Femminismo: differenze tra le versioni

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<center><big><big>[[File:Ominasilvia.jpg|100px|right]][[File:Ominasilvia.jpg|100px|left]]'''Female rules!'''</big></big></center><br /><big><center>''''' Questo articolo tratta della storia e della filosofia femminista. E' inutile che cancellate questo messaggio per poi scivere quella stronzata: "Questo articolo va contro la filosofia femminista e ne pagherà le conseguenze il suo autore, genio, maschilista e chiunque ne contribuisca al miglioramento! " perchè non è vero.'''''
<center><big><big>[[File:Ominasilvia.jpg|100px|right]][[File:Ominasilvia.jpg|100px|left]]'''Female rules!'''</big></big></center><br /><big><center>'''''Questo articolo va contro la filosofia femminista e ne pagherà le conseguenze il suo stupido autore maschilista e chiunque contribuisca!'''''
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Versione delle 00:22, 27 mag 2010

Disambiguazione – "qualunquismo" rimpalla qui. Vorresti essere altrove? C'è anche Razzismo, vedi Razzismo.
Female rules!

Questo articolo va contro la filosofia femminista e ne pagherà le conseguenze il suo stupido autore maschilista e chiunque contribuisca!
« Donna schiava, zitta, lava e chiava! »
(Pier Paolo Pasolini apostrofando sua moglie ai tempi del '68 mentre cercava inutilmente di bruciare il suo reggiseno)
« Gli uomini sono tutti uguali! »
(Una femminista su uomini)
« Magari! »
(Il nostro eroe guardandosi nelle mutande su citazione precedente)
Delle femministe peccatrici formano il loro ridicolo simbolo a forma di impronta di gallina capovolta.
« Maschilista... »
(Una femminista su chiunque)
« Gli uomini sono tutti uguali! »
(Una femminista di otto anni su sua approfondita conoscenza della vita)
« They all deserve to die!!! »

Il femminismo è stato un movimento ideologico filo-satanista affiliato al Ku Klux Klan che mirava a una rivolta planetaria atta a togliere il potere agli esseri superiori. Fortunatamente il malvagio piano di queste bieche appartenenti al genere femminile è naufragato, sebbene ancora oggi ne esistano delle eredi, ma è come paragonare Rifondazione Comunista all'URSS: una cosa insignificante.

Gli inizi

Il femminismo nasce negli Stati Uniti[1](e ti pareva) con il truce obiettivo dichiarato di dare il voto alle donne[2], nello stesso periodo in cui i ciechi chiedevano l'ammissione alle scuole fotografiche. Le suffragette (così si chiamavano) insorsero facendo dapprima richieste assurde: istituire la festa della donna[3], ad esempio. In Germania chi lottò per questa festività fu

Delle terribili suffragette pronte a macchiarsi di chissà quali efferati crimini

punito mediante l'utilizzo di forni e con le loro ossa venne prodotto dell'ottimo sapone alla mimosa. Purtroppo gli americani senza spina dorsale e pieni di Big Mac permisero al movimento di crescere in maniera esponenziale e addirittura alcune donne ebbero l'ardire di diventare scienziate, come Margherita Hack. Il presidente degli Stati Uniti (di cui non ricordo il nome) chiese soccorso al Regno Unito, il quale però, ricordando la guerra d'indipendenza, e pensando erroneamente che l'emancipazione nella terra d'Albione non sarebbe arrivata[4], così rispose agli americani:

« Oh, yes! Prima avete combattuto contro di we, and now vorreste il nostro help? Giammai! »
(Il Sindaco del Regno Unito.)

Intanto oltre oceano, il movimento sbarcava fuori dai confini statunitensi e invadeva Canada e Messico. Nel sud-America la situazione si fece presto assai

File:MutandeHistory.jpg
Ecco a che terribili peccati ci hanno portato le femministe! Senza più castità!

tragica, specialmente in Brasile, dove molti uomini furono costretti addirittura a diventare donne per non rischiare la vita (cosa che si verifica ancor oggi). Anche questo stato chiese l'aiuto dell'ex-madrepatria europea: il Portogallo, che comunque rispose all'incirca come il Regno Unito:

« Noi ci rifiutão di darvi nostro aiutão: siete fottutão! »
(Re Portogallese)

C'è inoltre da dire che il Portogallo, taccagno[5] com'è, non poteva spendere un granché per aiutare chicchessia. Ormai l'ascesa femminista pareva inarrestabile, almeno nel Nuovo Mondo e a Cuneo.

Svolgimento

Naturalmente un movimento così potente non poteva restare isolato in America. Così le suffragette costruirono una bomba atomica con cui tenere sotto controllo gli uomini,

File:Vecchietta dito medio1.jpg
Tipica femminista

presero metà di loro e sbarcarono nel vecchio continente. Non si sa con precisione in quale vecchio continente, ma adesso non importa. Dopo tre giorni di marcia, si trovarono in Libia: ciò appare strano in quanto il giorno prima furono viste depredare diversi negozi con sconti della Prada, a Praga. Dopo una preghiera a Dea nella chiesa di San Giovanni in Sahara, presero una carretta del mare e sbarcarono a Lampedusa, poi in Sicilia e infine su tutto lo stivale [6], fino a varcar la frontiera, in un bel giorno di primavera, e con le stagioni a passo di Giava arrivarono in fondo alla valle, dove c'era un uomo del loro stesso identico umore,

File:Bill Kaulitz intervistato.jpg
La maggior esponente del movimento femminista

ma la divisa di un altro colore[7]: era un eroe maschilista: tale Mr. Jonhson, che disse alla femministe che sarebbe stato il loro peggior incubo. Dopodiché scomparì tra mille fumi avvolgenti, non senza forti colpi di tosse. Intanto (nel Sessantotto) il femminismo dilagava in Europa: anche qui ottennero diritto di voto e festa delle donne e per ottenerli si macchiarono di delitti orribili; si salvò solo la Germania (abbiamo spiegato prima perché). In medio oriente riuscirono a sostituire il burqa con un misero velo, che copriva a mala pena mezza faccia e giusto giusto le "zone proibite"[8], offendendo oltre modo il buon vecchio Allah. Ma le pretese delle femministe crescevano: decisero che Dio era un maschilista e volevano che il Padre eterno diventasse Dea, la loro divinità femminista, arrivando al punto di riscrivere la Bibbia, dove Gesù diventò Gesualda. Costruirono anche una nuova Torre di Babele per sconfiggere Dio, che però si rivelò un avversario più ostico del previsto. Le femministe subirono la loro prima sconfitta: la fine si avvicinava.

Il declino e la fine

Le femministe cercano di uccidere il maschilista Einstein con una delle loro atomiche

La vendetta di Dio non si fece attendere: le condannò alla sfortuna. Ricordate Mr. Johnson? Nel frattempo era diventato un impresario e non aveva abbandonato gli eroici propositi maschilisti: ordinò centinaia di macchine da cucito da Mediashopping e diffuse la notizia che chiunque le avrebbe potute usare: le femministe caddero nella trappola ed entrarono nel capannone per iniziare a cucire orrendi calzettoni neri a strisce terra di siena da regalare a chiunque osasse contrapporsi loro: Mr.Johnson le chiuse dentro e infiammò tutto, uccidendo anche le cape[9] femministe; esse accusarono il colpo e non si ripresero: persero l'organizzazione e finirono negli ingranaggi delle società moderna lasciando il posto a ideologie nuove di zecca come gli hippie e i paninari prima e gli emo, truzzi e compagnia bella poi.

Le femministe oggi

File:Dio 3.jpg
Dio punisce una femminista: vai, Dio! Sei tutti noi!

Le femministe oggi non hanno più la potenza di una volta e sono guidate da Rosi Bindi (il che è tutto dire) e Gianna Nannini nota leccatrice di prugne. Le loro bombe atomiche furono fatte esplodere in luoghi deserti (o quasi). In tutti i modi, esse hanno finalmente capito che non devono mai più avventurarsi fuori dai loro due habitat: la cucina e il letto.

Tuttavia hanno mantenuto alcuni dei diritti che si erano ingiustamente accaparrate:

D'altro canto si sono anche tirate un sacco di zappe sui piedi, con la loro voglia di parità dei sessi e bla bla bla:

  • l'obbligo di lavorare 8 ore al giorno nonostante poi debbano tornare a casa e lavare, stirare, pulire, cucinare, accudire i figli e scopare
  • Madonna
  • il diritto alla maternità sul lavoro, un periodo di tempo in cui è più semplice venire licenziate
  • la possibilità di dire la propria opinione: abitudine che non ha fatto altro che fugare ogni dubbio riguardo la loro inferiorità mentale
  • il rischio di essere molestate sul luogo di lavoro

Le colpe delle femministe

Le femministe hanno contribuito a fare del mondo un posto peggiore. Con l'emancipazione le donne hanno cominciato a mostrare le loro grazie, perdendo la castità morale e portando nel peccato dei poveri uomini innocenti (per fortuna il CCSG sta limitando questa sconcezza), inventando il bikini prima, e il topless poi, offrendo materiale per la proliferazione di Studio Aperto, Lucignolo e simili.

Una femminista che aspetta un uomo al varco per collaudare il suo nuovo fucile.

Un'altra colpa non trascurabile è che la Montalcini sia diventata famosa. Ah, dimenticavo l'effetto serra e il riscaldamento globale, dovuti alla sindrome apocalittica premestruale.



Tipologie di femministe

In seguito a tali stravolgimenti storici possiamo raggruppare le femministe contemporanee in tre categorie:


Femminista di sinistra

Versione classic. Sono i residuati bellici degli anni '70. Fra una canna con le amiche e gli amici (rigorosamente gay) e una manifestazione contro il Governo (che sia di destra o di sinistra poco importa, l’importante è scendere in piazza per far valere i propri diritti), ci infilano anche una critica alla discriminazione femminile attuata in questa società borghese maschilista e fallocratica. Poi, dopo il comizio, tutte a vedere uno spogliarello maschile (gay). Sono un po’come i giubbotti in pelle, i pantaloni a zampa d’elefante o tua sorella: non passano mai di moda.

Vestiario: gonna a fiori lunga fino alle caviglie, maglioncino in lana di pantegana, maglietta a favore dei bimbi poveri del Brembanistan, berretto rubato a un bracciante peruviano, orecchini in legno grossi come dischi da frisbee, collana di coglioni di struzzo.


Femminista di destra

Altresì conosciuta come “berlusconiana” o “donna in corriera”. Categoria in continua (nonché preoccupante) crescita, il suo scopo è quello di contrastare questa società maschilista bla bla bla combattendola sui luoghi di lavoro. La tenacia che la anima è notevole anche se, per fare carriera, certe volte si presta a dei vantaggiosi compromessi. Bisogna però soppesare i suoi proclami femministi. Ad esempio, una frase come “bisogna dare più potere alle donne” è da leggere come “qui comando io e nessuno mi rompa le scatole”. Anche se il più delle volte è una gnoccona da urlo è inutile provarci con lei: non te la darà mai a meno che tu non sia lui, lui, lui o lui.

Vestiario: tailleur con tanto di minigonna e calze più o meno velate per mettere in risalto due gambe da urlo e un culo da palpata, in inverno camicie stile “vedo - non vedo” in estate magliette scollate della serie “guardare ma non toccare”, scarpe sobrie con tacchetto di 15 centimetri (dono personale di Silvio) adatte per camminare sui coglioni di chi la incroci (nel senso sia metaforico sia letterale). Insomma, tutto quello che serve per attirare gli sguardi maschili salvo poi esplodere ringhiando: "Cazzo guardi, stronzo?


Femminista cattolica

Categoria poco conosciuta ma non per questo meno pericolosa, anzi. Specie del genere cattocomunista, persegue la difesa della femminilità tramite i precetti della Chiesa cattolica (un po’ come se Lapo Elkann aprisse un centro di disintossicazione). In base alla sua ottica il maschio non è tanto da annientare come nei casi precedenti quanto da tenere lontano, in quanto è visto come l’incarnazione del peccato originale (ma non era stata Eva a prendere la mela dal serpente?). Solitamente tiene i capelli corti, e solo i baffi permettono di distinguerla dai rispettivi mariti: questi ultimi sono infatti perfettamente sbarbati.

Vestiario: crocifisso (o, per le più giovani, croce di legno a forma di t), cilicio, cintura di castità, maglione blu scuro, camicia blu scuro, pantaloni blu scuro e scarpe di camoscio piatte come la loro taglia di reggiseno. Roba da snerchiare anche il più ingrifato fra gli ergastolani.

Curiosità

NonNews

NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Femminismo.

  • Femminismo e maschilismo sono anche formule magiche, che servono a bloccare all'istante ogni erezione (o forma di eccitazione in generale) presente nel raggio di millemila metri
  • Ci sono cose peggiori, per una bambina, che avere una madre femminista, ma anche cose migliori
  • Dicevo? Ah, già! Ci sono anche cose migliori
  • Esatto! Cose migliori!
  • Voi potete anche non crederci, ma a una femminista è consentito diventare professoressa
  • Inoltre ai separatisti è consentito andare al governo (non so perché mi sia venuto in mente adesso...)
  • Una statistica americana dimostra che le coppie dove lei è femminista sono più romantiche e funzionano meglio a letto. Inoltre un'altra statistica dice che quando c'era lui i treni arrivavano in orario (anche questo non so perché mi sia venuto in mente adesso...)
  • Dalla statistica di cui sopra emerge che ci sono uomini che si mettono con le femministe! Quindi uomini femministi!

Note

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  1. ^ Se notate, gli U.S.A. hanno dato i natali a tutte le grandi disgrazie mondiali: bomba atomica, Kaisis Klaun, George Bush
  2. ^ se notate dopo il voto alle donne il mondo è andato sempre peggiorando
  3. ^ E ne avevano ben donde, perché al contrario dei mariti che se la spassavano nella 15-18, loro erano quotidianamente impegnate a respingere le invasioni della polvere nel centrino di Zia Concettina
  4. ^ E la Regina?
  5. ^ La taccagneria fu portata in Portogallo da Cristoforo Colombo, che difatti era genovese
  6. ^ Che per tutta la durata dell'occupazione fu griffato Louis Vitton
  7. ^ Si ringrazia Fabrizio de André per la preziosa testimonianza
  8. ^ Che vanno all'incirca dal secondo paio di costole fino a metà polpaccio
  9. ^ Licenza poetica

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