madre? Ecco, se continui a leggere te ne pentirai allo stesso modo.

John Miller mentre pensa di ammazzare il soldato Ryan, occultarne il corpo e fare ritorno a casa.

Il film è ambientato nella ridente e gaia campagna francese. È il 1944 e siamo nel pieno della seconda guerra mondiale, che vede gli yankee bombaroli tentare di spezzare il giogo a cui i mangiacrauti nazisti hanno costretto l'Europa. Nel corso dei sanguinosi scontri il giovane soldato statunitense James Francis Ryan, nel tentativo di disertare superare lo sbarramento nemico, si perde in territorio ostile e di lui non si hanno più notizie. Ryan è però un soldato speciale, perché è l'unico membro della sua famiglia ancora in vita (i genitori sono morti di peste, la sorella è morta durante l'estrazione di un molare, il nonno è stato schiacciato da un autobus, la nonna ha ingerito accidentalmente una dose letale di plutonio, il pesce rosso è stato mangiato dal gatto, il gatto è morto soffocato ingoiando il pesce rosso). Le alte sfere dell'esercito decidono pertanto di intervenire e affidano il compito di trovare il soldato al capitano John Miller e al suo manipolo di biscazzieri, che dopo il pacifico e noioso sbarco in Normandia hanno proprio bisogno di fare un po' di esercizio fisico. Ha inizio così il viaggio, ricco di colpi di scena e di scoppi di humour britannico. La ricerca del commilitone disperso infatti si fonde oniricamente con la ricerca di sé stessi e il drappello di soldati, ognuno con le sue paure e i suoi sogni, dà vita a un descrizione straordinaria della natura umana. La vicenda si conclude comunque con un classico lieto fine da commedia americana, con l'intero gruppetto di soldati trucidato dalle truppe nemiche nell'inutile e insensato tentativo di riportare a casa Ryan sano e salvo. Il suddetto Ryan inoltre non si farà scrupoli nel tornare, ormai decrepito, nel cimitero nel quale sono sepolti i suoi compagni per ballare la giga sulle loro tombe.

Stile e tecniche realizzative

La celeberrima scena della battaglia iniziale a Omaha Beach.

Salvate il soldato Ryan è passato alla storia soprattutto per la spettacolare battaglia che occupa i primi settantacinque minuti della pellicola: una veloce carrellata con cui Spielberg ci fa comprendere l'inutile brutalità della guerra e il fatto che la casa di produzione gli ha concesso un budget da nababbi. Particolarmente simbolica è, sotto questo punto di vista, la scena in cui Miller trascina una Fiat Duna sulla spiaggia credendola un soldato orrendamente sfigurato dall'offensiva tedesca, oppure l'emblematico stacco che permette di notare due soldati nemici che lottano corpo a corpo gettandosi vicendevolmente pallottole di sterco mentre si ingiuriano in dialetto calabrese. Per realizzare queste sequenze Spielberg si è avvalso della collaborazione dei più rinomati tecnici di effetti visivi e sonori, i quali, grattando le unghie su una lavagna e facendo le ombre cinesi su un muro, hanno saputo ricreare perfettamente la battaglia fra i due schieramenti.

Il ridondante uso di effetti speciali non deve tuttavia sminuire il sapiente lavoro in fase di regia, che ha saputo creare un intreccio narrativo intrigante e mai stereotipato. Spielberg ha ammesso in una recente intervista di essersi ispirato, per la stesura del copione, a classici della letteratura bellica quali Il sergente nella neve di Mario Rigoni Stern, Per chi suona la campana di Ernest Hemingway e Troppo belli di Costantino Vitagliano e Daniele Interrante.

Originale anche la decisione del regista di cancellare tutti i colori dal montaggio definitivo a eccezione del rosso. Ah no, mi sono confuso con Schindler's List.

Personaggi

La scelta del cast e la bravura degli interpreti, ritenuti tutti all'altezza della situazione, hanno ampiamente contribuito a rendere questo film una pietra miliare del genere. Di quale genere si tratti a nessuno importa. Steven Spielberg ha costretto gli attori a lottare contro dei licaoni e a diventare cocainomani nel tentativo di farli immedesimare nei loro ruoli di soldati paranoici. Il regista ha inoltre l'indubbio merito di aver scoperto e valorizzato l'allora sconosciuto Matt Damon, poi diventato celebre per essere l'amico intelligente e bravo a recitare di Ben Affleck.

Il regista ha poi scritto su misura la parte del soldato Caparzo per dare lavoro a Vin Diesel, nipote del suo giardiniere, che grazie alla sua folta capigliatura e agli addominali scolpiti è oggi divenuto un sacco di patate attore affermato.

Il successo del film è stato tale da dare il via a numerosi sequel.

Passiamo ora a un'accurata descrizione dei personaggi:

  • James Francis Ryan: è il giovane soldato disperso dietro le linee nemiche. Vuole combattere a tutti i costi contro i cattivoni tedeschi, e quando non glielo lasciano fare si mette a piangere e corre a dirlo alla mamma.
  • Capitano John Miller: è un ex insegnante di pilates richiamato alle armi allo scoppio della guerra. È un leader carismatico che nei momenti difficili risolleva il morale alla truppa mostrando le sue chiappe dilanaite da una granata shrapnel. Muore dopo eser stato crivellato da così tanto proiettili che alla fine il suo cadavere sembra un pezzo di Leerdammer.
  • Caporale Upham: è il traduttore del gruppo di salvataggio, così pauroso che di notte dorme con l'orsacchiotto. Prima che si decida a sparare a qualche crucco passano tre ore di film e i suoi compagni fanno in tempo a venir ammazzati cinque volte a testa.
  • Il soldato tedesco infame e incazzoso: unico nemico che compare nel film, è un tedesco veramente infame e incazzoso. Fantastica la scena in cui, per salvarsi la vita, dice ai soldati americani che lui odia Hitler, tifa per i Los Angeles Clippers e alle ultime elezioni ha votato per Gerald Ford.
  • Sergente Horvath: muore inutilmente e dolorosamente per salvare la vita a Ryan.
  • Soldato Caparzo: muore inutilmente e dolorosamente per salvare la vita a Ryan. Adora le bambine.
  • Soldato Jackson: cecchino della compagnia, muore inutilmente e dolorosamente per salvare la vita a Ryan. Scopre a sue spese che trovarsi su un campanile preso di mira da un carrarmato non è una bella situazione.
  • Soldato Mellish: muore inutilmente e dolorosamente per salvare la vita a Ryan. Ma è giusto così, visto che è ebreo.
  • Soldato Wade: muore inutilmente e dolorosamente per salvare la vita a Ryan. La sua unica battuta in tutta la pellicola è: "Morfina! Morfina! Datemi morfina!", e per giunta la dice così male da venir doppiato. Durante lo sbarco in Normandia pretende di riuscire a fare un trapianto di cuore, nel bel mezzo della battaglia, utilizzando delle palette di plastica da spiaggia e arrabbiandosi perché il paziente non sopravvive all'intervento.
  • Soldato Reiben: NON muore inutilmente e dolorosamente per salvare la vita a Ryan. Riesce a salvarsi perché sta in ultima fila steso a terra dietro una barricata, facendo fare tutto il lavoro agli altri. Lui dice di essere nato fortunato, in realtà è un bastardo opportunista.


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