George Lucas
« L’attaccamento alle cose conduce alla gelosia.. l’ombra della bramosia essa è! »
(Giorgio, colto sul fatto mentre rubava le caramelle a un bambino.)
« Giorgio Luca è certamente il padre della fantascienza! »
(Giorgio su se stesso)
« Giorgio Luca ha sicuramente rivoluzionato il cinema con i suoi effetti speciali. »
(Ancora Giorgio su se stesso)
« Giorgio Luca è un grande! »
(Funboy di Guerre Stellari su Giorgio)
« Giorgio Luca è un grande *******. »
« E dopotutto non ho preso spunto da nulla per creare Star Wars! »
(Giorgio Luca mentre brucia il ciclo di Dune)
Personaggio leggendario e semi-divino con poteri paranormali allo stesso livello di un faraone, un imperatore azteco o Padre Pio, è il fondatore/capo di una setta religiosa talmente potente, ma talmente potente, da essere riuscita a pagare gli articoli determinativi per la maggior parte dei titoletti della Voce e un paio di dozzine di maiuscole in posti in cui non sarebbe stato necessario metterle. La VitaGiorgio Luca nasce da qualche parte nella gloriosa e opulenta America del pre-49, quando la vita era più semplice e gli alieni comunisti avevano invaso solo l’Europa. InfanziaVivendo emarginato a causa del suo alto livello di nerdizzazione, Giorgio passava le giornate giocando con i suoi modellini di navi spaziali e soldatini ritoccati di Warhammer (allora appena inventato). Quando i genitori gli tolsero i suoi adorati balocchi, dicendo che ormai era troppo grande[1] per dilettarsi con simili trastulli, il piccolo Giorgio mise il muso e si rinchiuse in camera sua per sei mesi. Nonostante il suo amichetto del cuore chiedesse spesso di lui, Giorgio non si fece sentire più da nessuno, tanto che i suoi genitori, credendo fosse scappato o, meglio, morto, si rimisero d’impegno per sostituirlo con un esemplare migliore. MaturitàPurtroppo Giorgio Luca non era morto; al termine dei sei mesi riemerse dal suo bozzolo con barba, riccioli, una decina di chili in più e pronto ad attuare il suo grande progetto: rendere il suo gioco preferito un lavoro con cui far soldi per poter continuare a usare modellini anche a ottant’anni.[2]
Racimolò un mucchietto di soldini fondando una finta società umanitaria che vendeva biscotti a domicilio i cui proventi sarebbero andati ai futuri reduci della guerra in Iraq, il cui inizio era stato ormai pronosticato dagli aruspici da lì a poco.
Fatto ciò utilizzò Il successo
Gli storici credono che il segreto del suo successo sia stato la creazione di un governo assolutistico e autoritario nella gerarchia della repubblica di Hollywood, generato dal graduale accentramento di tutte le cariche di prestigio nella sua propria persona. Inutile dire che fare da regista/produttore/co-produttore/sceneggiatore/grafico/costumista lo divertisse enormemente. Il Patto d’Acciaio siglato nell’81 con il vecchio amichetto del cuore poi, gli assicurò il dominio totale sul mondo del cinema fantascientifico, schiacciando le ultime resistenze dei suoi ormai deboli predecessori trekkiani. La santificazioneAvendo ormai invaso cinema, televisione, mercato, supermercato, internet, supernet, infranet e subconscio[5] ed essendosi procurato una marea di persone analoghe per ardore, fedeltà e stupidità a un papaboy che è stato appena sfiorato da Giovanni Paolo II, Giorgio colse la palla al balzo e provò a suggerire in uno dei suoi discorsi la possibilità, seppur remota, che presumibilmente, parlando in maniera probabilistica, potesse, forse, essere una qualche specie di essere sovrannaturale. Il successo fu garantito sebbene, non volendo entrare in contrasto con la C.H.I.E.S.A. preferì farsi passare per Santo piuttosto che per dio.
Sempre lode, gloria e onore al venerabilissimo e onorevolissimo Santo Padre Lucas. Le Opere« Non è stato Giorgio Luca a copiare Star Trek. È stato Star Trek a copiare Giorgio Lucahaaah!! »
(Giorgio su se stesso)
« È chiaro che abbiano viaggiato verso il sole, con moto uniformemente accelerato, e abbiano utilizzato la spinta ricevuta dalla forza centrifuga così generata per andare avanti nel tempo e rubargli le idee dal futuro!.. »
(Un funboy particolarmente erudito deduce la tesi della citazione precedente e fornisce la propria teoria)
Non si deve cadere nel luogo comune che a Giorgio Luca piacesse solo divertirsi con le sue navicelle, infatti è conosciuto anche per numerose altre produzioni cinematografiche non fantascientifiche come... ehmm.. c’era... no. ...forse... no.. I due.. no. ...ehmmm... ah si! Il tizio con la frusta! Quello non era mica con gli alieni, no? No??? Guerre StellaUna storia di guerra, amore e incesti, che si svolge tanto tempo fa sebbene in realtà sembri di stare nel futuro e ci si vesta come gli indiani. Dato che i fun non si erano ancora completamente placati dopo la prima trilogia, Giorgio decise che li avrebbe zittiti una volta per tutte propinando loro una schifezza platealmente commerciale quale fu la seconda trilogia. Il problema era che dopo il primo episodio si lasciò trasportare e ricominciò a far bene i film e i fun ne reclamarono ancora più di prima. Recentemente, forse ormai davvero STANCO di giocare per forza[6], ha intrapreso una mossa apparentemente suicida, trasportando la saga nel bidimensionale mondo dei cartoni animati, ignaro di essere appena entrato senza permesso nel territorio di un nemico più potente di quanto lui possa mai immaginare... Il tizio con la frustaUna serie su un tizio che riesce a battere l’intero Reich Nazista con la sola forza di una mitica frusta magica di origine ignota. Lo chiamano Indiana, nonostante in realtà sia un maschio bianco. Boh... Gli strumentiTra i molti mezzi di cui Giorgio dispone tramite la proficua alleanza con quella famosa Volpe del ‘900 spiccano i più innovati ultrasuperrimasterizzati sistemi visivi e uditivi. Gli effetti specialiTramite l’uso di una canna da pesca, quattro modellini e l’intermediazione di McGyver Giorgio è in grado di ricreare qualsiasi tipo e combinazione di battaglia spaziale gli venga in mente. Per le locations, dato che costava troppo prenotare le giungle e i ghiacciai terrestri e adattarli, Giorgio si risolse col creare lui stesso i pianeti in questione, inserendovi poi gli attori. Inoltre grazie alle sue sovrumane conoscenze tecniche e scientifiche, Giorgio Luca è riuscito a creare droidi perfettamente funzionanti che non servono a NIENTE, stazioni spaziali terribilmente fragili e scritte volanti a propulsione atomica per i titoli di testa. THX(pronuncia: Wuoooooooohhhhhoonnnnnnnnhhh!!!!!!)Strumento dalla funzione ignota, ha il solo scopo di assordare gli ignari spettatori prima del film. Il Merchandising (pronuncia: Merciandàising)« Non tutto ciò che è commerciale è LucasArts, ma tutto ciò che è LucasArts è commerciale. »
(Oriana Fallaci su sillogismi)
Essendo ragionevolmente non soddisfatto degli incassi dei suoi film, Giorgio si mise d’impegno per sfruttare in ogni modo possibile la Le Editions(ssss)« Vi giuro che questa volta è davvero l’ultima, credetemi! »
(Giorgio, riguardo l’ultima edizione di Star Wars)
« E solo a 89,99 euro, la nuova esclusiva edizione superdefinitiva limitata della trilogia classica! Non cambia niente, ma ha una scatola sbrilluccicosa e un simulatore di muggiti di Taun Taun! »
(Spot pubblicitario pochi minuti dopo)
Giorgio non darebbe mai qualcosa d’incompleto ai suoi fedeli proseliti, vuole solo il meglio per loro. È per questo che prende e riprende senza posa tutto ciò che ha creato, dal primo film all’ultima tavoletta per il water di Jar Jar, smanettando e implementando per poi rimettere in vendita il nuovo prodotto migliorato. Le versioni finora rilasciate(in ordine cronologico)
L’Expanded Universe (pronuncia: Sfruttandàising)« Io OOOodio l’universo espanso! »
(Funboy puffo ortodosso)
« Non sapremmo niente di Star Wars, senza l’universo espanso! »
(Funboy non-ortodosso che ha appena compiuto un imperdonabile errore)
« Hemmm.. forse che sì... forse.. che no... »
(Giorgio, interrogato sull’ortodossia dell’Expanded Universe)
Dato che, per quanto si sforzasse, Giorgio non poteva creare sempre cose nuove o utilizzare cose vecchie come nuove da mettere in vendita che fossero sempre attinenti all’Universo di Star Wars e dato che non ne voleva proprio parlare di ascoltare i suoi proseliti e fare altri film (almeno per il momento), decise che era giunto il momento di spostare i suoi tentacoli in ambiti commerciali ancora inesplorati all’epoca della seconda trilogia. Sfruttando i potenti mezzi della LucasArts e della letteratura moderna, il vecchio Giorgio lasciò che il suo Universo si espandesse, di modo da appagare la sete di particolari dei suoi seguaci senza dover sforzarsi a rimanere coerente con il lavoro precedentemente svolto. Nacque così l’Expanded Universe, popolato da videogames e libri spesso in netto contrasto con la saga originale, ma amatissimi da una larga fetta di proseliti, per il principio secondo il quale se ci sono spade laser allora è Star Wars. Giorgio doveva solo dare la benedizione alle opere prima del rilascio in commercio, astenendosi rigorosamente dal qualificarli come ortodossi o non-ortodossi. Una simile azione infatti, avrebbe portato ad una spaccatura nel culto di dimensioni epocali, riducendo sensibilmente i suoi introiti. Curiosità
Note
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