Isola di Pasqua

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(Rimpallato da Rapa Nui)
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Reattori nucleari disattivati dopo l'epica battaglia di Ragnarǫk, oggi rimasti come le uniche tesmonianze della leggenda.

L'Isola di Pasqua, nota anche col nome barbarizzato e brutalmente pagano di Rapa Nui (letteralmente "grande roccia", in onore del compaesano Dwayne Johnson, ricordato come La Roccia per la sua durezza e la durata), è una isoletta a forma di un panzerotto da non mi ricordo di quanti metri quadri posto nel bel mezzo dell'Oceano Nonpacifico, un mare conflittuale pacificato solo per un breve periodo negli anni '60 da dei fricchettoni tossici, per poi passare (da loro stessi) alla invasione culturale civilizzazione aka turistificazione. L'Isola di Pasqua si affaccia a Nord sull'Oceano Nonpacifico, a Sud sull'Oceano Nonpacifico, a Est sull'Oceano Nonpacifico, e, come potete già intuire, anche ad Ovest sull'Oceano Nonpacifico, pur essendo la parte dove non c'è un cazzo da vedere. Attualmente l'isola appartiene al Cile, e la usano - scherzi a parte - per pascolare le pecore, visto che al pollo sud, rivendicato dal Cile come parte integrante del proprio territorio, faceva troppo freddo (anche se ora ti fa sembrare di stare a Rio de Janeiro, per colpa di Greta Thunberg). L'Isola di Pasqua è famosa nel mondo per le sue impassibili statue di Moai, che vengono utilizzati come bunker dal popolo indigeno dell'isola, i Polpettini, appassionati fanaticamente di Fortnite. L'isola possiede anche un'importanza religiosa essendo il luogo dove si è risorto Gesù teletrasportandosi da un'altra parte del mondo, costituendo uno dei luoghi di culto più affollato dai pellegrini, desideriosi di cioccolatini gratis ed extra fondenti.

File:Skal-Jaś.png
Una pittura rupestre che raffigura i Polpettini d'epoca, presumibilmente un incrocio tra l'umano e gli extraterrestri.

Storia

L'isola di Pasqua è molto più aperta mentalmente sull'omosessualità, anche a rispetto dell'Antica Grecia. Mentre la seconda si limita sul sesso anale, la prima ne va oltre, ed ecco, il sesso nasale, motivo per cui i Moai hanno dei nasi enormi.

L'Isola di Pasqua è stata abitata fino al XVI secolo da popolazioni indigene. Tali popolazioni sono arrivate sull'isola approssimativamente intorno all'800 a.C. dalla Polinesia, dal Perù e da Nuoro. Al contrario, secondo recenti studi più accreditati, la popolazione sarebbe stata portata sull'isola dagli alieni, i quali avrebbero costruito anche le enormi statue presenti sull'isola. Come tutti sappiamo infatti, l'uomo da solo non è in grado di navigare per lunghi tratti di mare né in grado di costruire statue enormi.

Cronologia

Di seguito la cronologia degli eventi, elencati in ordine alfabetico. Sono riportati solo gli eventi più importanti, quindi la conquista del Giappone e l'attacco a Pearl Harbor non sono indicati, poiché la maggior parte degli storici li ritiene non rilevanti.

Un Moai sovietico, che sta servendo del suo pranzo, al suo fianco Miao, anche lui sovietico. (Fotografata durante una visita di Stato del '69, ricostruzione e colorazione in digitale)

Dall'Età del Cocco alla Repubblica

  • 800 a.C.: dalle coste del Sud America partono numerose imbarcazione dirette verso il Pacifico meridionale. Moriranno tutti.
  • 700 a.C.: alcuni alieni trasferiscono un gruppo di Maya sull'Isola di Pasqua per spiarli e studiare l'economia e la struttura sociale degli umani. È il primo esempio di Grande Fratello nella storia. I deportati chiameranno l'isola Rapa Nui, ossia Rapa nuova, dalla forma della testa degli alieni, a forma di rapa. Tali alieni vengono infatti indicati anche come Teste di rapa.
  • 700 a.C. e due giorni: dopo aver assistito a corruzione, guerre, tradimenti e sangria party, gli alieni capiscono che gli uomini sono stupidi come galline e che non possono essere sfruttati nemmeno come manodopera non-specializzata. Decidono così di abbandonare il pianeta per studiare specie più intelligenti: i sassi di Marte.
  • 600 a.C. circa: la civiltà rapanuiana rimane in uno stadio primitivo. Gli abitanti non conoscono il fuoco, l'agricoltura e la ruota, ma in compenso hanno inventato l'estintore.
  • 500 a.C.: viene introdotta sull'isola la coltivazione del cacao. Nasce il Nesquik. La produzione di cioccolato fondente diventa la base dell'economia dell'isola.
  • 400 a.C. circa: la civiltà rapanuiana si evolve. Viene scoperta la ruota quadrata e l'uso dei denti. La struttura sociale muta e viene instaurata una repubblica, che durerà per diversi secoli nell'indifferenza del resto del mondo. Viene inoltre promulgata la prima costituzione della storia. Il primo articolo recita: "L'Isola di Pasqua è una repubblica fondata dagli alieni."

L'età imperiale

  • 150 a.C.: il console Pasquale, al comando di una legione armata di banane e noci di cocco, occupa il parlamento e istituisce l'impero autoproclamandosi Dictator Superior Paraponzibonzibò. Comincia così l'età imperiale. Pasquale cambia il nome dell'isola in Isola di Pasqua e riempie l'isola di enormi statue di dubbio gusto raffiguranti la sua effige: un uovo. Egli inoltre acquisisce l'antico titolo di Testa di Rapa.
La prima cartina dell'Isola di Pasqua, pubblicata postuma dall'esploratore Tamarindo Vespucci nel suo De Mundi Fantasticorum Mai Visti Primorum del 1514.
  • 111 a.C.: la civiltà rapanuiana si espande per ottenere nuovi mercati e nuove terre da sfruttare. L'imperatore Pasqualino I dichiara guerra a uno scoglio disabitato distante 50 braccia di mare. La guerra durerà 7 anni. Alla fine lo scoglio sarà annesso e diventerà una provincia con il nome di Isola di Pasquetta.
  • 89 a.C.: l'imperatore Pasqualone III rende più democratica l'elezione dell'imperatore: il successore verrà eletto con il televoto.
  • 33 d.C.: Cristo muore sul Golgota. Dopo 3 giorni risorge nel posto sbagliato: sull'Isola di Pasqua. Per questo motivo la festa che celebra la resurrezione di Gesù si chiama Pasqua. Il perché si festeggi in una domenica a caso tra marzo e aprile è ancora ignoto. Nello stesso anno Cristo comincia la predicazione del Vangelo; il messia viene mandato subito a fanculo dalla popolazione locale al grido di A noi nun ce freghi! Cristo allora si adegua alla religione locale: il culto delle uova di Pasqua.
  • 46 d.C.: Gesù diventa imperatore con il nome di Pasqualone IX. Morirà a 64 anni soffocato da un cracker. Verrà ricordato anche come quel tipo che diceva di essere già morto.
  • 150 d.C.: i pasquali distruggono tutti gli alberi presenti sull'isola per fare stuzzicadenti. L'economia collassa e aumenta l'inflazione.
  • 170 d.C.: viene abbattuto l'ultimo albero presente: un pino silvestre. Consci della disgrazia che sta per abbattersi sull'isola gli abitanti fanno un funerale all'albero per ingraziarsi gli dei. Useranno il suo tronco per fare racchette da ping pong.
  • 200 d.C.: scoppia la guerra civile. L'impero crolla e la popolazione ritorna in uno stadio primordiale. Nel 233 d.C. l'Isola di Pasquetta dichiara l'indipendenza. Non succederà nulla per molti secoli.
  • 400 d.C.: la situazione non cambia, la popolazione è diminuita e la cultura è regressa.
  • 500: noia.
  • 600: ancora noia
  • 650: ...
  • 700: ...
  • 800: Forza! Chi offre di più!!
  • 900!
  • 1000! Aggiudicato!
  • 1100: ancora nulla di nuovo.
  • 1200: niente di niente.
  • 1300: non succederà nulla fino al prossimo capitolo

La fine dell'indipendenza

Il presidentissimo Pinochet, a cui i Moai si ispirano.
  • 1520: Magellano passa nei paraggi dell'isola; i nativi, avvistata la nave, preparano subito una festa uccidendo gli unici tre Dodo rimasti sull'isola per salutare i nuovi arrivati. Magellano invece circumnaviga l'isola e prosegue senza attraccare. Molti nativi si uccidono.
  • 1687: alcuni missionari spagnoli sbarcano sull'isola. Scoprono che Cristo è ivi risorto e diffondono il culto della festività pasquale in tutto il mondo e con essa l'uso di fare uova di cioccolato durante la festa. I missionari convertono tutta la popolazione al cristianesimo. I nativi, non avendo nulla di meglio da fare, accettano. I missionari, avvezzi ormai a trucidare tutti gli aborigeni che incontravano, li torturarono lo stesso per abitudine.
  • 1715: l'Isola di Pasqua viene venduta per 1000 corone e una scoreggia alla Francia.
  • 1726: i francesi sfruttano le popolazioni indigene per allevare gibboni e conigli pasquali. Le condizioni di vita dei rapanuensi peggiorano sempre di più.
  • 1788: scoppia una carestia sull'isola. La regina Maria Antonietta dichiara: Se non hanno pane, che mangino brioche e uova di Pasqua.
Moai in posa alle spalle di un turista.
  • emidodici svendrile 1789: scoppia una rivolta. I rapanuensi uccidono il governatore dell'isola e dichiarano l'indipendenza.
  • emitredici svendrile 1789: la flotta inglese che passava di lì per caso bombarda l'isola: gli aborigeni tornano alla schiavitù.
  • 1888: il presidente francese durante una partita a Scala 40 contro l'ambasciatore cileno scommette l'Isola di Pasqua. Perderà per due punti e l'isola sarà annessa al Cile.
  • 1982: i rapanuensi organizzano una rivoluzione e proclamano l'indipendenza dal Cile. Peccato che in Cile ci fosse Pinochet. Fortunati questi rapanuensi! Pinochet rade al suolo l'isola. Successivamente farà costruire delle gigantesche effigi di pietra che lo raffigurano, chiamate Moai, e si fregerà anch'egli del titolo di Testa di Rapa.
  • 1999: Rapa Nui è stata spostata nell'Oceano Atlantico. Tale oceano è infatti sottoposto a un regime fiscale meno rigido rispetto al Pacifico; da qui la scelta da parte del governo di Santiago di spostare l'isola.

Biodiversità dell'Isola

Fauna

Gli animali sono stati tutti mangiati durante l'ultima carestia. Rimangono solo tafani e sanguisughe.

Flora

Sull'isola cresce solo l'erba. Come è noto infatti Attila non vi passò. Gli alberi furono tutti tagliati dalle antiche civiltà per costruire le statue giganti ...e per dargli fuoco per puro divertimento. Negli ultimi dieci anni si è nuovamente diffuso sulle colline dell'isola il prezzemolo.

Economia

L'isola attualmente rappresenta solo una spesa per il Cile, che sta cercando di togliersela dai piedi vendendola a qualche paese dell'America Latina o rifilandola di nascosto a qualche isola della Polinesia.

Un facsimile taroccato dell'artigianato locale. I turisti li comprano come souvenir da portare a casa o di vendere al British Museum a prezzi elevati.

Turismo

L'isola non è raggiungibile. Il suolo è troppo irregolare per poter costruire un aeroporto, inoltre l'isola è troppo distante dalla terraferma per essere raggiunta da un elicottero. Infine le coste molto frastagliate non permettono approdi con navi o piccole imbarcazioni. L'unico modo per raggiungere l'isola è con una zattera di giunchi. Questo è un grande problema per il turismo sull'isola, che rappresenta la principale fonte di reddito per gli isolani. Quei pochi turisti che riescono a raggiungere Rapa Nui vengono infatti spennati il più possibile, dato che rappresentano la principale fonte di sostentamento. Ad esempio una lattina di coca cola venduta a un turista può fruttare anche 80 euro. Passatempo principale dei turisti sull'isola è fare a gara a chi fa la foto più stupida con i moai, divenuto ormai sport nazionale.

Agricoltura

Nell'ultimo decennio si è molto diffusa la coltura del muschio arboricolo, tanto da far diventare l'Isola di Pasqua il 74-esimo esportatore mondiale.

Caccia e Pesca

Nell'isola non si pratica la caccia, poiché la selvaggina è stata mangiata tutta in epoche remote, né si pratica la pesca, perché gli indigeni non conoscono l'uso dell'amo. Quindi questo paragrafo è inutile.

Artigianato

La popolazione dell'Isola di Pasqua si cimenta nella produzione di simpatici souvenir che vengono molto apprezzati dai turisti: si tratta di Moai in scala naturale, che i visitatori possono portarsi comodamente a casa al modico prezzo di circa 5 euro, salvo spendere altri 360 euro per impacchettarlo e altri 1250 per le spese di spedizione.

Curiosità

Di recente sono stati trovati dei cazzi enormi di pietra e ci sono molte ipotesi che l'isola di chiamasse in realtà Arrapa Nui.

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