David Cronenberg

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David Cronenberg dopo aver leccato un rospo di troppo.

David Cronenberg (attore, sceneggiatore e regista) nacque nel Parco Nazionale di Toronto dall’accoppiamento di una libellula gigante con un bruco ermafrodita, nel lontano 1943.

L'infanzia

Già da bambino manifesta un’accesa passione per le cose viscide e striscianti. Gli insetti, che amava procacciarsi sotto le pietre in giardino e nelle buche del terreno, furono i suoi migliori ed unici amici durante l’infanzia e l'adolescenza.

La domenica pomeriggio il giovane Cronenberg era solito recarsi ad un vicino ruscello, per rifornire la sua scorta di tritoni da compagnia. Un giorno, mentre stava rovistando con il braccio immerso fino al gomito nella melma, gli capitò di tirar su un’enorme rospo giallognolo, animale straordinario che mai aveva visto prima. Lo portò subito a casa e, sbarazzatosi del noioso e per niente appiccicaticcio cane, ne fece il suo animaletto preferito. Lo battezzò con il nome di “Bleargh”, ispirandosi all’esclamazione che la vista dell’amichetto provocava nei più.

Bleargh e Cronenberg diventarono inseparabili, e passarono insieme anni felici. Fu con l’arrivo della pubertà che, per entrambi, le cose cambiarono inaspettatamente. Mentre Cronenberg si destreggiava tra i sentimenti contrastanti di fascino e disgusto che provava per l’organo riproduttivo femminile, il rospo Bleargh, con il raggiungimento dell’età adulta, iniziò a secernere una curiosa sostanza vischiosa dagli orifizi del corpo. Trovandosene presto completamente invischiato, Cronenberg fu costretto a confinare il viscido amichetto in una boccia per pesci. Nel corso di un lungo pomeriggio solitario, volendo distrarsi dalla noia, cedette tuttavia alla tentazione di utilizzare un po’ di quella curiosa gelatina come condimento, dato che in casa era finito l'olio d'oliva. Non aveva ancora finito di degustare, quando si accorse che la realtà della sua cameretta si era inspiegabilmente alterata. Non solo passeggiavano ora enormi millepiedi sulla moquette, ma egli stesso era ignudo (e quello lo sapeva già) e ricoperto interamente da palpitanti sanguisughe. Terrorizzato, si slanciò (letteralmente) fuori di casa, passando per la finestra, dove la caduta prima e il gelo sferzante dell’inverno canadese poi lo aiutarono a riprendere il controllo di sé. Tornato dentro, con una polmonite e una contusione cerebrale, non trovò altro che lo sbrodolante ranocchio sul tappeto ormai irreparabilmente insudiciato.

La scoperta

Bleargh, il migliore amico di Cronenberg, mentre usa i suoi poteri ipnotici per convincerti a toglierti i pantaloni.

Il giovane Cronenberg non tardò a rendersi conto che lo strano liquido altro non era che un potente allucinogeno, ossia proprio quello che gli ci voleva per attraversare incolume la spaventosa età dell’adolescenza. Ribattezzò la sostanza “Blorgh, succo di Bleargh” e poco si curò degli effetti di dipendenza che cominciava a manifestare, gongolando in un paradiso fatto di dolci interazioni con esserini verdognoli ricoperti di morbide escrescenze falliche e gentili orifizi retrattili che, apparendo sulle pareti, offrivano al loro umido interno un turgido rifugio per l’anemico ragazzino.

Sinché una mattina, mentre era intento a spalmarsi su una fetta di pane un po’ di viscidume di rospo perché era finita la margarina, lo scarabeo gigante a forma di macchina da scrivere, che già da un paio di giorni stava sul tavolo della cucina, gli rivolse la parola:

«  Ah, ragazzo mio, guarda come ti sei ridotto! Spompato, bianchiccio e con la stessa consistenza di una crescenza appena aperta, fai schifo pure a me che sono uno scarafaggio gigante con una vagina sul dorso. Lascia perdere il Blorgh, succo di Bleargh, e dai retta a me; insieme possiamo diventare qualcuno! »

Incuriosito dalle enigmatiche parole, il buon Cronenberg gli chiese cosa doveva fare.

«  Inserisci la tua manina dentro di me... ah, sì, proprio così... oh si, sei bravo... lì, ancora un po’ più a fondo... Oh, sì... oh, OH, OH, OOOOOH... Ah, Dio, che birbantello!! Ci siamo, e ora comincia a battere a macchina... ha, haha... mi fai il solletico... haha, piano ragazzo, piano... così, sì... continua... oooh... »

L'inizio della carriera

Cose come questa accadono non di rado nei film di Cronenberg[1].

Fu così che, con l’aiuto dell’intrigante scarabeo, Cronenberg cominciò a scrivere le sceneggiature che sarebbero poi state trasformate nei grandi successi cinematografici adatti ad un pubblico di tutte le età[citazione necessaria]. Come per esempio:

  • Il demone sotto la pelle: Un po’ come Resident Evil, dove gli zombie stanno a dei parassiti stronzoformi e la contaminazione a ninfomania incontrollata. Il film si conclude con un'orgia, simbolo dell’avvenuta distruzione della specie umana.
  • La mosca: Stessa storia della "Metamorfosi" di Kafka, dove, per non essere ripetitivo, il regista sceglie come protagonista una mosca anziché uno scarafaggio.
  • Rabid sete di sangue: Ad una ragazza spunta un piccolo pene acuminato sotto l’ascella (??). Novella Dracula, lo utilizza per succhiare il sangue delle vittime attraverso penetrazione cutanea, infettando tutti.
  • Naked Lunch: Ricordi di gioventù di Cronenberg; il fattissimo protagonista si intrattiene con scarafaggi parlanti e succhia il piffero di alieni verdognoli che secernono una sostanza stupefacente (ebbene sì).
  • Videodrome: Un'avvenente ragazza entusiasta di sadomasochismo si invischia in una setta di maniaci che producono snuff movies. La visione di tali filmini causa nello spettatore trip mentali e allucinazioni di vario genere, un po' come succede con i Teletubbies.[2]
  • eXistenZ: Giovani appassionati di videogiochi del futuro si dilettano ad infilarsi il cavetto del joystick (non a caso chiamato così) in un tale apposito buchetto[3], per poi cadere in catalessi.
  • Veloci di mestiere: Cronenberg, schifato dalla perversità dei propri film, ne fa uno che parla solo di corse di macchine. Nient’altro.
  • Crash: Ancora macchine, ma con protagonisti che hanno un fetish per gli incidenti stradali (e Cronenberg ci ricasca).

Curiosità

David Cronenbergo era stato inizialmente selezionato per dirigere il sequel di Basic Instinct. L'umanità gli è grata per non aver portato a termine l'incarico, dato che altrimenti, al posto delle conturbanti scene erotiche con Sharon Stone, ci sarebbero state meraviglie da buongustaio come questa:

Tentacoli, tentacoli ovunque!!

Note

  1. ^ Da notare l'espressione rassegnata del tizio a destra, che si è reso contro di avere a che fare con un maniaco senza speranza
  2. ^ Vedi anche: "Personaggi con una televisione sulla pancia".
  3. ^ Non quello che pensate voi, ma più o meno lì.