Friedrich Nietzsche
Friedrich Wilhelm Nietzsche, meglio noto al pubblico a casa come Nice, (Jägermeister, 5 ottobre 1844 – Gotham City, 8 bre 1900, comunque dopo Dio), è stato uno scrittore e predicatore germano. Secondo alcuni addirittura un "filosofo", ma sarebbe come considerare Bigazzi un grande chef.
Il suo complesso pensiero, originale quanto le tagliatelle all'uovo, era destinato a diventare una delle colonne portanti della filosofia occidentale, influenzando ogni futura ideologia, dal neorealismo alla cucina molecolare di Ferran Adrià. Per apprezzare la filosofia di Nietzsche, occorre aver ben chiare le basi del suo pensiero:
- La storia è ciclica, pertanto si ripete sempre.
- Dio esisteva, però poi è morto (ai borhdi delle strhade, nelle auto prhese a rhate...).
- La storia è ciclica, pertanto si ripete sempre.
- Inventare aforismi è più divertente che scrivere libri di senso compiuto.
- La storia è ciclica, pertanto si ripete sempre.
Coerente a se stesso, Friedrich Nietzsche fu anche filologo, filobus, Filippo e poeta dilettante (vale ricordare "Poesia alla mia mamma" e "Il fiore dell'amore sul cuore del motore" in rima baciata), anche se i critici, calunniatori bastardi, sembrano non apprezzare molto le sue opere.
Il perché del nome
Come per tutti i bambini tedeschi, dal 57 a.C. a questa parte, anche il nome di Friedrich doveva essere registrato all'anagrafe. Forse l'idea di lasciare che fosse il padre, balbuziente cronico, ad occuparsi della cosa, non fu azzeccata. Dal diario della moglie:
- Sig. Nietzsche : Bu-buon-g-giorno! V-v-vorrrrrei rregist.. registr... registrare il hhhh... il nnn-nome d-di mmmhhmmio f-f-figlio
- Impiegato : Un attimo, la mia paraplegia non mi permette di tirare fuori velocemente questa macchina da scrivere cirillica! Abbia pazienza... come si chiama il pargolo?
- Sig. Nietzsche : F-F-Frriiiiiieeed-d-d-dr-ichhhhh WilWilWilWilWilhelelelelm N-Nie-T-Z-S-C-H-e
- Impiegato : Eh?
Dopo diverse ore, il piccolo infante poteva finalmente sfoggiare il suo nuovo nome: Ғяґэдяуќђ Wihillhlhmmlhmhwh ŅïêÞ'ţßżšſçħǽ
Biografia
Gioventudinezza
Friedrich Nietzsche nasce in un piccolo paese dal nome incazzato, nella Tedeschia frontale, il 15 ottembre 1844. Ancora oggi, sulla parete dell'abitazione natìa, è presente una targa che recita: "Qvesta è la casa natale di Friedrich W. Nietzsche", ma accanto c'è un cartello con scritto CITAZIONE NECESSARIA.
Il padre, Karl Ludwig, era un cristiano movimentariano, particolarmente bigotto, autore di diverse pubblicazioni teologiche come "San Toro. La disinformazione fra i credenti" o "Giovanni Battista e Gesù: testa o croce?". La madre, Franziska Oheler, casalinga stressata, aveva acquistato il marito su Mediashopping insieme ad una collezione di scolapasta ecologici e un videoregistratore. Sì, avete capito bene: le diedero perfino un videoregistratore, strabiliante eh? Friedrich aveva anche due fratelli: Silvano e Franz Ferdinand, ma siccome nessuno si ricorda di loro, faremo finta che non esistano.
Dunque figlio unico, visse un'infanzia serena fino ai 7 anni, quando la madre comunicò lui una tragica notizia:
La notizia della morte del padre turbò profondamente il ragazzo, che riporta testualmente sul suo diario d'infanzia:
I biografi del "filosofo" sono soliti ricondurre a questo evento l'origine degli squilibri di Friedrich Nietzsche: lo scrittore Giovanni Reale lo ritrae come un giovane profondamente disturbato, Amedeo Modigliani lo dipinge invece come un uomo dalla testa allungata.
Fin da studente, si distingue per le sue vastissime conoscenze grammaticali e la sua pignoleria, il tipo da mettere sempre i due puntini sulle ümlaüt, diciamo. Rappresentò comunque un dramma portar a termine la prima elementare, dovette ripeterla per 3 volte prima di imparare a scrivere il proprio nome. Completati gli studi classici presso l'High School Musical di Berlino, nel 1864 Nietzsche si iscrive all’Università del Monte Birra, ma si laureerà soltanto 6 anni dopo, a Lipsia, questo perché aveva scoperto che sul Monte Birra non esiste l'Università. Ancora oggi, su una parete dell'Università di Lipsia, è presente una targa che recita: "Qvesta è l'Università natale di Friedrich W. Nietzsche".
Per un certo periodo di tempo (9 ottobre 1867 - giornodopo) Nietzsche presta servizio militare a Ravensburger. Un'esperienza estremamente deludente: riesce a farsi male cadendo da cavallo, nonostante fosse arruolato nei sommergibilisti. Frustrato, preso in giro dai camerati, definito l'austriaco col pisellino più piccolo del battaglione benché tecnicamente non fosse austriaco, Nietzsche si andò a nascondere in una fessura nel muro di camera sua, e non uscì di lì per 2 giorni. Dovette intervenire la mamma per farlo ragionare.
La dura esperienza della guerra
Nel 1870, nella regione dell'Alsazia-Lorena, esplode la guerra franco-prussiana: 4 ustionati gravi, un belga accecato. Nietzsche, che nel frattempo lavorava come scrittore di menù in un piccolo locale, pensa che questa sia un'ottima opportunità per riscattare il suo onore. Lasciato il lavoro, chiede di arruolarsi immediatamente nell'esercito prussiano, ma è ben consapevole che sarà dura essere accettato, per uno che ha dei precedenti da imbranato come lui. Si reca quindi presso un centro di reclutamento e presenta la sua candidatura ad un ufficiale:
- Ufficiale : Dunque, signor Nice, con questi precedenti mi sembra difficile che lei possa entrare nell'esercito. Sulla sua scheda personale leggo che una volta lei si è perfino sparato ad un marone cercando di caricare il fucile...
- Nietzsche : Non ci sono fatti, solo interpretazioni.
Nietzsche viene quindi arruolato, siccome di secondo nome faceva Wilhelm, che era lo stesso nome del Kaiser.
Forse avrebbe fatto meglio a non entrare in guerra però: la mattina del primo giorno di combattimenti batte il mignolino del piede contro uno spigolo del letto, ed è costretto a rimanere disteso diverse ore, altrimenti, dice, «Mi sento tutto freddo e mi vien da svenire». Dopo pochi giorni gli viene anche la tosse e qualche linea di febbre, ma siccome quella era una fantomatica "Guerra Lampo", Nietzsche finì per non sparar nemmeno un colpo.
La maturità: finalmente
Ritornato a casa dalla sua mamma con una medaglia al valore rubata ad un soldato francese, Friedrich Nietzsche lavora per diversi anni come professore di Relazioni Interpersonali alla Scuola dei bambini speciali di Dalton. I colleghi parlano di lui come di un uomo con dei grossi baffi.
Da insegnante di sostegno, tuttavia, non guadagna molto e passa la sua vita coltivando ambizioni irraggiungibili.
- Madre : Friedrich tesoro, perché non ti trovi un lavoro normale e ben remunerato?
- Nietzsche : Mamma, io da grande sarò filosofo!
- Madre : Ma tu sei già grande!!
In realtà era proprio la Madre, una donna psicolabile, ad impedire al figlio di avere una vita normale. Lo tiene chiuso in casa, gli impone il coprifuoco alle 10 di sera, aveva perfino avvelenato le sue 3 fidanzate e anche un amico - colpevole di essere "troppo affascinante" - giusto per evitare che il figlio diventasse gay.
In questi anni, Friedrich approfondisce l'amicizia con Richard Wagner, compositore e musicista tedesco: il Marylin Manson del II Reich. Talmente originale e innovativo che perfino Beethoven faceva la figura di Toto Cutugno. Oramai Wagner era ricco, famoso e annoiato, decise quindi di ospitare Nietzsche nella sua villa perché lo allietasse con discorsi vuoti e privi di senso.
Una notte del 1878, a 34 anni suonati, con i soldi che aveva rubato a Wagner, Nietzsche decide di scappare di casa: avrebbe girato il mondo e fatto il filosofo.
Viaggia più o meno da Mare Nostrum ad Hic sunt leones, finché non è costretto a fermarsi in un ospedale italiano, raggiunto dai tirapiedi di Wagner, che gli spezzano le gambe a legnate. È interessante come, soltanto 5 anni dopo la morte di Wagner, Friedrich trova il coraggio di insultarlo pubblicamente nel libro "Nietzsche contro Wagner. Perché lui è un uomo di merda": discussione a senso unico in cui il "filosofo" fa a pezzi il musicista, senza che questi abbia modo di rispondere. Che spirito cavalleresco!
In Italia Nietzsche pubblica la maggior parte dei suoi libri, a Torino scrive "Also sprach Zarathustra" (Così parlò Zoroastro), vabbé, “scrive” per modo di dire, diciamo che mette una parola dietro all'altra. Dopo una visita alle chiese di Roma pubblica "L'Anticristo", dopo un viaggio sulla Salerno-Reggio Calabria "La nascita della tragedia".
Nietzsche esce di melone, e poi muore
All'inizio del 1889 Friedrich Nietzsche cominciò a dare i primi segni di grave squilibrio mentale. D'accordo, direte voi, un uomo con dei baffi del genere non può essere "normale", eppure si può sempre peggiorare. Secondo la risibile opinione dei professori di filosofia, la pazzia di Nietzsche fu una conseguenza dell'eccessivo sforzo intellettuale degli anni precedenti.[citazione necessaria]
Noi, tuttavia, diffidiamo da queste credenze carnevalesche e crediamo che la follia del "filosofo" fosse causata dal Linketto, un folletto irlandese verde che si annida nel cervello delle persone che rispondono male alla mamma e al papà, e poi le fa impazzire. Friedrich doveva essere molto molto cattivo per meritarlo, a causa del linketto Nietzsche incomincio a mandare lettere alla cazzo di cane e a baciare cavalli.
Filosofia
Le forti emozioni provate dal pensatore delle Germanie hanno sconvolto non solo la sua filosofia ma anche tutti coloro che hanno provato a comprenderla. Ancora oggi, infatti, nessuno è riuscito a dare un senso al corpus filosofico, tranne Maria Paola Angela Capalbo (miglior filosofo dell’UE ancora in vita). Citando lo stesso autore:
Nonostante frotte di poser credano che 'sto tizio sia un originalone e non abbia mai torto, in realtà ha scopiazzato a destra e a manca:
- Da Gorgia ha copiato la mania per le monetine, da cui il termine "nichilismo";
- Da Ralph Waldo Emerson metà della sua filosofia;
- Da Max Stirner l'altra metà della sua filosofia;
- Da Dostoevskij tutto il resto.
Ma andiamo più nel dettaglio:
La nascita della tragedia
Il libro racconta un evento mitologico: Dioniso, ubriaco fradicio, gioca a poker insieme ad Apollo. Il primo inizia a scommettere forte e, sotto gli effetti dell'alcool, non riesce a bluffare. Apollo lascia in mutande l'amico, che, preso dall'ira, lo ammazza. La profondità dell'opera nicciana ci permette di fare illazioni su possibili significati reconditi di ogni stronzata che abbia scritto. È evidente[citazione necessaria] che il filologo di Röcken con questo libro stia propugnando un nuovo modello di vita: solo chi si fa prendere dallo spirito dionisiaco e si ubriaca della vita è figo. Al contrario lo spirito apollineo porta alla morte.
Considerazioni inattuali
Nel giovane Federico Guglielmino si fece forte l'impulso alla vita sociale e politica, e attraverso questi scritti si batté duramente per i diritti degli Etruschi e per la difesa della cultura greca durante il regno dei Satrapi. Con due millenni di ritardo.
Umano, troppo umano
Così parlò Zarathustra
Il rapporto con Dio
Avendo creato un transfert dalla figura del padre alla figura di Dio, Nietzsche era giunto alla conclusione che voleva uccidere Dio e scoparsi sua madre la figura di Dio impedisce di cenare con soli dolciumi e fare gite turistiche sulla Tiburtina. Ma la carne, si sa, è forte, e certe evidenze rendono necessaria la creazione di una nuova teoria, atta a giustificare tutto ciò che piace.
In questo senso la morte di Dio può essere comparata alla morte della suocera.
Il superuomo
Per una migliore comprensione del testo, si consiglia questo brano come colonna sonora. |
- Untermensch, in lacrime : COS'HAI FATTO????
- Übermensch : Ho ucciso Dio e ne sono felice
- Untermensch, in lacrime : COS'HAI FATTO????
Il superuomo (superman in inglese), od oltreuomo se ci si vuole atteggiare come indie che la sanno lunga, sta all'uomo come l'uomo alla scimmia. Il superuomo è identico all'uomo, escludendo i 200'000 Punti Esperienza dati dall'uccisione di Dio, la mancanza di un qualsiasi senso etico, la convinzione che tutto giri in tondo e che volere è potere[citazione necessaria]. E Nietzsche c'ha messo 800 pagine scritte in maniera oscura ed arzigogolata per spiegarlo. Secondo alcune indiscrezioni, subito smentite da frotte di atei poser, un esempio di Superuomo potrebbe essere Cristo. Ma ciò non è possibile, perché in quel caso Dio non l'ha ucciso lui.
L'eterno ritorno
L'eterno ritorno è la parte meno comprensibile, compresa e accettabile del pensiero di Nicce. Secondo molti dovrebbe essere una concezione del tempo, secondo altri la forma ideale per le ciambelle. La disputa filosofica si combatte anche per il tipo di teoria. È forse una scienza empirica? Una teoria religiosa? Una chiave di lettura psicologica può spiegare qualcosa di questo delirio?
In realtà tutto si può ricondurre a:
In realtà tutto si può ricondurre a:
In realtà tutto si può ricondurre a:
In realtà tutto si può ricondurre a:
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La volontà di potenza, ovvero come copiare dagli altri con fantasia
La transustanziazione trasvalutazione dei valori è il culmine di una carriera di plagi. Spinoza, Emerson e Schopenauer si sono rivolti e rivolti nella tomba e alla SIAE per questo tema.
Essa rappresenta la capacità degli uomini superiori, principalmente ariani, di poter affermare se stessi. Questo è sostanzialmente dovuto ad una repressione interiorizzata precedentemente, come il lutto di una persona cara o, più semplicemente, perché lo si ha piccolo e non lo si vuole ammettere.
Le critiche
Per concludere, una rapida collocazione di Nietzsche nella storia della filosofia e nella storia del fumetto. Senza di lui Superman non sarebbe mai nato.
Più complesso è collocare la sua filosofia, anche se alla fine, come tutti i filosofi, manda a fanculo quelli che c'erano prima e viene mandato a fanculo da quelli che sono venuti dopo.
Un particolare appunto su Nicce e il nazismo: non c'entrano nulla.
Infatti è noto come le responsabilità siano da attribuirsi unicamente alla sorella Elisabeth per citazioni come le seguenti.
Filosofi che Nietzsche ha odiato
- Parmenide
- Socrate
- Platone
- Cinici
- Nichilisti passivi
- Plotino
- San Tommaso d'Aquino
- Cartesio
- Illuministi
- Kant
- Hegel
- Idealisti
- Schopenhauer
- Positivisti
Persone che hanno letto Nietzsche senza capirlo
- Sua sorella
- Adolf Hitler
- Oscar Wilde
- Gabriele D'Annunzio
- Sigmund Freud
- Anarchici
- Martin Heidegger
- Richard Strauss
- Dadaisti
- Stanley Rubik
- L'80% della popolazione mondiale
Le opere
- Così parlò Kamasutra
- Così cascò Balaustra
- Ginecologia della Morale
- Al di là del Pene e dell'Anale
- Ecce Homo
- Lecce Como (De Coppa Italia)
- Ecce Bombo (riflessioni filosofiche sul potere intimidatorio delle fragole)
- Ekke cazzo
- Nice che dice? Boh! (testo di profonda autocritica)
- La nascita del Reality Show
- Fritto misto
- L'Anticristo (biografia non autorizzata di Silvio Berlusconi)
- L'Anticribbio (manuale di saggezza politica)
- La morte del governo Prodi
- La morte di Prodi al governo
- Tutte le donne di Zarathustra
- La volontà di potenza (sulle disfunzioni erettili)
- Umano, poco umano (mentre si guardava nelle mutande)
- Umami, troppo umami (sulla cucina giapponese)
- La gaia scienza
- La scienza gay (secondo volume della gaia scienza mai pervenuto)
- Crepuscolo degli idoli: come filosofare con il martello (filosofia per operai)
- Crepuscolo degli idoli: come filosofare con il mattarello (scritto per la moglie)
- Filosofia del mattino (come filosofare dopo una notte di sesso intensivo)
Altri progetti
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