Il gladiatore

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Il Gladiatore
"Questa è SPARTAAAAAAAAAAA!"
Paese di produzioneUSA&GETTA
Anno181 D.C
DurataDavvero troppo
Dati tecnicicolore: Opaco
GenereMattone
RegiaGerry Scotti
SceneggiaturaValerio Massimo Manfredi
Interpreti e personaggi
I più importanti:
« Mi chiamo Massimo Decimo Meridio, comandante dell'esercito del Nord, generale delle legioni Fenix, servo leale dell'unico vero imperatore Marco Aurelio. Padre di un figlio assassinato, marito di una moglie uccisa... e avrò la mia vendetta... in questa vita o nell'altra »
(Massimo Decimo Meridio a chiunque gli chieda il suo nome)

Il gladiatore è il solito film ambientato nell'antica Roma con veridicità storica pari alle teorie di Roberto Giacobbo.

Trama

Introduzione

Il film si apre con la famosa sequenza in cui i Romani dimostrano la loro superiorità sui Barbari. Per sconfiggere un pugno di nemici, infatti, distruggono un'intera foresta con catapulte e frecce infuocate, chiedono l'ausilio dei carrarmati, dell'Aeronautica Militare e dell'Arma dei Carabinieri, e fingono di avere una tattica quando l'unica cosa che fanno è correre incontro ai nemici gridando in modo osceno. Dopo la battaglia il generale Massimo Decimo Meridio viene acclamato con urla di gioia e cori da stadio come se avesse vinto la Champions League, a tal punto che l'imperatore Marco Aurelio De Laurentiis in privato gli chiede di diventare il suo successore dopo la sua morte. Massimo gli augura di finire ai Campi Elisi al più presto e si allontana piuttosto contrariato.

Sviluppo

Marco Aurelio : Sono vecchio e vorrei che tu, amico mio, mi sostituissi come legittimo imperatore.
Massimo : Ma va a morì ammazzato! Che mi frega a me di fare l'imperatore?
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Il gladiatore

L'imperatore, avendo una quasi completa sordità, non capisce nulla di ciò che gli viene detto e, contento di aver trovato un buon successore, va a dare la notizia a Commodo, suo figlio, ma questi non condivide la scelta del padre e lo uccide.

Marco Aurelio : Commodo, siediti e mettiti "commodo", ahahah!
Commodo : Padre, sono anni che continuate a farmi queste battutine del cazzo, non credete sia ora di smetterla?
Marco Aurelio : No.
Commodo : Mi avete stancato, ora morirete!
Marco Aurelio : L'importante è non lasciare in vita testimoni "scommodi", ahahah!

Commodo si proclama così nuovo imperatore di Roma e ordina di uccidere Massimo. Ma egli, con un abile trucco, sfugge ai soldati.

Massimo : Ehi, guardate là, c'è il dio Marte che si gratta il culo!
Soldati : Dove? Dove?

Per errore viene poi scambiato per la guida turistica di una comitiva di pensionati diretti a Roma. Inizialmente Massimo se la cava bene, ma arrivato al Pantheon commette una gaffe così grossa che lo costringe a fuggire dalla folla di pensionati inferociti.

Massimo e l'autista del pullman di pensionati che sedano una rissa scoppiata per una dentiera fuori posto.
Massimo : ...e quello che potete vedere alle mie spalle è il Pantheon, la chiesa dedicata alla Madonna...

Giunto nei pressi del Colosseo rimane stupito alla vista dell'enorme struttura, poi, a causa della forza di attrazione turistica, rivolge la sua attenzione ad altro:

Massimo : Guardate, la fontana di Trevi! Andiamo a lanciare una monetina!

Ma il tempo per visitare la città si esaurisce poiché Massimo, tentando di gettare un sesterzio nella fontana, colpisce per sbaglio Commodo, che, rincoglionito dalla tremenda botta in testa[citazione necessaria], lo sfida a combattere un incontro all'ultimo sangue nel Colosseo[1].

Intrigo a corte

Commodo progetta per filo e per segno il piano con cui vincerà, così mentre lui e Massimo si dirigono al Colosseo, gli offre una sigaretta, poi un'altra ed un'altra ancora, in modo da fargli venire il vizio del fumo e quindi il catrame nei polmoni, cosa che poi lascerà al figlio di Marco Aurelio un discreto margine di vantaggio. Quando il duello ha inizio Massimo barcolla ed è spaesato come un bevitore arrivato al nono whisky, tutto sembra ormai perduto. Massimo però è più furbo di quanto si creda e ha avvelenato il reintegratore vitaminico di Commodo con un purgante per elefanti che, una volta cominciato a far effetto, porta Commodo alla morte tra atroci sofferenze intestinali. Subito dopo Massimo, vincitore, si accascia a terra, morto[2]. La sua anima vola ai Campi Elisi dove, in sella a una mietitrebbia, investe tutti quelli che gli hanno rotto le palle mentre era in vita. PER L'ETERNITÀ...

FINE


o forse no..?
o forse sì..?

Curiosità

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  • In realtà il titolo originale de "Il Gladiatore" era "Pulp Fiction" e doveva essere ambientato nel quarto livello di Metal Slug 2. In che modo si sia arrivati al risultato attuale non è dato saperlo.
  • Per girare la scena dello scontro fra Romani e Germani furono assoldate 30.000 comparse all'uscita di San Siro dopo un derby Milan-Inter.
  • Le scene di combattimenti, sventramenti e scannamenti compresi, sono tutte vere.
  • La zoccolona sulla biga, quella durante la scena della battaglia al Colosseo, fu scritturata in Corso Sempione, ma ora, dopo qualche anno, è diventata un cesso madornale e gira con un bastone perché durante le riprese si fratturò una gamba che non è mai tornata a posto completamente. Ha citato per danni Ridley Scott ma non ha mai preso un centesimo.
  • La frase: "Al mio segnale scatenate l'inferno" fu ispirata dai fischi del capostazione delle Ferrovie Nord quando fa partire i treni per Gallarate.
  • Il film si è rivelato uno dei maggiori successi della sua annata cinematografica. Nel 2000 a livello internazionale ha incassato circa 457.640.000 $, secondo solo a "Le fantastiche avventure di Peter coniglio".

Voci scorrelate

Note

  1. ^ sfida ritenuta valida per la cintura di campione WWE (World Wrestling Entertainment)
  2. ^ IL FUMO UCCIDE