Hal Roach

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« Quindi... Se la gente, al cinema, vede un tizio che si spatascia al suolo, ride ed è contenta?! Oh, beh! Roba del genere potrei produrla pure io! »
(Hal Roach mentre medita di mettersi in affari.)
« "Hal" chi?! Ah! Non sarà certo un provincialotto sconosciuto a preoccuparmi! A Hollywood sono io il capo! »
(Mark Sennet, commentando l'ingresso nell'industria del Cinema di Roach.)
« Aspetta un momento! Che cazzo vuol dire che siamo in rosso!? »
(Sennet ai suoi contabili, dopo che gli Hal Roach Studios gli avevano allegramente fatto le scarpe.)
Hal Roach durante una corsa all'oro, in una fedele riproduzione dell'epoca[citazione necessaria].

Hal Roach, detto così, è un nome che non dice una fava a nessuno. Se però lo si accosta al celebre duo comico Stanlio e Ollio, allora anche il più ignorante redneck sulla Terra fa un po' di pulizie di primavera nel suo cervello e - tolte le ragnatele - si ricorda che è stato uno dei più grandi produttori ed imprenditori che quell'enorme puttanaio di Hollywood abbia mai avuto nel XX° secolo.

Vita

Dotato di uno spirito intraprendente ed avventuroso, Hal decise di scoprire cosa ci fosse là fuori nel 1892. Al suo esordio nel mondo della celluloide, nel 1912, aveva appena vent'anni ed aveva già fatto esperienza come lustrascarpe, cercatore d'oro, cacciatore di taglie, pirata nel Borneo agli ordini di un fiero malese e di un gioviale portoghese ed infine comparsa. Eravamo ancora all'epoca del Cinema muto, perciò, considerando che nelle pellicole nessuno diceva un cazzo e che l'unica differenza tra gli attori la faceva l'inquadratura, il nostro decise di fondare la sua prima etichetta: la Rolin.
Harold Lloyd, suo amico e primo attore della compagnia[1] si ritrovò così, per qualche anno, ad essere in prima linea in decine - se non centinaia - di cortometraggi: insomma, era talmente ipersfruttato che manco un cinese avrebbe resistito!

Lloyd : Uff, senti Hal, ma siamo proprio sicuri che la gente voglia vedere questo, al cinema?
Roach : Mi prendi in giro?! Certo che sì: le persone voglione ridere!
Lloyd : Sarà! Però a prendermi un lampadario sulla capoccia non mi diverto io!
Roach : Ascolta il mio consiglio, amico mio: ama il tuo lavoro e i disagi spariranno!

Acquistando importanza, Roach cambiò nome alla sua impresa in "Hal Roach Studios"[2] e cominciò a pensare a come mandare in oscuri pertugi il buon Lloyd che, oltre ad essere lamentoso, stava diventando una copia-carbone (le fotocopiatrici non erano ancora state inventate) di Charlie Chaplin e del suo Charlot. Cominciò così la sua attività di bieco profittatore scopritore di giovani talenti che con il loro duro lavoro contribuirono ad arricchirlo. Tra le sue scoperte, meritano minzione quei piccoli irritanti bastardelli fortunati pargoli che vennero conosciuti negli anni a venire come le Simpatiche Canaglie, dalla serie omonima.

La lotta per la supremazia

I Roach Studios stavano andando forte ma Hal dovette prima risolvere la sua rivalità con il produttore Mark Sennet, che non aveva nessuna stima per questo novello homo novus dall'ambizione sfrenata. Anche qui, l'intraprendenza e l'aggressività di Hal ebbero il sopravvento. Secondo alcune fedeli testimonianze[citazione necessaria], la disputa fu risolta in presenza di miss Deeptrote, fedele segretaria di Sennet.


"Avanti, Mark, guarda in faccia la realtà: ti ho fregato su tutta la linea!"
"Ma davvero, piccolo bastardo?! E come avresti fatto?!"
"Hai presente il tuo autore, Richard Jones? E quel tipetto tutto ossa e nervi, James Finlayson? Ora lavorano per me! Puppa!"
"... Signorina Deeptrote? Chiami un'ambulanza: ho appena avuto un ictus."

La gloria

Da qui in poi, la strada fu spianata per il buon Roach: non aveva più rivali! Ne potremmo raccontare, di questo periodo d'oro, ma siccome quando a qualcuno - specie se famoso e importante - le cose vanno bene non gliene frega un benemerito a nessuno, non lo faremo.

La caduta - Avere un figlio idiota

Roach sapeva che un personaggio di successo deve ritirarsi prima che suddetto successo scemi come la baldanza di un pene a fine atto. Meno che mai la possibilità di un ritiro con ritorno in grande stile, non voleva certo fare la fine di quel pirla di Schumacher, che voleva rientrare in gran lena e invece è caduto[3] come un sacco di patate. Dunque la soluzione più logica sembrava vendere la sua mega-azienda al figlio Hal Roach Jr., come tra l'altro fece. Ma come evitare la tentazione del "ritorno"? Anche questa volta la fortuna, che aveva sempre accompagnato la vita del grande produttore, decise di fargli visita: dopo 1000 ore esatte dalla cessione dei diritti di proprietà il figlio di Hal riuscì a far fallire l'impresa e gettarla in un gorgo di debiti. Soddisfatto di sé, Roach Jr. si ripresentò dinanzi al padre con un sorriso smagliante e le braccia aperte:

« Visto papà? Ora non dovrai preoccuparti per il resto della tua vita, sei un fallito come me! Sei contento?! »
(Le ultime parole di Hal Roach Jr.)

Vi seppellirò tutti - E così fu

Sono due gocce d'acqua, il cognome ha la stessa iniziale, i loro prodotti fanno e han fatto felici tante persone... È davvero morto?

Una caratteristica del possente Roach era la sua ben nota predisposizione all'immortalità: appena cinquantenne ricevette la visita dell'eterna consolatrice, ma lui, un po' anche per scherzo, decise di prenderla con filosofia, chiedendo alla morte se poteva rilanciare la sua vita terrena per un'altra decina di lustri con il lancio di una moneta. Ricevette una risposta molto divertita:

- Morte: “Povero stolto mortale! Non ho mai perso una sola sfida in tutta la mia vita[citazione necessaria]! Sarà interessante, ma ti avverto: se perdi, oltre a te, trascinerò con me dieci persone a te carissime.”
- Hal: “Mi sembra giusto. Dai, allora, se viene testa perdi tu, se viene croce vinco io.”

Erano i primi di novembre del 1992 quando Hal Roach, a cento anni compiuti e suonati, chiuse gli occhi per sempre. Soffriva da molto tempo per una grave forma di polmonite, che lo inchiodava al letto. Pochi istanti prima di spirare, però, accadde qualcosa di strano: nonostante le finestre chiuse, dalla porta della sua camera entrò uno spiffero gelido: Roach rivolse il capo in quella direzione e, dopo un attimo di perplessità, nella sua faccia si formò un ghigno beffardo...

Gli artisti portati al (suc)cesso

Un po' perché l'elenco sarebbe veramente sterminato e farebbe collassare da solo i server di Wikia, un po' perché fino al secondo dopoguerra era usanza delle etichette cinematografiche incendiare i propri magazzini per frodare avere la scusa di invitare a cena il proprio broker assicurativo, ci sembrava riduttivo parlare solo di alcune mere pellicole. Ecco perché abbiamo scelto di concentrare una maggior attenzione su quegli attori la cui carriera è diventata sintomo simbolo del successo del buon Hal[4].

Harold Lloyd

Una volta Harold Lloyd e Harold Roach erano la stessa persona, proprio come Vegeth e Veltrusconi. La loro potenza consisteva nell'accoppiare le migliori caratteristiche di due differenti entità e di esprimerle nero su bianco (i colori vennero introdotti alla fine degli anni '30) su un pezzettone di celluloide. Il loro genio produsse una quantità enorme di capolavori cinematografici, vere e proprie perle, anche perché in quegli anni erano gli unici produttori, non ci voleva poi molto. Purtroppo tutte le più belle cose vivono solo un giorno, come le rose e il tiramisù di mia nonna, e il "duo in uno" Harold & Harold si scisse nelle due entità delle quali oggi abbiamo il ricordo.

Gli sconosciuti mocciosi

Il povero "Patsy" era buono come il pane, docile e molto, molto paziente. Ma dopo anni di maltrattamenti e soprusi con dei marmocchi stracciacazzo il suo sistema di auto-controllo collassò definitivamente.

Gli sconosciuti mocciosi erano una banda di bambini raccattati dal marciapiede e messi in mezzo a un incrocio, dietro una telecamera: era l'inizio della comica di strada, pura e semplice, che insegnava a guardare tutto il mondo con gli occhi trasparenti di un bambino.
Questo gruppetto di odiosi infanti venne velocemente alla ribalta quando Roach si rese conto, qual vecchia volpe del successo com'era, che la loro ingenuità era la chiave di volta per grattare un altro po' di fama dal pubblico, infatti non li pagava (ad esclusione dell'onnipresente terrier, il meno cane della congrega, che si guadagnava il suo bravo trancio di costicine giornaliero).

Stanlio e Ollio

La famosa coppia di vagabondi era stata ingaggiata da Roach con forti prospettive, ma c'era un problema: Stan e Hal proprio non si potevano vedere. Vuoi perché uno aveva idee progressiste assurde e proponeva film sullo spazio profondo (non ambientati nello spazio profondo, ma girati nello spazio profondo), vuoi perché l'altro pretendeva di dirigere le stesse scene in 19 lingue diverse, 40 dialetti, in codice Morse e persino in braille, il clima era decisamente teso e sul set si combinava poco e male. Il povero Ollio assisteva impotente alle liti, spesso cercava di smorzare i toni, ma, il più delle volte, correva in camera sua a piangere, mangiando schifezze da discount e scrivendo nel suo diario che Hal e Stan non gli volevano più bene. Il livello di odio reciproco crebbe così tanto, ma così tanto che, dopo l'ennesimo litigio, Hal e Stan si ritrovarono, non si sa come, a letto insieme. Ma era solo la vampata di un misero fuoco di paglia e la coppia si separò per sempre nel 1940. Il giudice affidò il piccolo Ollio a Stan.

Voci correlate


Note

  1. ^ E vorrei vedere! Era pure l'unico!
  2. ^ Perché ad Hollywood se non sei megalomane, non conti un cazzo!
  3. ^ Letteralmente.
  4. ^ Risparmiandoci così una mole di lavoro di ricerca enorme. Ehm!