Trieste

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Forse hanno trovato un modo di rimuovere Trieste?
« Com'è, là, con la Bora? »
« Ma è vero che avete i manici per tenervi? »
« Ed eu mi penzava ca u ventu e Catanzaru fhussera fhorta! (Trad.: "E io pensavo che il vento di Catanzaro fosse forte!") »
(Qualsiasi Catanzarese in visita a Trieste)
« Com'è bello far l'amore a Trieste, su e giù... »
« Se te bevi te mori, se no te bevi te mori, allora bevi! »
(Proverbio triestino)
« Bevo Lasko finché casco bevo Pivo finché vivo, sono gaio son giulivo perché bevo Lasko Pivo! »
(Qualcuno su birra)
Tipico rebus triestino.
« Due discoteche centosei farmacie... »
(883 su Trieste)
« Ero li con mia cugina che ciaccolavo del più e del meno e tutto un tratto arriva un vecio e mi fa, cio cocola ma parla come te magni dei...ara..sti veci sono proprio dei maleducati,ma bon ora mi avvio verso casa che devo sbisigare sull' i-pod e mettrelo a posto perché mio fradel, me lo yha scatinado »
(Ppersona che tenta pietosamente de parlar in triestin)
« O furlano agricoltore molla la zappa e prendi il trattore! »
(Triestino su friulano)
« Ciamime mona, ciamime can, ma no ciamarme mai furlan! »
(Triestino su friulano)
« Trieste è slava, l'Italia non la vuole. »
(Friulano su Trieste)
« Coza fai, chi guardi! Non sta provar a fare coze strane ameco italijensko... O io tajo gola zpaco fazia a ti e tu familia!!! »
(Classica espressione Zrba in caso di affronto visivo)
« Scusi, il parcheggio più vicino?? »
(Turista a triestino)
« Udine. »
(Triestino a turista)
« Altro che Kabul, mille bombe sul Friul! »
(Triestino contro la guerra in Afghanistan)
« Il traffico automobilistico di Trieste è secondo solo a quello della cocaina tra Colombia e Milano. »
(Piero Angela in una puntata di Superquark dedicata alla città di Trieste.)

Trieste è una megalopoli (per i triestini), baraccopoli (per i friulani) del Nordest italiano (o africano) di 200.000 vecchi bavosi (4.000.000 secondo dati aggiornati al 2012), capoluogo del Friuli Venezia Giulia. Simbolo della città è l'alabarda, con cui molti triestini amano sodomizzarsi. Caratteristica principale della città è la totale assenza di giovani, tanto che a Trieste i Giochi della gioventù non si svolgono dai favolosi anni '60.

Per la precisione fa parte di quella che viene chiamata Venezia Giulia, che è un microscopico territorio corrispondente alla Provincia di Trieste che viene sempre dimenticato da tutti. Tutti dimenticano la Venezia Giulia, che sta per cadere in depressione, diventare emo e tagliarsi le vene gridando "Cavolo, perché disperarsi? Mi hanno inventata a tavolino, mai sono esistita, e così devo continuare!". Come tutti sanno la denominazione di questa mezza regione deriva da Venezia (quella made in China) e Giulia (la protagonista del brano famoso in tutto il mondo musicalmente ignorante, Dedicato a te, de Le Vibrazioni).

Trieste è molto vicina alla Slovenia, anzi, per molti ne fa proprio parte e la città e i suoi dintorni ospitano una considerevole minoranza slovena (o italiana?). Gli appartenenti alla minoranza sono garbatamente salutati dai pacifici e assolutamente non razzisti triestini con insulti, lancio di oggetti contundenti, olio di ricino, incendio all'Hotel Balkan e fucilazioni. Ma a volte succede anche qualcosa di più grave. L'ideologia politica (nonché motto ufficiale) della città è il "no se pol", anche chiamato "vecchismo", una mistura altamente tossica di fascismo, austroungaresismo, razzismo, moralismo, medicine scadute, vino, jota e sardoni andati a male. Altra peculiarità dei triestini è lo schifare tutto ciò che non è triestino (specie se slavo o ancor peggio friulano) salvo poi trovarseli tra i coglioni un po' ovunque tranne che a Trieste, mentre con il loro incomprensibile dialetto scartavetrano i coglioni del malcapitato discorrendo su quanto era grande Trieste ai tempi dell'Austria-Ungheria (unico impero riuscito nell'impresa di perdere una guerra contro l'Itaglia)

La lingua ufficiale della città non è l'italiano ma il dialetto triestino che gli studiosi hanno definito come una mistura mal fatta di veneto, sloveno e crucco[1] quando cercano di parlare in italiano sembrano degli albanesi appena arrivati a cercare lavoro ma nonostante questo si sentono pienamente italiani come dimostra anche il fatto che la metà dei loro cognomi finisce in -ič, -ac e -ak. L'altra metà è stata italianizzata.

Trieste inoltre è la città con maggiore concentrazione di anziani in Italia (tutti slavi tanto per cambiare). Figo, no?

Oddio, ma a Trieste non c'è nulla da fare!

Una turista che cerca di fotografare la bora.

Proprio così. L'età media dei residenti è 103 anni e quindi ogni iniziativa giovanile muore sul nascere. Ad esempio: la sera vuoi andare in qualche locale? Non ce ne sono, e se ce ne sono chiudono perché qualcuno si lamenta del casino. Ogni tanto MTV fa una capatina a Trieste, ma questo accontenta solo i tredicenni. I giovani si rifugiano quindi nel bere alcolici in osmiza (o spritz con l'aperol in città), a fumare ciospi e boj o prendere cartoni, i metallari nel satanismo o, se sono truzzi, vanno a ballare a Lignano e Sistiana, nota riva leggermente più nordica del centro di Trieste ove è stato situato un nuovo locale di tendenza, il Cantera. I truzzi vi si fiondano come api sul miele. Satanismo ed essere truzzo si equivalgono.

Invece i vecchi se la spassano: i maschi mollano scoregge strombettanti, comprano Viagra a tutto spiano e le femmine di solito vanno a passeggiare al cimitero in compagnia, a trovare gli amici (lo spirito gothic è forte in questa città) o danno da mangiare ai gatti randagi, che a loro volta vengono mangiati dai cocaj (gabbiani assassini). D'estate è possibile osservarle occupare allo sfinimento gli autobus 6 e 36 e correre e urlarsi di tutto litigare per trovare uno spazio libero sul lungomare di Barcola perché non sanno cosa altro fare. O a star nudi sulla costa dei barbari coi vecchietti raggrinziti, e poi non si sa dove mettere l'asciugamano!

Storia

Veduta di un elegante quartiere asburgico della città di Trieste.

Per 1800 anni Trieste non ha mai contato semplicemente un cazzo, era grande come un villaggio talebano. Poi in Austria hanno scoreggiato. Trieste faceva parte dell'Impero Austriaco. Wow. Era il suo porto più grande (nonchè unico). Ora che fa parte dell'Italia, però, conta molto di meno e i vecchi rimpiangono i Bei Tempi Andati e ogni tanto scrivono al tipico giornale Triestino ("Il Piccolo") per tornare sotto l'Austria o sotto dittatura fascista, usando la frase tipica "se stava mejo co' se stava pezo".

Durante e subito dopo la seconda guerra mondiale, Trieste è stata italiana, austriaca, jugoslava e angloamericana. Ciò si spiega perché Asse ed Alleati si contendevano tutti la bellezza delle mule ("ragazze"; singolare maschile mulo, "ragazzo") triestine; e perché avevano tutti la carta obiettivo del Risiko con su scritto "TRST".

Dopo la seconda guerra mondiale Trieste è stata divisa in zona A (Regno Capitalista Angloamericano, auto-incaricatosi di colonizzare gli slavi) e zona B (Regno Comunista di Tito, auto-incaricatosi di eliminare la zona A) con un procedimento denominato "tracciare linee a caso sulla cartina dopo avere bevuto troppo in osmiza". Con questa logica molte case sono state divise a metà dal confine... quindi se ti svegliavi con la diarrea e il tuo bagno era dall'altra parte del confine, erano cazzi amari. Un bel giorno del 1954, poi, la zona B è diventata definitivamente italiana.

« Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare »
(Dante Alighieri Trieste)
« Insomma, non chiedere altero su codest'argomento! »
(Dante Alighieri Trieste)

Attrattive turistiche

Campagna per il Rilancio del Turismo Triestino 2010/21
  • Il fatto di essere una città di confine e avere le sigarette e la benzina a metà prezzo.
  • I malati di mente che vagano per piazza Goldoni.
  • I cinesi che con i loro negozi sempre vuoti occupano mezza città.
  • Tutti quelli che odiano gli slavi, inclusi gli slavi stessi (cioè il 99% della popolazione).
  • La Risiera di San Sabba (noto santo triestino amante del riso e un po razzista).
  • La bora che spazza via cose, persone, animali... ma mai i politici inutili.
  • El tram de Opčina e le polemiche annesse.
  • Le sagre, con i Ražnjići e i Ćevapčići.
  • I Presnitz e le Palačinke.
  • Il lungomare di Barcola.
  • Il dialetto molto interessante.
  • Il dialetto che va via via dimenticandosi.
  • I razzisti che odiano gli sloveni del Carso.
  • Gli anti-razzisti che odiano gli sloveni del Carso.
  • Gli sloveni del Carso che odiano i 'taljanski e gli sloveni del Carso.
  • La Contrada - Teatro Stabile di Trieste.
  • Il sentiero Rilke, meta preferita da coloro che si vogliono suicidare.
  • L'obitorio di sant'Anna, la struttura più grande e avanzata in Italia. Oggetto di vanto per ogni triestino doc.
  • Il vino terrano (nome originale: Teran).
  • La caccia al terrone (particolarmente attiva nella zona sud della città).
  • Le divertenti foibe.
  • Il mare e la "magnifica" spiaggia sull'asfalto di Barcola.
  • Il Carso (denominato "le alte" dai "veči").
  • Roby S'ciok (a.k.a. El Corvo Dela Notte).
  • Il leggendario Campanello brontolante per 24/7 di Via Carducci (anche le vecchiette nei bar ne parlano!).
  • La statua in rame di James Joyce in piazza Ponte Rosso, contro cui vai a sbattere e poi chiedi scusa.
  • La statua in rame di Umberto Saba sull'incrocio tra via Dante e via S. Nicolò, contro cui vai a sbattere e che dopo ti chiede scusa.
  • La statua in rame di Italo Svevo in piazza Hortis, contro cui non puoi andare a sbattere perché il poverino era talmente basso che ti passa sotto le gambe.
  • El carneval de Muja.
  • Siora Rosa, paninoteca/osteria
  • L'Unione, fallita a seguito di un mancato pagamento di 3,14 € che costituiva l'eccessivo peso debitorio; ormai la speranza di tutti i triestini di vedere un derby con l'Udinese si fa sempre più ardua ed eminenti studiosi calcistici fissano il ritorno della Triestina in serie A per l'anno in cui il sole diventerà una gigante rossa.

I Proverbi

Nane Bubez in persona: la maschera tradizionale della città di Trieste.
  • Xe più zorni che luganighe - Ci sono più giorni che salsicce
  • Amor xe amor no xe pasta e fasoi - L'Amone è amore, non è minestra di fagioli
  • Chi va dormir col can, se alza coi pulisi - Chi va a dormire col cane, si alza con le pulci
  • Chi no ga testa ga gambe - Chi non ha testa ha gambe
  • Chi parla in orecia no val una tecia - chi parla nell'orecchio non vale niente
  • La mare dei mone xe sempre piena - La madre degli idioti è sempre incinta
  • Bori sarà co noi no saremo - Ci saranno soldi quando noi non ci saremo
  • Dio no xe furlàn, se no paga ogi paga doman - Dio non è Friulano, se non paga oggi pagherà domani
  • Ciacole no fa fritole - Le chiacchiere non fanno fatti

Grandi Motori

Area molto frequentata da tutti i 'motociclisti esperti' che possiedono almeno 2 ruote. Nel weekend è sempre piena di bimbominkia che pur di farsi fighi si fanno male[evento molto spesso ricorrente] La maggior parte va solo per osservare questi bimbominkia mentre sono terrorizzati a stare su una ruota, sbrandellare una gomma in 10 minuti e cadere da fermi. La maggior parte di questi individui credono di sapere tutto sul mondo delle due ruote... Ma purtroppo non sanno cosa sia una semplicissima cinghia o una candela. Questi giovani funamboli sono molto amici fra di loro e qualche volta organizzano feste dove il menu ha una ricca scelta come variatori alla griglia, rulli al vapore, cinghie impanate e brindano con olio esausto... Una vera delizia insomma. Quando crescono di solito vengono con le loro ultramacchine derivate dalla sapiente meccanica degli autobot di transformer ma la loro abilità sta solo nel tirare il freno a mano che molte volte gli resta in mano. Gira voce che alla Grandi Motori è stato costruito il motore più potente al mondo e che sia stato impiantato sotto lo zip sp di qualcuno del PRT [pinguin raising tiem] (anche se inizialmente doveva essere fornito al RRT [Rojan raising tiem]) Le stime indicano una cilindrata di 1.820.000 cc 14 cilindri con una potenza di 108.920 cavalli, con la coppia massima si aggira attorno ai 7,6 milioni di Newton-metri. Gira voce che il terremoto del friuli sia stato provocato dall' accensione senza scarico di questo bolide tornato indietro nel tempo grazie alla sua ipervelocità

Curiosità

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Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

La splendida spiaggia di Barcola, considerata tra le più belle d'Europa.
  • Famosa per la sua vita notturna in Slovenia, in Italia Trieste non combina una mazza.
  • I triestini sono tutti amicissimi dei friulani (se morti).
  • Viale XX Settembre è un covo fascista.
  • I comunisti non hanno un covo a Trieste. Dato che a Trieste vige il regime del "male assoluto", i comunisti, in quanto difensori del "bene assoluto", puri d'animo che mai nella storia hanno fatto male a qualcuno, non possono avere un covo.
  • Il quartiere del Borgo Teresiano è in realtà un avamposto cinese.
  • Trieste è una delle città col più alto tasso di spaccio compravendita di additivi in Italia Slovenija.
  • Puoi scendere dal treno in stazione centrale e innamorarti, e sei fottuto.
  • È noto che da anni ormai i più importanti scarsi chirurghi del mondo si stiano scervellando per trovare un modo per asportare questa pericolosa appendice dall'Italia prima che diventi peritonite e riportarla in Slovenia o in Austria.
  • Borgo San Sergio era il quartiere più degradato e pericoloso di Trieste, e teneva testa al mitico South Bronx a New York ora è solo un luogo dimenticato (ma i drogati ci sono ancora, come d'altronde in tutto il resto della città).
  • Il quartiere di Longera (con filiare Sottolongera pochi metri più a est) è il più grande spazio inutilizzato in Italia Padania Slovenija.
  • La più grande attrattiva per i ragazzi di Largo Barriera Vecchia e San Giacomo sembra essere Piazza Perugino, dove non c'è assolutamente un cazzo, salvo motorini da rubare, stranieri da tutti i paesi del mondo (che abitano a partire dalla fine di via dell'Eremo fino a piazza Garibaldi) e spacciatori persone amichevoli che barattano varie cose con i ragazzi della zona.
  • La Jota è una tipica minestra triestina - fatta con i pregiatissimi capuzi garbi, di provenienza esotica - dall'elevato contenuto calorico ed estremamente nutriente, che gli indigeni mangiano ingordamente, a mestolate.
  • A Trieste c'è il più grande centro per cambiamenti di sesso all'ospedale di Cattinara, perciò non fidatevi troppo delle mule Triestine.
  • A Trieste non ci sono posteggi. O posteggi sulle rive o meglio che stai a casa. Se hai l'auto nuova è garantito che domani qualcuno te l'ammaccherà perché pensa che "ti te son furlan". Se devi andare a Trieste, è meglio che ci vai con la macchinina gommata degli autoscontri.
  • Se no i xe veci, a Trieste no i sta.
  • A Trieste c'è un tunnel nascosto che se lo imbocchi esci direttamente nel bagno di Putin.
  • Puoi parlare di "come xe el tempo, che no ghe xe più le meze stagioni e che no se capisi più niente" con i vecchietti seduti sulle panchine di Viale XX Settembre, di piazza Unità o di Barcola: è un divertente passatempo quando non sai che fare.
  • A Trieste, "andare al bagno" significa "andare al mare".
  • La spiaggia (Barcola) di Trieste non è composta da sabbia o sassi, ma da cemento, quindi i bambini di Trieste (di tanto in tanto sì, ne nasce uno) non giocano con palette e secchiello, ma con martellini pneumatici (spesso li utilizzano per torturare i figli dei furlani, che rispondono a colpi di zappa).

Note

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  1. ^ Ci sono parole derivanti dal greco, latino, lettone, francese e addirittura aramaico!!! Ma dell' italiano neanche l' ombra!