Bisonta

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Ugly Betty è il tipico esempio di Bisonta. L'abbigliamento troppo coprente con cui compare in questa foto è il frutto di un sapiente lavoro di fotoritocco da parte del fotografo, che è riuscito a nascondere tutte le oscenita della ragazza.

La bisonta (Bison Bison, conosciuta anche come bonza) è una sottospecie di bratz, ovvero la femmina adolescente del truzzo. In realtà, molti studiosi di zoologia non ritengono adatta tale catalogazione, poiché la bisonta vorrebbe essere come la bratz, ma non lo sarà mai per svariate ragioni (un conto in banca instabile, mancanza totale di popolarità o incapacità nel fare bocchini); talvolta, esemplari di questa specie assumono un’espressione disgustata solo al sentir nominare questa nota attività.

Caratteristiche principali

La bisonta è fisicamente paragonabile a un incrocio tra una scrofa obesa e un criceto (avete presente, quando gonfiano gli zigomi di cibo?). Gli esemplari di questa specie si distinguono soprattutto per il loro abbigliamento carico di eleganza e sensualità, studiato ad hoc per fare colpo su maschi di altre specie (specialmente truzzii): d’estate indossano magliette che, a giudicare dalle dimensioni, sono state comprate loro alla tenera età di due anni e mezzo (nei casi peggiori, si possono vedere in giro bisonte con indosso i pagliaccetti di quando avevano due mesi). Queste magliette hanno la particolarità di ricoprire il busto solo fin sotto il seno, lasciando scoperta una pancia bianca e moscia come una mozzarella, con tanto di cellulite e una striscia verticale di peli lunghi e neri sull’ombelico che rivelano un tasso di testosterone più alto del normale.

Sotto, di solito vengono indossati bermuda curiosamente stretti in vita ma larghi di gamba, che scoprono ginocchia degne di un calciatore.

L’abbigliamento invernale, invece, consiste in maglioni a righe e a collo alto (xkè qst’inverno le righe sn fescion, cè!),l anch’essi rigorosamente attillati e con lunghezza massima fin sotto il seno, abbinati a pantaloni di finto velluto, solitamente neri, e a vetuste Nike bianche e rosa.

Nonostante non ce ne sarebbe alcun bisogno (i vestiti sono così attillati che, nella stragrande maggioranza dei casi, rimangono incollati al corpo nei secoli dei secoli amen), la bisonta media si ostina a cingere la sua vita da donna cannone con una originalissima cintura bianca a macchie marrone, che fa molto pelle di mucca.

Molto interessante è poi la parte superiore del corpo, ovvero la testa. I capelli, di solito ricci e crespi, formano una nuvoletta marrone sopra la testa della bisonta, la quale tenta di rimediare al danno facendosi la frangetta. Disgraziatamente, questa non starà mai in piega e tenderà sempre a innalzarsi a mo' di cresta di galletto o, in caso di umidità, si arriccerà con le punte all’infuori creando un adorabile effetto pulcino bagnato.

E ora passiamo al viso, forse la parte più interessante degli esemplari di questa specie. Il naso, largo e peloso, così come gli zigomi, straordinariamente gonfi, è curiosamente ricoperto da una macchia rossa di acne che si estende lungo tutta la zona T. La bisonta media, poi, si ritiene così affascinante da non necessitare neanche di pinzetta: così (nel caso ancora non sfoggi una frangetta alla Elvis), possiamo ammirare un lungo monociglio scuro che arriva a ricoprire anche la parte superiore del naso. Per lo stesso motivo, i denti sono di uno splendido colore vermetto da pesca, e gli incisivi sono così distanziati tra loro che potrebbe tranquillamente passarci in mezzo un cavallo da corsa.

La bisonta media emana poi uno squisito profumo di stalla misto a sudore (ella, nonostante faccia vanto con le amiche di possedere l’ultimo profumo di Sciànel, di Britni Spiars e di Ilari Daff, in realtà non ha mai nemmeno visto un deodorante in tutta la sua vita; gli scienziati pensano che, quando questo accadrà, si apriranno i cieli e squilleranno le trombe del Giudizio).

Vita sociale

Vorresti essere come lei, vero? Be', con un po' di pazienza e di allenamento forse ci riuscirai.

La bisonta media gira sempre in branchi interamente femminili comprendenti fino a nove-dieci individui. Curiosamente, le sue amiche sono tutte quante secche come stuzzicadenti; gli scienziati sono perplessi da questo strano fenomeno (forse sono attratte dalla non indifferente forza di gravità della bisonta, ipotizzano alcuni), ma concordano sul fatto che esse siano accomunate dalla voce, stridula e sottile quanto basta, che serve loro a riconoscersi anche a diversi chilometri di distanza (“Aleeeeeee, amore mioooooooooo! Vieni quiiiiiiiiiii!”). Dopo essersi riconosciute, le bisonte eseguono l'ahimè famoso rito dei "tre baci" (usanza in voga anche presso le truzze regolamentari). È curioso notare come il terzo, aggiuntosi solo recentemente, sia quello di Giuda, e che autorizzi inconsciamente agli esemplari di sparlare l'una dell'altra quando non sono nello stesso raggio di cento metri.

Il passatempo principale della bisonta media e delle sue socie è quello di camminare continuamente avanti e indietro dinanzi alla più vicina comitiva di truzzi, lanciando occhiate languide ai suddetti ed emettendo grida per attirare la loro attenzione, per poi prendersi a gomitate l’un l’altra credendo di aver riscosso un grande successo (“Guarda, quello lì non mi stacca gli occhi di dosso, e il suo amico si è innamorato perdutamente di te!”). In realtà, la stragrande maggioranza dei casi finiscono in una sanguinosa rissa tra la bisonta e le sue amiche e le accompagnatrici dei truzzi che avevano puntato, solitamente ai danni di entrambe le parti, mentre i maschi ridono divertiti e riprendono il tutto con i loro videofonini, per poi mettere il video su YouTube sotto il titolo di ‘Rissa tra femmine, cèè, troppo togo!’.

Quindi la bisonta media, avvilita dai falliti tentativi di conquista, decide di inventarsi schiere di ammiratori inginocchiati ai suoi piedi al solo scopo di suscitare invidia nelle compagne di classe più fortunate di lei. È così che comincia a parlare da sola al telefono fingendo una conversazione amorosa con il fidanzato di turno, ad addebitarsi le chiamate da sola e a lamentarsi dei troppi corteggiatori con la paziente compagna di banco, che finge di crederle per poi sghignazzare come una iena appena la bisonta gira le spalle.

Ma è durante l’ora di religione che la bisonta media dà il meglio di sé. Per un’ora intera piagnucola e si lamenta dei genitori che non le vogliono più bene (“Loro preferiscono mio fratello, non gliene importa nulla di me!”) e si inventa incredibili drammi apocalittici (“Ho paura della morte, cè, ho paura di morire!"). (E fai bene, cara, perché ti capiterà presto!).

Già, la bisonta ha una fantasia incredibile per le bugie, ma poca memoria, e questo le causa non poche figure di merda. Ad esempio, dopo essersi lamentata dei genitori menefreghisti, racconta alle compagne di classe che sua mamma è anche la sua migliore amica (“Sì perché, noi siamo stronze uguale, cè, e andiamo stra d’accordo!”), con la conseguenza che, d’ora in poi, sarà presa per il culo vita natural durante.

Ma le risorse della bisonta non si limitano qui: è infatti capace di inventarsi di avere un tumore per suscitare tenerezza e compassione nei suoi nemici (ma anche non), con tanto di frase catastrofica alla fine: “Se non riesco a guarire, si vive finché si può!”. E poi? Otto mesi dopo è ancora in perfetta salute, vispa e saltellante come non è mai stata! (Purtroppo, aggiungerei, dato che quando salta il suo lardo ballonzola in un modo innaturale, quasi volesse scappare dalla sua padrona). Ma vaff…

Internet

Su questo non c’è molto da dire, dato che, quando non esce con il branco, la bisonta media passa il suo tempo a parlare con quelle sfigate delle sue amiche tramite MSN e a creare forum patetici sulla cantantina/ attricetta squallida del momento, come ad esempio Rihanna, Pussycat Dolls, insomma avete capito.

Ma c’è un particolare interessante nel mondo virtuale della bisonta: ella ha un modo molto peculiare per sfogare le proprie frustrazioni. Oltre che raccontando stupide balle senza capo né coda, come è stato già detto sopra, ama tormentare i suoi contatti facendo la vittima (“nn è giusto! I miei m dicono k nn ho il ragazzo xkè sn grassa! E poi mi dikono k sn scema e nn si akkorgono k faccio d tt x nn exerlo! Da oggi nn mangio più!”). Povera stella, questo è un mondo crudele. E infatti la bisonta media, dopo aver rincoglionito tutti i suoi contatti con i suoi dolori e le sue frustrazioni, va a farsi un giro su Splinder e lascia commenti carichi di saggezza nei blog della gente che non conosce. Un esempio? “6 proprio 1 SFIGATO! Kiudi qst blog d merda e vattene da Splinder, nn t voglio + ved su internet!!!!!!!!!!”. Adorabile, vero?

Ma, così facendo, la bisonta si tira addosso l’ira funesta sia dei proprietari dei suddetti blog, sia delle persone a cui ha rotto le palle su MSN; ed è così che, nel suo computer, i virus cominciano a fiorire come allegre primule al principio della primavera. E a un tratto, mentre per l’ennesima volta starà sfogando tutte le sue frustrazioni su un altro, innocente contatto o starà donando le sue perle di saggezza al blogger di turno, ecco che comparirà la finestrella che ti annuncia che sei stato aggiunto ai contatti di pincopallino@hotmail.it.

“Che bello, un ammiratore!” penserà entusiasta la bisonta media. E, cliccando sul pulsante ok, farà entrare nel suo hard disk un micidiale virus che, in un batter d’occhio, estirperà tutti i dati dal computer! Ma credete che lei se ne renda conto?

“Papiiii, il computer si è rotto, non va più! Me ne compri un altro?”. Immaginatevi la risposta…

Come si elimina una bisonta?

In realtà, un metodo per cancellarle tutte quante dalla faccia della Terra non esiste (purtroppo), poiché è scientificamente provato che le bisonte si moltiplicano più in fretta addirittura dei piccioni (animali sudici e rompicoglioni quanto lei, e allo stesso modo non tanto propensi a estinguersi). Ma contrastarle si può, e a questo fine ecco una serie di consigli utili che potete mettere in atto in qualsiasi momento:

  1. Uno dei motivi principali della difficoltà nell’eliminare tutte le bisonte sta nel fatto che esse si trovano ovunque: in centro, a scuola, a volte perfino a casa (nel peggiore dei casi ne avete una per sorella). Nel caso ne abbiate una in classe, fate in modo di introdurre metallari o punkettoni nella vostra scuola: il modo di fare da truzza mancata della bisonta li manderà subito in bestia.
  2. Se invece siete tra le sue vittime in MSN o il vostro blog su Splinder ormai trabocca delle sue perle di saggezza, come sopra citato, mandatele un virus nel computer; i più consigliati sono Elephant e il Cavallo di Zoccola, per la loro nota velocità nell’eliminare tutti i dati dall’hard disk.
  3. Se conoscete qualche buon hacker, o se voi stessi ve ne intendete abbastanza, distruggete il suo sito (se ne ha uno), altrimenti accontentatevi di fotterle il contatto e mandate messaggi compromettenti a tutta la gente che conosce. (“Hey playboy, poxo exere la tua sexy coniglietta?” e cazzate simili).
  4. La prossima volta che la sentirete dire un’altra delle sue balle assurde, sputtanatela davanti a tutti. Se ne andrà con la coda fra le gambe, la smetterà di raccontare cazzate e, nel migliore dei casi, cambierà addirittura scuola.
  5. Nel peggiore dei casi, e cioè se la bisonta è vostra sorella, mettete in atto gli scherzi più crudeli che conoscete. Mettete il peperoncino nel suo lucidalabbra, fotocopiate pagine del suo diario segreto e appendetele in giro per la città, bruciate tutti i suoi orridi indumenti. Sciogliete le briglie alla fantasia e scatenate la vostra perfidia!