Apple Inc.

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Disambiguazione – Magari hai fumato troppo. Se cercavi la semplice mela, vedi mela.
La nuova linea "iJesus" della Apple. Una religione iNnovativa per la vostra fede. Disponibile anche con la funzionalità "shuffle" per la scelta pseudo-casuale dei brani della Bibbia.
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Apple Inc.
« Personalmente preferisco le banane »
(Cicciolina su Apple)
« Un prodotto Apple al giorno leva Bill Gates di torno »
(Detto popolare su Apple)
« Ed ecco a voi il motivo per cui rimanderete il suicidio anche quest'anno! Il nuovo iMac da 27" con porte USB XXL e autolubrificanti! »
(Steve Jobs fa impazzire la folla al MacWorld 2009)
« Think Different! »
(Mac-user al Gay Pride)
« Denuncio il mio fornitore hardware per violazione di brevetto perché i miei hardware sono uguali ai suoi. »
« Abbimo deciso di aprire un centro di sviluppo app e non un Apple Store a Napoli perché le app non si possono rubare. »
(Tim Cook sul nuovo centro di ricerche Apple a Napoli)

La Apple©®™ Inc. è una ditta statunitense, famosa produttrice di mele iTech[citazione necessaria] e di bell'aspetto di design per nabbi, leader fra i produttori di alimenti ortofrutticoli a basso costo di tutto il mondo.

iStory

L'iPacco in sviluppo a Napoli.

Tutto avvenne nei gloriosi anni ottanta[citazione necessaria]. Santo Stefano scese dal cielo e fondò la Apple Computers Inc.® sotto i diretti ordini di Dio il quale, essendosi stufato di contemplare il creato insieme a Maria, aveva deciso che intraprendere un'esistenza da nerd sarebbe stata cosa buona e giusta e cosa serve a un nerd per vivere? Un supercomputer luccicante che faccia anche il caffé[citazione necessaria]: il Macintosh.
Un certo Guglielmo Cancelli ebbe l'occasione di conoscere il santo ad un convegno per Gente dai Cognomi imbarazzanti e subito fra di loro scoccò la scintilla della guerra: uno combatteva per il lato chiaro dell'informatica, l'altro per il lato oscuro ma la lotta fin dall'inizio fu impari in quanto i prodotti Apple si ispiravano alla frutta mentre quelli Microsoft... Alla merda.
Nonostante ciò, le previsioni che avvaloravano una schiacciante vittoria di Steve furono completamente errate: gli analisti non tennero conto del QI medio della popolazione mondiale e del fatto che non tutti sono disposti a vendere il proprio rene destro per avere un computer a prestazioni superiori a quelle di HAL 9000, così Windows riusci a sembrare agli occhi di tutti un sistema operativo rivoluzionario[citazione necessaria] e i prodotti Apple degli eleganti soprammobili.[1]
In realtà Santo Stefano non ha mai realmente battuto la sua controparte demoniaca ed oggi si è ridotto a vendere qualsiasi cosa gli passi sottomano, aggiungendogli una quanto mai stilosa "i" davanti al nome e inserendolo nella famosa gamma iAll.[2]
Dopo la morte dello storico CEO, il bastone di comando passa a Tim Cook, la controfigura di Steve Jobs usata fino all'ora solo negli eventi più pericolosi. Dopo un'iniziale tristezza, in azienda si sentono tutti meglio perché non c'è più nessuno a tirannizzarli senza pietà, Tim infatti è un pezzo di pane e vuole bene a tutti, anche a Napoli, dove decide di aprire un centro sviluppo Apple per tenere i giovani lontani dalle strade e dalla camorra.

La storia del logo Apple
La storia del logo Apple

Vi siete mai domandati perché Apple abbia scelto proprio la mela, come simbolo? Probabilmente vi è sembrata un’associazione OVVIA, visto il significato del nome dell’azienda. Tuttavia ci sono alcuni aneddoti davvero interessanti al riguardo: scopriamoli insieme!

  1. Alan Turing, ideatore della “Macchina di Turing”, del modello teorico della computazione e precursore di tutti gli studi sull’intelligenza artificiale fu arrestato per omosessualità e condannato alla castrazione chimica; si suicidò mordendo una mela avvelenata (si dice che avesse mostrato molto interesse, alcuni anni prima, per la storia di Biancaneve e i sette nani e che abbia deciso di morire con un gesto molto intenso dal punto di vista simbolico). Questa “leggenda” spiegherebbe sia la mela che il morso.
  2. Steve Jobs, nell’estate degli anni 1975 o 1976, sicuramente stava lavorando in una piantagione di mele nell'Oregon e probabilmente, nel 1976, oltre al celebre soprannome "woz", diede l'appellativo “Apple” al suo socio Steve Wozniak. Il nome Apple tuttavia poneva un problema legale: la somiglianza con il nome della casa discografica dei Beatles, la “Apple Records”, portò la Apple Computer Inc., nel 1989 a essere querelata per violazione dei diritti sul copyright.
  3. Un’altra leggenda, che probabilmente è la più veritiera, collega il simbolo di Apple alla mela di Newton. A conferma di questa ipotesi si trova il primo logo, raffigurante proprio Isaac Newton posto sotto a un albero di mele.

Il marchio registrato della società ha comunque cambiato forme e significati negli anni: una mela, una mela rosicchiata, una mela col verme (oppure è l'Omino Sentenzioso, ancora non si sa). Attualmente è una iPera.

iProducts

iAll Series (per i non anglofili: Serie iTutto)

L'attesissimo iToast.
  • iCheCazzoDico
  • iOmino
  • iMafia
  • iJesus
  • iUp
  • iDown
  • iLeft
  • iRight
  • iKillYouIfYouDontStop (in Italia: iOtiammazzosenontelasmetti)
  • i∞
  • i
  • iToast
  • iScream
  • i陰毛
  • iWin
  • iCtus
  • iSamsung
  • iNokia
  • iPerso

iNvenzione del touch

Apple è stata la prima società a capire come usare i touch-screen. Diciamoci la verità, prima tutti noi eravamo abituati ad usarli con la minchia: è naturale che sia così. Come è nata l'idea rivoluzionaria? Nei laboratori Apple, un programmatore stava scrivendo a colpi di cappella un software (in quell'epoca la versione del software era la 0.0.1-pre-pre-alpha pre-release), quando prese in mano un altro schermo touch ed iniziò a toccarlo usando l'indice della mano sinistra mentre l'altra mano era occupata a prendere a randellate l'altro dispositivo. I colleghi iniziarono a guardarlo strano... molto strano. Dopo un mese l'uomo si rese conto di ciò che aveva fatto: aveva inventato un metodo per toccare lo schermo come nessuno lo aveva mai fatto! Con le mani! Ma no, che dico... di più! Con le dita! Per la precisione i datasheet ultra-fighettosamente tecnici e brillantinati al profumo di mela marcia descrivevano l'uso del dispositivo con il polpastrello dell'indice della mano sinistra. Dopo un altro mese si resero conto che funzionava anche il polpastrello dell'indice della mano destra e dopo altri 8 mesi riuscirono a capire che potevano far funzionare il dispositivo con tutte le dita di ambedue le mani! Il mese successivo scoprirono che funzionavano anche con le mani di altre persone. È stata una scoperta sensazionale e dopo quasi un anno di duro lavoro, il software era in grado di accettare l'input da tutti i "polpastrelli" umani. Agli albori di questa rivoluzionaria ricerca, furono aggiunte zero righe di codice: tutte onorevolmente sudate e la sua versione salì alla 1.0. Jobs dichiarò: «Un piccolo passo per un uomo... un grande balzo per l’umanità». In seguito creò un brevetto per la frase e denunciò Neil Armstrong per averla pronunciata qualche anno prima.

iClientela

Famosa campagna pubblicitaria della Apple. Sappiamo tutti com'è andata a finire.
iGnam!

Pare che chi possiede un qualsivoglia prodotto Apple sia gay.[3] Cerchiamo di capirne insieme il perché con un po' di ipotesi al riguardo:

  1. Forse a causa della filosofia "Think different" e dell'attitudine dei gay a provare cose nuove.[4]
  2. L'estetica. Tutto ciò che fa Apple è semplice ma raffinato, a chi può interessare la semplicità e la raffinatezza? Solo a fighe e ricchioni.[5]
  3. La semplicità d'uso. I tecno-nerd amano trabiccoli ultra-potenti sui quali smanettare e perdere anni di vita, una macchina che non dà problemi è noiosa e può usarla chiunque.[6]
  4. Il costo. Solo fighe e ricchioni sono disposti a spendere soldoni per cose belle e di marca. Insomma chi spenderebbe una grossa cifra per qualcosa di Apple quando i cinesi ti tirano dietro le stesse cose[citazione necessaria] per un quinto del costo?[7]
  5. L'esclusività. In casa Apple tutto è in formato proprietario, anche gli stronzi di Steve Jobs! Credevate forse che espellesse i suoi rifiuti corporei come noi? Ma certo che siete proprio dei pecoroni qualunquisti! Sono in un formato segretissimo che può leggere solo il suo WC equipaggiato con Lion Flush Edition. E anche questo è da ricchioni.
  6. La patologica mania di distinguersi dalla plebe. Devono fare tutto a modo loro: prendi un qualsiasi tipo di aggeggio, puoi star sicuro che alla Apple lo ridisegneranno da zero facendologli fare le stesse identiche cose ma in modo radicalmente diverso.[8] Questo volersi distinguere a tutti i costi dalla massa è proprio da culattoni.

iCuriosity

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

iPago, il prodotto Apple che va per la maggiore fra i padri di famiglia.
  • Prima che venga lanciato un nuovo prodotto le azioni della Apple crescono perché sicuramente venderà un casino. Quando il prodotto esce le azioni salgono ancora. Praticamente le azioni della Apple salgono a prescindere da cosa faccia l'azienda e dall'andamento dei mercati finanziari.
  • Questo prova che è un complotto pluto-giudaico-massonico, che Steve Jobs è morto nel 1994 e da allora è sostituito da un replicante, e che gli azionisti sono Rettiliani.
  • Possiede attualmente il 99,6% del mercato ortofrutticolo delle mele.
  • Prima di lanciare ogni prodotto, Lavoretti legge un po' di Uncyclopedia e si fuma un po' di erba. Gli effetti si vedono.
  • Bill Gates ha salvato Apple dal fallimento in quanto le continue BSOD costringono l'80% degli utenti medi a comprarsi un Mac per sopravvivere.
  • Apple prende per il culo Microsoft con la famosa pubblicità Get a Mac.
  • Microsoft prende per culo la Apple con la contropubblicità Get a Big Mac, visti i prezzi.
  • Nel 2005 Berlusconi rifiutò un iPod nano denunciando la Apple.
  • Steve Jobs per colazione, pranzo e cena mangia lo Strudel. Dicono che spenda miliardi di dollari annui per tutti gli Strudel (OGM-BASED).
  • Una leggenda metropolitana dice che una volta un iPod nano ha detto "Mamma" alla sua proprietaria.
  • Si narra che la Apple dovette sborsare milioni di euro alla Mentadent, a cui aveva spudoratamente copiato il logo.
  • È stato stabilito che, a parità di prestazioni, qualsiasi oggetto con una mela stilizzata sopra debba costare almeno il triplo di un oggetto che non la possiede.
  • A differenza di quello che molti potrebbero pensare, l'Apple-user medio non ha un conto in banca: ha speso tutto per comprasi tutta l'iAll!
  • I prossimi Mac saranno provvisti del nuovo sistema operativo MacGyver OS X.
  • Qualunque prodotto Apple tu possieda, sta per uscirne da un momento all'altro uno nuovissimo e fighissimo che costa la metà con il doppio delle prestazioni.[9] [10]
  • Al contrario di quanto si pensi, i sistemi operativi Microsoft non sono copiati dalla Apple: i vari OS Apple non hanno schermate blu.

iAltri progetti

iNote

  1. ^ Molti si chiedono quale sia il segreto del design Apple, semplice: gli iUmpa-iLumpa!
  2. ^ Il numero di vendite della linea si aggira in torno allo 0%
  3. ^ Almeno questo è quanto dicono quelli che non posseggono alcun prodotto Apple.
  4. ^ Sarà bello prenderlo nel culo? Non lo so, ma voglio provarlo... Sì, mi piace!.
  5. ^ A noi uomini piacciono le cose difficili e scassate su cui poter versare sangue e sudore, cazzo!
  6. ^ Orrore: se tutti possono usare un aggeggio facilmente, a che servono i tecno-nerd?
  7. ^ Forse per non morire di cancro mentre ti ascolti l'ultimo singolo di Justin Timberlake.
  8. ^ E migliore secondo alcuni, ma è una palese follia dovuta all'effetto serra.
  9. ^ Anche se il tuo è uscito la settimana scorsa.
  10. ^ In realtà costa il doppio con la metà delle prestazioni, ma tu sei fedele e vendi anche l'altro rene



Questa è una voce di squallidità, una di quelle un po' meno pallose della media.
È stata miracolata come tale il giorno 7 febbraio 2010 col 58.8% di voti (su 17).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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