Hashish

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« Chi non fuma in compagnia non è figlio di Maria »
(Primo comandamento delle tavole della legge di Mosè)
« I bagni dei licei esistono per fumare l'hashish... e dare lavoro ai bidelli »
(Fondatore della scuola laica)
« Minchiaaaaa boh, spacca, ma com'è che sto fumo sa di costine? »
(BM che ha comprato dell'ottimo Dado Star)
Ecco una "panetta" di hashish. Oppure un portafogli in pelle di coccodrillo. Non è molto chiaro.

L'hashish, detto anche fumo, è una resina medicinale dai poteri straordinari. Presso gli antichi Romani era conosciuto come Sballum honestum atque economicum ed abbondantemente importato dalla provincia di Persia, conquistata a tal fine.

Origini e produzione

L'hashish è originario dell'India. La ricetta originale per produrre un ottimo hashish color caramello prevede la spremitura di bambini indiani, poi mescolati a dado Star, olio di palma ed una percentuale di marijuana compresa tra il ventordici ed il diciassei percento. Tipologie di hashish pregiate come il pakistano e l'afghano differiscono esclusivamente per la qualità di infanti contenuta al loro interno: siccome da quelle parti si lavano ancora meno che in India, il prodotto risulterà più scuro e dolciastro.

Le proprietà psicoattive del composto derivano unicamente dalla percentuale di alcaloidi dell'olio di palma ingeriti dai bambini appena prima della spremitura. Pressando a freddo circa 100 bambini afghani, si possono produrre fino 10 kg di hashish purissimo, che verrà successivamente allungato con cioccolato fondente extra, oppure con zucchero bruciato, dando vita alle due più grandi categorie ad oggi conosciute: il cioccolato ed il caramello.

Esiste anche una terza versione, il cosiddetto "00" (o primo taglio}, dove all'impasto viene aggiunta una percentuale variabile di farina, unita a brandelli triturati dell'omonimo capolavoro di Saviano.

In Italia il fumo è prodotto direttamente dai funzionari dello Stato, autorizzati da una bolla papale.

Poteri curativi

Numerosissime le proprietà curative attestate in letteratura: migliora la luminosità del viso, rassoda il seno e i glutei, rende le gambe più affusolate e raddrizza i denti della tizia cessa appena rimorchiata. Inoltre, fa venire pensieri sporchi, ma alcuni trial clinici hanno dimostrato che non lo fa diventare più duro del solito.

Infine risulta assai indicato per i casi di anoressia, in quanto causa la cosiddetta "fame chimica". In altre parole, l'assunzione di una dose abbastanza elevata di concentrato comporta l'attivazione di determinati principi attivi in grado di sviluppare un incontrollabile appetito. Un vegano potrebbe sbafarsi un intero Burger King; un obeso papparsi l'intera famiglia, ossa comprese. A prescindere tuttavia da questi effetti collaterali, un anoressico può trarne dei benefici, riuscendo a mangiare, nei casi più felici, anche tre carote e quattro olive dopo aver assunto la sostanza in questione.

Sin dall'antichità, l'hashish è molto diffuso nell'ambiente artistico in quanto favorisce il concepimento di idee geniali; nel tempo sono sorte istituzioni, come il DAMS (la nota Università per le persone affette dalla sindrome di Down) e il Liceo Artistico, volte alla diffusione della sostanza fra i cretivi. Questa operazione è stata coronata da notevole successo, in quanto dagli ultimi sondaggi risulta che il 99% degli iscritti a questi istituti consuma hashish e l'1% ha dichiarato che non andrà a votare.

I carabinieri sono ghiotti di hashish, dal quale traggono alcuni elementi nutritivi che il loro corpo non riesce a sintetizzare.

Approvvigionamento

Mantenere una scorta adeguata di hashish è difficile a causa del solerte lavoro delle forze dell'ordine, sempre in prima linea nel sequestrare quante più dosi di droga possibile; inoltre, la qualità dell'hashish reperibile è seriamente minata dalla legislatura proibizionista del nostro Paese. Esistono comunque due metodi quasi infallibili per comprare l'hashish.

Per strada

Le periferie e i parchi cittadini pullulano di migranti[1] spacciusi disposti a fornire la sostanza. È un metodo spiacevole dell'ultim'ora, in quanto spesso si finisce in luoghi bui e circondati da individui vagamente inquietanti; bisogna inoltre tenere a mente le divisioni territoriali fra diverse gang per non finire coinvolti in sgradevoli sparatorie e cercare di non recriminare troppo sui prezzi e le quantità. Spesso vengono rastrellati dalle forze dell'ordine in operazioni a scopo mediatico e sostituiti prontamente con una nuova infornata, rendendo molto difficile instaurare un rapporto personale con loro. Il prodotto acquistabile ricade, salvo rare eccezioni, in due categorie:

  • inerti e materiali da costruzione: si tratta di fumo talmente vecchio da aver perso qualunque proprietà organolettica originaria; si presenta di color marrone chiaro/giallognolo e alla "sbrinzata" si polverizza, al punto che alcuni preferiscono pipparlo. Tagliarlo risulta impossibile se non si è in possesso dei mezzi adeguati, come una motosega o un cannello a gas. È invece un ottimo isolante termico, il cui uso in edilizia è consigliato dalle linee guida UE.
  • idrocarburi e vernici: hashish scadente adulterato con le più svariate sostanze dalla consistenza gommosa; gli effetti principali sono nausea, mal di testa, svenimenti e totale assenza di "fuorismo". Sfrigola quando si prova a tagliarlo con la lama arroventata, ed emette miasmi nauseabondi che possono venire rilevati dalle centraline anti-inquinamento.

A casa del tipo

Metodo che prevede una certa organizzazione preventiva, come far conoscenza con lo spacciatore e salvarne il numero sul telefono con un nome di fantasia. La qualità dell'hashish acquistato con questo sistema è immancabilmente superiore a quello comprato per strada, ma comunque soggetta a variazioni stagionali; il catagolo in genere offre:

  • il moffo: l'hashish senza laude e quasi senza infamia. Sicuramente ha visto anni migliori, ma contiene ancora tracce di THC.
  • gli ovuli: fumo nero solitamente di buona qualità, ma dai prezzi proibitivi per il fumatore quotidiano. Inoltre, è difficile trascurare il fatto che quasi certamente è giunto in Italia nel culo di qualcuno e talvolta conserva indizi olfattivi di questo poco igienico nascondiglio.
  • il fumello: si trova raramente e solo se lo spacciatore è uno sballone di lungo corso e quindi ha buoni agganci; non più vecchio di 1 o 2 anni e in grado di sballare in meno di tre canne, è considerato una prelibatezza dai cultori. Spesso va a ruba ed è consigliabile farne scorta quando se ne ha l'occasione.

Note

  1. ^ Uno dei rari casi in cui gli stranieri rubano un lavoro che gli italiani vorrebbero fare.

Voci correlate