Bestemmia

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È IN ATTO UNA COSPIRAZIONE!
Molte persone risultate indignate da codesto articolo si sono dimostrate brutali, querelanti e leggermente stronze.
Ma noi, uniti sotto il segno dell'Omino Sentenzioso ed armati col nostro amore per Nonciclopedia (amore platonico, ovviamente) bandiremo una nuova crociata e puniremo tutti quegli sporchi infedeli!
Dio egizio Anubi, comunemente invocato con l'appellativo di «Dio cane».
Tradizionale bestemmia (vignetta di Daniele Caluri).
« Dio non è come se lo immaginano i cristiani. È molto più succulento. »
« Dio è Uno e Trino. Ma anche Porco. »
(Papa Mosconi su dogmi del Porco Dio)
« Dio bosone! »
(Bestemmia a cui fu assegnato il premio Nobel per la fisica nel 2012)
« Se non bestemmio guarda... »
Una variante della bestemmia presentata sopra.

La bestemmia è la più antica manifestazione di amore verso Dio, Cristo, la Madonna e ogni santo, nonché un utile sostituto di avverbi, congiunzioni e preposizioni e un esercizio linguistico volto a ingentilire l'animo e a rasserenare l'ambiente.

Leggenda e storia

Narra una favola che la prima bestemmia fu pronunciata da Adamo quando gli venne portato il conto del ristorante dove aveva mangiato solo una mela, non sapendo che lì le mele costavano l'ira di Dio. Per questo venne cacciato dal Paradiso terrestre a calci rotanti nelle natiche per finire a coltivare il deserto bestemmiando come un turco, ma questa è solo leggenda perché allora i turchi non bestemmiavano. Anzi, nemmeno esistevano. Per questo le teorie più accreditate sostengono che Adamo fosse toscano o veneto.

Va altresì citato l'imperatore Tito (vedi Pompei) come antesignano della ricerca mosconica bestemmiatoria.

Accesi dibattiti tra teologi, preti, suore, vescovi, cardinali, diaconi, pastori tedeschi e il Papa, fatti ovviamente a colpi di bestemmie, non sono ancora riusciti a stabilirne la data storica di origine - ma si pensa che la sua fondazione risalga al IV secolo, più precisamente alla scrittura dell'Agnosticismo mosconiano quando, non essendoci le penne biro, S. Germano Mosconi era costretto a scrivere con la penna d'oca che grattava la carta e gli faceva venire, appunto, la pelle d'oca, e perciò inventò la bestemmia.

REBUS (3,4)

Struttura

La bestemmia è formata da un'invocazione rivolta a una figura religiosa, non importa l'ordine e il grado; a questa segue un aggettivo a celebrazione di una virtù (generalmente orale) del personaggio scelto. Però si può anche associare il nome di una creatura vivente (i più citati sono nell'ordine: suini, cani, elefanti, balenotteri, scimmie e trichechi), e anche quello di un oggetto di grande utilità (es. uno zoccolo, magari femminilizzato - vedi illustrazione).

La composizione è difficile perché richiede sia la conoscenza del personaggio religioso sia la scelta accurata dell'aggettivo confacente.

La bestemmia può variare a seconda delle circostanze che la provocano (es. dolore fisico, semplice diniego o forte incazzatura) o dal luogo in cui ci si trova (se si è allo zoo le calzature sopra citate non saranno mai menzionate, mentre invece sarà più logica l'associazione della divinità scelta a un animale).

Addestramento

Un altro rebus.

Come si vede, essa richiede acume, esperienza, scelta sapiente dei termini da associare e anche l'opportuna inflessione di voce al fine di far risaltare questa associazione. Non è, quindi, cosa da improvvisarsi; è necessario un lungo esercizio quotidiano, cogliendo ogni possibile occasione per allenarsi. Può essere utile all'allenamento, la lettura ad alta voce delle opere di S. Germano Mosconi, un vero specialista che ne ha segnato la storia e l'evoluzione grazie anche all'apporto di quel mona che batte la porta e quello che gli passa le carte co la cola, che se taca, ostia.

Psicologia della bestemmia

S. Germano sostiene che per la buona riuscita della bestemmia occorre uno stato d'animo opportuno, difficile a raggiungersi, ma che assicura la perfezione della formulazione bestemmiatoria. Ad esempio egli illustra il caso di una mola cariata che duole quando il soggetto nel contempo è perseguitato da una vespa che si ostina a dirigersi verso le natiche del dolente e che riesce a morderlo colà, proprio mentre qualche grasso e pesante stronzo gli pesta il piede dove si è appeno operato un callo e strappata un'unghia. In questi casi, consiglia S. Germano, meglio tenere in tasca un calendario, in modo da non esaurire i nomi di santi.

Esempi di bestemmie

La poesia della bestemmia

Per bestemmiare, le persone dotate di un'intelligenza più acuta usano:

Allah;

Yawhe;

  • Chang'e
  • Re Dragoni
  • Ba Xian - Otto Immortali
  • Erlang Shen
  • Quattro/Cinque Guardiani
  • Quattro Maestà - Quattro Re Celesti
  • Fei Lian
  • Fu Hsi
  • Dio del nord
  • Gong Gong
  • Yu il grande
  • Guanyin o Kuan Yin
  • Guan Di
  • Guan Gong
  • Guan Yu
  • Hotei
  • Huang Di
  • Imperatore di Giada
  • Imperatore Giallo
  • Kua Fu
  • Lei Gong
  • Long Mu
  • Matsu
  • Meng Po
  • Nezha
  • Nüwa
  • Shen Dzu
  • Pangu
  • Qi Yu
  • Shang Ti
  • Shen Nung
  • Shing Wong
  • Sun Wukong
  • Tre Puri
  • Wong Tai Sin
  • Xiwangmu
  • Yan Luo
  • Yuk Wong
  • Yi l'arciere
  • Zao Jun
  • Agni - dio del fuoco
  • Ashvin - dei gemelli dell'alba e del tramonto, medici divini
  • Dyaus Pitar - (Padre del Cielo) parallelo indiano del dio romano Giove
  • Ganesha - dio della saggezza, dell'intelligenza, dell'educazione e della prudenza
  • Hanuman - uomo-scimmia, grande devoto di Rāma, simbolo del servizio devozionale
  • Kālī - un aspetto della Madre Divina, al tempo stesso terrifico e benefico
  • Krishna - ottavo avatar di Vishnu
  • Lakshmi - divinità della sorte, della fortuna, della bellezza e della fertilità, moglie di Vishnu
  • Parvati - moglie di Shiva
  • Prithivi Mata - la divinità della Terra
  • Purusha - l'uomo cosmico
  • I Rudra - le 11 divinità della distruzione
  • Sarasvathi - divinità dell'intelligenza, della cultura, della musica e della conoscenza cosmica
  • Chandra (divinità) - la divinità lunare
  • Usha -
  • I Vasu -
  • Vāyu - dio del vento
  • I Vishvadeva -
  • Vyāsa, l'avatar scrittore, autore del Mahābhārata e dei Purāṇa. Compilatore dei Veda
  • Saguna Brahman - Brahman con attributi, conosciuto come Īśvara, identificato con la Trimurti o Trinità Indù:
    • Brahmā - il creatore
    • Vishnu - il preservatore
    • Shiva - il distruttore
  • Gli Aditya
    • Indra - Re dei Deva, dio del tempo (meteorologico) e della guerra
    • Mitra - dio dell'onestà, dell'amicizia e degli accordi
    • Sūrya - il dio del sole e della vitalità
    • Varuṇa - dio degli oceani e dei fiumi
    • Yama - dio della morte e della giustizia
  • Aji-Suki-Taka-Hiko-Ne - dio del tuono
  • Amaterasu - dea del sole
  • Amatsu-Mikaboshi - dio del male
  • Ame-no-Uzume - dea della fertilità
  • Chimata-No-Kami - dio dei crocevia, dei passi montani e dei sentieri
  • Fujin - dio del vento
  • Gozu-Tenno - dio della peste e di tutte le malattie
  • Inari - dio del riso
  • Izanagi - dio creatore
  • Izanami - dea creatrice, in seguito dea della morte
  • Kagu-tsuchi - dio del fuoco
  • Kura-Okami - dio della pioggia
  • Nai-No-Kami - dio dei terremoti
  • O-Kuni-Nushi - dio della stregoneria e della medicina
  • Watatsumi - dio del mare
  • Raijin - dio del tuono
  • Ryujin - dio del mare
  • Sengen-Sama - dea del Monte Fuji
  • Sette Dei della Fortuna
    • Benzai-ten o Benten - dea del denaro, della persuasione eloquente, e della conoscenza
    • Bishamon-ten - dio della serenità e della guerra
    • Daikoku-ten - dio del denaro, abbondanza
    • Fukurokujū - longevità
    • Hotei-ōshō - abbondanza e fortuna
    • Jūrōjin - longevità
    • Ebisu - nutrimento, abbondanza
  • Shina-Tsu-Hiko - dio del vento
  • Shina-To-Be - dea del vento
  • Sōjobō - re dei tengu di Kurama
  • Susanoo - dio della tempesta, del mare e dei tuoni
  • Sumiyoshi Sanjin, triade di divinità del mare, nate insieme ai Watatsumi Sanjin, altra triade di divinità marine
  • Taka-Okami - dio della pioggia
  • Take-Mikazuchi - dio del tuono
  • Tengu - spiriti delle montagne
  • Tenjin - dio della scrittura e della poesia
  • Tsukuyomi - dio della luna
  • Uke-Mochi - dea del cibo
  • Wakahiru-Me - dea dell'alba

Misurazione della bestemmia

Le bestemmie possono essere misurate in gradi Mosconi. Tali gradi indicano l'intensità della bestemmia, e sono accompagnati da un numero romano, atto a indicarne la complessità a livello di composizione (numero di personaggi citati o numero insulti attribuiti al singolo personaggio).

Altro strumento utile alla misurazione della bestemmia è il Bestemmiometro, utensile costruito da Satana in persona (così narrano le leggende) per suo diletto personale. In tal caso, le bestemmie sono suddivise in vari livelli di intensità.

Avvertenze sull'utilizzo

Nelle bestemmie scritte ricordarsi di scrivere "ganesh/yahweh" con la minuscola, altrimenti potrebbe arrivare un metallaro incazzato che potrebbe picchiarvi per oltraggio a divinità Metallara, quale è Ronnie James

Consigli sull'uso

La bestemmia è un'arte oltre che uno sfogo, pertanto ogni bravo[citazione necessaria] bestemmiatore deve saper usare arte e ingegno allo stesso modo, senza però cadere necessariamente nel volgare e nel banale. Ogni imprecazione, dalla più piccola alla più complessa e articolata deve saper dare un'idea di ciò che state provando, cosa sia successo perché possiate esplodere in diffamazioni verso più o meno occulte divinità protoarcaiche, e allo stesso modo deve saper spiegare chi siete, dove andate, perché esistiamo, essere o non essere e cosa avete mangiato per colazione. Allo stesso modo, cercate di esplodere in tale forma d'arte nei momenti più opportuni, quali messe o conferenze in modo tale che la sua magnificenza sia ampiamente apprezzata in egual modo da ogni presente. Qui degli esempi in relativi gradi mosconi:

Curiosità

  • È scientificamente dimostrato che la pronuncia di alcune bestemmie al giorno è assai salutare per la mente e per il corpo.[1]
  • Ogni volta che qualcuno bestemmia, nel mondo muore un cardinale (e speriamo venga maledetto). Se a bestemmiare è invece un bambino allora muore anche un rabbino (si s**** anche un imam).
  • Una bestemmia non fa primavera, ma tre fanno subito estate
  • Nel dialetto napoletano ortodosso si usano le bestemmie invece della punteggiatura. Di solito questo tipo di grammatica viene insegnata nei campetti di calcio di periferia e allo stadio.
  • Nel girone infernale dei bestemmiatori si è formata una comunità di muratori bergamaschi; a seguito di ciò Satana sta pensando di chiudere il girone, dopo che i suddetti muratori hanno aperto una distilleria di grappa.

Note

Voci correlate

Collegamenti esterni

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