Utente:MisterDi/Cantiere4: differenze tra le versioni

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[[File:Il moralizzatore.jpg|right|thumb|135px|La terribile pena inferta ai tifosi del Liverpool.]]
[[File:Il moralizzatore.jpg|right|thumb|135px|La terribile pena inferta ai tifosi del Liverpool.]]
Dopo la partita l'[[Europa]] intera rimase scossa, non si capisce il motivo. E, sempre senza apparente motivo, l'opinione pubblica lanciò dure accuse alle squadre, ree di aver giocato dopo più di un'ora, e contro l'organizzazione, quando le autorità belghe erano talmente preparate da aver lasciato ai tifosi un intero quartiere da devastare e sulle cui ceneri plasmare una nuova civiltà basata su bestemmie e rutto libero (che avrebbe poi preso il nome di [[Veneto]]) e da far intervenire la [[cavalleria]] a supporto degli agenti in campo: il suo contributo fu quello di concimare il terreno di gioco in vista del match.<br />
Dopo la partita l'[[Europa]] intera rimase scossa, non si capisce il motivo. E, sempre senza apparente motivo, l'opinione pubblica lanciò dure accuse alle squadre, ree di aver giocato dopo più di un'ora, e contro l'organizzazione, quando le autorità belghe erano talmente preparate da aver lasciato ai tifosi un intero quartiere da devastare e sulle cui ceneri plasmare una nuova civiltà basata su bestemmie e rutto libero (che avrebbe poi preso il nome di [[Veneto]]) e da far intervenire la [[cavalleria]] a supporto degli agenti in campo: il suo contributo fu quello di concimare il terreno di gioco in vista del match.<br />
Le inaspettate conseguenze furono insensati processi e condanne verso palesi innocenti: furono dati ben 6 mesi di carcere al capo della gendarmerie di Bruxelles, colpevole di portare dei brutti baffi. Mentre gli hooligans, colpevoli di essere troppo affettuosi verso squadra e tifosi avversari, furono condannati a 5 anni, poi convertiti in 2 anni, infine convertiti in 5 minuti di un uomo che agita il ditino biasimandoli. Le squadre inglesi, colpevoli di essere inglesi come gli hooligans vennero invece giustamente condannate a 5 anni di esclusione dalle competizioni, mentre le riunioni del direttivo dell'FA in quel quinquennio somigliarono alle migliori sedute di [[Palazzo Chigi]].<br />
Le inaspettate conseguenze furono insensati processi e condanne verso palesi innocenti: furono dati ben 6 mesi di carcere al capo della gendarmerie di Bruxelles, colpevole di portare dei brutti baffi. Mentre gli hooligans, colpevoli di essere troppo affettuosi verso squadra e tifosi avversari, furono condannati a 5 anni, poi convertiti in 2 anni, infine convertiti in 5 minuti di un uomo che agita impertinente l'indice biasimandoli. Le squadre inglesi, colpevoli di essere inglesi come gli hooligans vennero invece giustamente condannate a 5 anni di esclusione dalle competizioni, mentre le riunioni del direttivo dell'FA in quel quinquennio somigliarono alle migliori sedute di [[Palazzo Chigi]].<br />


Anni dopo, con cadenza più o meno precisa qualcuno in tutta Italia qualcuno volle commemorare, cosa ingiustificata, visto che di solito nessuno fa commoventi celebrazioni per ricordare una serata di festa. Ma visto che, a quanto pare, 39 morti sono una brutta cosa ecco fioccare varie manifestazioni in ricordo dell'accaduto: epigrafi, statue immonde, una curva che espone un "39 RISPETTO" per ricordare la distanza che separa le inseguitrici dalla capolista. In sostanza tutte quelle manifestazioni che ci fanno sentire con la coscienza pulita prima dei prossimi tafferugli ed insulti a '''sti stronzi che tifano un'altra squadra. Muti rosikoniii!11!1!1''.
Anni dopo, con cadenza più o meno precisa qualcuno in tutta Italia qualcuno volle commemorare, cosa ingiustificata, visto che di solito nessuno fa commoventi celebrazioni per ricordare una serata di festa. Ma visto che, a quanto pare, 39 morti sono una brutta cosa ecco fioccare varie manifestazioni in ricordo dell'accaduto: epigrafi, statue immonde, una curva che espone un "39 RISPETTO" per ricordare la distanza che separa le inseguitrici dalla capolista. In sostanza tutte quelle manifestazioni che ci fanno sentire con la coscienza pulita prima dei prossimi tafferugli ed insulti a '''sti stronzi che tifano un'altra squadra. Muti rosikoniii!11!1!1''.

Versione delle 17:02, 1 giu 2015

Stadio Giuseppe Meazza (redirect da Stadio San Siro, Stadio S. Siro, San Siro e S. Siro)

« Lucia San Siro »
(Un insegnante di liceo classico dedica una canzone alla mercenaria madre di questo storico impianto.)
« Non ce la faccio, troppi ricordi. »
(Un lettore interista leggendo questa pagina.)
« Non preoccupatevi, costruiremo un nuovo stadio di proprietà. »
(Presidente dell'Inter e presidente del Milan annunciano ai tifosi che non esisteranno altri stadi a Milano all'infuori del Meazza.)

Lo stadio Giuseppe Meazza, più noto come San Siro, patrono dei bidoni, è un famigerato sfasciacarrozze situato nella periferia di Milano. Secondo voci non confermate sarebbe utilizzato come stadio di calcio e teatro per concerti. Sinceramente non riusciamo a cogliere la differenza tra questi due luoghi e uno sfasciacarrozze.
Certo, se non fosse per il ben più famoso ippodromo costruito accanto nessuno conoscerebbe questo luogo.

Storia

La struttura

Strage dell'Heysel (redirect da Tragedia dell'Heysel)

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. MisterDi/Cantiere4
« Mi spiace, non sono tifoso del Liverpool. »
(La frase che ha scatenato la strage)
« Dunque, vediamo: biglietto ce l'ho, sciarpa ce l'ho, bandierone ce l'ho, coltello ce l'ho, spranga no, ma tanto la trovo lì... »
(Un tifoso si prepara per assistere alla partita)
« Tutto pronto, si comincia! »
(Sandro Piccinini dopo aver visto un tifoso armato di machete)
« So ragazzi! »
(Gli addetti alla sicurezza si giustificano dopo la 12^ vittima)


La strage dell'Heysel o tragedia dell'Heysel rappresenta il perfetto manuale su come disputare una finale di Champions. Sulla striscia di Gaza.

Storia

Sembra strano ma c'era un tempo in cui la Serie A era il campionato più bello del mondo[citazione necessaria], in cui si potevano vedere in campo Platini, Falcao, Zico e non uno, ma ben due Maradona. Anni in cui perfino una squadra come la Sampdoria poteva arrivare in finale di Coppa dei Campioni.[1] Erano anche anni in cui la sicurezza era quella che era e ai tifosi era permesso di portare all'interno degli stadi addirittura delle bottigliette d'acqua. E qualche cassa di birra, ma almeno non sono motorini.
Quell'anno poi la coppa fu particolare: emersero squadre tuttora sconosciute come il Dnipro, il Panatinaikos, l'IFK Göteborg. Non c'è da meravigliarsi quindi che la Juventus abbia raggiunto la finale del 29 maggio. L'avversaria era il Liverpool, che si stava ancora allenando su come beffare altre italiane in finale.

Lo schema tattico utilizzato dai tifosi del Liverpool per la partita. Si possono notare il pressing asfissiante e il gioco aggressivo e molto fisico attuati sulle fasce.

Per la finale lo stadio scelto grazie al televoto fu l'Heysel di Bruxelles, in Belgio, noto per la produzione di birra. Se c'è una cosa risaputa è che non bisogna mai accostare un hooligan ad una qualsiasi bevanda alcolica, neanche ad un boero, ma ormai era tutto organizzato e poi il Manneken-Pis ci sarebbe rimasto male.
La Rai mandò a commentare la finale Bruno Pizzul che disse queste esatte parole:

« Si preannuncia una finale tranquilla, una vera festa del calcio. In ogni caso le autorità belga sembrano preparate ad ogni evenienza. »

Neanche un'innocente guerriglia urbana nel prepartita dissuase gli organizzatori, che anzi pensarono che era bene, significava che i tifosi erano caldi e lo stadio sarebbe stata una bolgia. Dopotutto cosa mai potranno fare di male dei tizi soprannominati headhunters? In effetti in Belgio sfondare le reti per entrare nel settore della tifoseria avversaria è considerato un gesto di fratellanza. E per legge è severamente vietato entrare in campo se non si fa parte dello staff societario, motivo per cui i celerini belgi percossero giustamente i facinorosi tifosi italiani.
Intrappolati dunque nella più classica "manovra a tenaglia" i tifosi italiani provarono a "Volare, oh-oh!" come era insito nel loro DNA, ma ad accoglierli non trovarono il cielo infinito, ma il caldo abbraccio dell'asfalto. Altri si fecero mordere da ragni e provarono a scavalcare i muri divisori. Sfortunatamente erano obesi e i suddetti muri crollarono. Un altro gruppo, felice per essere sopravvissuto a tale scempio, si stese al suolo per baciarlo, ma sfortunatamente fu calpestato da un gruppo di facinorosi che cercavano inspiegabilmente di fuggire da quella festa. Nessuna conseguenza, tranne qualche vittima: insomma una bella serata di bel calcio.
Da questa cronaca è evidente come non ci fossero motivi sensati per sospendere la partita, che fu quindi giocata, nonostante mancasse un settore dello stadio e un altro fosse sepolto sotto il suddetto settore.
Non si capisce come mai le due squadre non volessero scendere in campo, forse perché una metà campo era piena di calcinacci, falangi e arti. Quel che è certo è che entrarono in campo più tardi del previsto e questo fece incazzare i tifosi che erano rimasti lì ad aspettare. Tutti e due.
La partita alla fine si svolse regolarmente, ma qui si consumò la tragedia: vinse la Juventus 1-0 grazie ad un rigore di Platini, che esultò per unirsi alla gioia dei tifosi. E anche se sembra che i giocatori fossero in realtà ignari dell'accaduto noi di Nonciclopedia sappiamo che non è vero: come testimonia l'esultanza del presidente UEFA le compagini sapevano tutto e vollero festeggiare assieme ai tifosi. O a ciò che di loro restava.

Seguito

La terribile pena inferta ai tifosi del Liverpool.

Dopo la partita l'Europa intera rimase scossa, non si capisce il motivo. E, sempre senza apparente motivo, l'opinione pubblica lanciò dure accuse alle squadre, ree di aver giocato dopo più di un'ora, e contro l'organizzazione, quando le autorità belghe erano talmente preparate da aver lasciato ai tifosi un intero quartiere da devastare e sulle cui ceneri plasmare una nuova civiltà basata su bestemmie e rutto libero (che avrebbe poi preso il nome di Veneto) e da far intervenire la cavalleria a supporto degli agenti in campo: il suo contributo fu quello di concimare il terreno di gioco in vista del match.
Le inaspettate conseguenze furono insensati processi e condanne verso palesi innocenti: furono dati ben 6 mesi di carcere al capo della gendarmerie di Bruxelles, colpevole di portare dei brutti baffi. Mentre gli hooligans, colpevoli di essere troppo affettuosi verso squadra e tifosi avversari, furono condannati a 5 anni, poi convertiti in 2 anni, infine convertiti in 5 minuti di un uomo che agita impertinente l'indice biasimandoli. Le squadre inglesi, colpevoli di essere inglesi come gli hooligans vennero invece giustamente condannate a 5 anni di esclusione dalle competizioni, mentre le riunioni del direttivo dell'FA in quel quinquennio somigliarono alle migliori sedute di Palazzo Chigi.

Anni dopo, con cadenza più o meno precisa qualcuno in tutta Italia qualcuno volle commemorare, cosa ingiustificata, visto che di solito nessuno fa commoventi celebrazioni per ricordare una serata di festa. Ma visto che, a quanto pare, 39 morti sono una brutta cosa ecco fioccare varie manifestazioni in ricordo dell'accaduto: epigrafi, statue immonde, una curva che espone un "39 RISPETTO" per ricordare la distanza che separa le inseguitrici dalla capolista. In sostanza tutte quelle manifestazioni che ci fanno sentire con la coscienza pulita prima dei prossimi tafferugli ed insulti a 'sti stronzi che tifano un'altra squadra. Muti rosikoniii!11!1!1.

Note

  1. ^ So cosa state pensando: no, nonostante tutto l'Inter non era comunque in grado di accedere neanche i turni preliminari della competizione.


Template:Stragi

Massimo Ferrero

Massimo Ferrero
[[File:L'ultimo esemplare in un raro momento di cattività.|220px]]
Massimo Ferrero prepara il suo rituale d'accoppiamento.[1]
Classificazione scientifica
Regno Sampdoria
Phylum Presidentissimo
Famiglia Viperette
Genere Originale
« Ma 'ndó cazzo m'hai sceso?! Io t'avevo detto che sò'r presidente d'a Sampedoria, che cazzo ce famo a Ggenova? »
(Massimo Ferrero ha capito tutto del suo nuovo incarico)

Massimo Ferrero (Forza Roma, 5 agosto 1951 - Quello che non ammazza fortifica) è l'incarnazione della sobrietà. Una sobrietà dipendente da droghe, colpevole di reati contro il patrimonio e tendente alla violenza verbale. Insomma, la sobrietà tipica di Francesco Flachi, che non a caso giocava nella stessa città nonché club presieduto da Ferrero: Sampdoria.

Vita[2], morte[3] e miracoli[4]

Ciakke seggira!

Ferrero durante un C.d.A.

Figlio di un controllore ATAC e di una

fruttarola imparerà grazie al padre l'arte di eludere i controlli, grazie alla madre l'arte di piazzarsi in un angolo a vendere e sbaraccare all'arrivo dei vigili.

All'età di 18 viene notato da Mario Cecchi Gori che gli dice:

« Sì, sì tu mi piaci vieni a Cinecittà che ti faccio lavorare in uno dei miei film. »

Allettato dalla proposta e allattato da una mula fino ai 19 anni Ferrero si recherà agli studi avido di gloria. E non sarà deluso: otterrà l'importantissimo ruolo di responsabile pulizia stuzzicadenti di Tomas Milian.
Inizia così la sua rapida ed inesorabile scalata verso il successo: passerà dal ruolo di scendiletto personale di Sylva Koscina a quello di mutanda di Edwige Fenech (lavoro poco frequente ed impegnativo) nel giro di soli 15 anni, finché una sera fu testimone di un'aggressione ai danni di Monica Vitti.
Precipitatosi per fermare l'aggressore e prenderne il posto, un fortunato malinteso scatenerà l'ammirazione dell'attrice che lo insignirà del titolo di Viperetta oltre che di una potente lettera di raccomandazione[5].
Grazie all'attrice si apriranno per lui le porte della percezione, quello che più o meno gli succede anche oggi, ad ogni turno di campionato.
In virtù della dipendenza da cocoina si inserirà alla perfezione nel mondo dei produttori e nell'alta società romanesca. Darà vita a grandissime produzioni tra cui Pensavo fosse amore... invece era catalessi con la salma di Massimo Troisi o Le coliche 2 - Avventura intestinale, recitando piccoli cammei, come in Ultrà di Ricky Tognazzi, nel ruolo della Curva Sud dell'Olimpico.[6]

Note

  1. ^ Servirà l'uso di 200€
  2. ^ Breve.
  3. ^ A breve.
  4. ^ Nevica ad agosto.
  5. ^ Documento indispensabile per far carriera in Italia, come previsto dall'art.589 Codice Civile.
  6. ^ In realtà Ferrero irruppe nel set inveendo contro un laziale, ma Tognazzi preferì non interrompere le riprese.

Grammelot

« Barbagiur de fèt d'ün blet de chiü del pin. E tratatatatà l'uzèl! »
(Chiaro no?)

Per grammelot si intende una particolare forma di linguaggio fatta di parole a caso che sembrano parole e di varie onomatopee. In pratica la versione teatrale di un'interrogazione parlamentare del M5S.

Gli altri cantieri