Truzzo

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Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Truzzi
File:Casi umani2.jpg
Esemplari di truzzo allo stato brado. Notate la raffinatezza, il buon gusto e soprattutto la ricerca di un proprio stile personale che non li fa sembrare assolutamente dei coglioni in divisa.
« E DAJE E DAJE E DAJE!!! E BOMBE E BOMBE E BOMBE!!! »
(Truzzo)
« Fatti non foste per viver come bruti... »
(Ulisse)
« Puah, è come mangiare gommapiuma. »
(AutoreLink)
« Eppur si muove »
(Galileo Galilei)
Attenzione a non confondere i truzzi con fighetti! Sono due specie animali distinte!

Il truzzo (Homo inutilis, subsp. tamarrensis) è una specie animale appartenente alla famiglia degli Homo sapiens sapiens, di cui rappresenta un ramo filogenetico sviluppatosi per degenerazione spontanea. Esistono numerosissime varietà di truzzo che si distinguono in base all'area geografica in cui questi attecchiscono.

Il nome truzzo deriva dal latino truzzi, -orum. Il termine è un pluralia tantum: infatti, non esiste il truzzo singolo. Eminenti studiosi sostengono che l'appellativo venisse impiegato come pesante insulto rivolto ai liberti che cominciavano a vestirsi con toghe e tuniche da gran signori, sperperando tutti i propri sesterzi in capi d'abbigliamento.

Caratteristiche generali

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Esemplari di truzzi osservati nel loro habitat. Visto l'elevato livello di terronaggine della maglietta nera e gialla, hanno ben pensato di indossarla tutti. Ovviamente il secondo da sinistra è l'elemento di rango più basso, in quanto privo di una maglietta uguale a quella del resto del branco, e pertanto soggetto allo scherno e al nonnismo degli altri esemplari.

Il truzzo medio viaggia sempre ed esclusivamente in branco, a causa d'una carenza intellettiva del concetto di ego, che gli impedisce totalmente di vivere, pensare o agire autonomamente; un po' come i borg di Star Trek. Il truzzo non percepisce alcuna differenza tra sé stesso ed un membro del proprio branco: ai suoi occhi si tratta della stessa entità. Questa assenza d'individualità viene rilevata anche tramite elementi visivi ed empirici, quali l'abbigliamento pressoché identico e l'impossibilità di visitare singolarmente uno dei luoghi sacri alla sottospecie, la discoteca. Il truzzo NON si riconosce allo specchio. Il solo elemento in grado di distinguere un truzzo da un altro è il CFM (Coefficiente Furto Marmitte)o il grado di leccaculaggine, peraltro utilizzato dalle femmine della specie per valutare il più meritevole.

Il truzzo maschio esegue il rito dell'accoppiamento in discoteca, o perlomeno spera di farlo; esso passa una notte intera a tentare di rimorchiare la prima figa che incontra, ovviamente della stessa sottospecie. A volte tenta l'approccio inviando suoi simili ad abbordare truzze per lui: nel 97% di questi casi, i truzzi che dovrebbero fare semplicemente "da tramite" dimenticano l'obiettivo iniziale durante i 10 metri di tragitto, e finiscono per provarci con la truzza in questione.

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A volte anche gli anime sono un po' truzzi, ed Inuyasha ne è un esempio.

Quando l'approccio con la truzza fallisce, il truzzo beve per la depressione e finisce per restare senza patente o nei casi più gravi causare incidenti, oppure si cimenta in uno dei suoi hobby più deleteri: scatenare risse, fuori o dentro la discoteca, spesso contro i propri simili, ma anche contro altre tipologie a lui avverse che passavano lì intorno.

Intellettivamente dotato quanto un termosifone di ghisa, ma purtroppo non altrettanto utile alla società, il truzzo utilizza quei due o tre neuroni, che per caso si ritrova, solo per le cose più superflue che si possano immaginare. Spesso ha gravi difficoltà nel compiere azioni che richiedano un quoziente intellettivo a due cifre. È infatti provato che se sommiamo il Q.I. di ogni truzzo presente in una serata in discoteca e poi lo moltiplichiamo per il numero di truzzi che entrano in una discoteca per dieci anni, otteniamo un numero negativo. Non è stato quindi difficile per Loro risucchiarli nelle spire mortali del Grande Complotto Internazionale.

Il truzzo nella società

Il truzzo nasce genericamente in famiglie non abbienti, in cui i parenti stretti sono però dei seri lavoratori; esso/a inizia a spendere cifre sempre maggiori per abiti tanto firmati quanto orrendi, alcool, tabacco e serate in luride discoteche. Ovviamente questa situazione non va avanti per sempre: prima o poi i genitori si rompono i coglioni e ricorrono ad un rimedio, solitamente estremo. I più fortunati vengono messi a forza in un posto di lavoro, perdendo parte della propria natura di truzzo e vivendo una vita semi-decente, pur essendo ormai gravemente danneggiati. Il resto viene spesso sbattuto fuori di casa a calci nel culo.

Tratti distintivi

Particolare/i del membro più caratteristico del branco. Cliccate sulla foto per meglio godervi gli eleganti pantaloni al contrario, i raffinati calzini spaiati alla Pippi Calzelunghe, gli occhiali da piscina e la cipria sulle guance.

Il truzzo ha sempre un colorito caffelatte fosforescente, causato dalle continue visite ai solarium, che, anche quando si trova in Antartide durante i sei mesi notturni, lo rendono radioattivo e perennemente abbronzato, come se si fosse fatto il bagno nel fondotinta.

L'abbigliamento tipico dell'esponente della specie è, come per i pinguini, pressoché identico per tutti gli individui, anche se soggetto di volta in volta a cambiamenti imposti da una potentissima istituzione chiamata moda, dominata da individui temibili, nonché decisamente ricchioni: gli stilisti. Finché costoro non troveranno qualche altra maniera assurda per ridicolizzare i truzzi lucrandoci sopra, il loro abbigliamento consterà in qualunque cosa sia aderente, bianco o rosa, scollato rigorosamente a V e firmato da gente come Dolce&Gabbana o Giorgio Armani, Gucci e chi più ne ha più ne metta. Insomma, basta che costi l'ira di Dio e porti la firma di qualche stilista omosessuale.

Oltre a ciò è possibile notare in ciascun individuo della specie almeno cinque dei seguenti tratti distintivi, che variano a seconda della zona d'appartenenza, del clima e della stagione:

  • Occhiali da sole, di solito grandi 7 volte la loro faccia, indossati anche durante nubifragi o in piena notte.Questi occhiali possono essere utilizzati come parafulmine, come barca e come paracadute. Marche Predilette: Dior (la migliore secondo loro), Ray Ban (reibann), D&G, Valentino e Chanel.
  • Cappello da baseball a tre metri dalla testa o cappellino alla Vasco Rossi con le spille come "Porn star" o "Orgasm donor".
  • Cappuccio in lana indossato sul capo a mo' di preservativo (data la testa di cazzo) e solitamente con al di sotto un cappello fornito di visiera.
  • Giubbottone con piumino di donnola o di scoiattolo delle Ande o tremende giacche a vento di colori assurdi tipo arancio evidenziatore, verde pisello o giallo taxi, coperte di toppe con ideogrammi disposti in ordine casuale.
  • Mutande con su scritto SEX o FASHION di color arancio/verde/viola e, ovviamente, rosa. Di solito anche fluorescenti, per non disperdere il branco nei vagabondaggi notturni. Poiché i soggetti hanno la finissima e stilosissima abitudine di esibire la mutanda di cui sopra a metri quadrati sopra il pantalone alla 'tempesta di diarrea' (più prominenti fettone di chiappa, che fanno più glamour), infatti, tali vestimenti svolgono la stessa funzione della luce rossa posteriore delle monoposto di formula 1 durante gare caratterizzate da forte pioggia.
  • Pericolosi ibridi tra canottiere e magliette, spesso indossate nel seguente modo:maglia sotto e canotta sopra, naturalmente rosa o magliette nere con scritto "Clinika" o "Staff".
  • Sciarpe rosa.
  • Maglie d'un qualunque club calcistico.
  • Cose con i numeri, sono fissati con i numeri, forse perché non si ricordano i propri nomi e li usano per distinguersi o forse per il loro Q.I. anche se 33 per un truzzo mi sembra eccessivo.
  • Altre cose con i numeri, specie se abbinate a luoghi improbabili accostati a stemmi improbabili. Esempi: 85 University of Santiago con accanto il drago simbolo del Galles e la bandiera della marina militare giapponese.
  • Uso sproporzionato di gel per capelli o, in mancanza, cementificante.
  • Cinture con fibbia retroluminescente in oro massiccio da 400 carati per tre chili di peso , in particolare D&G, Armani, DSquadred, Angel Devil ecc.... che comunque servono solo a tenergli i pantaloni sotto le ginocchia di solito con fibbia .
  • Scarpe marchiate da 680€ di color oro, per eccellenza le Tiger dorate o le Nike Silver con la linguetta fuori; In alcuni casi si tratta di oro vero. In alternativa scarpe da ginnastica con inutili molle di varie forme e colori, indossate parzialmente o completamente slacciate come fossero pantofole.
  • Maglie e felpe sempre all'ultima moda, ad esempio con simpatiche stelline ripetute allo spasmo o a strisce da carcerato.
  • Maglie con ali che, per dirla con parole truzze: "che fa molto engel, cioè zio, non so se hai capito, cioè minchia, fescion!!" o del tipo: diahanee, questa ferpa l'è ittoppe, diahanee!"; o con scritte tipo: "devil" e "qualunquecazzodicosacheassomiglivagamenteadinglese" o, ancora, e ciò è sconcertante,il logo del celeberrimo "Clockwork Orange", che loro non conoscono e non sanno neanche pronunciare, dicendo poi "...che fa stail, cioè, zeeero...".
  • Il descrivere il proprio vestiario come "fresco" o portatore di "freschezza" sempre intonando la voce come se stesse parlando di una vittoria colossale.
  • Camminata sincronizzata con i loro simili, può variare dal trascinamento dei piedi, necessario per non perdere le scarpe mai allacciate, alla camminata quasi saltellante, probabilmente dovuta al seguito di molteplici calci nel culo presi dai propri genitori o più semplicemente nelle tradizionali risse da loro provocate in cui ovviamente escono perdenti.
  • La sgradevole presenza di elastici o graffette atte a sostenere enormi risvolti nei pantaloni con conseguente visibilità dei calzini, anche se non spaiati.
  • Quando possono indossano infradito truzze con la bandiera del Brasile con sopra i jeans.
  • I truzzi indossano enormi occhiali da sole (anche di sera).
  • Ultimamente fa molto fashion girare con una borsa a tracolla che solo loro sanno cosa contiene, molto probabilmente serve a portarsi dietro il gel e i chili di fondotinta.
  • guidare un cinquantino come se si stesse pilotando un sidecar degli anni '50 (gomiti più in alto possibile) e rigorosamente con scodella scolorita slacciata.
  • Gli esemplari più anziani ed esperti, i loro guru(la marca, non il leader sirituale), portano particolari fibbie all'interno delle quali scorre del testo tracciato da luci rosse come "XXX", "SEX" o altri riferimenti, specie in inglese perchè è fescion, al sesso, che portanno avere solo con propri simili (se gli va bene)

La truzza femmina

Altresì riconoscibili sono le truzze femmine, chiamate anche Donna oggetto, Bratz o più comunemente Barbie, a seconda dell'età. In ogni caso si fa notare che il termine che meglio descrive le loro caratteristiche psicofisiche ed attitudinali sia "vacche da monta".

A differenza del maschio che solitamente ama il multicolore sfrenato, la truzza femmina ha una particolare tendenza ad una sindrome chiamata: abbinamento ossessivo-compulsivo. Tende infatti ad abbinare tra loro ogni parte del proprio ridottissimo vestiario. Noterete infatti che il bordino, solitamente rosa, della maglietta-top-reggiseno che indossano, si intona con il colore dell’ombretto che si sono spalmate sopra le palpebre, tramite ausilio di spatole, cazzuole o, per le più fini, un pennello in pelo di cinghiale, o che il fiocchetto delle loro ballerine si intona perfettamente col colore dei loro occhi. Lo scopo di tale pittura rituale è tutt'ora ignoto dato l'uso ostinato di occhiali da sole integrali, più simili a dei caschi da astronauta per intenderci che a degli occhiali veri e propri.

Le truzze hanno la mania di vestirsi applicando la teoria del: "più mi scopro, più mi scopano". E così ci si trova davanti ad uno spettacolo consistente in:

  • Culoni di fuori con tanga fucsia che si mostrano in tutta la loro mostruosità
  • Pance strabordanti ciccia che urlano ai pantaloni ed alle cinture: “Abbiate pietà di me!” e “Non ti sei accorta che hai un pacchetto di fonzie incastrato tra i rodelli di grasso da più di due mesi?”.
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Un impegno concreto: Un presidente truzzo!
  • Scollature vertiginose alla “ammazza quanto so’ bbona”, e insaccati al vento a cui hanno naturalmente dato dei nomi, nel caso le perdessero.

Da segnalare anche il fatto che non esistono truzze di corporatura media, esse sono tutte o anoressiche o tendenti all'elefantismo, da ciò ne consegue che per essere truzze bisogna soffrire di tiroide.

Come le gazze o altri animali poco evoluti, ad esempio molluschi, celenterati o i Pokémon; in certi casi, le truzze femmine sono attratte da tutto ciò che luccica e brilla come paiettes dai colori sgargianti ed accecanti utili anche come possibili scudi difensivi dai predatori naturali o per stordire le prede, solitamente gufi o cani randagi, dei quali poi si nutrono perché “L'ho letto su TopGirl, cioè, che Cameron Diaz, cioè, fa questa dieta!”.

Le Paillettes sono presenti anche negli orecchini, nelle cinture, nei cerchietti e, ovviamente, nell'articolo che più segna l'appartenenza alla categoria: la PINKO BAG. Oggetto inutile e di pessimo gusto ha la discutibile caratteristica di seminare pailettes e lustrini ovunque la truzza si rechi, sia essa la discoteca o il negozio di vestiario di fiducia. È anche solito tra le truzze usare il casco dello scooter come borsetta o, intelligentemente, portare il marsupio dell'Eastpak sottobraccio, così da far perdere al marsupio lo scopo per cui è stato creato, quello di essere comodo e di non far girare le palle mentre si cammina tenendolo sottobraccio.

Di recente sono solite indossare degli ibridi tra delle calzamaglie e dei pantaloni ultra-aderenti, che mettono in mostra il loro generoso tessuto adiposo lombare, meglio conosciuto come culone, e sopra di essi, a mo’ di vestitino, delle maglie di colori quali rosa ed azzurro cielo che le arrivano giusto sotto il culo, e i fianchi cinti, ovviamente, da una cintura firmata D&G. A questo si uniscono cerchietti paiettati, braccialetti d’oro placcato o quelli con le lettere e sopra scritte cose come TAT o TVTTTTBXSTVUKBDBNCM o cose che sbarluccicano al sole accecando i poveri passanti.

Immancabile per le truzze fescion indossare gli aggraziati stivali bianchi altezza polpaccio, da indossare rigorosamente sopra il pantalone. Esistono anche delle versioni zebrate, tigrate, leopardate e altre fantasie sobrie ed eleganti. Lo stivale serve a dissipare ogni dubbio che chi si ha davanti sia effettivamente una truzza, e a procurarle il sacrosanto scarto all'entrata di Muccassassina, dove le truzze vanno perché pensano di essere moderne ed aperte (di mente), salvo poi lanciare improperi e insulti omofobi a chi fa la selezione, dopo essere state cacciate via.

Da notare che le truzze portano i pantaloni sotto il culone e le cinture che indossano servono solo per eventuali riti sadomaso da fare con le amiche o con altri truzzi, poiché quelle cinture hanno utilità inferiore anche alla Pinko Bag.

In genere il loro culone parte dal Brasile e termina in Giappone. Infatti le società per viaggi aerei giapponesi hanno deciso di costruire delle navette aeree che passano proprio su questi culoni.

Comportamenti e Psiche

   La stessa cosa ma di più: Evoluzione del truzzo.

Esistono svariati tipi di truzzi e la loro stirpe è in continua mutazione, se così si può definire. I truzzi hanno un processo inverso di crescita cerebrale: sappiamo che nell'organismo di una persona normale, il lavoro di "potatura" dei neuroni comincia verso la terza età. I truzzi, invece, intraprendono tale cambiamento a partire dalla nascita, arrivando a circa 9 anni ad avere le capacità intellettuali di un comodino. Benché siano creature immonde, i truzzi sfruttano la propria notorietà per attirare truzzi di sesso opposto. Preferiscono il linguaggio fisico, e solitamente si esprimono semplicemente dimenandosi goffamente in discoteca o tirandosi testate a vicenda, ma sforzandosi riescono anche a parlare: il loro linguaggio verbale è molto rozzo e disarticolato, consistente per il 90% in versi simili a quelli di Chewbecca, intramezzati da continui "minchia" e "cioè", e per il restante 10% di bestemmie, neologismi incomprensibili e discorsi aventi come centro della trattazione le loro moto o le vacche che conoscono.

Leggenda narra che due o tre di loro siano riusciti a mettere insieme delle frasi di senso compiuto. Purtroppo non avevano niente di interessante da dire e nessuno era presente all'evento.

Alcuni truzzi tentano, non esattamente con successo, di scrollarsi di dosso l'etichetta(Truzzus Emancipatus). Questo non significa che smettano di vestirsi come Toni Manero, né tantomeno che evitino di piangere per l'intera settimana se per caso un sabato sera sono impossibilitati a recarsi alla disco: semplicemente, stanno portando avanti un lavoro di acculturamento, attingendo da altri generi musicali o stili di vita. Capita così di trovare truzzi che dichiarano di ascoltare tutto ciò che mi piace, solitamente Pink Floyd o Beatles, perché il babbo ha i dischi; un'altra buona scelta per fare la figura del figo è De Andrè, che fa tanto cultura e poi usa parole come "buco del culo". Battiato non vale perché fa house già di suo. Oltre a pescare dai gruppi del passato, cosa che fa molto non mi lascio condizionare dalla moda, il truzzo ha avuto un improvviso avvicinamento al metal nel periodo 2003-2004, in coincidenza con l'uscita dell'ultimo disco degli Iron Maiden "Tunz of Death". In quel periodo non era raro vedere truzzi con indosso magliette tarocche degli Airon, né sentire remix di vecchi pezzi degli Airon. Ad ogni modo, ad oggi nessun truzzo ascolta più gli Airon Meiden: troppo commerciali.

Leggi della truzzodinamica

   La stessa cosa ma di più: Leggi della truzzodinamica.

I truzzi non sono esseri intelligenti. Il loro comportamento quotidiano è perciò deterministico e prevedibile matematicamente. Le leggi della truzzodinamica ci permettono di determinare con precisione infallibile il comportamento dei truzzi.

Nemici

   La stessa cosa ma di più: Nemici del truzzo.

I truzzi hanno nemici un po' ovunque, dal regno animale (le bestie tendono a fuggire o a attaccarli se questi si avvicinano) alle persone non truzze.

Il cellulare

Un'altra caratteristica fondamentale del truzzo medio è l'importanza data al telefono cellulare. Grazie alla moderna tecnologia questi complessi sistemi di comunicazione hanno perso quasi totalmente il ruolo che ricoprivano in origine. Abbiamo cellulari che scattano foto, vanno su internet, ti gestiscono la dieta, amministrano il tuo conto bancario ma non fanno neanche una maledettissima chiamata. Il cellulare del truzzo deve essere sempre alla moda; questa sottospecie la cambia almeno una volta al mese e deve avere ogni funzionalità da nominare ai propri amici che increduli rimarranno a bocca aperta dallo stupore non sapendo cosa cavolo sia. Il telefono del truzzo deve avere attaccato ogni genere di inutile gadget, come un minuscolo Winnie the Pooh vestito da tavoletta del water o una fashionissima iniziale del/la tuo/a lui/lei; inoltre deve essere pieno di immagini ad effetto sapientemente scaricate dal truzzo più vicino con la nuova tecnologia Bluetutto.

Il "must" di ogni truzzo è di certo il nuovissimo Motorola firmato niente di meno che da Dolce&Gabbana. Cosa ci può essere di meglio per un truzzo se non un cellulare che unisce il design unico del Motorola alla marca più in voga del momento? Niente! Infatti oltre a questo c'è da aggiungere che un cellulare motorola "normale" costa circa la metà rispetto a quello della D&G. Perché tale differenza? Il telefono di marca vanta un colore dorato ed un pendaglietto con il celeberrimo logo. Per una persona normale potrebbe sembrare un'assurdità, ma per il truzzo è il più alto degli status symbol. E non basta! Eh no, signori, perché c'è anche il modello Nokia firmato da nientepopòdimenoche Cavalli! Stessa storia del Motorola, il colore è un simpatico zebra "striscepedonali".

Ovviamente, siccome abbocca a qualsiasi tipo di pubblicità, il truzzo non può rimanere indifferente a uno spot pubblicitario che gli impone di chiamare il solito numero a 5 cifre e scaricare la suoneria e lo sfondo più fèscion del momento (ovvero dei 5 minuti di durata dello spot). Il truzzo spende quindi vagonate di soldi in cagnolini che cantano, margherite che ballano, gatti con occhi assolutamente inquietanti e stranamente fissi in un punto senza mai muoversi, rane invasate che si credono Axel Folei o qualsivoglia visione di chissà quale personaggio drogato.

Inoltre il cellulare del truzzo è sempre ricoperto da simpatici brillantini (spesso firmati anche Swarosky) che rendono il suddetto cellulare ancora più abbacinante e inguardabile.

Comunque... il cellulare? Uno solo?

L'Uomo Vitruzziviano

   La stessa cosa ma di più: Uomo vitruzziviano.

L'Uomo Vitruzziviano è il modello del perfetto truzzo, teorizzato da Leonardo da Vinci cinque secoli fa.

Kit d'élite che un Truzzo deve sempre avere con sé

Esemplare Maschile
  • Piastra: Indispensabile per lucidare e lisciare i capelli cosicché i pidocchi scivolino via velocemente. (Negli ultimi anni tuttavia si è constatato che i pidocchi hanno imparato a fare trekking in queste pareti lisce)
  • Trucco: Sì avete capito bene TRUCCO. Non il trucco di David Copperfield, il trucco che usa anche Elisabetta Canalis! Eh sì, sembra infatti che il truzzo maschio voglia assomigliare il più possibile alla truzza femmina. Fa spesso uso di cipria rosa per far risaltare i suoi zigomi sempre lampadati, per cui color ano sporco. Gli scienziati fanno sempre più fatica a distinguere il sesso del truzzo.
  • Preservativo: Ed ecco qui l'ultima moda, portare il preservativo nel portafogli. Il bello è che non viene mai usato. Audaci antropologi si sono infatti avventurati nell'esplorazione di portafogli truzziani, rinvenendo non di rado nient'altro che semplici palloncini colorati. Palloncini spesso irrimediabilmente bucati dall'inaccorta collocazione. Grossa tragedia per il truzzo che, data la sua natura naïf, non può certo prevedere nè porre rimedio all'inevitabile macello interfamiliare. Prevedibile la persecuzione repressiva di molti genitori con figlie.

Pertanto, pur auspicando la riduzione della produzione di mini-truzzi, la ridotta capacità cerebrale degli esemplari adulti riduce i loro futili tentativi con l'inutile pezzo di plastica sforacchiata a vagiti di neonati in cassonetti differenziati. I consueti metodi di contraccezione si sono rivelati quindi del tutto inutili ad impedire l'inarrestabile moltiplicarsi della specie.

Esemplare Femminile
  • Il kit di trucco che serve ad un fotografo per fare il calendario a Elisabetta Canalis: Le truzze dentro al loro astuccino, degno del gonnellino di Eta Beta, tengono di solito: Rossetto, Matita, Ombretto, Forbici dalla punta arrotondata, Fondotinta, Phard, Eye-liner, Lisciante per i capelli, Autoabbronzante, Unghie finte, Smalto, Specchietto, Orecchini, Piastra (come i truzzi), Spazzola, Pettine, Elastici vari, Foto di Scamarcio, Spazzolone del cesso, Ombrello, Cazzuola, Pennello, Una carota, Padella antiaderente, Forbici dalla punta arrotondata (di scorta), Carta igienica, Colla vinilica, Borraccia termica, Colla per ceretta, Pistola ad acqua e non mi viene più in mente niente. Tutto questo viene rigorosamente utilizzato: in classe, in macchina (o autobus), in bagno, in corridoio, a letto, mentre sono al cesso; insomma, lo usano ogni 5 minuti.
  • Cianfrusaglie varie: Inoltre le truzze hanno sempre pupazzetti, bracciali, bambolini, bambolotti ed altre amenità che attaccano al cellulare, allo zaino, all'astuccio, al diario ed a qualsiasi altro oggetto che non presenti superfici lisce.

Fumo, alcool e droga

Nonostante le apparenze, il truzzo medio in realtà non utilizza nulla di tutto questo.

  • Sigarette: Il tipico truzzo dice di fumare di tutto, ma fuma solo per farsi il "fiko", infatti non aspira affatto. Qualora una qualsiasi disattenzione lo porti ad inghiottire accidentalmente una boccata di fumo egli commenta la cosa con rantoli, espulsione di tessuto ematico e colpi di tosse che fanno pensare ai presenti ad un fulminante attacco di tubercolosi con conseguente, inutile accorrere di personale sanitario. La sua frase tipica quando arriva in "kumpa" è "Raga, che c'avete 'na siga?"
  • Alcool: Il simpaticone non ha mai assaggiato la birra, e si limita in realtà a versarla gradualmente per terra quando i suoi simili non lo guardano, inconsapevole del fatto che detti simili adoperano lo stesso puerile stratagemma. Il truzzo fa ciò per mostrare come sia in grado di non ubriacarsi a prescindere dalla quantità d'alcol ingurgitata. Quando il truzzo si trova nel proprio luogo di culto, la discoteca, a volte riesce anche a bere le sacre bevande offerte dal barista, solitamente un incapace che mescola liquidi a random. Sebbene abbiano un contenuto alcoolico, studi scientifici dimostrano che l'effettiva portata di questi sedicenti cocktails è di 0,002 gradi; comunque questo basta al truzzo in questione per ubriacarsi come se un normale essere umano avesse bevuto sei botti di whisky. Per questo l'individuo spesso finisce in una rissa oppure all'ospedale, per una sana lavanda gastrica.
  • Droga: Quando il truzzo va in discoteca fa finta di prendere ecstasy, mentre in realtà prende medicinali per le emorroidi (o caramelle Dietorelle), dopo averci scritto sopra "ecstasy" con un pennarello. Tutto ciò ovviamente solo nei casi più fortunati: generalmente gli spacciatori, tramite truzzo-radar in dotazione, individuano il minchione di turno e gli vendono a prezzi sedici volte più alti le palline che si usano in genere nei vasi da fiori, dopo averle intinte nella scolorina. Tanto il truzzo si "sballa" lo stesso.
Il medesimo, di seguito, si atteggierà per il locale mostrando la classica spanna simbolo della cannetta per sniffare o in alternativa vagherà come un deficiente a occhi sbarrati per ostentare un fantomatico consumo di 12000 pasticche. Verrà smascherato prontamente in quanto esso ballerà come un orso beone incurante del ritmo.
Tocco finale avviene sul cellulare con ripresa di lui e i suoi simili in un concerto di spanne e occhi sbarrati per poi prontamente inserire il video su Youtube e nella descrizione aggiungere "...troppo fuori, serata da desfo".
  • Canne: Quando i truzzi non hanno un cazzo da fare, si ritrovano alle 2 di pomeriggio, a casa di uno di loro, e vanno a farsi le canne sul balcone, ma invece di fumarsi fumo... ...si fumano o salvia o aghi di pino essiccati, o ancora cacca di pecora spacciata per hashish afgano. Dopo essersene fatta una tutti, i più sboroni se ne fanno un' altra e appena la finiscono... ...BLUEEEUUURRRPPP!!!... ...un getto di vomito, a mo' di esorcista, di colore fluorescente contenente anche gli scarti delle cose mangiate 3 settimane prima, va a inondare la gente che passa sotto al balcone (per questo forse se le fanno in balcone???), prontamente gli altri si mettono a ridere di lui.
Dopo questa fase anche gli altri cominciano a vomitare giù (ma per che cazzo vomitano!!!); dopo la fine della fase "esorcistica", si mettono in competizione per chi aveva vomitato di più, non riuscendo a porre un rimedio a ciò, si affacciano alla finestra per vedere chi aveva lasciato lo schiazzo più grande. La discussione va a durare ore e ore e ore e ore, fino alle 6 e 30 di sera, perché devono tornare a casa per mangiare la pappina buona della mammina (anche se ognuno inventa le scuse più disparate per questo, un paio di esempi: "E la mia ragazza mi chiama..." oppure: "Devo prepararme per a discoteca", e via dicendo).

Alcuni truzzi sono trattenuti in una base militare americana segretissima, per esperimenti sulla loro reazione vomitosa dopo essersi fumati una canna... Ma nessuno ancora si è dato una risposta.

Mezzi di trasporto

Truzzomobile - Particolare modello di Fiat Punto truzzata.

Il giovane truzzo preferisce spostarsi in scooter, perciò viene anche definito scuterano (dal latino "SQVOTER ANVS", ovvero "colui che ama assaporare robusti scossoni all'altezza del buco del culo"). La sua più grande passione è acquistare scooter di ultimissima generazione: circolano infatti per le strade con SR, Zip, Phantom F12, Booster e NRG nuovi di zecca, convinti che possano raggiungere velocità elevatissime, squallidamente vicine ai 90Km/h. Come se i modelli più nuovi non fossero già sufficienti, i truzzi hanno iniziato a modificare vecchi modelli come la classica Vespa (rigorosamente originale giusto per incrementare il livello di polveri sottili), dipingendoli di colori assurdi come il rosa shocking (per le femminucce) e il violetto Milka o il verde-piastrella-da-cesso (per i maschietti), riempendolo inoltre di adesivi come 69, A-style, D&G o altre sigle truzziane.

Motorino truzzo: ditemi se non vi viene voglia di dargli fuoco

Riveste comunque un ruolo di indiscutibile importanza nella cultura truzziana l'antica arte delle modifiche del proprio scooter. Quando un truzzo vede uno scooter per gare regolamentari su pista, o comunque con elaborazioni fatte da gente che se ne intende (come meccanici o giovani secchioni che prima dell'acquisto leggono le specifiche del mezzo), non può resistere all'impulso di imitarli rozzamente andando a montare sul loro motorino le parti più inutili e oscenamente costose; un truzzo non è contento finché il suo povero vespino non raggiunge le emissioni di biossido di carbonio (e le prestazioni) di una mietitrebbia. Per la loro mentalità burina il prezzo è un'elemento secondario, anzi, i soldi buttati nel cesso sono sempre motivo di vanto per i truzzi... o per lo meno di quelli abbastanza evoluti da possedere un sistema di numerazione (molti di essi al massimo riescono ad arrivare a "minchia oh questo è uguale a quello").

Il truzzo-scuterano-estremista è ovviamente convinto di padroneggiare perfettamente l'arte delle modifiche scooteristiche, sfondando quindi inevitabilmente in amenità quali "il mio motorino tocca i 140 ed ha ancora 2 fermi", "io ho un elaborazione da pista: carburatore 12' e TT (marmitta identica alla ZX)", "nel variatore metto le palline di carta per andare più forte" oppure "ho montato un cilindro 80". Dopo aver sentito tutto ciò, chiunque si ritenga degno di appartenere al genere umano non può far altro che sbellicarsi e sfottere crudelmente il minorato. Attualmente l'affermazione truzziana peggiore in fatto di scooter è "ho tolto tutti gli adesivi e adesso raggiungo i 100 Km/H con tutti i fermi!!" oppure "il mio motorino fa i 140km/h con i fermi malossi".

Il casco prediletto del truzzo è il "padellino" o "scodella", oppure il casco integrale monocromatico, anch'esso rosa shocking, pieno di scritte e senza visiera. Tale casco, quando non accompagnato da stupido cappellino oberato di paillettes in guisa di coniglio di Playboy, si troverà solitamente nella vacillante posizione dell'Utilizzatore di Cessi Pubblici Che Non Vuole Abbassare Le Chiappe Sull'Asse Altrimenti Prende Le Malattie. L'oggetto, fermato unicamente da una cinghia/cappio posizionata proprio sul pomo d'Adamo, ballonzola grottescamente sul retro della chiorba del soggetto in modo tale da non farlo aderire in nessun modo alla sacra pettinatura ottenuta mediante ore di sapiente impiego del seghino, della pialla e dello scalpello. Qualora un provvidenziale incidente (cui un individuo dotato di casco in postura canonica avrebbe potuto sopravvivere) liberi finalmente il mondo dalla stupida esistenza del truzzo, la sua criniera sarà comunque salva.

La posizione di guida per il truzzo maschio è "seduto in fondo alla sella così sembro più alto" mentre per il truzzo femmina è quella in ginocchio sul poggiapiedi con il culone e relativa cellulite sulla punta della sella a mo' di "Nessuno me lo mette nel culo? Pazienza, c'è sempre la sella del motorino...".

Una volta giunto alla maggior età, il truzzo sostituisce lo scooter con l'auto, in genere una Seat,una Golf GTI oppure una Mini Cooper, possibilmente S(chi non ha la versione S, ovviamente "kittata" Cooper Works, è definito uno straccione sfigato); il modello varia comunque a seconda delle possibilità economiche dei genitori. La quattroruote viene regolarmente equipaggiata con potenti impianti Hi Fi, e tutto ciò che le ultime mode impongono in fatto di "tuning". Musica house, disco, hardcore, techno, reggaeton, remix d'ogni genere, successi della musica napoletana, del Piotta o di Amanda Lear, fino ad arrivare all'inno Maracaibo, vengono sparati a volume da lobotomia dalle potenti casse a beneficio dei propri simili, dei propri nemici e degli ignari cittadini dormienti.

Sta recentemente prendendo piede l'uso di auto come Audi A3, Fiat Punto anni '90 non catalizzate, e per i più abbienti a volte anche un'Alfa Romeo. E sempre più spesso si possono notare quelli che, avendo la fortuna di essere figli di papà pillanzoso, girano baldanzosi con Smart (collaborazione Mercedes e Swatch, praticamente un orologino a petrolio), oppure con BMW e altri macchinoni da papponi, tendendo per lo più alle biposto coupè-cabriolet, che garantiscono un'adeguata ventilazione delle chiome cementate.

In auto, la formazione tipica è composta da un pilota, che guida aggobbito sul volante mentre muove il collo a ritmo di musica e gira il volante compiendo una rotazione del corpo di 360°, e da uno o più passeggeri, che ascoltano la musica ed avvertono il capobranco/pilota di eventuali nemici da investire o tormentare con tipiche frasi del gergo locale. Si è calcolato che in una tipica serata d'estate, tra le 7 di sera e le 2 di notte, passano in media 10 truzzi automobilizzati, sempre gli stessi, in costante giro turistico per il paese alla ricerca di truzze femmine. In mancanza di topa, corrono a velocità allucinanti attraverso qualunque tratto stradale anche vagamente somigliante ad un rettilineo, illuminandolo suggestivamente con i ridicoli neon sotto la scocca. Il rapporto truzzo/comune automobilista è di 1 a 5, ovvero ogni 5 auto normali c'è un carnevalesco ammasso di paccottiglia che tenta inutilmente di schiantarsi contro un palo.

I truzzi sono estremamente pigri, e tendono a parcheggiare più vicino possibile al loro obiettivo, genericamente bar o discoteche, in modo da sforzare quanto meno i loro arti inferiori e da preservare le energie per l'accoppiamento. Ciò si traduce generalmente col posteggiare la propria macchina in terza fila, al centro d'un incrocio, poggiata orizzontalmente su di un muro o all'interno delle toilette pubbliche. Quasi sempre inutile l'intervento delle forze dell'ordine.

Che possieda un'auto o uno scooter, il truzzo ama cimentarsi in acrobazie con esiti spesso (ma sfortunatamente non abbastanza) letali: controsterzi agli incroci, burn-out della ruota posteriore del motorino con conseguente grippaggio e/o sbiellaggio del gruppo termico, impennata con conseguente frattura delle zampe superiori (le cosiddette braccia), rettilinei ad alta velocità con arrivo direttamente in caserma o impennate con conseguente caduta su feci canine.

Una Panda special, automobile di rara truzzaggine.

E, per finire, ecco un elenco di accessori indispensabili nell'auto di un truzzo che si rispetti. Per quanto i concetti di truzzo e rispetto possano essere utilizzati nella stessa frase.

  • Pupazzo assurdo (o in alternativa rosario di plastica) appeso al retrovisore;
  • Neon sotto la scocca;
  • Cerchi tamarri da 16" o 17"(per il truzzo, più grandi e costosi sono i cerchi, più "stilosa" diventa la vettura);
  • Gomme della Kenda o Toyo, o similari;
  • Borchie finto cerchio da mercatone rigorosamente fissate con fascette al cerchio in lamiera;
  • Tappini valvole ruota assortiti colorati e luminosi;
  • Volante di pelo o Momo colorato;
  • Dadi di peluche, purché stonino totalmente con il resto della macchina;
  • Radio rigorosamente Kenwood, Clarion o Alpine (le radio Blaupunkt vengono escluse per la difficoltà di pronunciarne il nome, spesso pateticamente storpiato in "bau-punk" o "bradipo"). Nel caso l'autoradio sia Kenwood, è d'obbligo accompagnarla con l'apposito adesivo sul lunotto posteriore, rigorosamente appiccicato al contrario;
  • Impianto audio da quattro soldi dell'Audiola, comprendente anche un subwoofer nel bagagliaio; poco importa se questo lo rende impraticabile e sostanzialmente inutile dato che non può più essere riempito;
  • Copricintura della Sabelt stile "auto da rally";
  • Fazzoletti di tutti i concerti di Vasco Rossi distribuiti sui poggiatesta di ogni sedile;
  • Finto terminale di scarico doppio o maxi;
  • Tubo di scarico forato per far sembrare che il sopracitato terminale funzioni alla perfezione;
  • Salvadanaio per la scorta dei gettoni dell'autolavaggio;
  • Fendinebba gialli o blu intenso;
  • Vetri oscurati, spesso fatti in casa, riconoscibili dalle orrende grinze in superficie;
  • Strisce adesive "racing" composte da semplici quadrati a scacchiera disposti sugli angoli della vettura o intere piste continue cofano-tetto-baule;
  • Accessori vari per interni ed esterni, a piacimento, di derivazione eBay o supermercato;
  • Per i più abbienti, paraurti, minigonne e spoiler stile "Fast and Furious", completamente inutili ed estremamente fragili, ma loro non lo sanno;
  • CD-ROM appoggiato al parabrezza o al lunotto ("Così minchia quando vado tipo a duevventi l'autovelox, cioè rimane tipo sparaflesciato e cioè glielo metto in culo agli sbirri!")

I truzzi e Internet

   La stessa cosa ma di più: Truzzi e Internet.

Di base il truzzo non capisce assolutamente niente di Internet o di qualunque cosa abbia attinenza con l'informatica. Purtroppo ultimamente alcuni di loro si stanno multimedializzando, e non troppo raramente può capitare che un truzzo inizi a girare per il web.

Cultura

Ormai è scientificamente dimostrato: il truzzo NON è a conoscenza della cultura o, perlomeno, non ha ben chiaro in cosa consista.

Il truzzo tende a ridicolizzare e distruggere la cultura; può avvenire anche l'inverso, perché le teste dei truzzi sono mollicce e gli spigoli di certe enciclopedie molto duri.

Gli esperimenti sono stati impietosi. A domande tipo "hai mai pensato di farti una cultura?", il 58% dei soggetti hanno risposto "cuRtura? eccheccussè?", il 25% è stato colto da risate spastiche inarrestabili accompagnate da svenimenti, convulsioni epilettiche ed altre espressioni di sofferenza. Il 10% ha cercato invano di capire la domanda: alcuni si sono slogati la corteccia cerebrale per lo sforzo, altri sono andati in loop cerebrale per ore e si sono poi accasciati al suolo, stremati; infine un buon 7% si è semplicemente dato alla fuga dopo aver compreso, circa 45 minuti dopo, che il termine "farti" non era riferito alla figa che avevano visto il precedente sabato sera in discoteca.


Sport

A parte qualche rara eccezione, il truzzo pratica generalmente tre tipi di sport: il calcio (noto sport in cui più si è stupidi più si è bravi), la palestra e la danza. ogni tanto in palestra praticano sport violenti tipo boxe. Come in discoteca, anche nell'ambito sportivo il truzzo si distingue dal resto del mondo, specialmente per ciò che riguarda il maschio della specie.

Calcio

Fin dalla nascita il truzzo presenta una grossa ossessione verso tutto quello che abbia la forma delle palle; questo trauma è probabilmente dovuto alla nota sindrome dell'invidia del pene. Inoltre, si pensa che i truzzi seguano e pratichino il calcio anche perché è di moda. Questa ossessione non può far altro che peggiorare. Il punto di non ritorno è segnato nel momento in cui si iscrive ad un club calcistico. Nella squadra, più che giocare, passa il tempo a rivaleggiare con i suoi simili. La prima sfida che esegue è il "pene contro pene" in spogliatoio per determinare chi ce l'ha più lungo. In seguito il confronto con gli altri truzzi passa al piano tecnico. Partita dopo partita, solo il truzzo più convinto emergerà dal gruppo e continuerà a giocare, mentre tutti gli altri si renderanno conto che correndo si suda; sudare non è figo nell'ambiente truzzo, perciò abbandoneranno il calcio per darsi alla palestra e al calcetto con la loro "cumpa".

Durante le entusiasmanti partite tra truzzi li si può osservare in tutta la loro magnificenza. La metà di essi indosserà la maglietta di Del Piero, cosa che provocherà notevoli confusioni riguardo a chi è in squadra con chi ed ulteriore conferma del loro status di coglioni in divisa. Le scarpe che vanno per la maggiore sono le Total '90, ma non vengono disdegnate le scarpe da calcetto della Adidas. Anche quando giocano prevale in loro la mania di protagonismo: quando uno riesce a prendere la palla, fa di tutto per tentare un tiro magnifico in modo da essere acclamato come il "gladiatore" della partita. L'unico tiro in cui è in grado di esibirsi consiste in un salto in aria seguito da una piroetta a 360° e, infine, da un colpo con il tallone del piede, in puro stile Holly & Benji. L'inevitabile fallimento della ridicola manovra viene rintuzzato con scuse quali "Eh, ma queste Total '90 non sono di moda, ecco perché!".

Le loro partite assomigliano a quelle che fanno i bambini all'asilo, con 10 imbecilli che si spintonano per rincorrere la palla. Caratteristica immancabile delle partite di calcio tra truzzi è che almeno metà di essi giocherà con la sigaretta accesa in bocca o in mano, come a dire "non mi devo neanche impegnare". Quasi immancabilmente ciò finirà per causare la bruciatura della maglietta di qualche altro truzzo, con conseguente rissa: la stragrande maggioranza delle partite tra truzzi finisce in questo modo, dando vita a sanguinose faide che si protraggono per anni.

Altra caratteristica piuttosto comune di un "truzzo-calciatore" è la bestemmia. I truzzi attribuiscono miracolosi poteri alla bestemmia, come muovere la palla a distanza, provocare malori negli avversari, e far loro ottenere il favore di oscure divinità contrarie ad ogni principio positivo. La bestemmia è anche la forma di esultanza preferita dopo aver segnato un gol, nell'assoluta convinzione che questo li renda molto più fighi.

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Miniball che va di moda tra i truzzi.

Vanno molto in voga tra i truzzi le minipalle da calcio caratterizzate da colori sgargianti quali argento ed oro. Spesso li si può vedere esibirsi in scoordinati palleggi con queste miniball che riflettono luce ovunque, come i lampadari da discoteca. Durante queste esibizioni bisogna soprattutto notare la loro faccia. Hanno infatti tendenza ad imitare gli sguardi dei giocatori brasiliani mentre eseguono questi numeri: faccia contratta, rughe in vista e bocca spalancata con mascella protesa in avanti a mo' di inizio fellatio. Non si rendono assolutamente conto di assumere delle espressioni che li fanno sembrare ancora più coglioni del solito, e che i sudamericani se hanno quello sguardo non lo fanno apposta.

Un'ulteriore caratteristica fondamentale del "truzzo-calciatore" sono i pantaloncini portati vergognosamente all'altezza delle loro ginocchia superabbronzate: obbligo per il truzzo continuare a palparsi il pene, forse disturbato dalla cucitura dei suddetti pantaloncini, mentre tenta invano di fare qualsivoglia gesto-tecnico-atletico-balistico-davvero-da-ammirare.

Palestra

La palestra è, al pari della discoteca, un luogo di culto per il truzzo, che vi trova molte occasioni di cimentarsi in riti e sfide con i suoi simili. Di norma il truzzo sceglie la palestra più costosa che trova, che in genere è caratterizzata dalla presenza di attrezzi con televisore e, a volte, console e lettore cd incorporati. L'attività principale del truzzo in palestra è bere il Red Bull o il Burn, il resto del tempo lo passa a fissare i culi delle ragazze presenti. Gli unici momenti in cui si allena sono quando deve tenere testa ad un suo simile in una gara di pesi. Questa sfida è molto simile al rito di accoppiamento dei pavoni: mentre alzano 5 kg con la macchina dei pesi, i due sfidanti si fissano con il loro sguardo da triglia, fra l'ilarità generale.

Danza

Sport più congeniale al truzzo di sesso femminile o presunto tale, che in discoteca trova un habitat ideale alla riproduzione, alternativo alla consueta auto/motoretta. Anche per questo sport vale tutto quello che è stato detto per il calcio: atteggiamenti simpaticamente da coglione, sguardi di una sensualità ittica e movimenti scoordinati. Rare eccezioni di bravi ballerini/e tra i truzzi ce ne sono, ma questi soggetti presentano, ancor più dei loro simili, una vera e propria carestia di neuroni. Pertanto la loro principale occupazione consiste nel guardare programmi come Amici di Maria de Filippi o Paso Adelante.

In ogni caso, la stragrande maggioranza dei truzzi che cercano di entrare in una scuola di ballo lo fa esclusivamente per tentare approcci diretti con tutti i membri di sesso femminile della loro specie; ciò, unito al fatto che il truzzo medio balla con la grazia di un tarantolato in crisi di astinenza da eroina, fa sì che coloro che tentano questa strada vengano buttati quasi immediatamente fuori a calci nel sedere.

La maggior parte dei truzzi pertanto ha la possibilità di mostrare i propri stili di ballo soltanto in discoteca. Questi "stili" sono uno più brutto dell'altro: uno dei più affascinanti consiste nello stare con la schiena dritta mentre le braccia vengono fatte ondeggiare senza alcun criterio a destra ed a sinistra, o viceversa.

Ogni danzatore truzzo, a discapito di quale stile adotti, è comunque riconoscibile dai seguenti fattori:

  • Balla da far schifo;
  • Ripete fino alla nausea gli stessi tre o quattro movimenti strampalati, molto in voga le emulazioni di operai metalmeccanici/carpentieri o più semplicemente aleggio da galline;
  • Ogni tanto urla frasi senza senso e coretti da stadio;
  • Presenta perennemente l'espressione di uno che pensa di essere sexy ed atletico.

Chiunque abbia un minimo di conoscenza autentica della danza e non sia uno di loro sente il dovere d'umiliarlo pubblicamente nel suo habitat naturale, ossia la discoteca, facendogli capire quanto i suoi gesti scoordinati non siano esattamente cool e trendy ed esponendolo al pubblico ludibrio.

Alcuni esempi pratici:

Voci correlate

Collegamenti esterni