Luigi Delneri

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Versione del 14 dic 2020 alle 13:29 di Wedhro (rosica | curriculum) (rimozione template decorativi obsoleti)
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Le interviste di Delneri sono sottotitolate alla pagina 777 del Televideo.
« La Samp che nntfcvtcolbeitlszzz, non si sa pevché sì ma Antonio Cassano mi sembva no mi sembva che Antonio Cassano sia sia un gioc... ma intanto vincev la Cop... la nostva platea quindi contiamo di fave un cammino che siamo nel nel, no? Penso che il divettore e il pvesidente eeee... parlo di vagionamenti chiavamente anche economici che giusto che sia così, no? Ce-ce-cevvto che non giochevemo con dei mediani sulle ali, questo è poco ma sicuvo insomma. E le ali volano, insomma c'èèè... No, ho detto quando si pavla di ali... ehmmm, le ali volano! »
(Delneri dà il meglio di sé durante un'intervista)


Luigi Delneri (al secolo Jacques Clouseau, ispettore di polizia) è stato l'ennesimo allenatore juventino dell'era post-Moggi, ingaggiato con l'obiettivo di far raggiungere alla Vecchia Signora dei traguardi importanti, che non siano la qualificazione ai preliminari di Europa League o i quarti di finale di Coppa Italia.

Attualmente tiene un corso di insegnamento di dizione per aspiranti fenomeni in interviste sulla tattica del giuoco delle ali del calcio.

Biografia

Studi e formazione

In panchina Gigi Delneri si distingue per l'atteggiamento pacato ed equilibrato.

Dotato fin da giovane di una spiccata eloquenza e di un'invidiabile proprietà di linguaggio, apprende i segreti dell'arte oratoria dai migliori mentori in circolazione, quali Antonio Di Pietro, Emilio Fede e Aldo Biscardi. Quest'ultimo in particolare sarà determinante nella formazione filosofica e calcistica di Delneri, che grazie a Biscardi comincerà a muovere i primi passi nel mondo del pallone e dell'arte forense.

Gavetta da allenatore

Nonostante le esperienze positive a Verona, sulla panchina del Chievo, e a Bergamo, sponda Atalanta, Delneri sarà costretto a cambiare città poiché vittima di razzismo da parte dei leghisti per via del suo cognome.

Viene nominato così allenatore della Sampdoria. A Genova Gigi Delneri entra subito in sintonia con l'ambiente, soprattutto con la stella Antonio Cassano: Delneri è infatti tutt'ora l'unico in grado di comprendere il linguaggio di Cassano e di comunicare col barese senza dover ricorrere ai gesti o al dialetto pugliese.

L'approdo alla Juventus

Dopo la stagione positiva con la Samp, Delneri diviene il tecnico della Juventus. Dopo una campagna acquisti superlativa, coronata dai prestiti di Marco Motta e Davide Lanzafame, il neo-allenatore definirà la sua squadra una "Juve operaia". Non è chiaro se con tale affermazione Delneri si riferisse alla grinta mostrata dai suoi giocatori in campo o al fatto che molti di essi siano degli ex operai della FIAT che il presidente Andrea Agnelli ha fatto entrare in prima squadra.

Delneri chiede al quarto uomo di interrompere la partita per la necessità di andare in bagno.

I dieci comandamenti di Delneri

  1. Non avrai altro modulo all'infuori del 4-4-2.
  2. Non pronunciare la parola "Turnover" invano.
  3. Parla in modo incomprensibile per occultare le tue tattiche.
  4. I numeri 10 stanno meglio in panchina.
  5. Meglio un Quagliarella oggi che un Dzeko domani.
  6. Meglio un Pepe domani che un Diego oggi.
  7. I trequartisti sono buoni solo a far cassa.
  8. In Europa League gioca per pareggiare.
  9. Non uccidere. (Rivolto soprattutto a Felipe Melo).
  10. Non simulare. (Rivolto soprattutto a Krasic).

Curiosità

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  • Sarebbe in grado di far giocare Zidane esterno nel suo 4-4-2, come riserva di Martinez.
  • Ha una vaga somiglianza con Woody Allen, ma è solo esterna.
  • Quando dà istruzioni ai suoi giocatori questi annuiscono, ma in verità non hanno capito un cazzo di ciò che il loro mister ha appena detto.

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