Fiorentina

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Fiorentina
(Stemma)
Classico logo gastronomico.
Nazione Italia
Città Firenze
Fondazione 1926
Motto Fiorentina, food fish & more!
Allenatore Senese Mignagnovic
Capitano Riccardo Monteoliva
Scudetti vinti Scudetti vinti

La Fiorentina può essere tutto ciò che si vuole: una bistecca di dinosauro, una paesana con le ascelle sudate, una razza aliena, una agrodolce ventata di feci, una squadra di calcio.

Storia

La Fondazione

Intorno al 1926, dall'unione di un pugno di campagnoli, il cui unico scopo nella vita era far gioiosamente pascolare delle mandrie di mucche viola (rinominate in seguito Milka), venne fondata l'Associazione Calcistica Macellai Firenze. Lo scopo di questa associazione era quello organizzare ogni prima domenica del mese una festa in piazza, a cui accorreva tutto il paese. Gli allevatori, il cui compito era quello di fare ingrassare le vacche viola il più possibile, posizionavano le povere bestie al centro della piazza. Al segnale, il popolo (composto allora per lo più da matusa, e da giovani che amavano mangiarsi le parole) si scagliava su ogni singolo animale prendendolo a calci fino a ucciderlo. Al vincitore (colui che riusciva a uccidere e mangiare più vacche), veniva consegnata una targa al merito e un dildo a forma di David di Michelangelo. Questa festa divenne col tempo un vero e proprio evento mondano per i Fiorentini, nonché una cartolina eccellente per Firenze, nella quale ogni prima domenica del mese si ritrovavano parecchi turisti, Irlandesi, Vikinghi, Maya e sopratutto Hobbit provenienti dalla Terra di Mezzo. In questo modo l'ACMF divenne sempre più importante e rispettata in tutto il mondo.

Dagli anni d'oro al declino

Anche gli alti prelati, ascoltano le loro squadre del cuore, qui un cardinale ascolta attento, con l'alta divisa, la partita Fiorentina-Juventus, finita 3-0.

Il futuro roseo di quest'associazione venne distrutto con l'avvento del regime di Vittorio Cecchi Gori. All'inizio, Vittorio era così orgoglioso di partecipare alla tanto amata festa, che introdusse diversi giochi cavallereschi, come tributo alla nobile storia della città, come ad esempio la gara dei rutti e la guerra dei peti fumanti, competizioni che fecero sognare intere generazioni fiorentine. All'improvviso però, in una normale domenica di festa, Vittorio Cecchi Gori, poco prima di dare il via alle celebrazioni (con le mucche già schierate normalmente al centro della piazza), fu catturato dallo sguardo penetrante, dalla chioma bionda e dalle tette spropositate di una di queste. Decise di fermare tutto e annullò la festa, lasciando i cittadini disperati in lacrime e i turisti sotto shock. Quello che sembrava essere un inconsueto imprevisto, divenne un incubo, difatti Vittorio, nel frattempo sposatosi con la vacc... ehm, Valeria Marini, per rispetto di questa, proibi definitivamente lo svolgersi della festa.

La rifondazione

Sentendosi in colpa per aver tolto ai poveri fiorentini l'unico sport per il quale potevano provare gioia, il buon Cecchi Gori decise di rifondare l'ACMF unendola ad altre 2 piccole società che erano sorte in quel periodo: il CUS Arno e la Fondazione Sportiva Consumatori Di Fiaschi di Vino, creando così l'AC Fiorentina e la iscrive al campionato italiano di calcio.

La squadra esordisce in campionato contro la Polisportiva Superstiti di Pompei, rimediando una cocente sconfitta per 16 a 0. La squadra però non molla e nonostante le sconfitte riesce sempre a ridurre lo svantaggio in termini di goal, partita dopo partita (memorabile la sconfitta interna contro il Real Filibustieri di Piombino per 4 a 0: il pubblico presente si diede alla pazza gioia, sacrificando vergini e dando vita a lunghissimi caroselli in tutta Firenze. Vittorino, volendo sfruttare il momento positivo, per far pace con il popolo definitivamente, decide di ingaggiare uno dei calciatori più forti del calcio mondiale. Approda con immenso stupore alla Fiorentina l' elfo Legolas (o Legolas Thranduilionm) proveniente dalla FC Bosco Atro.

Al peggio non c'è mai fine

Con l'ingaggio del giocatore della Terra di Mezzo, la Fiorentina riesce a concludere le stagioni non più all'ultimo, bensì dal penultimo al terzultimo posto in campionato, retrocedendo con onore prima in serie B, poi in C e per finire in Z3. Purtroppo, in virtù delle pluriretrocessioni, il Re Elrond Mezz'elfo, signore di Gran Burrone e presidente della FC Bosco Atro chiese il pagamento di una clausula relativa al trasferimento di Legolas alla Fiorentina. Clausula fino ad allora ignota, che prevedeva un conguaglio da parte della Fiorentina di un milione di euro ogni qual volta la società viola venisse retrocessa in una serie inferiore. La Fiorentina fallisce per via dei debiti e Vittorio Cecchi Gori viene esiliato insieme alla sua adorata vacca e si ritira a vita privata, fiero di aver aperto la strada alle varie calciopoli e vallettopoli. A quel punto, scomparso il Regime Cecchigoriano, alcuni attivisti Fiorentini decidono di rifondare per l'ennesima volta (si sa, i fiorentini son testardi...) l'ACMF per ridar vita all'antica festa della prima domenica del mese. Ed è proprio a quel punto che arriva la mazzata finale: proprio durante i preparativi della festa, il Governo Italiano vieta il commercio della bistecca fiorentina. In paese la notizia venne accolta con sconforto e delusione, i suicidi di massa e rapimenti alieni divennero innumerevoli e di lì a poco anche l'Associazione Calcistica Macellieri Firenze cessò finalmente di esistere.

Rinascita con gli scarpari

Dopo anni di assoluto silenzio, si riaccendono delle luci sulla Firenze calcistica. Infatti, i fratelli Della Valle, veri e propri calzolai che sulle suole e i lacci hanno fatto una religione, decidono di investire nel calcio fiorentino.

Nasce la Florentia Viola, società composta da scarpari delle più svariate razze ed evoluzioni. Nonostante i vari investimenti, la società non riesce a ottenere risultati positivi, per questo motivo i fratelli DDV e ADV dopo aver scoperto di avere un altro fratello chiamato DVD, comprano tutte le azioni della US Pescatori dell'Arno. I tifosi ricominciano a sognare quando Diego Della Valle 1 riacquista il titolo dell'Associazione Calcistica Macellieri Firenze. Dall'unione di queste tre società, nasce l'Unione Sportiva di tutto e di più. Ma i Della Valle vogliono proprio strafare, e per saldare i debiti della gestione Cecchi Gori e riavere la denominazione storica della squadra, fanno pompini a tutto il mondo della giustizia sportiva e della Terra di Mezzo. Magicamente la squadra acquista la definitiva nomina di Fiorentina.

Sfruttando le enormi capacità dei pescatori aggregati al team, la Fiorentina fa un mega salto dalla Z3 alla C2 e poi dalla C2 alla A in appena 2 anni (intere associazioni di studiosi si chiedono come abbia fatto). Ma questo non ferma i fratelli Della Valle, che ancora una volta, non vedendo crescere minimamente il livello prettamente calcistico della squadra, sfruttano le potenzialità del sito moggi_ebay.com (dove è possibile comprare qualsiasi cosa\persona, nonché ricevere ricariche per il cellulare in omaggio) per rimanere aggrappati alla serie A.

Ma la giustizia sportiva non giudica positivamente nemmeno queste manovre (pignoli...): la Fiorentina viene penalizzata e i fratelli Della Valle sodomizzati da Pingu ed esiliati sul pianeta delle scimmie.

Tempi moderni

Moggi, la Fiorentina, o meglio i suoi tifosi, ti vogliono bene.

La Fiorentina si riprende nella stagione 2007-2008 qualificandosi ai preliminari di Champions League lasciando il Milan in coppa UEFA (i tifosi milanisti in seguitò a ciò sodomizzeranno Pato per 72 ore).Questo importante traguardo verrà festeggiato dai Della Valle con un grande colpo di mercato: l'acquisto di Cochino Vieri, fratello minore di Christian e schiappa come lui. Egli sarà, secondo la veggente Mara Carfregna, colui che farà uscire la squadra al primissimo turno di Champions, sbagliando un rigore (proprio come fece il fratello nella semifinale di Coppa Uefa).

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Curiosità

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  • Della Valle e Pantaleo Corvino, durante gli incontri in ossequio a Don Moggi, si fecero prendere per il culo e comprarono i loro stessi giocatori, che vendettero l'anima alla Gea. Don Moggi li perdonò, restituendo loro i giocatori, ma disse a Corvino "la prossima volta più attenti e baciate le mani".