Bolivia

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Bolivia
(Bandiera) (Stemma)

Motto: C'è ancora una striscia, chi la vuole?
Inno: Bolivianos, el hado propicio (che vuol dire: Boliviani, il raccolto è buono!)

Il puntino giallo è la zona abitata, la parte restante è adatta solo ai fossili.
Capitale Sucre o, a furor di popolo, La Paz
Maggiori città

La Paz, Sucre e Latina Scalo


Lingua ufficiale

Spagnolo, quechua, kichwa e romanesco (a Natale)


Governo Repubblica Incostituzionale
Capo di stato Evo "el Fatton" Morales
Area Gruppo progressive italiano
Popolazione

Umani svariati, Lama assai, Alpaca 'na cifra


Moneta Boliviano e Toppone di Muschio
Religione

Culto di Arceus


Sport nazionale

Calcio estremo in quota


Sito internet www.bo.bo


La Bolivia, in bolivese Estado Plurinacional de Bolivia, in peruvese Quegli stronzi dei vicini, è uno stato del Sud America incastrato tra la cordigliera delle Ande e la foresta amazzonica. La parte abitata dall'essere umano è situata a circa 4000 metri s.l.m., più in basso le specie dominanti sono le anaconde e i giaguari, più in alto c'è il regno di Dio.
I nativi furono sterminati dai Conquistadores di Francisco Pizarro per un fatto di sopravvivenza, a quella quota toglievano ossigeno prezioso agli spagnoli.
A causa delle estreme condizioni ambientali, dettate dall'altitudine, la mortalità prenatale raggiungeva, nel '78, il 64%. Per salvarsi dall'estinzione, da allora, i feti vengono pressurizzati direttamente nella placenta.
L'economia della Bolivia si regge sull'esportazione di gusci di Kinder Sorpresa, curiosamente trasportati tramite ingerimento e, se va tutto liscio, deposizione presso il luogo d'arrivo. Alcuni loschi individui approfittano di questo sistema per trafficare in cocaina, ma fortunatamente questi manigoldi ci lasciano spesso le penne prima di far danno a qualcuno.
Le frequenti nebbie rendono molto difficoltoso spostarsi, anche all'interno della stessa città: per raggiungere la meta i boliviani si affidano ai cani guida (quasi tutti appartenuti alla squadra antidroga).
I primi scritti sulla Bolivia sono datati 1522, compaiono in un rapporto del comandante spagnolo Gonzalo Rodríguez de Aguila y Chepall (detto Gonzo), che scriveva:

« Vorrei tanto sapere perché siamo venuti in questo posto,

manca tutto: l'oro, le belle tope, l'aria e da mangiare.
I nativi si nutrono di piccole foglie verdi, come le capre.

Por dios!, pistano come ghepardi e sparargli e difficilissimo!! »
(Com. Gonzo - Rapporto Tre tre! Giù giù! - 71 gru. 1522.)

Il turismo è un'attività molto fiorente, i visitatori in genere prenotano il solo biglietto di andata, arrivano in aereo e se ne vanno strisciando.

Storia

Secondo alcuni studiosi la Bolivia è stata liberata da Totò (in basso a sx).

La Bolivia deve ufficialmente il suo nome a Simón Bolívar, all'anagrafe Simón José Antonio de la Santísima Trinidad Bolívar y Palacios de Aguirre, Ponte-Andrade y Blanco[Giuro!], un venezuelano che, non avendo altro da fare, la liberò dalla dominazione spagnola il 6 agosto 1825. Con lui, nella foto in alto a sinistra, c'erano José de San Martín (padre di Pedro[citazione inutile]) e Mariano Moreno (bisnonno del celebre ventriloquo José Louis Moreno, che animava il corvo Rockfeller a Canzonissima). Durante la battaglia finale, di fronte alla Porta del Sole a Tichuapaca, trovarono l'ostinata resistenza dell'ultima guarnigione spagnola, al comando del lama GimawaK. Le perdite furono ingenti, soprattutto per la scarsa conoscenza dell'idraulica da parte di José.
Questo presunto falso storico è stato però contestato dai ricercatori della Alpacabrón Sucre University, secondo i quali la liberazione è da attribuire a Totò, durante la fortunata tournée in Sud America nel 1956 (nella foto mentre firma l'armistizio col generale Fefè). L'anno seguente un golpe, ordito dal colonnello Buttigliones, riportò la Bolivia sotto la dittatura militare. Il grido di dolore della popolazione boliviana giunse alle orecchie di Ernesto Guevara de la Serna, più noto come el Che il quale, forte di circa dodici uomini, tentò di liberarla nuovamente. Dovette desistere il 9 ottobre 1967, di fronte alla ferma opposizione di una pallottola.

Geografia

La vera capitale della Bolivia sarebbe Sucre, ma non se la caga nessuno. Infatti in foto c'è La Paz (e il lago Titicaca).

Lo stato è coperto in gran parte dalla foresta amazzonica, un luogo che garantisce la vita umana per circa tredici ore, dopo è a culo. Ad ovest ci sono le Ande e anche in questo caso, se non scendi a patti col cóndor pasa, duri poco. Per il resto c'è l'altipiano di Alpawaca De Sura, nel quale si concentra il 94% della popolazione. Qui sorge La Paz che, trovandosi a 3640 metri s.l.m., si fregia del titolo di capitale più alta del mondo, ma senza avere la puzza sotto al naso. In questa città ogni nascituro riceve una bombola di ossigeno dal Comune, può tenerla in comodato d'uso fino a quando riesce a respirare da solo ed emette il primo vagito (in media a sei anni). Nella foto, in alto a destra, un'abitazione nell'estrema periferia della città.
I Boliviani non hanno il mare. Il governo, nel 2010, ha stretto un accordo col vicino Perù nel quale, ha ottenuto per 99 anni l'uso del porto di Ilo in cambio di:

Il lago Titicaca è molto richiesto per le vacanze, soprattutto dagli alpaca (notoriamente abili surfisti). Nel 2007, il lago Titicaca ha ricevuto il riconoscimento internazionale del bollino nero per la balneazione, sconfiggendo in finale le paludi della Florida. Al terzo posto si è classificata la laguna di Venezia.

Fauna

In Bolivia ci sono due tipi di animali molto simili. Anche loro si confondono spesso.

La Bolivia è nota come un paese con grande biodiversità. Attualmente sono state classificate circa 25.000 specie di piante, 1.400 di uccelli, 550 di pesci, 325 di mammiferi, 260 di rettili e quasi 200 di anfibi, ma non si vedono. In effetti è meglio così, sono quasi tutti letali per l'uomo, eccezion fatta per lama e alpaca. Questi due mansueti erbivori rappresentano una risorsa preziosa per gli abitanti. Vengono utilizzati come bestie da soma, tosati per la movbida lana[citazione necessaria] e mangiati per la saporita carne. Se entrambi avessero saputo che andava a finire così, col cazzo che salivano sull'arca. Invece la coppia di alpaca dovette pure insistere. Quando si presentarono, Noè aveva già depennato i lama.

- Noè: “Filate via che i lama già l'ho caricati!”
- Alpaca: “Ma noi siamo alpaca.”
- Noè: “Alpaché? Nun ce provà bello!! Già me volevano fregà coi minolli. Aspetta che controllo...”
- Dio: “Pronto... ah sei te! dimme...”
- Noè: “Ce sta una bestia che dice de esse un alpaca, l'hai mai fatto?”
- Dio: “Alpaca... alpaca... Boh! Nun me ricordo. Senti, me se sta' a brucià la cipolla della carbonara, fallo entrà e nun me rompe più li cojoni, che poi c'ho la pennichella!!”

Popolazione

In Bolivia la chirurgia estetica è all'avanguardia. Nella foto, due lavori ben riusciti.

La popolazione boliviana è composta da una infinita variegatura di razze meticce. A guardarli sembrano tutti uguali[citazione razzista], in realtà sono indistinguibili. Le etnie indigene del chaco boliviano appartengono principalmente ai gruppi:

  • Tupi Guaranì: parlano guaranì e yuqui, scrivono izoceño e leggono sirionò;
  • Arawak : parlano mojeños e tacaná, scrivono trinitarios e leggono guaranì;
  • Tacaná : parlano ayoreo e araona, scrivono mojeñoss e leggono yuqui;
  • Mosetén : parlano chimanes e cavineños, scrivono tacaná e leggono pacahuara;
  • Zamuco : parlano guaranì e tacaná, scrivono ayoreo e leggono mosetenes;
  • Pano : parlano mojeñoss e chacobo, scrivono pacahuara e leggono izoceño;
  • Chapacura : Parlano sirionò e ayoreo, scrivono cavineños e leggono chacobo.

Quando un truzzo in discoteca vuole sapere il numero di telefono di una gnoccolona, si organizza un tavolo a cui partecipano non meno di dieci persone, si fa più casino che in una riunione di condominio ma alla fine, in qualche modo, si tromba.

Le diverse etnie boliviane sono causa di frequenti incomprensioni.

Anche i piccoli problemi quotidiani, ad es. fare la spesa, in Bolivia diventano grandi. Nella foto a sinistra :

  1. la donna bassa riceve (via SMS) la lista della spesa dalla madre scritta in tacaná,
  2. la comunica alla cicciona in chacobo,
  3. la cicciona ordina telefonicamente al garzone del pizzicagnolo parlando mojeñoss,
  4. il garzone scrive la lista in izoceño,
  5. il pizzicagnolo è un Chapacura, quindi non legge una minchia e l'affare va a farsi fottere.

Nella foto di destra invece, l'APT di La Paz. La bambina con la camicia rossa parla un po' di inglese quindi, per avere informazioni chiedete a lei. Dopo una mezz'oretta di conciliabolo dovrebbero rispondere.

Trasporti

Provate anche voi l'incredibile esperienza di un trip con la Bolivia Airlines!!

Una volta raggiunto il continente sudamericano, facendo scalo in uno dei principali aeroporti, per raggiungere la Bolivia dovrete necessariamente servirvi della compagnia di bandiera. Non lasciatevi intimorire dalla scarsa "prestanza" degli aviónes, il servizio a bordo è eccellente. Se acquisterete il pacchetto "Happy Trip" questo comprende:

  1. Hostess personale che racconta barzellette in lingua cavineños. Non capirete una parola e, anche fosse, non fanno ridere, però le tette sono da paura;
  2. tipico pranzo boliviano comprensivo di:
    1. Coca Cola;
    2. tè verde alla coca;
    3. tisana rinfrescante di coca;
    4. involtini di iguana e coca;
    5. cinque grammi di cocaina (la banconota arrotolata si paga a parte);
  3. musica latina e trenino con tastata di chiappa,
  4. fellatio della buona notte (solo per i voli notturni).
Tipica strada boliviana, l'hanno chiamata ruta de la muerte (chissà cosa significa!)

Una volta atterrati, potrete raggiungere la vostra meta sul tipico autobus boliviano, percorrendo la suggestiva ruta de la muerte. Con l'acquisto del biglietto vi saranno consegnati: santino di Nuestra Señora de los precipicio con supplica sul retro, pistola con un proiettile in canna e modulo per devolvere gli organi. Nel caso riusciate a sopravvivere, è prevista una fermata al Santuario de el salvador. Vi conviene accendere un cero votivo, questo vi garantirà il 12% in più di fortuna[dato da verificare] per il viaggio di ritorno e uno sconto di nove anni in Purgatorio.

Lo stato

Il presidente boliviano Evo "el Fatton" Morales e le monete in corso.

Il presidente attualmente in carica, eletto nel 2006, è Juan Evo Morales Ayma, detto "El Fatton". Nella foto lo vediamo raggiante nel giorno dell'elezione e all'uscita di un rave party in cui la cocaina è piovuta letteralmente dal cielo. Era entrato nel 2001 ufficialmente nel Who's Who, il prestigioso elenco di personalità di cui si sa tutto tranne il mestiere. La sua campagna elettorale fu definita, dagli addetti ai lavori, "all'insegna della cazzata a ruota libera".

« Mi conoscete, sono uomo di cultura. Nonostante la crisi, riporterò in Bolivia i grandi eventi che non costano molto, come ad esempio le abbondanti nevicate! »
( Evo Morales in campagna elettorale.)
« Gli uffici pubblici saranno sempre aperti, niente pausa pranzo e computer con tastiera commestibile per i dipendenti! »
( Evo Morales in campagna elettorale.)

Un mese dopo la sua elezione, visitò la scuola elementare Esperanza D'Escobar di Sucre e colse l'occasione per dare finalmente l'esame di quinta!

La moneta

In Bolivia vengono accettate due monete: il Boliviano e il Toppone di Muschio. Quest'ultimo, nella tradizione dei nativi, è la moneta di scambio per eccellenza. Difficilissimo da trovare, è il cibo preferito dagli alpaca e dona loro una lana soffice e voluminosa. Alla Borsa valori di Foggia, il Toppone di Muschio è valutato alla pari con la Pizza de Fango del Camerun e la Sterlina inglese.

Sport

La Nazionale di Calcio Boliviana si prepara per le qualificazioni ai Mondiali.

Lo sport nazionale è il calcio. Negli ultimi anni la Federacion Boliviana de Futbol ha messo a punto, grazie al preparatore atletico Hernán Aguirre Mengele, un rivoluzionario sistema di allenamento in quota, allo scopo di potenziare la resistenza dei calciatori. Questo il diario del ritiro svolto prima dell'ultima qualificazione ai mondiali:

  • giorno 1 : La squadra si riunisce al campo base a quota 3807. La formazione è composta da vecchie glorie del calcio boliviano, si è scelto di privilegiare l'esperienza in vista di un appuntamento così prestigioso.
  • giorno 2 : Si raggiunge il campo di allenamento a quota 4520. Durante la scalata 5 giocatori vengono stroncati dall'infarto, 2 finiscono nel terribile crepaccio Tepojeños, altri 4 subiscono danni permanenti ai polmoni.
  • giorno 3 : I superstiti mostrano segni di stanchezza ed effettuano gli allenamenti in modo svogliato. Lo psicologo non riesce a motivare gli atleti e, a quel punto, l'allenatore decide di provare a stimolarli con un pungolo elettrico per bestiame.
  • giorno 4 : Il campo ha una pendenza media del 38%, finché si attacca in salita tutto bene, quando si tira verso la porta a valle i palloni finiscono inesorabilmente nel crepaccio Tepojeños. Persa l'ultima sfera, si decide di abbandonare quella stronzissima idea e tornare a casa.

L'allenatore viene licenziato assieme all'intero staff tecnico, al suo posto si contatta Diego Armando Maradona. Lo scopo è quello di riacquistare credibilità con un nome prestigioso, la stampa li aveva etichettati come: "deficienti totali privi di palle". La trattativa col Pibe de Oro si protrae per ore, decisivo l'inserimento nel contratto (al paragrafo Benefits) della voce: Neve. Il 1º aprile 2009, in una partita valida per le Qualificazioni ai Mondiali di calcio Sudafrica 2010, la Bolivia ha ottenuto un risultato storico battendo 6-1 l'Argentina. Durante i festeggiamenti l'intera squadra muore di overdose e viene sostituita con una compagine ben affiatata di minatori.

Religione e tradizioni

Le tradizioni boliviane tutte da scoprire (ma non troppo, che lì c'è un freddo della Madonna).

La Bolivia è un crogiuolo di etnie diverse, ognuna con le sue tradizioni e feste. Queste le più importanti:

  • Festa del Sole. Si svolge a Chucuito sul lago Titicaca. Anticamente una vergine veniva legata su una barca di giunco e, dopo averla data alle fiamme, spinta nel lago. Questa pratica orribile è stata fortunatamente abolita, oggi la più anziana del villaggio viene affogata nel lago dal Gran Sacerdote in persona.
  • Giorno dei teschi. Viene celebrato a La Paz il 2 novembre. I veri teschi dei defunti vengono addobbati con nastri e fiori dai familiari. Dopo l'elezione della Cabeza más bonita, il teschio viene usato per la spassosa partitella a pallone Vedove vs Orfane.
  • Quinceañera. Si svolge a Sucre in estate. Le giovani ragazze, diventate simbolicamente donne in quel giorno, si cimentano nel Ballo della fertilità. Vestite col tradizionale abito in lana d'alpaca, sudano come un manovale ghanese e sono altrettanto puzzolenti. La cerimonia si conclude col concorso "Miss Fogna Scoperchiata".
  • Festa del Cornuto. Si svolge nel villaggio di Chapalabolas il ventordici di agosto. Basandosi su testimonianze dirette, voci di lavandaia e mutandine trofeo, viene individuata la moglie più troia del paese. Il marito viene legato ad un palo sul palco e costretto a sentire i racconti particolareggiati delle performance. Una festa davvero esilarante.
  • Giorno del lama. Come poteva mancare una festa per questo indispensabile mammifero? Il 12 giugno è l'unico giorno dell'anno in cui la bestia può sputare in faccia alle persone senza essere percosso selvaggiamente col tondino da tredici.
  • Festa dell'idiota. Ogni anno si attribuisce il premio postumo a chi, nella maniera più scema, ha cessato di fregare aria agli altri. Nel 2011 c'è stato un ex aequo, attribuito alle sorelle Olivia e Ana Maria Calizaya, che passeggiavano sulla tratta della TAV Lima-La Paz in coincidenza del direttissimo delle 14:30.

Economia quasi legale

L'economia della Bolivia è basata su molti prodotti, alcuni quasi legali.

La maggior parte dei prodotti esportati viene dall'agricoltura. Per secoli i nativi tentarono di coltivare qualcosa (oltre la coca boliviana) che fosse in grado di resistere alle avverse condizioni climatiche, alla fine ci riuscirono: piantarono la coca colombiana. Grazie alla sapiente miscelazione delle due qualità, la gamma dei prodotti si è ampliata di molto.

  • Distillati di coca. "Hai mangiato un capibara e hai difficoltà a dormire?", "Lo stufato di giaguaro si ripropone?" Niente di meglio di un digestivo naturale, più efficace del Mastro Lindo, ideale anche come aperitivo e per far "cantare" i pentiti di mafia.
  • Coca colla. Bevanda dissetante ed energetica, adatta per l'infanzia e per sciogliere la ruggine dei ponteggi edili. Qualche maligno ci vede una certa somiglianza con la Coca Cola, invece è molto diversa: contrariamente al prodotto americano, non ha alcun effetto letale sui crotali.
  • Mate de coca. Lo squisito tè verde viene servito nei bar di tutta la Bolivia. Per apprezzarlo al meglio va gustato con latte di lama, questo garantisce un fulmineo attacco di squacquerone intestinale, che ha come conseguenza l'evacuazione del locale e la dichiarazione di guerra da parte dei commercianti adiacenti.
  • Panettone alla coca. L'intera produzione viene assorbita nel periodo natalizio dal mercato estero, in particolare dal nord Italia. Dopo la seconda fetta in genere inizi a parlare con la candelina rossa del centrotavola, alla terza picchi tuo zio seduto nella sedia vicina, credendolo Babbo Natale, per un trenino che non ti ha mai portato.
  • Panino Boliviano. Si compone di foglie di coca farcite con foglie di coca. L'apporto calorico è davvero esiguo, in compenso riesci a battere l'attuale record mondiale di sollevamento pesi, utilizzando una mano sola.
  • Torta Amazzonia. La puoi trovare solo al leggendario Cafè Coca di La Paz. La ricetta è stata tramandata verbalmente da nove generazioni ma purtroppo, per un gene difettoso che intacca la memoria a lungo termine, è cambiata di volta in volta. La versione attuale sa di pesto alla genovese.

Economia molto illegale

Per molti anni si è pensato che la cocaina fosse ricavata dalla lavorazione, tramite un complesso procedimento chimico, delle foglie di coca. Questo non è credibile, altrimenti sarebbe verde[direi che ha senso].

« Ma allora, da dove viene? »
(Boh!)
Per anni siamo stati ingannati da un depistaggio, ordito dai narcotrafficanti per lavorare indisturbati.
Ipotesi 1. Dopo tre anni di appostamenti, agenti infiltrati e una grossa botta di culo, la International Narcotics Control Board ha fornito una possibile risposta: la cocaina viene cagata dal cincillà
Ipotesi 2. Dal produttore al consumatore.

Il consumo di droga

Consumo della cocaina: consueto e "alla boliviana".

In Bolivia il consumo di droga è tollerato, è previsto il reato di possesso illegale solo quando la quantità supera quella prevista per l'uso personale, ossia due camion. Inoltre, si usa in modo diverso dal nostro.

  • La pippata. Questo metodo non differisce molto da quello europeo, però il boliviano alterna la striscia con una pasticca di ecstasy, tirandola su per il naso intera. Fa un po' male e ti vengono le lacrime agli occhi, per questo motivo chi la assume in tal modo viene chiamato "Crying Man".
  • La mela stregata. La classica mela caramellata, coperta da una glassa alla cocaina e corredata di cannuccia. Viene venduta nei mercatini rionali di Sucre e, man mano che il sole inizia a scioglierla, si può consumare. Se sopraggiunge la fame chimica puoi mangiare la mela, altrimenti la puoi tenere per prendere solo la ricarica.
  • La bagna càuda. Il consumo tramite "pippata" tende ad essere nocivo per il setto nasale. Ad un certo punto, se non vuoi fare la fine di Gianni Agnelli (anche perché sei un boliviano e non te lo puoi permettere), sarai costretto ad usare questo metodo alternativo. Unica controindicazione: quando la cocaina penetra nei pori addrizza i peli, quindi all'uscita devi scandire il tuo nome ad alta voce, altrimenti vieni abbattuto come licantropo.
  • Il cocaclistere. Anche questo metodo risolve il problema del punto precedente, ma è più usato dalle donne. La sostanza viene assorbita velocemente dall'intestino e i benefici sono gli stessi, evita il problema dei peli ma ti prude il culo in modo inverecondo per tutto il giorno, più o meno come quando ti arriva una multa da pagare di dodici anni prima.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • L'autore dell'articolo non ha mai pippato cocaina (di giovedì).
  • Nel 1996 il fantino boliviano Hernan Pachuco trionfò al grand prix delle nazioni, galoppando a 37 km/h di media e senza cavallo!
  • Nel 1991 sparì, dal deposito doganale di Napoli, una partita di cocaina sequestrata da un cargo boliviano. Maradona nello stesso periodo chiese il trasferimento al Siviglia.
  • Secondo la tradizione, se vai in Bolivia e butti una moneta nel lago Titicaca... l'hai persa.

Voci correlate


Questa è una voce di squallidità, una di quelle un po' meno pallose della media.
È stata miracolata come tale il giorno 19 agosto 2012 col 27.3% di voti (su 11).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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